Letteratura erotica

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expressyourself
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Letteratura erotica

#1 Messaggio da expressyourself »

Avrei bisogno di un consiglio: devo regalare un libro e ho deciso di buttarmi sul genere erotico, sto cercando qualcosa di molto forte ma sono orientato comunque sul romanzo e non sulle dissertazioni tipo Porno Manifesto di Ovidie (che comunque mi è piaciuto).
Qualcuno mi puó consigliare qualche titolo e qualche autore?
Che mi dite di De Sade?

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Xenon
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#2 Messaggio da Xenon »

Ottimo De Sade, ma non è autore che possa incontrare i gusti di tutti... Se vuoi qualcosa di leggero, divertente e sexy, Le Undicimila Verghe di Apollinaire.

Dante
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Re: Letteratura erotica

#3 Messaggio da Dante »

expressyourself: "Avrei bisogno di un consiglio: devo regalare un libro e ho deciso di buttarmi sul genere erotico, sto cercando qualcosa di molto forte ma sono orientato comunque sul romanzo ...Che mi dite di De Sade?"

Sul momento non saprei che cosa consiglarti di specifico, a parte i sempre validi capolavori di Pietro Aretino. Per opere contemporanee cerca nelle collane dell'Editrice Olympia. Siccome sono libretti che costano poco, potresti regalerne diversi insieme.
Sul De Sade vedi il mio nuovo argomento: L'OPERA A CARATTERE SADICO SI PUO' CONSIDERARE PORNOGRAFICA? Vedrai che lo sconsiglio vivamente.
Ciao.
DANTE.

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expressyourself
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#4 Messaggio da expressyourself »

Xenon ha scritto:Ottimo De Sade, ma non è autore che possa incontrare i gusti di tutti... Se vuoi qualcosa di leggero, divertente e sexy, Le Undicimila Verghe di Apollinaire.
Grazie, ma di cosa parla?
Comunque non cerco necessariamente qualcosa di contemporaneo e, comunque, non qualcosa di necessariamente leggero.

tristan da cunha
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#5 Messaggio da tristan da cunha »

opus pistorum - henry miller

il delta di venere - anais nin

essere e tempo - martin heidegger

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dostum
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Re: Letteratura erotica

#6 Messaggio da dostum »

expressyourself ha scritto:Avrei bisogno di un consiglio: devo regalare un libro e ho deciso di buttarmi sul genere erotico, sto cercando qualcosa di molto forte ma sono orientato comunque sul romanzo e non sulle dissertazioni tipo Porno Manifesto di Ovidie (che comunque mi è piaciuto).
Qualcuno mi puó consigliare qualche titolo e qualche autore?
Che mi dite di De Sade?
E meglio questo:
http://www.edizioniclandestine.com/sche ... uttane.htm
:alien: :alien:

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expressyourself
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#7 Messaggio da expressyourself »

Interessante, ma come dicevo pocanzi sono orientato verso il romanzo e non verso il saggio...

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dostum
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#8 Messaggio da dostum »

expressyourself ha scritto:Interessante, ma come dicevo pocanzi sono orientato verso il romanzo e non verso il saggio...
Questo è un romanzo!
http://www.edizioniclandestine.com/schede/pausole.htm
:o :o :o

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Kirov
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Re: Letteratura erotica

#9 Messaggio da Kirov »

dostum ha scritto: E meglio questo:
http://www.edizioniclandestine.com/sche ... uttane.htm
:alien: :alien:
Ehi il libro è di Ferrante Pallavicino un mio compatriota!
The last temptation is the highest treason
to do the right deed for the wrong reason
(T.S.Eliot, Assassinio nella Cattedrale)

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Xenon
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#10 Messaggio da Xenon »

expressyourself ha scritto:
Xenon ha scritto:Ottimo De Sade, ma non è autore che possa incontrare i gusti di tutti... Se vuoi qualcosa di leggero, divertente e sexy, Le Undicimila Verghe di Apollinaire.
Grazie, ma di cosa parla?
Comunque non cerco necessariamente qualcosa di contemporaneo e, comunque, non qualcosa di necessariamente leggero.
Analisi (non farina del mio sacco, of course!):

