Chi ha ucciso Bambi - La storia di Sandy Balestra

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gretamilos
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Chi ha ucciso Bambi - La storia di Sandy Balestra

#1 Messaggio da gretamilos »

[i:521712cef5]"Ciao, mi chiamo Sandy, e ho diciotto anni appena compiuti. Sono qui per raccontarvi come ho potuto realizzare il mio sogno più grande. Ho conosciuto Rocco, e grazie a lui... è stato tutto più facile. Allora, perché non vi guardate la storia? Perché tutto quello che ora state per vedere, è tutto vero. Non è finzione, è tutto vero, perché per me è stata veramente la prima volta. Allora, godetevi il film, come ho fatto anch'io. Ciao!"[/i:521712cef5]

1994. Sulla scena dell'hard italiano fa la sua comparsa Sandy, una ragazzina della svizzera italiana appena diciottenne. Lunghi capelli biondi, il volto angelico incastonato da un caschetto sbarazzino, il trucco appena accennato sul volto, la teenager Alessandra Balestra fa il suo esordio in un film intitolato "Trenta maschi per Sandy", diretto e interpretato da quel Rocco Siffredi che da un paio d'anni si è messo in proprio con una sua casa di produzione dopo un decennio passato nelle file dell'hard italico più ruspante e qualche capatina negli States.

Sandy compare all'inizio del film per informare gli spettatori che quella pellicola è il frutto dei suoi desideri più nascosti: incontrare l'uomo dei sogni, di cui si dice follemente innamorata, e lasciarsi andare insieme a lui alle più sconvolgenti perversioni sessuali (di fronte alle telecamere e ad una troupe, ben s'intende). Pochi istanti dopo vediamo il buon Rocco ricevere e aprire una busta ("per Rocco Siffredi, ciao Sendy"): al suo interno, un paio di foto promozionali della biondina accompagnate da una lettera in cui Sandy si presenta al suo idolo (voce fuori campo della ragazza, mentre le immagini ce la restituiscono sdraiata sul letto della cameretta in una posa assolutamente lolitesca, circondata da pelouches, enciclopedie e racchette da tennis):

[i:521712cef5]"Caro Rocco, mi chiamo Sandy e ho 18 anni. Ti vedo spessissimo su molte riviste e devo confidarti, da quello che ho letto, che sei una persona che ha capito tutto della vita. Beato te! Darei qualsiasi cosa per essere al tuo posto, anche per pochi istanti. Non so se prenderai questa lettera sul serio, ma spero che tu possa aiutarmi a rendere reali i miei sogni e le mie fantasie sessuali, anche solo per una volta. Spero che tu mi risponda presto, magari telefonandomi al numero che ti accludo. Per ora mi accontento di inviarti un milione di baci. Tua Sandy."[/i:521712cef5]

Detto, fatto. Rocco chiama Sandy e le propone di passare una settimana con lui, a Roma. Lei naturalmente accetta. Inizia così "Trenta maschi per Sandy", la prima di cinque pellicole realizzate da Sandy con Siffredi, tutte girate tra il 1994 e il 1995, testimonianza dell'apparizione sulla scena hard di uno dei personaggi più controversi, contraddittori e memorabili del porno italiano degli ultimi dieci anni. In questi film (oltre all'esordio, il seguito "Sandy l'insaziabile: Il ritorno di Sandy"; il più debole, ma interessante, "L'Autobus del sesso"; il divertente "Panna montata"; e l'ultimo "Sandy, Rocco e il travestito"), infatti, la giovanissima Sandy si lascia andare alle imprese sessuali più sfrenate: dalle gangbang con decine di uomini già annunciate nel titolo del debutto a scene di fetish estremo, dal casting multiplo e interrazziale di ignari e ingenui extracomunitari reclutati nella villa romana di Siffredi a inconsueti (e per certi versi stranianti) incontri con uomini anziani, fino alla violenta scena (molto celebre tra gli appassionati) della testa nel water.

