(o.t.)Il lavoro è un diritto?
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
- Antonchik
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 16184
- Iscritto il: 08/03/2008, 14:32
- Località: Sul mare di nebbia
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Azz allora mi sbagliavo? Non avrei problemi a fare ammenda in tal caso.
C'è da sottolineare che tutto ciò rende più grave allora l'atteggiamento di cui stavamo discutendo.
C'è da sottolineare che tutto ciò rende più grave allora l'atteggiamento di cui stavamo discutendo.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
-
- Impulsi superiori
- Messaggi: 2102
- Iscritto il: 16/04/2008, 1:20
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Ogni due-tre post tornano ciclicamente i soliti refrain sulle soluzioni quando si parla di aziende decotte: politica industriale, riconversione, ristrutturazione etc.
Chi la dovrebbe fare? Siccome non c'è nessun privato che creda queste cose possibili ed economicamente sostenibili è quasi certo che, effettivamente, non siano possibili ed economicamente sostenibili. È sottinteso quindi che lo debba fare un qualche ente pubblico. Perchè il pubblico dovrebbe riuscire dove nessun investitore e nessuna azienda vuole metterci un euro non è dato sapere. E comunque, chi propone questi rimedi non tiene conto di alcune cose che sono ben note:
-il capitalismo di stato, il cui modello era l'Iri, organizzato su imprese e banche pubbliche è superato, funzionava negli anni '50 e '60 quando importavamo tecnologia made in Usa ed eravamo un paese emergente. Con l'approssimarsi della frontiera produttiva si cresce solo grazie al progresso tecnologico, per cui spostare qualche fondo a destra e sinistra in sede ministeriale ha effetti aggregati trascurabili.
-Valorizzare il capitale umano significa premiare quelli bravi ma anche penalizzare gli incapaci. Analogamente, in un economia dinamica le aziende più produttive e innovative prosperano mentre le altre chiudono. È un passaggio fondamentale ma sembra che qualcuno non riesca a comprenderlo. Non si può avere l'uno e l'altro. La chiusura di aziende improduttive è un passaggio obbligato e procrastinare la fine di certe produzioni rallenta questo naturale processo di “distruzione creatrice”, per dirla con Schumpeter.
La cosa è vera per gli individui, per le aziende e per interi settori. Silicon Valley non è nata per caso ma perchè sono state via via abbandonate le produzioni a minor valore aggiunto, lasciate a coreani, messicani, cinesi. Bisogna salvaguardare i lavoratori, non i posti di lavoro, con ammortizzatori sociali decenti e far si che la disoccupazione sia breve e non una tragedia.
Il fatto che questo armamentario della politica economica anni '70 ancora prospera, soprattutto tra i politici, è segno che non c'è comprensione delle dinamiche di una società post industriale. Non c'è speranza.
Chi la dovrebbe fare? Siccome non c'è nessun privato che creda queste cose possibili ed economicamente sostenibili è quasi certo che, effettivamente, non siano possibili ed economicamente sostenibili. È sottinteso quindi che lo debba fare un qualche ente pubblico. Perchè il pubblico dovrebbe riuscire dove nessun investitore e nessuna azienda vuole metterci un euro non è dato sapere. E comunque, chi propone questi rimedi non tiene conto di alcune cose che sono ben note:
-il capitalismo di stato, il cui modello era l'Iri, organizzato su imprese e banche pubbliche è superato, funzionava negli anni '50 e '60 quando importavamo tecnologia made in Usa ed eravamo un paese emergente. Con l'approssimarsi della frontiera produttiva si cresce solo grazie al progresso tecnologico, per cui spostare qualche fondo a destra e sinistra in sede ministeriale ha effetti aggregati trascurabili.
-Valorizzare il capitale umano significa premiare quelli bravi ma anche penalizzare gli incapaci. Analogamente, in un economia dinamica le aziende più produttive e innovative prosperano mentre le altre chiudono. È un passaggio fondamentale ma sembra che qualcuno non riesca a comprenderlo. Non si può avere l'uno e l'altro. La chiusura di aziende improduttive è un passaggio obbligato e procrastinare la fine di certe produzioni rallenta questo naturale processo di “distruzione creatrice”, per dirla con Schumpeter.
