Beh, dato che uno dei primi successi internazionali del cinema porno francese, non appena questa fu sdoganata nel 1975, era il film “Le Sexe qui parle” che si basa proprio su questo concetto (film uscito lo stesso anno in Italia—dunque un anno prima che uscisse il primo numero di Supersex—col titolo “Le porno confidenze”) e dato che, tanto per battere tema, ebbe un remake nel 1978 come “Le Sexe qui parle 2”, e aggiungiamo che uscì in traduzione inglese del racconto l’anno dopo (1749, “The Indiscreet Toys”) che Diderot diede suo “Les Bijoux indiscrets” alle stampe (il quale viene citato in una quantità di scritti e persino una tesi di laurea), risulta difficile immaginare che gli editori di Supersex fossero a digiuno del concetto.guyduzaire ha scritto: ↑20/08/2021, 11:54… Certamente la cultura degli editori di SS non era arrivata a tanto, …
Ma allora—dubbio che giustamente già tu sollevi—perché non annoverare quella possibilità tra i superpoteri del Nostro?
Azzardo un ipotesi. Nel racconto di Diderot, la figa parlante è rivelatrice perché dice sempre e solamente la verità. Nella cultura latina-meridionale italiana, invece, i maschi ritengono che tutte le donne mentono, sempre, come fatto fondamentale della loro natura. Per cui inutile interrogare le loro fighe, perché mentirebbero anche quelle

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