Codice: Seleziona tutto

 Il romanzo "Le undicimila verghe" ( in francese Les onze mille verges) di Guillaume Apollinaire, scritto nel 1907, realizza appieno questo nuovo ruolo assunto dalla sessualità  come fondamento del nuovo assetto societario.
E siccome a noi pare che trattando il titolo si ti metta in evidenza, seppur in modo sommario, le scelte sessuali del nostro autore, è bene che venga posto al centro del nostro dibattito.
"Le undicimila verghe" è un titolo di carattere grottesco-camevalesco, inneggiante l' abbondanza, con una forte propensione all ' omosessualità  maschile. Spieghiamo questi caratteri, che sono alla base dello spirito che ha animato la personalità  di Apollinaire e lo ha indotto a creare un testo simile, poichè, il presente romanzo crediamo sia il testo più rappresentativo del repertorio letterario del nostro autore, almeno nell' ambito della prosa.
L' anno 1907 fu uno del più poveri della vita dello scrittore. Apollinaire si vede impoverire le tasche in quanto, lasciato il Vesinet per vivere da solo, cerca di vivere alla giornata, facendosi strada nei circoli letterari: è quindi l'inizio della sua vita da bohemien; e il carattere "abbondante" del titolo puó essere visto come un miraggio della ricchezza.
Ma è anche un titolo che ha un forte valore carnevalesco. Il numero è, per appellarci alla tradizione francese, rabelaisiano o, per dirla in termini più consoni alla nostra contemporaneità , ubuesco o birotiano: è una cifra esagerata. Cerchiamo, quindi, di spiegare quest'aspetto che è alla base dell'estetica contemporanea: il personaggio di Francois Rabelais, Pantagruel, con la sua grandissima bocca ingurgitava tutto ció che riusciva ad ingoiare ed espellendo il contenuto gastrico per le vie evacuatorie, dava origine a qualcosa di diverso, di mutato rispetto alle sembianze originali. Questa è una metafora del pensiero rinascimentale, intento a distruggere il mondo medioevale, con i suoi rigidi schemi, borghesi diremmo noi, per ricreare una società  priva di punti prefissati, all'insegna di un a società  basata sulla "volontà  libera", che iniziato con il secolo decimo sesto vedrà  il suo apogeo nel secolo dei lumi. Quindi il valore grottesco-camevalesco di "undicimila verghe" sta proprio nel tentativo di distruggere la società  borghese con le sue istituzioni morali e sociali, e creare una nuova sessualità  più libera rispetto ai borghesi rapporti uomo-donna. La componente anticlericale del titolo è affermata dal fatto che il medesimo è una blasfema ridicolizzazione delle undicimila vergini di S. Orsola venerate a Colonia, massacrate in età  medievale. Quindi abbiamo il ludico gioco di parole "vierge-verge", che oltre a riconfermare Apollinaire un "inventeur de langage", ne codifica il discorso blasfemico.
Ma il rapporto "vierge-verge" non ha solo un valore anticlericale e giocoso, ma anche, e soprattutto, una forte componente sessuale che è un valore di fondo dello spirito di Apollinaire.
Assaggio:

Codice: Seleziona tutto

Siamo alla fine del secolo scorso, sul mitico Orient Express, il bel principe
rumeno Mony Vibescu e il suo cameriere Cornaboeux, ex facchino a Les Halles
sono a colloquio con Estelle Ronange, famosa attrice del Theatre Fran‡ais e
con la sua cameriera Mariette, promessa sposa di Cornaboeux...

