estdipendente ha scritto: ↑20/11/2025, 13:40
Capitanvideo ha scritto: ↑20/11/2025, 12:55
Ma non credo userebbero gli asset russi in quanto tali.
Probabilmente intendono i profitti che questi asset hanno generato in questi anni.
E' una cosa ben diversa. E cmq creerebbe problemi anche in questo caso. (i russi non sarebbero certo contenti)
no. i profitti vengono usati gia’ adesso. e’ perfettamente legale. la Russia borbotta ma non piu’ di tanto perche’ fa uguale con quanto e’ rinasto in Russia.
si sta studiando un sistema di gestione vincolata che e’ molto diverso. i soldi vengono staccati dal controllo russo e gestiti da terzi. sono formalmente proprieta’ del governo russo ma possono essere usati per scopi decisi dalla comunita’ internazionale. non e’ lontano dall’esproprio da un punto di vista pratico anche se formalmente non lo e’. questa costruzione non avrebbe precedenti nella storia se venisse approvata. gli USA avevano fatto una cosa simile con l’Afghanistan ma era un paese sconfitto e molti meno soldi (5 miliardi credo). questa amministrazione e’ tiepida in merito.
l’utilizzo degli asset congelati rimane un atto contrario ai trattati sulla protezione della proprietà sovrana (art. 21 ICSID, Convenzione di Vienna, norme consuetudinarie sul trattamento degli asset statali all’estero).
È esattamente su questo che i giuristi insistono, non esiste una base giuridica consolidata per confiscare asset di uno Stato non sconfitto in guerra.
Il meccanismo di gestione vincolata che citi non è affatto una soluzione già pronta.
È un tentativo di creare un’entità fiduciaria che mantenga la proprietà nominale russa ma sottragga la capacità di disposizione, cioè un escamotage legale per aggirare il divieto di confisca formale.
È, di fatto, un’operazione borderline che potrebbe essere contestata davanti a qualsiasi corte internazionale con buone probabilità di successo.
È proprio per questo che nessuno ha ancora firmato nulla di definitivo.
Il paragone con l’Afghanistan è ridicolo, là c’era un governo collassato, non riconosciuto, e gli USA operavano come autorità di fatto.
Qui stiamo parlando di 300 miliardi appartenenti a uno Stato riconosciuto, dotato di piena sovranità e di risorse economiche per intentare ricorsi, ritorsioni ed arbitrati per decenni.
La tua frase “è perfettamente legale” ignora completamente il rischio di violare la dottrina dell’immunità degli asset sovrani, la possibile fuga di capitali da Europa/USA, l'effetto sistemico sul dollaro ed euro, le ritorsioni di Mosca contro asset occidentali in Russia, la perdita di fiducia globale nelle giurisdizioni occidentali
Gli USA non sono “tiepidi” stanno valutando il rischio di minare il ruolo del dollaro come valuta di riserva mondiale.
Non esiste decisione più sensibile dal punto di vista sistemico.
In breve: gli USA non approveranno mai l'utilizzo degli asset, figuriamoci se li lascia amministrare a quelle teste di cazzo di commissione europea a fare la voce grossa. Come si guarda il populismo da bar non serve