Letteratura erotica
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- expressyourself
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Letteratura erotica
Avrei bisogno di un consiglio: devo regalare un libro e ho deciso di buttarmi sul genere erotico, sto cercando qualcosa di molto forte ma sono orientato comunque sul romanzo e non sulle dissertazioni tipo Porno Manifesto di Ovidie (che comunque mi è piaciuto).
Qualcuno mi puó consigliare qualche titolo e qualche autore?
Che mi dite di De Sade?
Qualcuno mi puó consigliare qualche titolo e qualche autore?
Che mi dite di De Sade?
Re: Letteratura erotica
expressyourself: "Avrei bisogno di un consiglio: devo regalare un libro e ho deciso di buttarmi sul genere erotico, sto cercando qualcosa di molto forte ma sono orientato comunque sul romanzo ...Che mi dite di De Sade?"
Sul momento non saprei che cosa consiglarti di specifico, a parte i sempre validi capolavori di Pietro Aretino. Per opere contemporanee cerca nelle collane dell'Editrice Olympia. Siccome sono libretti che costano poco, potresti regalerne diversi insieme.
Sul De Sade vedi il mio nuovo argomento: L'OPERA A CARATTERE SADICO SI PUO' CONSIDERARE PORNOGRAFICA? Vedrai che lo sconsiglio vivamente.
Ciao.
DANTE.
Sul momento non saprei che cosa consiglarti di specifico, a parte i sempre validi capolavori di Pietro Aretino. Per opere contemporanee cerca nelle collane dell'Editrice Olympia. Siccome sono libretti che costano poco, potresti regalerne diversi insieme.
Sul De Sade vedi il mio nuovo argomento: L'OPERA A CARATTERE SADICO SI PUO' CONSIDERARE PORNOGRAFICA? Vedrai che lo sconsiglio vivamente.
Ciao.
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Grazie, ma di cosa parla?Xenon ha scritto:Ottimo De Sade, ma non è autore che possa incontrare i gusti di tutti... Se vuoi qualcosa di leggero, divertente e sexy, Le Undicimila Verghe di Apollinaire.
Comunque non cerco necessariamente qualcosa di contemporaneo e, comunque, non qualcosa di necessariamente leggero.
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Re: Letteratura erotica
E meglio questo:expressyourself ha scritto:Avrei bisogno di un consiglio: devo regalare un libro e ho deciso di buttarmi sul genere erotico, sto cercando qualcosa di molto forte ma sono orientato comunque sul romanzo e non sulle dissertazioni tipo Porno Manifesto di Ovidie (che comunque mi è piaciuto).
Qualcuno mi puó consigliare qualche titolo e qualche autore?
Che mi dite di De Sade?
http://www.edizioniclandestine.com/sche ... uttane.htm


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Questo è un romanzo!expressyourself ha scritto:Interessante, ma come dicevo pocanzi sono orientato verso il romanzo e non verso il saggio...
http://www.edizioniclandestine.com/schede/pausole.htm



Re: Letteratura erotica
Ehi il libro è di Ferrante Pallavicino un mio compatriota!
The last temptation is the highest treason
to do the right deed for the wrong reason
(T.S.Eliot, Assassinio nella Cattedrale)
to do the right deed for the wrong reason
(T.S.Eliot, Assassinio nella Cattedrale)
Analisi (non farina del mio sacco, of course!):expressyourself ha scritto:Grazie, ma di cosa parla?Xenon ha scritto:Ottimo De Sade, ma non è autore che possa incontrare i gusti di tutti... Se vuoi qualcosa di leggero, divertente e sexy, Le Undicimila Verghe di Apollinaire.
Comunque non cerco necessariamente qualcosa di contemporaneo e, comunque, non qualcosa di necessariamente leggero.
Codice: Seleziona tutto
Il romanzo "Le undicimila verghe" ( in francese Les onze mille verges) di Guillaume Apollinaire, scritto nel 1907, realizza appieno questo nuovo ruolo assunto dalla sessualità come fondamento del nuovo assetto societario.
