Non te ne va dritta una (CanellaBruneri ha scritto: (e poi helmut a quest'ora è già ubriaco, come come prescritto dalla XC° disposizione transitoria della Cost. It.)

(poi, qualche volta, il diluvio

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Non te ne va dritta una (CanellaBruneri ha scritto: (e poi helmut a quest'ora è già ubriaco, come come prescritto dalla XC° disposizione transitoria della Cost. It.)
il problema non è la Costituzione. Ma l'interpretazione che di essa di da: cioè cosa si intende per manifestazione contraria al buon costume. La Costituzione, in alcuni casi, non puó che essere generica e fissare dei principi. Spetta poi al legislatore attuarli nel concreto.Helmut ha scritto:ART. 21
(...)Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
Cos'è...???
Udite, udite...
Nientepopodimenochè...
LA COSTITUZIONE ITALIANA, nata dalla Resistenza e Gran Feticcio di molti, nonchè documento intoccabile, Carta Suprema dei Valori.
"Una mattina, mi son svegliato / e ho trovato il censor"
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Violi la Costituzione!Helmut ha scritto:Non te ne va dritta una (CanellaBruneri ha scritto: (e poi helmut a quest'ora è già ubriaco, come come prescritto dalla XC° disposizione transitoria della Cost. It.)): non bevo alcoolici prima delle 18.00.
(poi, qualche volta, il diluvio)
Lo so...il mio voleva essere un'irrisione non alla Nostra Carta Fondamentale, ma a certi diffusi atteggiamenti divinatori su di Essa...alex1jd1 ha scritto: il problema non è la Costituzione. Ma l'interpretazione che di essa di da: cioè cosa si intende per manifestazione contraria al buon costume.
alex1jd1 ha scritto:il problema non è la Costituzione. Ma l'interpretazione che di essa di da: cioè cosa si intende per manifestazione contraria al buon costume. La Costituzione, in alcuni casi, non puó che essere generica e fissare dei principi. Spetta poi al legislatore attuarli nel concreto.Helmut ha scritto:ART. 21
(...)Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
Cos'è...???
Udite, udite...
Nientepopodimenochè...
LA COSTITUZIONE ITALIANA, nata dalla Resistenza e Gran Feticcio di molti, nonchè documento intoccabile, Carta Suprema dei Valori.
"Una mattina, mi son svegliato / e ho trovato il censor"
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Il divieto dell'art. 21, secondo me, è giusto che ci sia. Non trovo giusto utilizzarlo come grimaldello per imporre la censura.
li hai votati no?fredelux ha scritto:Fonte: http://punto-informatico.it/2321315/PI/ ... web/p.aspx
Roma - Oscuramento di ogni sito internet contenente materiale pornografico o offensivo del buon costume. Pene fino a cinque anni di carcere o cinquantamila euro di multa per chi pubblica una qualsiasi scena di sesso esplicito. Questa, la sintesi della legge proposta dal senatore Alessio Butti, Popolo delle Libertà , alla sua terza legislatura e membro della commissione per l'indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
Si prospettano tempi duri per il maschio italiano insoddisfatto. Il disegno di legge proposto al Senato sembra avere intenti molto chiari fin dal titolo: norme per la corretta utilizzazione della rete Internet a tutela dei minori. Un disegno di legge non sempre diventa legge dello stato e anche quando questo avviene in genere trascorrono varie settimane o mesi, ma considerando che la proposta proviene dalle file del maggiore e più influente partito di governo, la vicenda desta comunque interesse, poichè investe il rapporto fra istituzioni, legislatore e mondo del Web.
Il DdL Butti ricorda, per alcune ispirazioni, le proposte cinesi e statunitensi in materia, ma si spinge parecchio oltre: vietare con pene severissime non solo la pedofilia, anche la pornografia tutta, passando per l'istituzione di una sorta di garante per la morale sul web. In sintesi: messa al bando delle varie Moana Pozzi e Ciccioline, in nome della tutela dei minori. Tutto ció soltanto via internet - la saracinesca della vecchia edicola resterebbe aperta - e non solamente in Italia: dall'Italia verso tutti i siti al mondo. Una legge italiana, infatti, coinvolge - almeno in teoria - l'intera navigazione dall'Italia, non solo quella in Italia.
Vediamo gli stralci più restrittivi della proposta.
Art.1
1. àˆ vietato istituire siti nella rete Internet i cui contenuti siano finalizzati, direttamente o indirettamente: (...)
c) alla divulgazione o alla pubblicizzazione di materiale pornografico o di notizie o di messaggi pubblicitari diretti all'adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori di anni diciotto.