L'apparizione di Sandy nei film di Siffredi è doppiamente scioccante: se infatti il tema della lolita non è nuovo nel cinema hard, che fin dagli anni Settanta si nutre dell'immaginario della giovane ragazzina innocente, quello che colpisce è l'estrema crudezza delle situazioni, e, ancor di più, il desiderio di partecipazione della stessa Sandy al rito orgiastico e depravato . Non c'è scena in questi film, infatti, in cui non la si senta desiderare ardentemente di avere per sé tutti i membri maschili che la circondano (e così via). Anche questo un topos del porno? Sicuramente, solo che nel caso di Sandy non si capisce mai, davvero, quanta finzione ci sia. (Da anni circola su Internet, nei gruppi di discussione specializzati, la voce che per sottoporsi a prove di tale intensità la ragazza facesse uso massiccio di droghe; anche questa, in ogni caso, non sarebbe una novità nelle vicende dell'hard).

All'epoca della sua apparizione tutto fa propendere per l'autenticità . Ecco come la descrive Siffredi (o chi per lui) nelle note di copertina del primo film: [i:521712cef5]"Una ragazza giovane, Sandy, mi considera il suo mito e mi chiede di aiutarla a realizzare le sue fantasie più intime e proibite. Pochi giorni dopo il suo 18 compleanno sul set si lascia andare, con la mia guida, ai piaceri del lesbo, alle carezze forti di enormi negri, al sadomaso cruento con profonde penetrazioni anali, alle ammucchiate selvagge con 18 uomini che le schizzano in bocca, uno per ogni anno di età . Sandy ha fatto tutto questo, che di solito uno si immagina in tutta una vita, in pochi giorni, ricevendo e offrendo il massimo del piacere. Mi ha poi confessato che era il regalo di compleanno piu bello che uno le avesse mai fatto".[/i:521712cef5] Il tono, naturalmente, è orgogliosamente macho e autopromozionale. Più rivelatrice e ‘obiettiva' questa biografia, apparsa su Internet qualche anno fa:

[i:521712cef5]"E' nata nel 1976 a Ginevra, nel cantone francese, e vive a Lugano. Quando si parla di moderno realismo hard, non si può trascurare il grosso successo ottenuto dall'incredibile ma soprattutto 'insaziabile' Sandy, scoperta da Rocco Siffredi che l'ha voluta appena diciottenne per una gang bang d'esordio con ben "30 maschi" in un colpo solo: un video campione d'incassi in cui è davvero difficile (se non impossibile) distinguere tra realtà e finzione. La famelica biondina ha dato un'ulteriore conferma di quanto una perfetta sconosciuta possa, in brevissimo tempo, diventare popolare nell'hard identificandosi in un ruolo, in un genere preciso: il sesso estremo, spontaneo, improvvisato, ai confini del mostrabile, ingordo e avido di continui brividi, meglio ancora se interpretato da debuttanti italiane. Sandy non è italiana ma cittadina svizzera anche se parla benissimo la nostra lingua, oltre all'inglese, il francese e il tedesco. Proviene da una famiglia borghese che le ha sempre offerto notevoli disponibilità finanziarie, seppure Sandy abbia lavorato saltuariamente come impiegata, dattilografa e segretaria presso alcune aziende assicurative di Lugano. Nel '93 ha intrapreso la carriera di fotomodella e, dopo aver concluso, nel '94, le riprese del suo primo film hard diretto, prodotto e interpretato da Rocco Siffredi ("30 maschi per Sandy"), si è stabilita a Londra per riflettere. Si è buttata sullo studio, s'è chiesta se davvero avrebbe voluto continuare o meno la sua carriera di porno stellina e poi ha deciso ed è tornata a Roma per girare nuovamente al fianco di Rocco "Il ritorno di Sandy l'insaziabile" divorando un branco di 50 uomini. Ha preso parte a svariate sequenze estreme con quattro uomini di colore, con un transessuale, con gli anziani e con un Rocco decisamente violento e sadico che l'ha sottoposta alla prova della cera bollente in una sequenza di 'genere alternativo'. Sandy non ha scelto il cinema X per puro caso: la sua è stata una decisione del tutto incondizionata e ben meditata, scaturita dalla repressione di una vita da collegiale. Ha conosciuto Rocco tramite i suoi film, gli ha scritto una lettera molto esplicita: "Vorrei realizzare un video con te per vivere tutte le mie più segrete fantasie sessuali" ed è stata subito accontentata... Prima dell'incontro con Rocco, Sandy non aveva mai girato nessuna scena hard davanti alla telecamera e in privato si è sempre ritenuta piuttosto riservata. Non ha però mostrato imbarazzo al suo debutto, anzi: si è divertita parecchio, specie nelle sue proverbiali gang bang (prima con trenta, poi con cinquanta uomini) godendo sul serio. Sandy, nella sua breve parentesi hard, si è praticamente prestata a tutto tranne alla zoofilia che lei detesta. Dopo aver lavorato con Rocco, la piccola Sandy ha debuttato per Diva Futura in video e spettacoli ma il suo sodalizio con Schicchi è durato poco. La ragazzina scatenata e ninfomane, amante delle follie sessuali, ha interrotto la sua insolita carriera hard."[/i:521712cef5]

