Genova. Avevano organizzato una vera e propria rete di case d’appuntamento collocate in tutto il centro e nord Italia, ma i carabinieri sono riusciti a risalire a tre capi dell’organizzazione, tutti cinesi, arrestati a Milano. “Notte d’Oriente” è il nome di questa operazione che ha consentito di scoprire le dinamiche complesse messe in atto per trovare clienti senza farsi scoprire.
“Parliamo di una gestione quasi perfetta, che partiva da un annuncio sui giornali in cui era indicato un numero di telefono. Al centralino, collocato a Milano, rispondeva una ragazza che aveva il compito di smistare i clienti nelle varie zone d’Italia, a seconda dell’annuncio a cui la persona aveva risposto – spiega Alessandro Corda, comandante della compagnia di Sampierdarena – la centralinista, poi, contattava la prostituta e forniva le indicazioni al cliente per trovare la casa in cui si consumavano le prestazioni. Tra gli organizzatori c’era anche un uomo, cioè il marito della centralinista, che si occupava della questione logistica, quindi di reperire gli appartamenti, di stipulare i vari contratti, tutti regolarmente registrati”.
Un’attività ben avviata, quindi, e soprattutto molto lucrosa, facilitata dalla difficoltà oggettiva all’identificazione delle prostitute, che cambiavano continuamente nome e agli occhi degli occidentali apparivano tutte piuttosto simili. L’operazione è partita da un annuncio sul giornale, che ha condotto i carabinieri presso una casa di Rivarolo. Le indagini si sono poi ampliate a Milano e in varie località del nord e del centro.
“Sicuramente ci sono altre case che funzionano in modo analogo in tutta la regione, ma trattandosi di organizzazioni che lavorano a comparti stagni, non è così facile sgominare la rete durante un’unica indagine”, dice il comandante Corda, che descrive anche la principale tipologia di clienti: “Quasi tutti i fruitori erano italiani, forse attratti dal fascino esotico delle ragazze e anche dai prezzi che non erano altissimi”. Nonostante le tariffe contenute, comunque, i guadagni erano notevoli, tanto che i carabinieri hanno sequestrato diverse migliaia di euro all’interno della varie abitazioni adibite a case d’appuntamento
Un giro di clienti impressionante: impiegati, imprenditori, professionisti, commercianti e studenti, identificati dalla polizia e interrogati come persone informate dei fatti. Tutti quanti hanno varcato la soglia del centro massaggi “Sole” di Cerese di Virgilio che, ieri mattina, è stato chiuso e sequestrato con l’arresto della titolare cinese per sfruttamento della prostituzione.
Almeno cinque le ragazze che all’interno del centro esercitavano la professione, ridotte come schiave e obbligate a lavorare dodici ore al giorno. Prestazioni sessuali proposte in modo subdolo ma efficace. Massaggi mirati a provocare l’inevitabile reazione fisica degli uomini, che chiedevano di più. Ottenendolo. Con il doppio della tariffa.
Rapporti completi a 360 gradi, senza protezione. Sì proprio così. Senza alcuna precauzione, come hanno testimoniato numerosi clienti sentiti e identificati dalla polizia. Ora le cinque ragazze cinesi saranno sottoposte a visita medica, sperando che non siano affette da malattie contagiose.
Nel corso del blitz, gli agenti della Volante, hanno anche rinvenuto la cosidetta “tinozza dell’amore” dove avveniva il massaggio romantico, ovvero le prestazioni sessuali vere e proprie. Quaranta clienti al giorno, concentrati soprattutto dalle 17 in poi, dopo la chiusura degli uffici. Il giusto “relax” dopo tante ore di stressante lavoro. Peccato che, dal punto di vista sanitario, questi clienti per i prossimi mesi avranno qualche grattacapo in più.
Una ventina i poliziotti che coordinati dal dottor Mariconda e dal procuratore capo della Repubblica Condorelli, sono entrati in azione ieri mattina. In manette è finita Ye Xiaoying, 36 anni, che oltre a svolgere la professione incassava il denaro dalle ragazze che aveva confinato negli appartamenti lager del primo piano del palazzo. Appartamenti in condizioni igienico sanitarie molto precarie. Il Comune di Virgilio ha collaborato in pieno con la polizia. ordinando un sequestro amministrativo dei locali per una diversa destinazione d’uso.
Centro massaggi chiuso per sfruttamento della prostituzione
Denunciata la titolare, una 25enne cinese
Bra - Da quando è stato avviato, circa tre mesi orsono, correvano voci secondo le quali, all’interno di un locale di via Vittorio Emanuele, nel centro di Bra, in realtà non si praticavano solo i massaggi cinesi pubblicizzati dalle vistose immagini esposte in vetrina ma veniva esercitata anche attività di prostituzione.
I militari del Nucleo Mobile della Compagnia di Bra, al fine di verificare la fondatezza delle informazioni raccolte, hanno svolto alcuni appostamenti, notando, soprattutto nelle ore serali, un discreto viavai di uomini, d’età apparentemente compresa tra i 40 e i 60 anni, che entravano dall’ingresso principale e, dopo un po’, uscivano dal retro del locale.
