[O.T.] Tabacco & Celluloide (il salotto buono di SZ)

[CanellaBruneri]

Quasi morto
quasi vivo,
quasi rinchiuso
Quasi libero,

Quasi triste.....

http://www.youtube.com/watch?v=alUSx_X_za8

[CanellaBruneri]

- Buonasera , signor Guenther-

- Buonasera herr doktor, è davvero un piacere rivederla.-

- manco da molto, la vita mi ha chiamato e non seppi resistere.-

- Mi scusi, herr doktor, ma come è la vita, non ne ho più ricordo.-

- E' un colore diverso, signor Guenther, più vivido, una velocità  maggiore come un film a passo ridotto; tutto si mescola, colori,odori e gli odori si mescolano, si neutralizzano a vicenda. La luce naturale rende tutto più seducente e coinvolgente.-

- Capisco herr doktor,ma, ormai ,non so se saprei sopportare qualcosa che non sia abat-jour, lampadine che si diffondono sullo specchio dietro di me-

- Non la sto invitando alla vita, le sto solo raccontando. infatti, alla fine sono qui-

- mi scusi, herr, non intendevo fraintenderla, mi scusi-

- nessun problema, signor Guenther, deve capire che anche per me tornare qui, è faccenda delicata-

- Comprendo perfettamente herr doktor; sappia che la sua presenza ci rende felici-

- Sono lusingato-

-herr doktor, lei è nostro ospite-

- non vorrei approfittarne....-

-Non è il suo caso, herr, non lo è mai stato-

-Grazie, c'e' musica stasera?

- Bud Powell, herr doktor

- ma, scusi , signor Guenther, non era morto?-

- Lei dovrebbe sapere, che qui la morte è relativa-

- Ma ricordo che morì qui, perchè quella sera nessuno lo ascoltó-

- Tabhita seppe consolarlo-

- Signor Guenther, sappia che Powell lo ascolto dalla prima all'ultima nota-

- Infatti quella triste sera, lei non c'era, herr doktor-

-Mi perdoni, signor Guenther, potrebbe raccontarmi delle sue morti?-

- per il nostro lungo rapporto di confidenza, mi permetta di considerare la sua domanda impertinente.-

- le assicuro, signor Guenther, che non è mia intenzione.-

- Ne sono certo, herr doktor , mi lasci un attimo per ricordare....-

-....ecco, fui trapassato da un proiettile nel 1937 della divisione "azul" menre militavo nel POUM. Fu un attimo.-

- Signor Guenther, si perse il dolore della sconfitta.-

- ma non fu sempre così herr doktor....-

- non è necessario, signor Guenther, che rievochi per me brutti ricordi.-

(continua , forse)

[Mr. Viz]

Non ne tocco una da mesi, ma questo ritorno val la pena di essere ricordato.

ffffhhh..

[CanellaBruneri]

- Buonasera , signor Guenther-

- Buonasera herr doktor, è davvero un piacere rivederla.-

- manco da molto, la vita mi ha chiamato e non seppi resistere.-

- Mi scusi, herr doktor, ma come è la vita, non ne ho più ricordo.-

- E' un colore diverso, signor Guenther, più vivido, una velocità  maggiore come un film a passo ridotto; tutto si mescola, colori,odori e gli odori si mescolano, si neutralizzano a vicenda. La luce naturale rende tutto più seducente e coinvolgente.-

- Capisco herr doktor,ma, ormai ,non so se saprei sopportare qualcosa che non sia abat-jour, lampadine che si diffondono sullo specchio dietro di me-

- Non la sto invitando alla vita, le sto solo raccontando. infatti, alla fine sono qui-

- mi scusi, herr, non intendevo fraintenderla, mi scusi-

- nessun problema, signor Guenther, deve capire che anche per me tornare qui, è faccenda delicata-

- Comprendo perfettamente herr doktor; sappia che la sua presenza ci rende felici-

- Sono lusingato-

-herr doktor, lei è nostro ospite-

- non vorrei approfittarne....-

-Non è il suo caso, herr, non lo è mai stato-

-Grazie, c'e' musica stasera?