E siccome a noi pare che trattando il titolo si ti metta in evidenza, seppur in modo sommario, le scelte sessuali del nostro autore, è bene che venga posto al centro del nostro dibattito.
"Le undicimila verghe" è un titolo di carattere grottesco-camevalesco, inneggiante l' abbondanza, con una forte propensione all ' omosessualità maschile. Spieghiamo questi caratteri, che sono alla base dello spirito che ha animato la personalità di Apollinaire e lo ha indotto a creare un testo simile, poichè, il presente romanzo crediamo sia il testo più rappresentativo del repertorio letterario del nostro autore, almeno nell' ambito della prosa.
L' anno 1907 fu uno del più poveri della vita dello scrittore. Apollinaire si vede impoverire le tasche in quanto, lasciato il Vesinet per vivere da solo, cerca di vivere alla giornata, facendosi strada nei circoli letterari: è quindi l'inizio della sua vita da bohemien; e il carattere "abbondante" del titolo puó essere visto come un miraggio della ricchezza.
Ma è anche un titolo che ha un forte valore carnevalesco. Il numero è, per appellarci alla tradizione francese, rabelaisiano o, per dirla in termini più consoni alla nostra contemporaneità , ubuesco o birotiano: è una cifra esagerata. Cerchiamo, quindi, di spiegare quest'aspetto che è alla base dell'estetica contemporanea: il personaggio di Francois Rabelais, Pantagruel, con la sua grandissima bocca ingurgitava tutto ció che riusciva ad ingoiare ed espellendo il contenuto gastrico per le vie evacuatorie, dava origine a qualcosa di diverso, di mutato rispetto alle sembianze originali. Questa è una metafora del pensiero rinascimentale, intento a distruggere il mondo medioevale, con i suoi rigidi schemi, borghesi diremmo noi, per ricreare una società priva di punti prefissati, all'insegna di un a società basata sulla "volontà libera", che iniziato con il secolo decimo sesto vedrà il suo apogeo nel secolo dei lumi. Quindi il valore grottesco-camevalesco di "undicimila verghe" sta proprio nel tentativo di distruggere la società borghese con le sue istituzioni morali e sociali, e creare una nuova sessualità più libera rispetto ai borghesi rapporti uomo-donna. La componente anticlericale del titolo è affermata dal fatto che il medesimo è una blasfema ridicolizzazione delle undicimila vergini di S. Orsola venerate a Colonia, massacrate in età medievale. Quindi abbiamo il ludico gioco di parole "vierge-verge", che oltre a riconfermare Apollinaire un "inventeur de langage", ne codifica il discorso blasfemico.
Ma il rapporto "vierge-verge" non ha solo un valore anticlericale e giocoso, ma anche, e soprattutto, una forte componente sessuale che è un valore di fondo dello spirito di Apollinaire.
Codice: Seleziona tutto
Siamo alla fine del secolo scorso, sul mitico Orient Express, il bel principe
rumeno Mony Vibescu e il suo cameriere Cornaboeux, ex facchino a Les Halles
sono a colloquio con Estelle Ronange, famosa attrice del Theatre Fran‡ais e
con la sua cameriera Mariette, promessa sposa di Cornaboeux...
" Squisito ! delizioso ! Sei un poeta arcidivino, prendimi nello
sleeping-car, ho l'anima orgiaiola ".
Mony pagó i conti.
Mariette e Cornaboeux si guardarono languidamente. Nel corridoio
Mony fece scivolare cinquanta franchi all' impiegato della
Compagnia dei Wagons-Lits , che permise alle due coppie di entrare
nello stesso scompartimento:
" Ve la sbrigherete voi con la dogana, " disse il principe
all'uomo col berretto " non abbiamo nulla a dichiarare. Tanto per
avvertirci, due minuti prima di passare la frontiera busserete alla
porta ".
Nello scompartimento si spogliarono tutti e quattro .