La cosa è vera per gli individui, per le aziende e per interi settori. Silicon Valley non è nata per caso ma perchè sono state via via abbandonate le produzioni a minor valore aggiunto, lasciate a coreani, messicani, cinesi. Bisogna salvaguardare i lavoratori, non i posti di lavoro, con ammortizzatori sociali decenti e far si che la disoccupazione sia breve e non una tragedia.
Il fatto che questo armamentario della politica economica anni '70 ancora prospera, soprattutto tra i politici, è segno che non c'è comprensione delle dinamiche di una società post industriale. Non c'è speranza.

...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Io adoro cucinare.donegal ha scritto:Gioco/confessione per chi ha superato i 40 anni.
Mi piacerebbe sentire la vostra.[Scopri]SpoilerDomani vi licenziano.
Se non siete dipendenti, scoprite che il vostro socio vi ha inguaiato con l'Agenzia Entrate e ora la vostra impresa è prossima al fallimento.
Se non avete soci, la crisi del vostro settore si è fatta talmente estrema e senza speranze, che siete costretti a prendere una decisione drastica.
Cosa fareste?
Io non ho figli, particolari legami affettivi con la mia terra, so esprimermi discretamente in 3 lingue (inclusa quella madre), faccio un lavoro che, per una decina di anni, mi permetterebbe di riciclarmi altrove ma in terre che non amo e in mansioni che non desidero
Ho da sempre una passione per la cucina e il desiderio di andare a vivere in un posto dove possa stare in t-shirt dodici mesi all'anno, dove i tempi della vita siano molto più rilassati : confesso che da alcune settimane sto accarezzando il pensiero di fare un corso professionale serale per cuochi (ne ho trovati diversi, cari ma apparentemente validi) e scappare in qualche colonia o ex colonia di uno stato europeo dove farmi le ossa presso qualche spacciatore di cibo, per poi investire i (pochi) soldi che ho in un'attività tutta mia, solo dopo che sarò professionalmente pronto e conoscerò i meccanismi commerciali della mia nuova terra.
Se funziona, bene. Altrimenti vorrà dire che un cuoco italiano dinamico qualche posto al mondo lo troverà sempre, visto che l'industria del turismo è tra le poche che nei prossimi decenni è sicuramente destinata a crescere (probabilmente cambieranno luoghi e dinamiche, ma di sicuro milioni di nuovi benestanti hanno il bisogno di spendere per il proprio benessere)
Il giorno che troverò una compagna con lo stesso spirito (o molto ricca) si parte.
E se non arriverà, aspetterò un po' di più ma parto lo stesso.
Ho casa di proprietà.
Mia moglie è estremamente flessibile, è una ragazza stupenda.
Al netto di problemi familiari, lo farei.
Vendo casa, intasco i soldi.
Faccio il corso professionale per chef.
Ho un contatto in Repubblica Dominicana.
Sì, io me ne andrei.
Anzi, certe volte penso: ma che cazzo ci sto a fare ancora qui?
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Super Zeta ha scritto:Caro OrtheusOrtheus ha scritto:Ultimo come chi, nella tua e e nella mia condizione, ritiene gli ultimi delle zucche vuote.
noto che il tema ti sta molto a cuore e che il mio pensiero ti fa molto incazzare ma ti prego almeno di non mettermi in bocca cose che non dico e che non penso
Continuate ad allargare il discorso e io continuo a restringerlo
Sulla mia considerazione degli ultimi: mentre tu studiavi per laurearti io per 15 anni in tre distinti volontoraiati mi sono occupato di ultimi, raccattandoli per strada, aiutandoli negli accampamenti, ascoltandoli quando volevano suicidarsi o cadevano in depressione.
Diciamo che ho un concetto di ultimo differente dal tuo.
Solitamente i miei ultimi non hanno tv lcd e casa di proprietà.