A parte il discutibile accenno alla zoofilia, il ritratto appare veritiero. La favola di Sandy, se così la si può definire, ha comunque vita molto breve. Forse esaltata dalla improvvisa notorietà , e certamente non favorita dalla giovanissima età e da un'ingenuità di fondo, dopo i film con Siffredi decide di mettersi in proprio: si ritocca le labbra, perdendo in un colpo solo tutto il suo fascino teen, e gira tre film di produzione Videogest per la regia di Bob Green, "Sandy la vogliosa", "Sono Sandy sono tua!", "In casa con Sandy". Le pellicole sono ben poca cosa e deludono i fans. La voglia di protagonismo si scontra evidentemente con la mancanza di un partner forte come Rocco, e di quelle situazioni estreme che, nel bene o nel male, l'hanno connotata.

Insomma, Sandy è intrappolata nel suo personaggio, una carriera nel business hard praticamente in declino a neanche vent'anni. Indicativa (anche di una certa confusione di idee) questa sua testimonianza, raccolta da Monica Repetto nel 1996 all'Erotica Tour di Silvi Marina:

[i:521712cef5]"E' cominciato per amore, ho conosciuto Rocco Siffredi e mi sono innamorata. Non avrei mai pensato di fare porno. Mi sono ritrovata... avevo solo 18 anni quando ho iniziato ... e mi son detta, mi piace farlo, ma l'ho realizzato dopo, fino a quando sono arrivata a fare quello che
faccio. Semplicemente mi piaceva la persona con cui stavo insieme... è cominciata come un gioco, poi mi sono accorta che non ci son tabù per il sesso. Ho conosciuto Rocco in treno, stavo andando a Lugano, e sono scesa a Firenze con lui. Sono sempre stata un po' pazza, come dicono tutti. Adesso vorrei smettere per amore, è la cosa più bella".[/i:521712cef5]

Più o meno nello stesso periodo, come già accennato, Sandy collabora anche con la scuderia di Riccardo Shicchi Diva Futura. Ma è un'altra decisione-bomba che fa parlare di lei in quei mesi: la scesa in campo in politica. Nell'aprile 1995, forte di 27.000 preferenze, la deputata Sandy Balestra viene eletta nel Gran Consiglio del Ticino nelle file della Lega dei Ticinesi di Giuliano Bignasca, un raggruppamento di recente costituzione (nasce nel 1991), dalle forti tinte autonomiste e reazionarie, vicino, per certi veri, alla Lega Nord italiana. Soprannominata dai media elvetici la "Cicciolina ticinese", siederà su quei banchi per tre anni e mezzo; le dimissioni giungeranno il 1 ottobre 1998.