" Squisito ! delizioso ! Sei un poeta  arcidivino,  prendimi  nello
sleeping-car, ho l'anima orgiaiola ".
Mony pagó i conti.
Mariette e Cornaboeux si guardarono  languidamente.  Nel  corridoio
Mony  fece  scivolare  cinquanta  franchi  all'   impiegato   della
Compagnia dei Wagons-Lits , che permise alle due coppie di  entrare
nello stesso scompartimento:
" Ve la sbrigherete voi  con  la  dogana, "  disse  il  principe
all'uomo col berretto "   non abbiamo nulla a dichiarare. Tanto  per
avvertirci, due minuti prima di passare la frontiera busserete alla
porta ".
Nello scompartimento si spogliarono tutti e quattro .
Mariette fu la prima a esser  nuda.  Mony  non  l'aveva  mai  vista
così, ma riconobbe le grosse cosce rotonde e la  foresta  di  peli
che ombreggiavano la fica rigonfia. Le sue tette svettavano come  i
cazzi di Mony e di Cornaboeux.
" Cornaboeux, " disse Mony " inculami mentre io levigheróquesta
bella figliola " .
Estelle ci mise più tempo a spogliarsi , e quando fu nuda Mony  si
era  già   introdotto  da  dietro  nella  fica  di  Mariette   che,
cominciando a godere, agitava il suo rosso posteriore e  lo  faceva
schioccare contro il  ventre  di  Mony.
Cornaboeux aveva fatto entrare la sua clava corta e rossa  nell'ano
dilatato di Mony , che vociava: " Porca di una  ferrovia!  Non  si
riesce a stare in equilibrio " .
Mariette chiocciava come una gallina e si muoveva come un tordo fra
le vigne. Mony le aveva passato le braccia attorno e le schiacciava
i seni.  Ammirava  intanto  la  bellezza  d'Estelle  la  cui  ferma
acconciatura rivelava il tocco di un abile parrucchiere.
Era la donna moderna in tutte le accezioni  della  parola:  capelli
ondulati tenuti da pettini di tartaruga il cui colore era  intonato
con la sapiente decolorazione della chioma .
Il corpo era  di  una  grazia  ammaliante.  Il  culo  era  nervoso  e
prominente in maniera provocante. Il  viso  truccato  con  arte  le
conferiva l 'aspetto piccante di una puttana di gran lusso. I  seni
erano un poco cascanti ma le stavano bene: erano piccoli, minuti  e
a forma di pera. Quando li si palpava erano dolci  e  serici,  si
sarebbe pensato di toccare le mammelle di una  capra  da  latte,  e
quand'ella si girava saltellavano come  un  fazzoletto  di  batista
appallottolato e fatto danzare sulla mano.
Sul pube non aveva che un ciuffetto di peli setosi.
Si mise sulla cuccetta e, con una capriola,  gettó  le  sue  cosce
lunghe e nervose attorno al collo di Mariette che , avendo così la
micia della  padrona  davanti  alla  bocca,  cominció  a  leccarla
golosamente, affondando il naso tra le chiappe, nel buco del  culo.
Estelle aveva già  scoccato la sua lingua nella fica della servetta
e succhiava alternativamente I'interno di una potta in fiamme e  il
grosso pilone di Mony che vi si muoveva con ardore.
Cornaboeux si godeva questo spettacolo con  beatitudine.
Il suo grosso cazzo, entrato sino all'elsa  nel  culo  villoso  del
principe, andava e veniva lentamente. Lanció due o  tre  bei  peti
che ammorbarono l'atmosfera aumentando il godimento del principe  e
delle due donne .
D'un tratto Estelle prese a dimenarsi spaventosamente; il suo  culo
incominció a danzare davanti al naso di Mariette, i cui mugolii  e
le cui rotazioni culine  divennero  ancora  più  forti.
Estelle dimenava le gambe inguainate  di  seta  nera  e  calzate  con
scarpe dai tacchi Luigi XV. Muovendosi  così,  inflisse  un  colpo
terribile al naso di Cornaboeux che rimase stordito  e  si  mise  a
sanguinare.
" Puttana " urló  Cornaboeux,  e  per   vendicarsi   pizzicó
violentemente il culo di Mony. Costui, travolto dalla rabbia, morse
atrocemente la spalla di Mariette che scaricó  smaniando.  Per  il
dolore costei  piantó  i  denti  nella  fica  della  padrona  che,
istericamente, le chiuse le cosce intorno al collo.
" Soffoco ! " articoló a stento Mariette.
Ma nessuno l'ascoltava. La stretta delle cosce si fece più  forte.
Il volto di Mariette divenne  violaceo,  la  sua  bocca  schiumante
incollata alla fica dell'attrice .
Mony scaricava, urlando, in una fica inerte.
Cornaboeux, gli occhi fuori dalle orbite, scagliava il  suo  sperma
nel culo di Mony , dichiarando con voce stremata: " Se  non  resti
incinto, non sei un uomo ! ".
I quattro personaggi si erano afflosciati. Distesa sulla  cuccetta,
Estelle digrignava i denti e menava pugni da ogni parte agitando le
gambe.  Cornaboeux  pisciava  dallo  sportello.  Mony  cercava   di
ritirare il cazzo dalla fica di Mariette. Ma non c'era modo.
Il corpo della servetta non si muoveva più.
" Lasciami uscire "  le diceva Mony,  e  la  accarezzava,  poi  le
pizzicó le chiappe, la morse, ma non valse a nulla.
" Vieni ad allargarle le  cosce,  è  svenuta! "  disse  Mony  a
Cornaboeux.
Fu con gran fatica che Mony riuscì a estrarre il cazzo dalla  fica
che  si  era  spaventosamente  rinserrata.  Cercarono  poi  di  far
rinvenire Mariette, ma tutto fu vano.
" Merda ! è crepata ! " dichiaró Cornaboeux.
