OSCAR VENEZIA ha scritto:Salieri D'Amato ha scritto:OSCAR VENEZIA ha scritto:Gargarozzo ha scritto:
tu cosa sai di lei? La conosci di persona?
Quello che ha fatto.
Inoltre tutto lascia credere che sia di sinistra e piaccia alla sinistra italiana.
Gente che si dichiara progressista ma in realtà’ e’ la meno tollerante e la piu’ dogmatica in circolazione.
Quella con la quale e’ piu’ difficile discutere, mai sfiorati dal dubbio ,quelli che interpretano la realtà’ solo
con gli strumenti dell’ideologia e
che irridono e combattono a livello personale chi non la pensa come loro.
Ciliegina sulla torta hanno svenduto l’Italia pezzo a pezzo in nome dell’ideologia perché’ per loro l’Italia non esiste e lo conferma , se mai ce ne fosse bisogno, l’aver invitato quella persona non per informazione ma per tributargli tutti gli onori possibili e pubblicizzare un suo libro
Sai che, pensandoci bene, le frasi nerettate si attagliano ad un sacco di persone, sia di destra che di sinistra, e anche quà dentro

Non sono d'accordo.
La destra è impreparata (come il bacino elettorale che la seleziona) ma quelle che ho elencato sono caratteristiche intrinseche della sinistra.
Con uno di sinistra non ci puoi discutere proprio, si incazzano subito se li contraddici sui loro fondamentali.
Anche uno di estrema destra è meno tetragono e più dialogante.
Mah, le tue osservazioni mi sembrano fortemente (esageratamente) dipendenti dal tuo punto di vista ideologico, l'ossessione anticomunista (un'ossessione verso qualcosa che in Italia è ben poco rappresentato).
Di destrorsi intelligenti ne conosco tanti, a conti fatti credo piú che sinistrorsi, per cosí dire, e non solo per un fatto materiale (sinistrorsi ne esistono ben pochi, essendo il pidiota un centrodestrorso), ma per un fatto legato a fatti collaterali e ben poco attinenti alla soggettiva e a mio modo di vedere, delirante separazione destra/sinistra che era opinabile persino negli anni 80.
A parte questa dicotomia tanto cara sia a destra che a sinistra presso le masse di intelligenza e cultura alternativa, fino a prova contraria di politica preferisco parlare con chi parla di cose ed esperienze, piuttosto che con chi (alla moda italiana) è capace solo di parlare dei nemici che esistono esclusivamente nella propria testa. Questo a prescindere da ogni bandiera vera, finta, vecchia, nuova che si scambiano guelfi e ghibellini
Con un destrorso vero, di quelli che non esistono quasi piú, non solo parlo volentieri di politica ma anche di religione, di arte e di psicologia, di vino e di terra, di architettura e di astronomia.
Ma serve essere veri, ossia uomini, non adolescenti mai cresciuti che parlano per sentito dire e per dogmi pseudoculturali. E se quest'ultima manchevolezza la ritengo ridicola soprattutto in chi crede, per autoelezione di essere "di sinistra", la mancanza di valori incarnati è trasversale, cosí come la mancanza di memoria, di attributi e di qualità umane. Vedo molte comari frignanti, cose che i nostri padri comuni raddrizzerebbero a randellate e col lavoro. Non esiste piú quella generosità umana tranne nei vecchi buttati come stracci nelle case di riposo, o inascoltati se non con le orecchie saccenti dell'homo schizzoide del XX secolo.
Se io parlo di destra e sinistra parlo solo a me stesso, evidentemente. Ho conosciuto pochi destri veri e sinistri veri in assoluto, e con essi è veramente irrilevante lo schieramento politico, concettuale e interiore, perché se si parla e di vive tra uomini si possono fare contemporaneamente discorsi di testa, di pancia e di cuore. Anche senza tutte queste parole, ed anche senza nessuna (o con molte di piú, ma vissute)