Fermati e interpellati al riguardo, alcuni avventori, sebbene con un certo imbarazzo, hanno confermato che, pagando circa 50 euro, nel “centro massaggi” si potevano ottenere prestazioni sessuali.
I Finanzieri quindi sono intervenuti all’interno dell’edificio ove hanno identificato un cliente che aveva appena ricevuto una prestazione di tale genere e la cittadina di etnia cinese che gliela aveva fornita. La cinese, di circa 40 anni, è risultata in regola con il permesso di soggiorno sul territorio nazionale.
Il centro massaggi è stato posto sotto sequestro e la titolare dello stesso, W.H., anch’essa cinese, di circa 25 anni, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Alba, per sfruttamento della prostituzione.
Hanno aperto un "centro massaggi" cinese di fronte a casa mia. Squallidissimi manifesti adesivi in pvc con fiori di loto e muse gialle sorridenti a coprire malamente la vetrina che prima era una gelateria
YANKEE-Crew Official President: per la supremazia dell'erotismo occidentale - contro il pornopiattume delle melanzane, soviet e mangia-sushi!
Massaggi hot in spiaggia: denunciate tre cinesiMassaggi hot sulla spiaggia di Castel Porziano e anche nell’area protetta di Capocotta, in provincia di Roma. Delle ragazze cinesi si avvicinavano sotto gli ombrelloni per offrire un bel massaggio rilassante e con “solo”20 euro in più, anche delle prestazioni sessuali. A scoprire il giro di prostituzione gli agenti del XVII gruppo della Polizia di Roma Capitale, dopo le segnalazioni di alcuni turisti e bagnanti.
A sollevare i sospetti di chi ha sporto denuncia sono state le fotografie realizzate nel corso degli appostamenti.
Nel corso delle indagini, gli agenti hanno scoperto che nel giro sarebbe coinvolta anche la prostituzione maschile, sempre di origine asiatica. Ma non solo: hanno inoltre avuto modo di constatare come i rapporti sessuali venivano consumati nell’area protetta di Capocotta ed esposti alla pubblica vista.
“L’operazione contro la consumazione di prestazione sessuali a pagamento direttamente sulle spiagge del litorale romano è solo la prima di una serie di controlli straordinari voluti dall’amministrazione Alemanno, che continueranno nelle prossime settimane” ha affermato Giorgio Ciardi, delegato del sindaco Alemanno alla Sicurezza.
Per il momento, nell’ambito dell’operazione condotta dagli agenti del XVII gruppo della Polizia di Roma Capitale, sono state denunciate tre ragazze cinesi.
Chiuse due case d’appuntamento a Trieste e Monfalcone: massaggi a quattro mani per 100 euro
]Una casa d’appuntamento gestita da due donne cinesi è stata scoperta e chiusa oggi pomeriggio dalle Squadre Mobili di Trieste e Gorizia, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo giuliano, che nel mese di aprile aveva già portato la Polizia a chiudere un centro massaggi a Trieste.
Si tratta ufficialmente di centri massaggi reclamizzati su giornali italiani e cinesi gestiti dalla società “Loto” con sede a Trieste. All’interno sono state trovate numerose ragazze clandestine cinesi con precedenti per reati attinenti alla prostituzione.
Sequestrato il listino prezzi per prestazioni dai 50 ai 100 euro, compreso un massaggio a quattro mani effettuato dalle giovani ragazze.
A Monfalcone sono state denunciate le due donne per sfruttamento della prostituzione : una delle due era già stata coinvolta nella chiusura del centro massaggi di Trieste, che aveva portato alla denuncia di altri quattro suoi connazionali e un italiano, un sessantenne di origine inglese, che risultava essere titolare del contratto di affitto dell’appartamento in via Rossetti a Trieste.
Le persone denunciate devono rispondere a vario titolo di favoreggiamento e induzione alla prostituzione e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
dostum ha scritto:Chiuse due case d’appuntamento a Trieste e Monfalcone: massaggi a quattro mani per 100 euro
]Una casa d’appuntamento gestita da due donne cinesi è stata scoperta e chiusa oggi pomeriggio dalle Squadre Mobili di Trieste e Gorizia, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo giuliano, che nel mese di aprile aveva già portato la Polizia a chiudere un centro massaggi a Trieste.
Si tratta ufficialmente di centri massaggi reclamizzati su giornali italiani e cinesi gestiti dalla società “Loto” con sede a Trieste. All’interno sono state trovate numerose ragazze clandestine cinesi con precedenti per reati attinenti alla prostituzione.
Sequestrato il listino prezzi per prestazioni dai 50 ai 100 euro, compreso un massaggio a quattro mani effettuato dalle giovani ragazze.