Era vero, Mariette era morta, strangolata  dalle  gambe  della  sua
padrona, era morta, irrimediabilmente morta.
" Stiamo freschi! " disse Mony. " E' questa  porca  la  causa  di
tutto " disse Cornaboeux rivolgendosi a Estelle che  cominciava  a
calmarsi .
E prendendo una spazzola da capelli nel necessaire di Estelle ,  si
mise a  picchiarla  con  violenza.  Le  setole  della  spazzola  la
pungevano  ad  ogni  colpo.  Tale  punizione   sembrava   eccitarla
enormemente.
In quel momento bussarono alla porta.
" E' il segnale convenuto, " disse Mony " tra  qualche  istante
passeremo la frontiera. Bisogna, l'ho giurato, dare una botta metà 
in Francia e metà  in Germania. Infila la morta ".
Mony col  cazzo  per  aria  si  gettó  su  Estelle  che,  a  cosce
spalancate ,  lo  accolse  nella  sua  fica  ardente  gridando:
" Caccialo fino in fondo, dai ! . . dai ! . . ".
Le spinte del suo culo avevano un che di demoniaco,  la  sua  bocca
lasciava colare una bava che si mescolava  al  trucco  ,  scendendo
infetta sul mento e sul petto.
Mony le mise la lingua in bocca e  le  schiaffó  il  manico  della
spazzola nel buco del culo. Per effetto di questa  nuova  voluttà ,
Estelle morse così  violentemente  la  lingua  di  Mony  che  egli
dovette pizzicarla a  sangue  per  farla  smettere.
Nel frattempo Cornaboeux aveva rigirato il cadavere di Mariette, il
cui viso violaceo era spaventoso.
Allargó le chiappe e  fece  entrare  faticosamente  il  suo  cazzo
enorme nell'apertura sodomitica. Allora diede libero corso alla sua
ferocia naturale . Le sue mani strapparono  a  ciocca  a  ciocca  i
capelli biondi della morta. I suoi denti lacerarono il dorso di una
bianchezza polare e  il  sangue  vermiglio  che  zampilló,  subito
coagulato, sembrava sparso sulla neve .
Un pó prima di  godere  introdusse  la  mano  nella  vulva  ancora
tiepida e facendovi entrare tutto il braccio si mise a tirar  fuori
le budella della sventurata cameriera.
Nel momento in cui godette aveva già  estratto due metri di visceri
e se ne era circondata la vita come una cintura di salvataggio.
Scaricó vomitando il pasto sia per le vibrazioni del treno sia per
le emozioni provate.
Mony era appena venuto e guardava  con  stupore  il  suo  cameriere
colto da spaventosi singulti mentre vomitava sul  misero  cadavere.
Tra i capelli insanguinati, le budella e il sangue  si  mescolavano
al vomito.
" Porco infame ,  " gridó il principe "  lo  stupro  di  questa
fanciulla morta che tu  dovevi  sposare  secondo  la  mia  promessa
peserà  enormemente su di te nella valle di  Giosafat.  Se  non  ti
amassi tanto, ti ucciderei come un cane ".
Cornaboeux si alzó  grondando  sangue  e  trattenendo  gli  ultimi
conati di vomito.
Indicó Estelle i cui occhi dilatati contemplavano  con  orrore  lo
spettacolo immondo: " E' lei la causa di tutto ! " disse.
" Non  essere  crudele, "  rispose  Mony  " lei  ti  ha  dato
l'occasione per soddisfare i tuoi gusti di necrofilo ".
E poichè stavano passando su un ponte, il  principe  si  avvicinó
allo sportello per contemplare il romantico panorama del  Reno  che
dispiegava i suoi  splendori  verdeggianti  ,  avanzando  in  ampli
meandri sino all' orizzonte . Erano le quattro del mattino,  alcune
vacche pascolavano nei prati, e  dei  bimbi  già   danzavano  sotto
tigli germanici.
Una musica di pifferi monotona e mortuaria annunciava  la  presenza
di un reggimento prussiano e la melopea si mescolava tristemente al
rumore di ferraglia del ponte e al sordo accompagnarnento del treno
in marcia. Villaggi felici animavano le sponde dominate  da  borghi
centenari, e le  vigne  renane  ostentavano  all'infinito  il  loro
mosaico regolare e prezioso.
Quando Mony si giró, vide il sinistro Cornaboeux seduto  sul  viso
di Estelle . Il suo culo di colosso copriva il volto dell'attrice.
Aveva cacato e la merda infetta e molle cadeva da tutte le parti.
Aveva in mano  un  enorme  coltello  con  cui  lavorava  il  ventre
palpitante. Il corpo dell'attrice aveva brevi sussulti.
" Aspetta, " disse Mony " resta seduto " . E stendendosi  sulla
moribonda fece entrare il cazzo duro nella fica morente.
Godette così degli estremi spasimi dell'assassinata, i cui  ultimi
dolori dovettero essere atroci, e  bagnó  le  braccia  nel  sangue
caldo che sgorgava dal ventre .
Quand'ebbe scaricato, l'attrice non si muoveva più. Era rigida e i
suoi occhi arrovesciati erano pieni di merda.
" Ora "  disse  Cornaboeux  " bisogna  squagliarsela "  .  Si
ripulirono e si vestirono. Erano le sei del  mattino.  Scavalcarono
lo sportello e coraggiosamente si stesero sul predellino del  treno
lanciato a tutta velocità . Poi, a un  segnale  di  Cornaboeux,  si
lasciarono dolcemente cadere sulla massicciata della  ferrovia.  Si
rialzarono un pó storditi , ma indenni , e salutarono con un gesto
deciso il treno che già  rimpiccioliva allontanandosi.
" Era ora! " disse Mony. Raggiunsero la città   più  vicina,  si
riposarono due giorni e poi ripresero il treno per Bucarest.

