Inchiostro Simpatico ha scritto:Un sito ha chiuso ad Udine perchè è riconducibile allo sfruttamento alla prostituzione.
Adesso si sono fatti furbi e le società sono americane quindi più difficile da perseguire.
A parte i guadagni (che sono difficili da stimare) il gestore del sito quando elargisce i soldi, via bonifico, chiede pure il pagamento delle spese.
Meglio andare a puttane.
E'Questo?
Internet, Duro Colpo Della Polizia Al Sesso On Line
UDINE - La Polizia di Stato ha eseguito 38 perquisizioni a carico di sei indagati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e di 32 intrattenitrici che operavano attraverso il sito internet Paprikahotline.com.
L'indagine, condotta dalla Sezione Polizia Postale di Udine e coordinata dal Servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, e' scaturita dal monitoraggio della rete internet con l'individuazione del sito che offriva servizi di intrattenimento erotico attraverso collegamenti a numerazioni a valore aggiunto 899 e satellitare 0088 o a seguito di pagamento con carta di creditoPubblicità
. Attraverso servizi di intercettazione telefonica e telematica la Polizia Postale ha documentato attivita' sessuali, anche in coppia, su circa settanta ragazze, tra cui anche una minorenne, con nomi del tipo "sognoproibito" da Mestre, "lillysex" da Milano, "Mikela" da Siena, "emmabovary" da Bologna e "kristinasex" da Napoli, che si esibivano a mezzo web cam utilizzando alcuni dei piu' diffusi programmi come Netmeeting o Messenger. I protagonisti degli incontri via Internet (intrattenitrice - utente) si spogliavano e si esibivano con atteggiamenti espliciti dal punto di vista sessuale.
Il servizio veniva promosso in rete, oltre che da una newsletter ("Se sei esibizionista e disinvolta e ti piace mostrarti in cam oggi lo puoi fare divertendoti e guadagnando") anche a mezzo il Gruppo LiveCamSex su Msn.it ("Stiamo cercando delle coppie che vogliono iscriversi per partecipare allo show del Grande Bordello. Solo tre che raggiungeranno il maggior numero di voti saranno premiate (prima classificata duemilacinquecento euro)." Gli importi venivano addebitati direttamente agli utenti sulle bollette telefoniche e venivano riscossi da Ideals service Sas di Castelfranco Veneto che provvedeva a far confluire sui conti correnti delle intrattenitrici quanto di loro pertinenza. L'operazione, si legge in una nota della Polizia di Stato, e' stata eseguita dalla Polizia Postale in Lombardia, Campania, Sicilia, Toscana, Abruzzo, Lazio, Emilia Romagna, Sardegna, Marche, Calabria e Basilicata.