- Bud Powell, herr doktor

- ma, scusi , signor Guenther, non era morto?-

- Lei dovrebbe sapere, che qui la morte è relativa-

- Ma ricordo che morì qui, perchè quella sera nessuno lo ascoltó-

- Tabhita seppe consolarlo-

- Signor Guenther, sappia che Powell lo ascolto dalla prima all'ultima nota-

- Infatti quella triste sera, lei non c'era, herr doktor-

-Mi perdoni, signor Guenther, potrebbe raccontarmi delle sue morti?-

- per il nostro lungo rapporto di confidenza, mi permetta di considerare la sua domanda impertinente.-

- le assicuro, signor Guenther, che non è mia intenzione.-

- Ne sono certo, herr doktor , mi lasci un attimo per ricordare....-

-....ecco, fui trapassato da un proiettile nel 1937 della divisione "azul" menre militavo nel POUM. Fu un attimo.-

- Signor Guenther, si perse il dolore della sconfitta.-

- ma non fu sempre così herr doktor....-

- non è necessario, signor Guenther, che rievochi per me brutti ricordi.-

(continua , forse)

Naturalmente non sono state le migliaia di MP, alla Dumas, che mi hanno convinto a completare questo tentativo di novella Piuttosto, il piacere artigianale di finire un lavoro:





-...ormai....ricordo molto bene il 1924, quando Lenin morì. Ero all'epoca nell' ''entourage'' di Bucharin, e dovetti assistere alla resistibile ascesa di Stalin, una cosa orribile, mi creda herr. E tutto, soltanto perchè Bucharin e Trotzky per banali incomprensioni non trovarono l'accordo politico che avrebbe cambiato le sorti della Rivoluzione. L'ultimo ricordo è quello dell'acciaio freddo sulla nuca della pistola del cekista delegato a giustiziarmi. Fu un esperienza molto dolorosa herr doktor-

- Comprendo perfettamente signor Guenther, questa tragedia ha, in qualche modo malamente influito anche su chi è arrivato dopo.
Le chiedo scusa per la mia mia mancanza di tatto, Signor Guenther-

-Non si preoccupi, herr doktor, se non avessi voluto risponderle, avrei trovato qualche bicchiere da lucidare e qualche bottiglia da sistemare: un bar permette molte occasioni per eludere le sgradevolezze-.

- Secondo lei Guenther, questa sera sono più da cognac o più da whisky? Mi affido alla sua maestria...

- Mi permetterei di suggerire un esperimento, che è anche un compromesso-

- Mi incuriosisce herr...

-C'e' una vodka, Francese, prodotta nella regione del Cognac ed usa la stessa acqua del più celebre liquore. Si chiama Grey Goose. E' un distillato dal gusto morbido e di eccellente qualità -

- Mi interessa: lei crede che sia suff...

-Ne ho una cassa intera, herr Doktor

- Molto bene.

- La affido alle cure di Amir, che saprà  certamente sistemarla ad un tavolo di suo gradimento, e provvedere a mantenere sempre alla giusta temperatura la sua vodka-

- la ringrazio molto, signor Guenther-

- E' un piacere herr doktor.....ah! Mi scusi herr doktor se mi permetto, ma come ha intenzione di proseguire la serata? Le nostre danzatrici saranno certamente felici di rivederla.-

- Ne sono lusingato ma questa sera faró come Liston, ricorda? Ascolteró Bud Powell e berró fino a quando mi raggiungerà  il coraggio di piangere. Quando scenderà  l'ultima lacrima, andró a coricarmi.-


- Molto bene, herr doktor, buona serata


(dedicato a tutti i frequentatori del locale)

[Neil McCauley]

Non so se siano adatti al locale, ma ci provo lo stesso.

http://www.youtube.com/watch?v=8WbiW9QSCXc

[dada]

Accendo l'ennesima.

Era tempo che non entravo nel locale. Sapete, questione di stati d'animo.

Se sei abbrutito, lo sei e basta. Senza ritenzioni.

Ma quando l'incedere del basso introduce il pezzo, ecco, io non so resistere.