Guillaume Apollinaire, "Le undicimila verghe"

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Ebenezer
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#11 Messaggio da Ebenezer »

Il Delta di Venere di Anais Nin è un vero must!

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#12 Messaggio da expressyourself »

Ebenezer ha scritto:Il Delta di Venere di Anais Nin è un vero must!
Di cosa si tratta precisamente?

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#13 Messaggio da tristan da cunha »

expressyourself ha scritto:
Ebenezer ha scritto:Il Delta di Venere di Anais Nin è un vero must!
Di cosa si tratta precisamente?
"henry and june" ......
anais nin fu per un certo periodo di tempo amica ed amante di henry miller durante il soggiorno di quest'ultimo a parigi....

henry miller era stato incaricato da un pornografo facoltoso della scrittura di alcuni racconti erotici (racconti che poi vennero raccolti nel libro "opus pistorum", che significa letteralmente opera del mugnaio)...

ad un certo punto miller si stancó di questa attività  e quindi cedette questo lavoro all'amica anais nin, che nonostante il grande talento letterario aveva come tanti ottimi talenti letterari, l'incapacità  di portare a termine un libro......

da questi racconti nacque il delta di venere....

c'è anche un film che parla di questo periodo parigino ed in particolare del triangolo tra henry miller, sua moglie june e anais nin, interpretata in questo caso da maria de medeiros.... il film si chiama "henry and june".

chiaramente le virgole sono solo un abbellimento, no?

Teo
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#14 Messaggio da Teo »

Ti consiglio anche la trilogia di Emmanuelle Arsan
1 Emmanuelle
2 Emmanuelle l'antivergine
3 I figli di Emmanuelle

Sono romanzi, io li ho molto apprezzati cmq ottimi anche gli altri consigli ricevuti in particolare Delta di Venere della Nin, puoi provare anche Quentos Eroticos di attori vari spagnoli

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#15 Messaggio da fiatAGRI »

le undicimila verghe è fantastico,
su un'altro forum usai il nick di Mony Vibescu.
Il link alla mia pagina subscribestar, se volete sostenere il mio lavoro come illustratore zozzo qui potete:
https://subscribestar.adult/stokkafilippo

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