Il termine zucca vuota che tanto vi ha turbato è riferita a chi, pur sapendo di lavorare in una realtà che non ha i fondamentali economici per stare in piedi ed esiste solo ed unicamente grazie ad aiuti di stato, non si è mai minimamente premurato di cercare alternative di qualsiasi tipo e genere anche attraverso una riqualificazione professionale
Le stesse persone nel quadro sopra descritto hanno anche pensato bene di fare scelte di vita incompatibili con il loro reddito e relativa solidità dello stesso e di andare a reclamare lavoro tirando rondelle d'acciaio e bombe carta, di occupare miniere, di minacciare esplosioni, guerriglia urbana, di occupare traghetti, di affettarsi braccia e di utilizzare sistematicamente meccanismi di comunicazione ricattatori quando non teppistici e/o vandalistici
Caro Fabrizio,
continui a dipingere gli operai Alcoa come fossero dei Black Block (ocomecazzosiscrive).
Quel che è ancora peggio e che li tacci da chi ha fatto, con cinica consapevolezza, la scelta di esser operaio in quella determinata area del paese.
Mentre io studiavo e tu facevi volontariato, contemporanemente, scaricavo frutta al mercato ( un articolato, 25mila lire da dividere con un altro amico) e invidiavo quegli operai, chiaramente in nero , che magari prendevano 400/500 mila lire al mese. E altroancora, pur di non pesare (troppo) sulla famiglia,di far il piano al vespone, di offrire una pizza a una ragazza.
Diciamo che la schiena l'ho messa sotto i sacchi da 50 kg di cemento e so quanto cazzo pesano.
Ah, dimenticavo, per non fare la mia (e tua) apologia, ti aggiorno sull'ultima da Portovesme.
L Alcoa si è rimangiata gli accordi sottoscritti col governo e sta spegnendo le celle a tutta velocità, per scappare il prima possibile.
E due sindacalisti , i due rappresentanti sindacali della Cgil e della Cisl, sono da ieri sul serbatoio dell'acqua.
Maledetti ricattatori, spero si buttino di sotto !
Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.
- Plo Style
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 2872
- Iscritto il: 01/05/2010, 6:13
- Località: Space is the place
- Contatta:
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Il black bloc è (era) una tattica di piazza. Quindi si dice “il (appartenenti ai) Black Bloc”, non “i o dei Black Bloc”, espressione che esiste solo in Italia e non vuol dire assolutamente niente.dei Black Block (ocomecazzosiscrive).
Per il resto ti appoggio in tutto.
I was having fish n chips with my dad this week. He had cod, I had plaice. He said: good cod! I said, space is the plaice! - Sun Ra
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Vabbè, pio, grazie per l'etimologia, ma era il concetto che volevo che passasse.
Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.
- Super Zeta
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 16418
- Iscritto il: 27/03/2001, 2:00
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Vuoi dire che si può lavorare e studiare contemporaneamente volendo?Ortheus ha scritto:Mentre io studiavo e tu facevi volontariato, contemporanemente, scaricavo frutta al mercato
Citi ironicamente i black block ma non entri nel merito delle cose che io rimprovero agli operai
1)Le rondelle d'acciaio portate dalla sardegna e tirate alla polizia me le sono inventate io?
2)Gli operai sapendo da anni di lavorare in una azienda in perdita cosa hanno fatto per evitare di trovarsi impreparati nel momento di una inevitabile chiusura?
3)E' giusto che in situazione di sostanziale precarietà gli stessi si siano accollati debiti che ora, ovviamente, non riescono a sostenere e che sventolano come un diritto divino al quale qualcuno è tenuto a far fronte?
4)Ritieni una forma di protesta legittima e corretta le minacce di scatenare una guerra, le occupazioni, gli esplosivi, le bombe carta, gli attacchi fisici ad altri lavoratori (polizia), l'occupazione dei traghetti ecc.?
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Super Zeta ha scritto: 1)Le rondelle d'acciaio portate dalla sardegna e tirate alla polizia me le sono inventate io?
2)Gli operai sapendo da anni di lavorare in una azienda in perdita cosa hanno fatto per evitare di trovarsi impreparati nel momento di una inevitabile chiusura?
