Quante volte si leggono sui giornali articoli sul rutilante mondo del porno? Troppo poche! E cmq sono fatti anche male!
Oggi sfogliavo un giornalino gratuito che distribuiscono a Firenze, e mi cade l'occhio sul bellissimo articolo sul porno: FIRENZE, CAPITALE DEL PORNO!
WOW! E chi lo sapeva?
Lo voglio condividere con voi...
(meraviglioso nel richiamo di prima pagina la "clientela vasta, dagli 8 agli 80 anni"! Non credo neanche sia un refuso (8 invece di 18 ), sennó la preposizione sarebbe stata "dai" invece che "dagli".... si vede che il giornalista crede proprio nell'esistenza dei sexy shop per bambini!!!)
Inzomma, se in questo topic postate link, scan, foto fatte col cellulare, calchi in gesso o quello che vi pare di articoli mainstream sul porno, viene fuori una figata, oltre che un curioso album di ritagli di giornale...
sulla stampa di vercelli il nostro ranocchio quasi una volta al mese compare
I'm just another bored male, approaching 30, in a dead-end job, who lives for the weekend. Casual sex, watered-down lager, heavily cut drugs. And occasionally kicking fuck out of someone.
Troppa trama: ascesa e rovina di un colosso fiorentino.
in "Firenze.co.uk"
E' di oggi la notizia che il celebre cinema porno Arlecchino di Firenze chiuderà per sempre. Al suo posto un centro commerciale e un supermercato della catena il Centro: è la vittoria della logica consumistica sull'onanismo? Vediamo un po'.
Storia e gloria di un luogo stranissimo.
La palazzina che ospita il cinema Arlecchino guarda Ponte Vecchio e copre le spalle a Boboli. Eppure, nonostante questa dislocazione privilegiata, riesce ugualmente ad essere orribile. E comunque la sua bruttezza risulta perfettamente figlia dei tempi, essendo stato lo stabile costruito in piena Firenze post-bombardamenti, periodo nel quale si faceva a gara ad edificare la cagata più grossa. Però dice (dice) che dentro sia un paradiso del liberty, con elementi decorativi di grande prestigio tra i quali pilastri color oro in perfetto stile-Saddam, e corrimano in ceramica. Scale realizzate da Arnaldo Miniati e pannelli dipinti a tempera dal grandissimo Vinicio Berti nel 1958. La parete di fondo (si presuppone quella a ridosso dello schermo) gira voce sia ricoperta per intero da una tempera di Mina Malvezzi dal valore inestimabile. La soprintendente Grifoni dichiara che adesso finalmente tutte queste opere "torneranno ad essere visibili al grande pubblico", così implicitamente innalzando i futuri acquirenti del centro commerciale al ruolo di piccoli Federico Zeri del modernariato, e sminuendo il livello di conoscenza artistica degli usuali frequentatori della sala che -in questi giorni- tra l'altro proietta Johnny Steccone. Il sapore dickensiano della vicenda ci fa impazzire.
Chi spenge il proiettore?
La persona destinata ad essere la più odiata nel 2008 dai settantenni horny d'Oltrarno risponde al nome di Maurizio Mian, ex-candidato della Rosa nel Pugno e proprietario al 60 percento della Soprarno Spa, una società che ha come amministratori delegati Franco Mestrelli e Maria Gabriella Gentile (perché dico questo?)
Maurizio Mian, uomo dall'ideologia politica assolutamente definita ("Prima della caduta del Muro votavo Dc. Era il male minore. Poi scelsi i Ds ma ho scoperto che non amano così ciecamente la scienza. E bazzicando le loro Feste non mi sentivo a casa. Allora ho scelto Pannella con i socialisti...) in passato è stato famoso per il suo ruolo di portavoce della Gunther Corporation, trust internazionale che ha per proprietario un anziano cane lupo di Pisa.
E perché lo fa?