2. Chiunque viola i divieti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 2.500 euro a 50.000 euro.
Ovvero, divieto di pubblicazioni pornografiche e di promozione della pornografia online (due cose, fra l'altro, ben diverse: come vietare sia il consumo di alcool, sia la pubblicità dei Mon Chèri Ferrero). Impossibilità di pubblicare scene palesemente erotiche, e difficoltà pure nel promuovere quei siti seriamente gestiti. Proseguiamo con l'articolo 2:
Art. 2
1. Il servizio di polizia (...), vigila sulla liceità e sulla moralità del contenuto dei siti della rete Internet (...).
3. L'autorità giudiziaria dispone l'oscuramento dei siti della rete Internet i cui contenuti sono palesemente illeciti o offensivi del buon costume o tali da attentare all'ordine pubblico.
Ovvero, in sostanza, oscuramento di qualche centinaio di milioni di pagine web e ritorno a quelle leggi sulla morale che gli ordinamenti laici hanno ridimensionato in quasi tutto l'occidente.
Infine, l'articolo 3 prevede alcune deroghe:
Art. 3.
1. L'autorità per le garanzie nelle comunicazioni puó autorizzare la diffusione di siti della rete Internet i cui contenuti siano parzialmente simili a quelli vietati ai sensi dell'articolo 1 (...)
Ovvero: attribuzione di una sorta di mandato etico-morale all'autorità per le comunicazioni, e istituzione di nuove procedure burocratiche per chiedere le autorizzazioni.
L'articolo 3 è anche la chiave di volta per l'interpretazione della legge, poichè porta a due possibili conclusioni: o la legge ha - come sembra - lo scopo di vietare la pornografia tutta, indistintamente, o è palesemente errata e perció pericolosa (infatti, se il divieto fosse diretto solo a quelle pubblicazioni pornografiche effettuate per adescare o sfruttare i minori, nessuna deroga dovrebbe essere prevista).
Questo, il primo, evidente, motivo per il quale il disegno di legge incontrerà probabilmente grandi difficoltà nella sua traduzione in legge. Ma altri motivi assai meno etici sono in agguato: il mercato della pornografia genera un giro d'affari superiore a quello della vendita di armi e, come è noto, è uno dei settori più floridi del commercio via web.
Inoltre, vietare la pornografia solo sulla rete escludendo ogni altro mezzo dall'inasprimento sarebbe ennesima benzina sul fuoco delle feroci critiche nazionali ed internazionali verso l'inadeguatezza del legislatore italiano in materia di internet e progresso.
La necessità di istituire norme per tutelare i bambini dall'accesso a materiale pornografico sul web è sentita e internazionalmente diffusa, ma non effettuarlo in ambito comunitario e sollecitando paure ataviche rischia di generare al contrario insicurezza, disperdendo al contempo le già esigue risorse istituzionali. Investirle nella formazione e nella ricerca (per cui in Italia gli investimenti sono tra i più bassi in Europa) permetterebbe, a parer di molti, sia di far capire alla popolazione come usare il Web, sia di far capire al futuro legislatore che cos'è Internet, sia di favorire la nascita di una cultura critica in materia.
Intanto, secondo il disegno di legge, per segnalare le violazioni online potremo utilizzare un modernissimo numero di telefono istituito per l'occasione. Verde, almeno.
Che paese che è l'ITAGLIA!!
PS: leggetevi i commenti inerenti all'articolo
Se poi si pensa che li ha votati il ghota del porno Italiano (Siffredi, Malone etcetc) la faccenda si mostra in tutta la sua comicitàsuperflowerpunkdiscopop ha scritto: li hai votati no?
e' la volta buona che fanno un po di anal anche loro...CanellaBruneri ha scritto:Se poi si pensa che li ha votati il ghota del porno Italiano (Siffredi, Malone etcetc) la faccenda si mostra in tutta la sua comicitàsuperflowerpunkdiscopop ha scritto: li hai votati no?
non solo il gotha. ricordo le filippiche pro-berlusca di jessica rizzo salvo prenderlo metaforicamente in culo un mese dopo con la porn-tax. e giù a frignare da costanzoCanellaBruneri ha scritto:Se poi si pensa che li ha votati il ghota del porno Italiano (Siffredi, Malone etcetc) la faccenda si mostra in tutta la sua comicitàsuperflowerpunkdiscopop ha scritto: li hai votati no?
Come dissi centinaia di post fa, il mio porno ideale è Belladonna con strapon a calco delle grazie di lexington Steele che si incula Rocco per 40 minuti, procurandogli un orgasmo anale, e leccata sul pavimento del proprio prodotto prostatico- testicolarenik978 ha scritto:e' la volta buona che fanno un po di anal anche loro...CanellaBruneri ha scritto:Se poi si pensa che li ha votati il ghota del porno Italiano (Siffredi, Malone etcetc) la faccenda si mostra in tutta la sua comicitàsuperflowerpunkdiscopop ha scritto: li hai votati no?
nik978 ha scritto:e' la volta buona che fanno un po di anal anche loro...CanellaBruneri ha scritto:
Se poi si pensa che li ha votati il ghota del porno Italiano (Siffredi, Malone etcetc) la faccenda si mostra in tutta la sua comicità