
[O.T.] L'isola
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E' la primavera...
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
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[i:10b8a10afc]"No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?"
"E' una cosa da molto tempo dimenticata. Vuol dire creare dei legami..."
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo".
"Comincio a capire", disse il piccolo principe. "C'è un fiore... credo che mi abbia addomesticato..."
...
Ma la volpe ritornò della sua idea:
"La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", rispose il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino..."
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni per esempio tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità . Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità ! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti!".
"Che cos'è un rito?"(...)
"E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore."(...)
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "...piangerò".
"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".[/i:10b8a10afc]
"E' una cosa da molto tempo dimenticata. Vuol dire creare dei legami..."
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo".
"Comincio a capire", disse il piccolo principe. "C'è un fiore... credo che mi abbia addomesticato..."
...
Ma la volpe ritornò della sua idea:
"La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", rispose il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino..."
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni per esempio tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità . Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità ! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti!".
"Che cos'è un rito?"(...)
"E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore."(...)
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "...piangerò".
"La colpa è tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".[/i:10b8a10afc]
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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- Drogato_ di_porno
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Un papero lirico col piccolo principe
La rosa amava il piccolo principe...quando lui parte lei è triste ma orgogliosa non lo da a vedere. Lui intuiva ma non capiva. E' stata la volpe a insegnargli. il tempo trascorso ad accudire la rosa gliela aveva resa speciale, diversa dalle altre 1000 rose. Ma non è facile bisogna trovare una rosa come quella e una volpe come quella...o forse bisogna solo essere predisposti?
La rosa amava il piccolo principe...quando lui parte lei è triste ma orgogliosa non lo da a vedere. Lui intuiva ma non capiva. E' stata la volpe a insegnargli. il tempo trascorso ad accudire la rosa gliela aveva resa speciale, diversa dalle altre 1000 rose. Ma non è facile bisogna trovare una rosa come quella e una volpe come quella...o forse bisogna solo essere predisposti?
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
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altro topic di cui mi ero dimenticato...
Il link alla mia pagina subscribestar, se volete sostenere il mio lavoro come illustratore zozzo qui potete:
https://subscribestar.adult/stokkafilippo
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- Paperinik
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Re: [O.T.] L'isola
Ehm..non per far tornare a galla cose che magari imbarazzerebbero quacuno, però come spesso accade, mentre cerco su internet una cosa, me ne appare un'altra, nella fattispecie questo link che penso riguardi un pò la condizione del tema del topic:
http://www.legaintroversi.it/
Cazz, su internet c'è proprio di tutto...a leggere "Chi siamo", provo strane sensazioni...domani razzolo il sito e mi associo...
http://www.legaintroversi.it/
Cazz, su internet c'è proprio di tutto...a leggere "Chi siamo", provo strane sensazioni...domani razzolo il sito e mi associo...
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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- jhonnybuccia
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Re: [O.T.] L'isola

"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
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- JimmyilFenomeno
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Re: [O.T.] L'isola
Dò il mio contributo (non richiesto) : la solitudine è la condizione naturale dell'uomo.
Quando si cerca di ovviare alla solitudine si commettono cazzate gigantesche.
Basta guardare Dio che si sentiva solo e per divertirsi dice che ha creato l'umanità.
Quando si cerca di ovviare alla solitudine si commettono cazzate gigantesche.
Basta guardare Dio che si sentiva solo e per divertirsi dice che ha creato l'umanità.
- Paperinik
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Re: [O.T.] L'isola
Scrivo qui invece che in uno dei soliti topic. Sinceramente gli anni passano e mi sto logorando ogni giorno un po' di più e mi sto chiedendo se davvero manchi una presenza nella mia vita.
Visti fatti più o meno recenti, la storia di una probabile casa mia, ho cominciato a pensare che un giorno mi troverò solo e probabilmente vecchio e malato. I miei genitori un giorno non ci saranno più, rimarrà solo mia sorella che chissà cosa farà...certo che ora sono comunque solo e le presenze sono solo fisiche, essendo ormai persona adulta, ma un giorno mi troverò a tornare a casa da lavoro senza nessuno che mi aspetti, fino alla fine dei miei giorni.
Negli anni, per sbaglio o meno, non ho costruito relazioni, né amici/che né nient'altro, all'alba dei 35 anni non ho prospettive di una famiglia mia, avrò solo quei cazzoni dei colleghi a lavoro se si possono considerare presenze e se non li mando tutti a cagare prima..ma non possono certo bastare. Che vita sarà una vita da solo? Sarò davvero incapace di cavarmela come pensa mio padre? cosa lascerò quando sarò schiantato, gli averi tutti in beneficenza visto che le troie non mi interessano più?
Oggi mio padre è stato chiamato "nonno" dal nipote della sua compagna mentre mia madre è quasi una nonna per i figli di mia cugina...perché se apettano me e mia sorella...non gliel'ho mai chiesto ma chissà se sarebbe piaciuto loro essere nonni veri e non "di riciclo"...
Visti fatti più o meno recenti, la storia di una probabile casa mia, ho cominciato a pensare che un giorno mi troverò solo e probabilmente vecchio e malato. I miei genitori un giorno non ci saranno più, rimarrà solo mia sorella che chissà cosa farà...certo che ora sono comunque solo e le presenze sono solo fisiche, essendo ormai persona adulta, ma un giorno mi troverò a tornare a casa da lavoro senza nessuno che mi aspetti, fino alla fine dei miei giorni.