Mariette fu la prima a esser nuda. Mony non l'aveva mai vista
così, ma riconobbe le grosse cosce rotonde e la foresta di peli
che ombreggiavano la fica rigonfia. Le sue tette svettavano come i
cazzi di Mony e di Cornaboeux.
" Cornaboeux, " disse Mony " inculami mentre io levigheróquesta
bella figliola " .
Estelle ci mise più tempo a spogliarsi , e quando fu nuda Mony si
era già introdotto da dietro nella fica di Mariette che,
cominciando a godere, agitava il suo rosso posteriore e lo faceva
schioccare contro il ventre di Mony.
Cornaboeux aveva fatto entrare la sua clava corta e rossa nell'ano
dilatato di Mony , che vociava: " Porca di una ferrovia! Non si
riesce a stare in equilibrio " .
Mariette chiocciava come una gallina e si muoveva come un tordo fra
le vigne. Mony le aveva passato le braccia attorno e le schiacciava
i seni. Ammirava intanto la bellezza d'Estelle la cui ferma
acconciatura rivelava il tocco di un abile parrucchiere.
Era la donna moderna in tutte le accezioni della parola: capelli
ondulati tenuti da pettini di tartaruga il cui colore era intonato
con la sapiente decolorazione della chioma .
Il corpo era di una grazia ammaliante. Il culo era nervoso e
prominente in maniera provocante. Il viso truccato con arte le
conferiva l 'aspetto piccante di una puttana di gran lusso. I seni
erano un poco cascanti ma le stavano bene: erano piccoli, minuti e
a forma di pera. Quando li si palpava erano dolci e serici, si
sarebbe pensato di toccare le mammelle di una capra da latte, e
quand'ella si girava saltellavano come un fazzoletto di batista
appallottolato e fatto danzare sulla mano.
Sul pube non aveva che un ciuffetto di peli setosi.
Si mise sulla cuccetta e, con una capriola, gettó le sue cosce
lunghe e nervose attorno al collo di Mariette che , avendo così la
micia della padrona davanti alla bocca, cominció a leccarla
golosamente, affondando il naso tra le chiappe, nel buco del culo.
Estelle aveva già scoccato la sua lingua nella fica della servetta
e succhiava alternativamente I'interno di una potta in fiamme e il
grosso pilone di Mony che vi si muoveva con ardore.
Cornaboeux si godeva questo spettacolo con beatitudine.
Il suo grosso cazzo, entrato sino all'elsa nel culo villoso del
principe, andava e veniva lentamente. Lanció due o tre bei peti
che ammorbarono l'atmosfera aumentando il godimento del principe e
delle due donne .
D'un tratto Estelle prese a dimenarsi spaventosamente; il suo culo
incominció a danzare davanti al naso di Mariette, i cui mugolii e
le cui rotazioni culine divennero ancora più forti.
Estelle dimenava le gambe inguainate di seta nera e calzate con
scarpe dai tacchi Luigi XV. Muovendosi così, inflisse un colpo
terribile al naso di Cornaboeux che rimase stordito e si mise a
sanguinare.
" Puttana " urló Cornaboeux, e per vendicarsi pizzicó
violentemente il culo di Mony. Costui, travolto dalla rabbia, morse
atrocemente la spalla di Mariette che scaricó smaniando. Per il
dolore costei piantó i denti nella fica della padrona che,
istericamente, le chiuse le cosce intorno al collo.
" Soffoco ! " articoló a stento Mariette.
Ma nessuno l'ascoltava. La stretta delle cosce si fece più forte.
Il volto di Mariette divenne violaceo, la sua bocca schiumante
incollata alla fica dell'attrice .
Mony scaricava, urlando, in una fica inerte.
Cornaboeux, gli occhi fuori dalle orbite, scagliava il suo sperma
nel culo di Mony , dichiarando con voce stremata: " Se non resti
incinto, non sei un uomo ! ".