3)E' giusto che in situazione di sostanziale precarietà gli stessi si siano accollati debiti che ora, ovviamente, non riescono a sostenere e che sventolano come un diritto divino al quale qualcuno è tenuto a far fronte?
4)Ritieni una forma di protesta legittima e corretta le minacce di scatenare una guerra, le occupazioni, gli esplosivi, le bombe carta, gli attacchi fisici ad altri lavoratori (polizia), l'occupazione dei traghetti ecc.?
1) Tra centinaia di persone che partecipano a una manifestazione di protesta qualche testa di cazzo si trova sempre. Addirittura pare che qualcuno abbia scagliato un Iphone2 all'indirizzo di un carabiniere (tanto stava per uscire il 5)
2) A parte i dipendenti pubblici, TUTTE le aziende private corrono il rischio di chiusura. Ti risulta che ci sia una preparazione pre-fallimento che sia in voga tra i lavoratori preveggenti?
3) Hai ragione. La bolletta della luce, quella del Gas e magari un mutuo, eh no, cazzo, non dovevano permettersi una cosa del genere ! Chiaramente ci sarà anche qualche idiota che si compra il plasma o l'ultimo Iphone in una condizione del genere,ovvio.
4) Si . Ma preciso meglio.
Questi lavoratori (o ex lavoratori) non hanno minacciato di sganciare l'atomica su Montecitorio nè massacrato nessun poliziotto e ,pensa te, durante l'occupazione (per due ore) del traghetto, hanno pure cenato gratis con cena offerta dai lavoratori del traghetto stesso e tra gli applausi dei presenti a bordo.
E ti dirò di più.
Uno di questi giorni metto il mio caschetto giallo e vado a trovarli.
E dato che siamo in un Forum ,ti posto pure la foto.
Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.
-
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 24091
- Iscritto il: 29/02/2008, 22:25
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Che fessi questi lavoratori, neanche sono capaci di farsi una bella lobby in parlamento.
Ma dico io, in Italia protestano tutti se vengono toccati nei loro interessi, abbiamo avuto anche uno sciopero dei calciatori. Ma no, i minatori devono stare zitti e rassegnarsi. Si diano da fare senza disturbare troppo e si cerchino un lavoro che tanto si trova facilmente in giro. Parassiti!!!

Ma dico io, in Italia protestano tutti se vengono toccati nei loro interessi, abbiamo avuto anche uno sciopero dei calciatori. Ma no, i minatori devono stare zitti e rassegnarsi. Si diano da fare senza disturbare troppo e si cerchino un lavoro che tanto si trova facilmente in giro. Parassiti!!!

- Plo Style
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 2872
- Iscritto il: 01/05/2010, 6:13
- Località: Space is the place
- Contatta:
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Quello che alcuni qui sostengono è il maleficio del neoliberismo, far credere che tutti possono, basta volerlo, quando invece ci sono dei vantaggi posizionali terribili.
I was having fish n chips with my dad this week. He had cod, I had plaice. He said: good cod! I said, space is the plaice! - Sun Ra
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Hanno una lobby potentissima invece.tiffany rayne ha scritto:Che fessi questi lavoratori, neanche sono capaci di farsi una bella lobby in parlamento.![]()
Ma dico io, in Italia protestano tutti se vengono toccati nei loro interessi, abbiamo avuto anche uno sciopero dei calciatori. Ma no, i minatori devono stare zitti e rassegnarsi. Si diano da fare senza disturbare troppo e si cerchino un lavoro che tanto si trova facilmente in giro. Parassiti!!!
Si chiama CGILCISLUIL.
Solo che invece di fare gli interessi dei lavoratori, hanno pensato prima di tutto a perpetuare la loro specie, l’homo sincacalis parlamentaris, e a ritagliarsi ottime carriere di deputati, sindaci di Bologna, aspiranti presidenti della camera, ministri del governo.
Nelle piccole e medie imprese, dove c’è maggiore necessità di protezione sindacale, non hanno mai messo piede.