E allora, puó capitare che, in faccia all'indolenza, esorcizzi inibizioni.

Sorseggio, aspiro e rido con gli occhi.

Manco fossi saggio.

http://www.youtube.com/watch?v=ZTYz9dsb ... re=related

[AlexSmith]

Lo sapevo.
Lo sapevo che se avessi rimesso piede nel locale avrei riacceso una sigaretta.
Ma in fondo era tutto quello che volevo fare. Mi serviva solo una scusa per farlo.
E già  che ci sono, meglio berci qualcosa sopra mentro ascolto un pó di musica

http://www.youtube.com/watch?v=BwNrmYRiX_o

http://www.youtube.com/watch?v=mNZmICj_dXk

[Mavco Pizellonio]

Nonostante l'infiammazione alla gola che il mio coinquilino krukko mi ha trasmesso tossendo per giorni col viso gioiosamente rivolto al mondo invece che con la mano davanti alla bocca, e nel giorno in cui qui si celebra la festa nazionale della riunificazione delle due Germanie - il che rende il supermercato più vicino chiuso, e il caffè e il miele al suo interno a me inaccessibili - accendo una Gauloise a chapeauniana celebrazione del Canella narratore.

[CanellaBruneri]

La fiaba dell'uomo forzuto del circo





Durante un mite pomeriggio ottombrino, CB, si trovó,nel suo modesto appartamento, circondato, d'un tratto, da tutti i fantasmi della propria esistenza.

Immobilizzato dal terrore, CB faceva fatica a pensare e financo a respirare.

nella sua apparente immobilità , l'organismo di CB si batteva violentemente, ma, ahimè, senza alcun costrutto; il cuore rullava velocissimo (con ritmo sinusale, va precisato, per non spaventare i lettori), lo stomaco si tramutava in un groviglio inestricabile di stoppa, alludendo ad una nausea fallace, impedita al rigetto, certamente liberatorio, di alcunchè; il ritmo della respirazione non suggeriva ormai alcunchè di musicale, impossessato come era da un bonghista psicotico avvezzo ad una poliritmia anarchica e schizofrenica.

Tuttavia, l'organismo, cacofonico e dalla debole voce , pronunziava, non senza difficoltà , una parola: "fuga".

CB, in modo del tutto casuale, paralizzato come era, udì il flebile suggerimento del suo corpo spastico ed ai limiti della Córea.


Il concetto di fuga risultó in un primo momento po' ostico per la mente alterata di CB; pensó dapprima di rifugiarsi in camera da letto, ma, ovviamente, non ne potè trarne alcun beneficio.

Un colpo di coda, del tutto casuale, lo ispiró a chiudersi in bagno, dove, apparentemente, l'assedio si interruppe immediatamente.

Ecco, nel cesso, appunto, si potè trovare una tregua.

CB, particolarmente scosso, non seppe cogliere l'ironia della cosa, ma, senza dubbio la vista dei sanitari, della doccia, il rumore dell'acqua corrente (aveva aperto i rubinetti dell'acqua corrente), consentirono all'organismo di tornare gruadalmente alla normalità .

Prima di darsi una sciacquata, volle esaminare il suo volto allo specchio.

Quel che notó furono gli occhi di bragia (CB aveva studiato ma non certamente per meriti suoi),

il volto scavato e dalla pelle tesa che mettevano in risalto le vecchie cicatrici sul suo volto, le labbra serrate che nascondevano denti irrequieti che continuavano a digrignare.

Le cicatrici, già : le sopracciglia spaccate, la impercettibile curva della parte superiore del naso, il labbro superiore aperto da un jab, tanti anni prima e mal ricucito dal cutman in spogliatoio, perchè sanguinava troppo.

Già : CB era un pugile, e se esiste qualcosa che occupa la memoria fino ad esondarne è proprio la boxe:

ogni cicatrice, un ricordo, ogni piccolo dolore era un indicatore precisissimo del quando e del come era accaduto.