Anche l'avventura politica ha vita breve, dunque; e qui i motivi si possono intuire. Ma è la stessa Sandy a rivelare il suo stato d'animo dell'epoca, in un recentissimo reportage a lei dedicato, intitolato "Soggetti smarriti", realizzato da Gianni Padlina e andato in onda sulla Televisione Svizzera Italiana nell'aprile del 2006, indubbiamente il documento più rivelatore della sua incredibile avventura umana. Ecco cosa dice a proposito dell'esperienza in politica:

[i:521712cef5]"E' stata un'idea di Bignasca, che m'ha chiesto se volevo fare questa campagna elettorale. Io ho detto di sì, perché alla domanda mi sono anche messa a ridere, perché mi son detta, c'ho vent'anni, figurati, che la gente mi vota per andare in politica. E io ho detto: sì, facciamolo come esperienza, ma mai e poi mai mi sarei aspettata di prendere 27.000 voti e di finire in politica. Mi son sentita un pesce fuor d'acqua quando m'han detto che ero stata eletta. Ricordo che le prime volte dicevo: qua bisogna prendere dei corsi privati per imparare a parlare politicamente, perché in politica si hanno dei termini, delle dizioni, un modo di conversare che è molto diverso dal mio, di una ragazza di vent'anni che viene da un altro ambiente, no? Si può dire l'ochetta del parlamento. E questo un po' mi ha dato fastidio, anche perché poi dovevo presentarmi in aula, tre, quattro ore seduta lì al banco senza dire una parola, favorevole, non favorevole... Cioè, mi stufavo. Uno dice: bello, sono in politica, tutti vorrebbero essere in Parlamento, però, tutto è bello nella vita, però bisogna aver potere su quello che si è, perché se uno diventa parlamentare, sta in politica, però non può gestire la sua posizione, tanto vale allora far parte del Parlamento..."[/i:521712cef5]

Quello che è chiaro è che la giovane Sandy, politica o no, non per nulla potere sulla propria vita. E infatti nello stesso periodo torna alla ribalta delle cronache per una brutta storia giudiziaria. Nel giugno del 1998 deve comparire di fronte alla Corte delle Assise Correzionali di Lugano, processata per spaccio e consumo di droga, falso in denaro e contravvenzione alla legge sulle armi. Accompagnata dentro e fuori l'aula del tribunale dalla madre (personaggio-chiave della sua vita, secondo i bene informati), Sandy non sembra nemmeno più fisicamente la persona di tre anni prima: il trucco pesante, le labbra gonfie, lo sguardo assente, è come una versione sfigurata di se stessa e invecchiata di vent'anni in un colpo solo. Sarà condannata a 15 mesi di carcere sospesi con la condizionale. All'uscita dall'aula dichiara ai giornalisti: [i:521712cef5]"La mia vita è veramente cambiata, e quindi sono contenta che questo sia finito, e ho voglia di cominciare una vita nuova".[/i:521712cef5]

Conclusa la carriera di porno attrice e di deputata, e accantonate le tristi vicende giudiziarie, per Alessandra Balestra è davvero come se fosse ricominciata una nuova vita, lontana dalla celebrità più o meno voluta - anche se un sondaggio del sito TicinoOnLine, realizzato per l'8 marzo 2006, la vede ancora al terzo posto tra le donne che "hanno reso grande il Ticino", dietro la soubrette Michelle Hunziker e la procuratrice Carla Del Ponte; [i:521712cef5]"l'ex gran consigliera leghista a luci rosse Sandy Balestra", si legge nella pagina web, "vive a Brescia ma fa delle capatine anche in Ticino, ha continuato a lavorare nel mondo delle luci rosse, collaborando anche con il noto Zeus Club di Kà¼ssnacht am Rigi".[/i:521712cef5] In effetti alcune sue foto (del periodo "ritocco") compaiono da anni sulle pagine Internet dello Zeus, e alcune testimonianze recenti parlano di alcuni suoi show erotici tenuti nel club.