I quattro personaggi si erano afflosciati. Distesa sulla cuccetta,
Estelle digrignava i denti e menava pugni da ogni parte agitando le
gambe. Cornaboeux pisciava dallo sportello. Mony cercava di
ritirare il cazzo dalla fica di Mariette. Ma non c'era modo.
Il corpo della servetta non si muoveva più.
" Lasciami uscire " le diceva Mony, e la accarezzava, poi le
pizzicó le chiappe, la morse, ma non valse a nulla.
" Vieni ad allargarle le cosce, è svenuta! " disse Mony a
Cornaboeux.
Fu con gran fatica che Mony riuscì a estrarre il cazzo dalla fica
che si era spaventosamente rinserrata. Cercarono poi di far
rinvenire Mariette, ma tutto fu vano.
" Merda ! è crepata ! " dichiaró Cornaboeux.
Era vero, Mariette era morta, strangolata dalle gambe della sua
padrona, era morta, irrimediabilmente morta.
" Stiamo freschi! " disse Mony. " E' questa porca la causa di
tutto " disse Cornaboeux rivolgendosi a Estelle che cominciava a
calmarsi .
E prendendo una spazzola da capelli nel necessaire di Estelle , si
mise a picchiarla con violenza. Le setole della spazzola la
pungevano ad ogni colpo. Tale punizione sembrava eccitarla
enormemente.
In quel momento bussarono alla porta.
" E' il segnale convenuto, " disse Mony " tra qualche istante
passeremo la frontiera. Bisogna, l'ho giurato, dare una botta metà
in Francia e metà in Germania. Infila la morta ".
Mony col cazzo per aria si gettó su Estelle che, a cosce
spalancate , lo accolse nella sua fica ardente gridando:
" Caccialo fino in fondo, dai ! . . dai ! . . ".
Le spinte del suo culo avevano un che di demoniaco, la sua bocca
lasciava colare una bava che si mescolava al trucco , scendendo
infetta sul mento e sul petto.
Mony le mise la lingua in bocca e le schiaffó il manico della
spazzola nel buco del culo. Per effetto di questa nuova voluttà ,
Estelle morse così violentemente la lingua di Mony che egli
dovette pizzicarla a sangue per farla smettere.
Nel frattempo Cornaboeux aveva rigirato il cadavere di Mariette, il
cui viso violaceo era spaventoso.
Allargó le chiappe e fece entrare faticosamente il suo cazzo
enorme nell'apertura sodomitica. Allora diede libero corso alla sua
ferocia naturale . Le sue mani strapparono a ciocca a ciocca i
capelli biondi della morta. I suoi denti lacerarono il dorso di una
bianchezza polare e il sangue vermiglio che zampilló, subito
coagulato, sembrava sparso sulla neve .
Un pó prima di godere introdusse la mano nella vulva ancora
tiepida e facendovi entrare tutto il braccio si mise a tirar fuori
le budella della sventurata cameriera.
Nel momento in cui godette aveva già estratto due metri di visceri
e se ne era circondata la vita come una cintura di salvataggio.
Scaricó vomitando il pasto sia per le vibrazioni del treno sia per
le emozioni provate.
Mony era appena venuto e guardava con stupore il suo cameriere
colto da spaventosi singulti mentre vomitava sul misero cadavere.
Tra i capelli insanguinati, le budella e il sangue si mescolavano
al vomito.
" Porco infame , " gridó il principe " lo stupro di questa
fanciulla morta che tu dovevi sposare secondo la mia promessa
peserà enormemente su di te nella valle di Giosafat. Se non ti
amassi tanto, ti ucciderei come un cane ".
Cornaboeux si alzó grondando sangue e trattenendo gli ultimi
conati di vomito.
Indicó Estelle i cui occhi dilatati contemplavano con orrore lo
spettacolo immondo: " E' lei la causa di tutto ! " disse.
" Non essere crudele, " rispose Mony " lei ti ha dato
l'occasione per soddisfare i tuoi gusti di necrofilo ".