E nelle grandi dimostrano tutta le loro impotenza.
Se fossi un operaio, i primi ai quali romperei il culo sono loro.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
chapeauHelmut ha scritto:Hanno una lobby potentissima invece.tiffany rayne ha scritto:Che fessi questi lavoratori, neanche sono capaci di farsi una bella lobby in parlamento.![]()
Ma dico io, in Italia protestano tutti se vengono toccati nei loro interessi, abbiamo avuto anche uno sciopero dei calciatori. Ma no, i minatori devono stare zitti e rassegnarsi. Si diano da fare senza disturbare troppo e si cerchino un lavoro che tanto si trova facilmente in giro. Parassiti!!!
Si chiama CGILCISLUIL.
Solo che invece di fare gli interessi dei lavoratori, hanno pensato prima di tutto a perpetuare la loro specie, l’homo sincacalis parlamentaris, e a ritagliarsi ottime carriere di deputati, sindaci di Bologna, aspiranti presidenti della camera, ministri del governo.
Nelle piccole e medie imprese, dove c’è maggiore necessità di protezione sindacale, non hanno mai messo piede.
E nelle grandi dimostrano tutta le loro impotenza.
Se fossi un operaio, i primi ai quali romperei il culo sono loro.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
-
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 24091
- Iscritto il: 29/02/2008, 22:25
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
Si ma è facile scaricare tutto sui sindacati, oggi stanno sulle palle a tutti, dagli operai agli industriali. Pare che la colpa della crisi economica attuale sia dovuta tutta a loro.Helmut ha scritto:Hanno una lobby potentissima invece.tiffany rayne ha scritto:Che fessi questi lavoratori, neanche sono capaci di farsi una bella lobby in parlamento.![]()
Ma dico io, in Italia protestano tutti se vengono toccati nei loro interessi, abbiamo avuto anche uno sciopero dei calciatori. Ma no, i minatori devono stare zitti e rassegnarsi. Si diano da fare senza disturbare troppo e si cerchino un lavoro che tanto si trova facilmente in giro. Parassiti!!!
Si chiama CGILCISLUIL.
Solo che invece di fare gli interessi dei lavoratori, hanno pensato prima di tutto a perpetuare la loro specie, l’homo sincacalis parlamentaris, e a ritagliarsi ottime carriere di deputati, sindaci di Bologna, aspiranti presidenti della camera, ministri del governo.
Nelle piccole e medie imprese, dove c’è maggiore necessità di protezione sindacale, non hanno mai messo piede.
E nelle grandi dimostrano tutta le loro impotenza.
Se fossi un operaio, i primi ai quali romperei il culo sono loro.
La situazione mi sembra piu' complessa e trovare la soluzione non è semplice. Magari la crisi fosse solo dovuta ai sindacati ma non è cosi.
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
In Sardegna ci sono 25 mila statali in eccesso, forse che tutti quei bei posti sicuri non se li sono divisi sindacati e politici?tiffany rayne ha scritto:La situazione mi sembra piu' complessa e trovare la soluzione non è semplice. Magari la crisi fosse solo dovuta ai sindacati ma non è cosi.
Le 4 ridicole nuove province chi le ha volute?
Non era meglio usare quei soldini in investimenti produttivi?

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbVgQlsF
Per vedere le immagini nel formato originale:
- tasto destro del mouse
- apri immagine in un'altra scheda
- tasto destro del mouse
- apri immagine in un'altra scheda
Re: (o.t.)Il lavoro è un diritto?
L'emigrazione italiana:Antonchik ha scritto:Azz allora mi sbagliavo? Non avrei problemi a fare ammenda in tal caso.
C'è da sottolineare che tutto ciò rende più grave allora l'atteggiamento di cui stavamo discutendo.
http://www.speakers-corner.it/rizzoli/s ... ri/emi.spm
dal veneto sono emigrati tre milioni di persone in cento anni, dalla sardegna 200 mila
Per vedere le immagini nel formato originale:
- tasto destro del mouse
- apri immagine in un'altra scheda
- tasto destro del mouse
- apri immagine in un'altra scheda