A Monfalcone sono state denunciate le due donne per sfruttamento della prostituzione : una delle due era già stata coinvolta nella chiusura del centro massaggi di Trieste, che aveva portato alla denuncia di altri quattro suoi connazionali e un italiano, un sessantenne di origine inglese, che risultava essere titolare del contratto di affitto dell’appartamento in via Rossetti a Trieste.
Le persone denunciate devono rispondere a vario titolo di favoreggiamento e induzione alla prostituzione e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Non per essere banale: ma ci pensate quanta polizia e quante risorse pubbliche vengono sprecate per fare queste cazzate? Con mezzo paese in mano alle mafie questi fanno operazioni di polizia per chiudere centri massaggi dove ti fanno una sega... ma cristo
Si scrive "centro massaggi", si legge "casa d'appuntamento". Due case d'appuntamenti mascherate da centro massaggi sono state chiuse e quattro persone, tutte di nazionalità cinese, arrestate nel corso di un'operazione contro la prostituzione condotta dai carabinieri di Torino.
A San Salvario i militari hanno individuato il primo centro, il secondo era invece a Moncalieri. L'attività dei due centri è stata monitorata per tre mesi con telecamere nascoste. A finire in manette, dopo l'ordine di custodia cautelare spiccato dal gip Loretta Bianco su richiesta del pm Andrea Padalino, sono stati i due coniugi titolari dei due centri, Zhifang Z., 47 anni, e Jinhua Z., 48 anni, la gestrice del centro di Torino, Haijuan Z., 30 anni, e quella del centro di Moncalieri, Xiangzhen Z., 22 anni, tutti residenti a Torino. Nei confronti di una quinta persona, una donna anche lei di nazionalità cinese, è stato disposto il divieto di ingresso in provincia di Torino.
Non solo il reato di sfruttamento della prostituzione; sono stati contestati anche l'evasione fiscale - i due centri fruttavano poco meno di un milione di euro l'anno che sfuggivano all'erario - e le violazioni in materia di lavoro. Le massaggiatrici lavrebbero lavorato anche 16 ore al giorno per tutti i giorni della settimana (Pasqua e Natale compresi). Non vi era una chiusura neppure per la pausa pranzo, tanto che le ragazze nei momenti di pausa riposavano sugli stessi lettini su cui eseguivano le prestazioni mentre il cibo era loro portato dall'esterno. Le ragazze, tutte cinesi di età compresa tra 20 e 32 anni, alloggiavano in un dormitorio messo a disposizione dai proprietari dei due centri. Tra i clienti dei centri, secondo quanto documentato, vi erano anche alcuni noti professionisti torinesi.
poliziotti bussano alla porta
E lei è in slip e reggiseno
27 luglio 2011
VARESE Alcuni giorni fa gli agenti della squadra mobile hanno effettuato un controllo in un appartamento di viale Valganna, dove si riteneva che si prostituisse una donna di origine cinese. Un sospetto nato dalle segnalazioni ricevute dai condomini dello stabile a causa del via vai di persone di sesso maschile nell'alloggio della donna.
Gli agenti hanno suonato il campanello, sono stati ricevuti da una donna cinese abbigliata in modo succinto, coperta da una vestaglia che faceva intravedere reggiseno e mutandine. La donna cinese di 42 anni veniva identificata per Y.J. in possesso di regolare permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Imperia per motivi familiari. Gli operatori nel frattempo hanno effettuato un controllo sommario dell'appartamento e hanno trovato in un cassetto vari preservativi e poco distante un telefono cellulare ed un computer collegato ad internet.
Gli investigatori hanno chiesto alla donna di mostrare il contratto d'affitto, ma la stessa ha dichiarato di non esserne in possesso, poiché si trovava nell'appartamento da circa una settimana ospite di una sua amica.
Gli operatori hanno portato Y.J. negli uffici della questura per ulteriori accertamenti, dai quali si risaliva all'affittuaria dell'appartamento una cittadina della stessa nazionalità di 52 anni in possesso di regolare permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Bergamo, la quale nel mese di marzo in un servizio antiprostituzione in Luino era stata alla denunciata per favoreggiamento della prostituzione e favoreggiamento della permanenza di cittadini stranieri clandestini.
Q.X., queste le iniziali della donna titolare del contratto d'affitto, è stata denunciata per favoreggiamento della prostituzione ed è stata chiesta alla competente autorità giudiziaria l'emissione di un provvedimento cautelare, inoltre l'Ufficio Immigrazione della Questura di Varese ha avviato l'istruttoria per richiedere la revoca del permesso di soggiorno alla Questura di Bergamo.
io non usufrisco da un sacco, ma i messaggi che mi arrivano e i posti che chiudono li vedo anche io...senza contare che quello che resta aperto e TERIBILE (pure per i cinesi..)
il cinese medio avra' vita dura!!!!! (e io con lui visto che SE mi salta la voglia, non vado certo a pescare nei karaoke etc...)
il mondo (e la figa) e' dei ricchi...mi tocca tornare a guadagnare come prima in fretta vah!
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.