linebacker ha scritto:Solo che farlo passare come unico dopato al mondo o quasi, è ridicolo. L'unica cosa che non apprezzo, è che si sia preso le colpe di tutti. Temo che gli abbiano promesso qualcosina in cambio. Non può pensare di essere creduto quando dice che ha fatto tutto da solo e non ne ha mai parlato con nessuno.
Quoto.
Qui tra l'altro lasciano intendere che passata la fase iniziale della terapia dopante, dove l'assunzione di EPO deve essere massiccia, poi diventa difficile rilevarlo con i test anti-doping perchè le dosi diventano infinitesimali (ecco quindi forse il perchè dei tanti test a sorpresa, anche ravvicinati e a ridosso della competizione). Questo potrebbe spiegare tante cose... Rendendo tra l'altro ridicole certe messe in croce quando è appurato come non sia garantita la pulizia di tutti gli altri premiati (tutti i Torquemada de' noantri ragionano invece sull'assunto discutibilissimo che chi non viene beccato e va a premio è per forza pulito: almeno quelli che si occupano di anti-doping lo dicono che è una battaglia impari).
http://www.corriere.it/salute/sportello ... a7f2.shtml
Per me molti ex atleti che in TV, per radio o sui giornali fanno i delusi da Schwazer e gli offesi, dandolo a vedere moltissimo, forse sono delusi solo dal fatto che si è fatto beccare, non dal fatto che ha assunto EPO. E magari ne sanno tante sull'argomento ma che non possono raccontare e non racconteranno.
Stimo solo quelli che vanno dalle autorità investigative aiutando a scardinare il sistema. Troppo facile dare contro a quelli pizzicati (che già vengono giustamente colpiti duramente, in genere, dalla giustizia sportiva).
Sulla legalizzazione del doping ho forti perplessità: non sarebbe accettabile vedere aumentare sensibilmente la frequenza di problemi di salute grave fra gli atleti. Il fatto che molti, se non quasi tutti i premiati di certi sport, si dopino non vuol dire che rendendone legale l'uso continuerebbero a mantenere le stesse abitudini d'uso. Magari ora si regolano limitandosi, a causa dei test continui a cui vengono sottoposti senza preavviso, senza divieto magari l'abuso diverrebbe invece la norma e con esso i drammi per via dei danni alla salute. A quel punto preferisco che si continui a puntare sulle pene della giustizia sportiva e sul miglioramento continuo delle tecniche utilizzate nei test.
Se l'Italia avesse vinto molto meno in certi sport poichè meno avvezza all'uso del doping ci sarebbe da esserne fieri: non ho però elementi per credere in questo assunto fatto da Petrucci (che dice "meno medaglie per noi ma più pulizia").