CB si guardo' la mano sinistra dove spiccavano sulle falangi due cicatrici a stella: 1988, un allenamento, uno scazzo con un compagno, la decisione di salire sul quadrato per risolvere la controversia, solo con le fasce. CB non ricorda chi avesse ragione e neppure si ricorda se una ragione ci fosse stata; ricorda una finta a destra, un jab destro lento verso l'orecchio, l'avversario che ci casca ed apre un po' la guardia, ed un diritto corto, potente sul mento. Subito dopo CB ricorda la letterale esplosione della propria mano in un fuoco d'artificio rosso.

Al pronto soccorso, prima di ricucirlo, dovettero pulire le ossa scheggiate del metacarpo, e trovarono persino un corpo estraneo, forse una scheggia di un dente. CB non volle l'anestesia, non la voleva mai, rendeva tutto più lungo di almeno 20 minuti. Per farsi ricucire ne bastavano10.


CB roteó la spalla destra e sentì l'indolenzimento, che il tempo benigno aveva sostituito al dolore di quando , nel 1992, a freddo aveva tentato un gancio destro di potenza al sacco leggero, cosi', per fare lo splendido; il sacco non era d'accordo e si ritrasse, il gancio andó a vuoto e la spalla si strappó; volevano operarlo, CB preferì ghiaccio e Mesulid a gogó. Dopo due mesi era in palestra, la sua droga, la sua bisca, il suo night.


Sia consentito a questo punto al narratore, di distaccarsi dal suo protagonista, per osservarlo meglio, per evitare che le proprie impressioni inquinino il libero svilupparsi del pensiero del suo protagonista, senza essere costretto ad aderirvi a tutti i costi.

Il narratore si pose alle spalle di CB , in modo da raccoglierne solo l'immagine riflessa nello specchio; lo vide fissarsi con lo sguardo colmo di terrore. insistette a guardarsi, ed inizió ad accarezzarsi il volto, giocare con il proprio naso, toccare il proprio labbro

Il narratore non sa il perchè, ma nel controllarsi CB, attenuava il suo sguardo panico.

Curiosamente, CB mise di fronte allo specchio la sua mano sinistra, guardandola come se non fosse sua, orientandola come a trovare una inquadratura che lo soddisfacesse; all'osservatorio del narratore, parve vedere l'increspatura di un labbro che pareva un sorriso. CB si mise a fare strani movimenti con la spalla destra. Pareva oggettivamente soffrire, ma il sorriso si allargó, perdendo ogni possibile ambiguità 

Il narratore, non onnisciente avvertì, a questo punto la necessità  di rientrare in CB, non fosse altro perchè, assistendo ad una metamorfosi evidente, sentiva il bisogno di sapere cosa accadesse.


CB, appanato, ma guidato da un istinto più forte di lui, provó a sorridere perchè gli venne all' improvviso una idea: Un allenamento pubblico per prendersi pomodori e commenti spezzagambe. voleva prenderle, e tante

(continua, ahimè)

[CanellaBruneri]

Posto
riposto
disposto
a perdere il posto
affogando nel mosto
ma senza perdere il gusto
dello sghignazzo anche se frusto

http://www.youtube.com/watch?v=Yws4Rty2 ... playnext=1

http://www.youtube.com/watch?v=s7UmYKix ... PL&index=1

[jhonnybuccia]

uno per canella e uno per frankie machine.

[CanellaBruneri]

uno per canella e uno per frankie machine.

...ed uno per Bird



http://www.youtube.com/watch?v=1BXc5HCgDVI (era los Angeles, forse il 1947, non ricordo, chi vuole ascoltare presti orecchio a tutti gli errori che commettein uesto brano, a partire dall'attacco)

[CanellaBruneri]

Quando è ora di coricarsi, mi sorprendo ad invocare una voce di sirena, che armoniosamente ed irresistibilmente mi dica:

''adesso, CB, chiudi gli occhi e riposa; è ora di andare altrove''

La stanza resta sempre muta, riempendomi di terrore e rabbia: ilsilenzio vuoldire che ci sarà  domani


http://www.youtube.com/watch?v=AratTMGrHaQ

[CanellaBruneri]

[Lilith]

Sono
Molto
Irrequieta
Quando
Mi legano
Allo spazio.



Ciao. Mi mancherai.