... a prescindere dall'importanza politica dei referendum, credo che stiamo assistendo ad un lento e inesorabile declino della lunga stagione politica di Silvio Berlusconi (quasi vent'anni).
La mazzata (forse) decisiva potrebbe essergli inflitta dalla sentenza della Corte di Appello di Milano, ove confermasse il verdetto di primo grado e condannasse Berlusconi a risarcire De Benedetti di €. 750 milioni, per avergli illegittimamente scippato, grazie alla corruzione di un magistrato di Roma (Vittorio Metta), il Gruppo Editoriale Mondadori.
Sarebbe, in questo caso, un colpo durissimo per l'impero mediatico di Berlusconi, dato che nessuna impresa, per quanto solida possa essere, potrebbe reggere ad una mazzata del genere.
A questo punto, per quanto io conosca, anche personalmente, Berlusconi (da cui, me ne vergogno a dirlo, sono stato ospitato ad Arcore, quando avevo 26 anni e facevo politica

), l'uomo impazzirebbe definitivamente (anche se temo lo sia già).
Immaginate la scena e ponetevi un attimo nella testa di Silvio Berlusconi (compreso, dunque, il complesso di superiorità che lo affligge, tale da considerarsi realmente legibus solutus, e l'odio inveterato per i Magistrati e De Benedetti):
1) a Berlusconi viene sottratto il Gruppo Mondadori (= è un vulnus alla ragione per cui è sceso in politica: preservare il suo patrimonio aziendale);
2) lo "scippo" (così inteso da lui, beninteso) avviene ad opera della categoria a lui più invisa: i Magistrati (le cui inchieste - come ammesso dallo stesso Confalonieri - lo hanno obbligato a scendere in politica, per evitare di finirne stritolato);
3) il beneficiario dello "scippo" è, nientedimeno, l'editore di Repubblica e suo acerrimo nemico da decenni: l'ing. Carlo De Benedetti.
A questo punto, se davvero di avverasse tale scenario (molto più probabile di quanto possa apparire prima facie) Silvio Berlusconi secondo me sarebbe capace di cose che, al momento nemmeno riesco ad immaginare .... verrebbe nuovamente fuori, ma in misura molto più evidente delle altre volte, la sua vera natura: violenta, eversiva, feroce, disposta a trascinare in fondo un Paese di 60 milioni di persone pur di salvare se stesso ....