Negli anni, per sbaglio o meno, non ho costruito relazioni, né amici/che né nient'altro, all'alba dei 35 anni non ho prospettive di una famiglia mia, avrò solo quei cazzoni dei colleghi a lavoro se si possono considerare presenze e se non li mando tutti a cagare prima..ma non possono certo bastare. Che vita sarà una vita da solo? Sarò davvero incapace di cavarmela come pensa mio padre? cosa lascerò quando sarò schiantato, gli averi tutti in beneficenza visto che le troie non mi interessano più?
Oggi mio padre è stato chiamato "nonno" dal nipote della sua compagna mentre mia madre è quasi una nonna per i figli di mia cugina...perché se apettano me e mia sorella...non gliel'ho mai chiesto ma chissà se sarebbe piaciuto loro essere nonni veri e non "di riciclo"...
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
Re: [O.T.] L'isola
Perche' non ho mai scritto qui dentro? :O
Io e la solitudine, imposta da me stesso, siamo un binomio indivisibile e oramai dopo tanti anni di cui 1/4 vissuti da solo, posso confermare di avere raggiunto il livello massimo.
Complice il fatto che per una serie di motivi esco solo nel weekend, mi sono reso conto di come abbia costruito una fortezza in cui non sto benissimo, ma sicuramente meglio che fuori....
Io e la solitudine, imposta da me stesso, siamo un binomio indivisibile e oramai dopo tanti anni di cui 1/4 vissuti da solo, posso confermare di avere raggiunto il livello massimo.
Complice il fatto che per una serie di motivi esco solo nel weekend, mi sono reso conto di come abbia costruito una fortezza in cui non sto benissimo, ma sicuramente meglio che fuori....
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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- CianBellano
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- Iscritto il: 23/01/2008, 10:40
- Località: Vacante
Re:
Bel topic che non avevo mai notato e
Il mio entusiasmo, e quel'atteggiamento un po' "ignorante" che ingrassa a meraviglia gli ingranaggi della socialita' "multiple purpose" si abbatte col tempo in maniera inesorabile.
Non e' un trovarsi male da generico "disadattato", perche' ho sperimentato piu' volte proprio l'effetto opposto, cioe' trovarsi bene e via via il seme dell'insofferenza genera' quel circolo vizioso in cui inizi a raffreddare le interazioni con le persone che, misteriosamente, sono diventate di troppo. La cosa ovviamente le maldispone, ed a quel punto ottieni da loro un atteggiamento speculare del tutto meritato, rafforzando il giochino della tiepidezza ormai conclamata.
Dada, cosa ne dici se ci becchiamo per 4 birre in due sere? (due la prima e due la seconda, poi e' il caso che ce ne riandiamo affanculo da dove siamo arrivati
)
bel post in cui mi ritrovo molto.dada ha scritto:Io sono un solitario per natura… Lo sono sempre stato.
Ma non penso di avere problemi a relazionarmi con il prossimo (anche se a volte il pensiero mi ha sfiorato, è chiaro). Molti (quasi tutti, a conti fatti) non hanno mai capito questo mio "tenermi a distanza", soprattutto se capita di cazzeggiare e di divertirsi… "Vedi…" mi fanno, come per dire: "Qual è il problema?!"
àˆ che dopo un po' che frequento un gruppo, una compagnia, un ambiente, inevitabilmente subentra la NOIA. Noia data dalla monotonia, dal già detto e dal già fatto… In buona sostanza: mi rompo enormemente i coglioni…
Sono sempre scomparso e ricomparso, come per magia. Ad un periodo di relativo presenzialismo ho sempre alternato periodi di assoluto isolamento, e guardato con terrore a quelli che fin dalla più tenera età si ritrovavano quotidianamente al bar…
Ormai conosco tutti quei discorsi, i ragionamenti e le disquisizioni: so che a tale domanda segue tale risposta, e che un certo atteggiamento ne richiama un altro…
Puó essere interessante confrontarsi dopo esperienze che ti hanno tenuto lontano dai soliti luoghi. Forse i primi tempi. Poi tutto diventa davvero poco interessante…
Sono sempre stato discretamente in questa situazione… Ancor di più da quando ho accettato, come inevitabile, la solitudine esistenziale (o incomunicabilità : adoro Antonioni)… E spesso, fregandomene della diplomazia, ho disertato persino appuntamenti "irrinunciabili" per una buona convivenza, anche saltuaria: semplicemente, dicendo la verità …
Non posso farci nulla. Non mi piace simulare coinvolgimento, passione o interesse quando non ci sono. Finisco per detestarmi…
Il mio entusiasmo, e quel'atteggiamento un po' "ignorante" che ingrassa a meraviglia gli ingranaggi della socialita' "multiple purpose" si abbatte col tempo in maniera inesorabile.
Non e' un trovarsi male da generico "disadattato", perche' ho sperimentato piu' volte proprio l'effetto opposto, cioe' trovarsi bene e via via il seme dell'insofferenza genera' quel circolo vizioso in cui inizi a raffreddare le interazioni con le persone che, misteriosamente, sono diventate di troppo. La cosa ovviamente le maldispone, ed a quel punto ottieni da loro un atteggiamento speculare del tutto meritato, rafforzando il giochino della tiepidezza ormai conclamata.
Dada, cosa ne dici se ci becchiamo per 4 birre in due sere? (due la prima e due la seconda, poi e' il caso che ce ne riandiamo affanculo da dove siamo arrivati

Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)