Perché purtroppo il mercato delle sale a luci rosse non tira più. "Il calo maggiore degli ingressi è stato rilevato proprio nell'ultimo anno, e non ci sono segnali di miglioramento" sostengono i gestori dell'Arlecchino. Per gli afficionados del settore non resta quindi che il cinema Italia in via Nazionale, visto che anche l'ex Aldebaran in via Baracca chiuderà per far posto ad una serie di mini-appartamenti, che speriamo risulteranno infestati da poltergeist di perversioni sublimi.
La crisi dei cinema porno, ad una analisi semplicistica, potrebbe essere rapportabile all'espansione e la sempre maggiore diffusione di internet, il cui unico scopo (oltre che la diffusione di Slipperypond) è proprio la promozione zozza (vedi il recente fenomeno MILF, acronimo che sta per Mothers I'd Like To Fuck e non ciò che dice Wikipedia.) Eppure ci sono numerosissimi punti oscuri nella vicenda: infatti, quanti tra i frequentatori abituali dell'Arlecchino hanno familiarità con la necessaria tecnologia per fruire dei siti porno? A giudicare dal tempo che impiegano per riaccendere il cellulare all'uscita della sala, pochissimi. E quindi? Dio non voglia che si tratti di un drammatico ricambio generazionale, merito dalla Grande Falciatrice che chiama a sé con sempre maggiore frequenza i più nobili onanisti della piazza, oramai quasi centenari.
Le possibili ritorsioni.
Firenze città di guelfi e ghibellini, dicono i giornalisti quando devono giustificare ogni cretinata che divide la popolazione. Siamo però sicuri che, nel caso dell'Arlecchino, la mobilitazione sarà unitaria.
Forse più efficace del boicottaggio nei confronti del supermercato il Centro risulterebbe essere l'utilizzo del supermercato stesso come se ancora l'Arlecchino fosse lì; purtroppo però ci pare un'opzione poco praticabile, visto che in fondo lo spettatore-tipo in tutti questi anni di X Movies è sempre stata una persona assai perbene e pudica.
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Martedì 21 Agosto 2007 alle 15:47 da Il Feroce Direttore
Certe chiusure sfatano due miti:
- che i cinema a luci rosse fossero solo luoghi deputati alla sega/al pompino a pagamento
- che i vecchini non sappiano usare internet
Come da copione non manca l'aspetto melodrammatico della cosa. Passando davanti all'Arlecchino possiamo notare un cartello spuntato fuori in questi giorni:
CHIUSO PER SEMPRE.
"
dostum ha scritto:
E' di oggi la notizia che il celebre cinema porno Arlecchino di Firenze chiuderà per sempre.
NOOOOOOOOOO!!!!!!!
su coraggio...
"Per gli afficionados del settore non resta quindi che il cinema Italia in via Nazionale, visto che anche l'ex Aldebaran in via Baracca chiuderà per far posto ad una serie di mini-appartamenti..."
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dostum ha scritto:
E' di oggi la notizia che il celebre cinema porno Arlecchino di Firenze chiuderà per sempre.
NOOOOOOOOOO!!!!!!!
su coraggio...
"Per gli afficionados del settore non resta quindi che il cinema Italia in via Nazionale, visto che anche l'ex Aldebaran in via Baracca chiuderà per far posto ad una serie di mini-appartamenti..."
Non sai cosa significhi l'arlecchino per un fiorentino...
Ci manca solo che facciano chiudere l'Italia e abbiamo fatto filotto (dell'aldebaran 'porta un casso... prima c'era il Firenze di Cecchi Gori...)
Il Cinema Italia è diventato un luogo di marchette per rumeni. All'interno ci sono solo persone anziane e extracomunitari che vanno solo per raccattare un po' di grana. Probabilmente l'unica cosa che è rimasta di autentico sono le piattole.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
beh, magari non sarà la capitale del porno, ma si dà da fare. ricordo una volta, mentre tornavo a casa (nel periodo che vissi a firenze) di aver visto alcune riprese esterne di un porno girate nella piazzetta all'inizio di via g. cesare abba.