Super Zeta ha scritto:mafia e puttane sono certificate da tre gradi di giudizio della giustizia italiana, mica dall'uomo della strada
certificate a più riprese in un decennio da Silvio in persona, che si preoccupava per gli occhietti dei suoi figli feriti dalle lucciole.
Il premier vuole togliere le prostitute dalle strade: è una vergogna (2002)
«Forse da riaprire le case chiuse». L' opposizione contesta ma Scajola esclude una revisione della legge Merlin Il premier vuole togliere le prostitute dalle strade: è una vergogna
ROMA - Berlusconi dichiara guerra alla prostituzione da marciapiede: «Bisogna pulire le strade. Come molti italiani non ne posso più di vergognarmi a girare con i miei figli: prostituzione dovunque, perizoma in mostra e anche il resto. Magari bisognerà riaprire le case chiuse, regolarizzare, vedremo». Questa ipotesi ventilata dal premier, ma ridimensionata dal ministro dell' Interno Scajola, ha raccolto le critiche soprattutto dell' opposizione. Per don Benzi, della comunità «Giovanni XXIII», è una «proposta oscena e ingiusta». A Milano, invece, il vicesindaco De Corato, la accoglie con entusiasmo: «E' importante non escludere la riapertura delle "case"». Si torna a parlare di «zone rosse» per il sesso a pagamento come ad Amsterdam e Amburgo. A pagina 15 Martirano
Berlusconi: "Ripristinare il reato di prostituzione" (2010)
Il Consiglio dei ministri ha approvato la norma nel provvedimento per la sicurezza. Maroni: "Foglio di via per chi esercita in strada".
Il Consiglio dei ministri ha rilanciato il reato di prostituzione: lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine della seduta del governo. "Avendo constatato - ha spiegato il premier - che il reato di prostituzione che avevamo preparato mesi fa non è andato avanti, abbiamo deciso di riprendere quella norma, riapprovarla una seconda volta e inserirla in questo provvedimento sulla sicurezza". Il riferimento è al ddl Carfagna fermo in Parlamento.
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha spiegato che per quanto riguarda la lotta alla prostituzione il nuovo pacchetto prevede anche "la possibilità di applicare le misure di prevenzione, come ad esempio il foglio di via per chi, violando le ordinanze dei sindaci, esercita la prostituzione in strada".
Prostituzione minorile: ok ddl Carfagna
LA MINISTRA CARFAGNA: “TRA I MINORI LA PROSTITUZIONE È ALLARME SOCIALE” (2008)
Il ddl prevede sanzioni più severe per lo sfruttamento della prostituzione minorile. Per gli sfruttatori è previsto il carcere da 6 a 12 anni ed una multa da 15 mila a 150mila euro. Carcere da 6 mesi a 4 anni e multe tra i 1500 ed i 6mila euro se il minore ha tra i 16 ed i 18 anni. Il ddl, come chiarito dalla Carfagna, prevede anche il rimpatrio per i minori stranieri che si prostituiscono «se ci saranno le garanzie che nel paese di provenienza c’è ad attenderli la famiglia o, almeno, una struttura in grado di fornire assistenza adeguata». Infine chi si fa promotore e organizzatore di associazioni a delinquere finalizzate allo sfruttamento della prostituzione rischia tra i 4 e gli 8 anni di carcere, mentre chi vi partecipa potrà essere punito con una pena che va dai 2 ai 6 anni di reclusione.
Vita dura per le lucciole ed i loro clienti: il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge relativo alle «misure contro la prostituzione» messo a punto dal ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna insieme ai colleghi Angelino Alfano e Roberto Maroni. Il ddl introduce il reato di «prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico». Sarà dunque vietato prostituirsi nei parchi, nelle strade, nelle campagna e in ogni altro luogo pubblico. Le sanzioni previste sono l’arresto da cinque a quindici giorni e un’ammenda da 200 a 3 mila euro. La medesima sanzione si applicherà sia a chi si prostituisce sia a chi si avvale del sesso a pagamento. Cambia così, dopo 50 anni, la legge Merlin che nel 1958 sanciva l’abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e la chiusura delle case chiuse. Con l’attuale normativa infatti la prostituzione per le strade è un comportamento del tutto libero e sostanzialmente lecito.
Per la Carfagna il ddl è uno strumento «per togliere linfa al mercato della prostituzione e punire un fenomeno vergognoso». Secondo il ministro la prostituzione in strada è un fenomeno di allarme sociale, «un fenomeno vergognoso che spesso è connesso alla riduzione in schiavitù, all’uso e all’abuso dei minori, che a volte sfocia anche in fenomeni di violenza come lo stupro».
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)