E poichè stavano passando su un ponte, il principe si avvicinó
allo sportello per contemplare il romantico panorama del Reno che
dispiegava i suoi splendori verdeggianti , avanzando in ampli
meandri sino all' orizzonte . Erano le quattro del mattino, alcune
vacche pascolavano nei prati, e dei bimbi già danzavano sotto
tigli germanici.
Una musica di pifferi monotona e mortuaria annunciava la presenza
di un reggimento prussiano e la melopea si mescolava tristemente al
rumore di ferraglia del ponte e al sordo accompagnarnento del treno
in marcia. Villaggi felici animavano le sponde dominate da borghi
centenari, e le vigne renane ostentavano all'infinito il loro
mosaico regolare e prezioso.
Quando Mony si giró, vide il sinistro Cornaboeux seduto sul viso
di Estelle . Il suo culo di colosso copriva il volto dell'attrice.
Aveva cacato e la merda infetta e molle cadeva da tutte le parti.
Aveva in mano un enorme coltello con cui lavorava il ventre
palpitante. Il corpo dell'attrice aveva brevi sussulti.
" Aspetta, " disse Mony " resta seduto " . E stendendosi sulla
moribonda fece entrare il cazzo duro nella fica morente.
Godette così degli estremi spasimi dell'assassinata, i cui ultimi
dolori dovettero essere atroci, e bagnó le braccia nel sangue
caldo che sgorgava dal ventre .
Quand'ebbe scaricato, l'attrice non si muoveva più. Era rigida e i
suoi occhi arrovesciati erano pieni di merda.
" Ora " disse Cornaboeux " bisogna squagliarsela " . Si
ripulirono e si vestirono. Erano le sei del mattino. Scavalcarono
lo sportello e coraggiosamente si stesero sul predellino del treno
lanciato a tutta velocità . Poi, a un segnale di Cornaboeux, si
lasciarono dolcemente cadere sulla massicciata della ferrovia. Si
rialzarono un pó storditi , ma indenni , e salutarono con un gesto
deciso il treno che già rimpiccioliva allontanandosi.
" Era ora! " disse Mony. Raggiunsero la città più vicina, si
riposarono due giorni e poi ripresero il treno per Bucarest.
Guillaume Apollinaire, "Le undicimila verghe"
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"henry and june" ......expressyourself ha scritto:Di cosa si tratta precisamente?Ebenezer ha scritto:Il Delta di Venere di Anais Nin è un vero must!
anais nin fu per un certo periodo di tempo amica ed amante di henry miller durante il soggiorno di quest'ultimo a parigi....
henry miller era stato incaricato da un pornografo facoltoso della scrittura di alcuni racconti erotici (racconti che poi vennero raccolti nel libro "opus pistorum", che significa letteralmente opera del mugnaio)...
ad un certo punto miller si stancó di questa attività e quindi cedette questo lavoro all'amica anais nin, che nonostante il grande talento letterario aveva come tanti ottimi talenti letterari, l'incapacità di portare a termine un libro......
da questi racconti nacque il delta di venere....
c'è anche un film che parla di questo periodo parigino ed in particolare del triangolo tra henry miller, sua moglie june e anais nin, interpretata in questo caso da maria de medeiros.... il film si chiama "henry and june".
chiaramente le virgole sono solo un abbellimento, no?
Ti consiglio anche la trilogia di Emmanuelle Arsan
1 Emmanuelle
2 Emmanuelle l'antivergine
3 I figli di Emmanuelle
Sono romanzi, io li ho molto apprezzati cmq ottimi anche gli altri consigli ricevuti in particolare Delta di Venere della Nin, puoi provare anche Quentos Eroticos di attori vari spagnoli
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le undicimila verghe è fantastico,
su un'altro forum usai il nick di Mony Vibescu.
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Il link alla mia pagina subscribestar, se volete sostenere il mio lavoro come illustratore zozzo qui potete:
https://subscribestar.adult/stokkafilippo
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