Della vita "pubblica" di Sandy dopo il 1998 ben poco si sa. Curiosamente, è ancora il cinema che fa parlare nuovamente di lei nel 1999; non quello hard, bensì quello sperimentale, per un suo coinvolgimento nel cortometraggio "Amateurs aka Aspettando Sandy", scritto e sceneggiato da Pietro Balla e Monica Repetto e co-prodotto da Deriva Film e Zoe Film. Il film narra di "un settantenne ex cineamatore" (Luciano Galluzzi, molto attivo negli anni Settanta) che "decide di girare, dopo anni di inattività , il remake di un suo vecchio corto degli anni '70. Aspettando la pornostar Sandy Balestra, cerca di convincere una giovane ragazza a fare la parte: deve masturbarsi di fronte alla cinepresa 16mm, mentre lui la riprende, raggiungendo l'orgasmo prima della fine della bobina che dura circa dieci minuti". Non è chiaro se nel film Sandy appaia effettivamente o se la sua apparizione è qui intesa alla stregua di Godot (ma il suo nome è citato tra gli interpreti); l'episodio è comunque indice dell'interesse che la sua storia ha rivestito anche in ambienti estranei al mondo delle luci rosse.

Da allora, sulla vicenda di Sandy, silenzio assoluto. Soltanto il già citato documentario trasmesso dalla TSI ha contribuito a rendere noti i contorni della sua vicenda umana. Da quelle immagini, che ce la mostrano gonfia e appesantita, un pallido ricordo della tenera e scatenata Sandy che fu, apprendiamo, ad esempio, che sin da bambina bramava ad un ruolo nel mondo dello spettacolo ([i:521712cef5]"ero affascinata dal circo e mi sarebbe sempre piaciuto fare la ballerina che camminava sul filo"[/i:521712cef5]), e che fu l'incontro con Siffredi a dare la svolta decisiva in quella direzione:

[i:521712cef5]"Poi ho conosciuto Rocco Siffredi e mi sono innamorata. E penso che ognuno di noi per amore farebbe di tutto. Poi, anche, diciamo che prima di conoscere Rocco ho sempre girato molto per Roma e il mio sogno era di diventare un'attrice famosa, poi a me sinceramente non mi importava dove o che cosa dovevo fare per raggiungere l'obiettivo, io penso che nella vita se uno ci tiene, vuole arrivare ad essere importante, in che settore sia, l'importante è che sia il numero uno. Per il fatto che ero molto presa da lui non mi interessava più quello che dovevo fare, anzi, visto che lui era al mio fianco la cosa mi stava bene. Quel film lì era intitolato "30 uomini per Sandy" perché l'obiettivo era di andare con trenta, che io pensavo di non... mi sembrava una cosa impossibile. Quel film lì secondo me ha avuto anche tanto successo perché è stato tutto la prima volta, la mia prima esperienza, in tutto è stata la prima volta, quindi lo vivevo realmente, ho raggiunto il mio obiettivo perché ho pensato che sono riuscita a raggiungere in quel film la scena che dovevo fare che per me è forse stata la più difficile, e poi che, diciamo che... trenta, almeno, già me li son tolta. Mi piaceva essere al centro dell'attenzione, sentirmi importante, essere cercata, e comunque avere sempre contatto col pubblico, poter ballare e... ecco, diciamo che da quell'esperienza lì ho avuto l'opportunità di esibirmi, di ballare, di esibirmi come volevo io, di mostrarmi, di ballare come io sapevo fare, tirare fuori quello che c'era dentro di me senza dovere andare a fare ulteriori scene ma potendomi esibire come mi piaceva".[/i:521712cef5]

Nello stesso documentario la si vede anche al bancone del Bar Jenny di Cadempino (un paesotto di 1300 anime alla periferia di Lugano), il locale gestito dalla madre dove Sandy ha lavorato negli ultimi anni, alternando questa attività a comparsate in discoteca e non meglio precisate "animazioni". [i:521712cef5]"Mi arrangio"[/i:521712cef5], confessa infine Alessandra Balestra, trent'anni, una vita spesa tra scandali hard, le delusioni della politica e condanne per droga, [i:521712cef5]"devo dire che mi arrangio, per guadagnarmi da vivere, so sempre come fare".[/i:521712cef5]

[i:521712cef5]"Ciò che udivo era soltanto la melodia dei bambini che giocavano ... Rimasi ad ascoltare quella vibrazione musicale dall'alto del mio dirupo, quegli sprazzi di grida isolate che avevano per sottofondo una sorta di schivo mormorio, e allora capii che la cosa disperatamente straziante non era l'assenza di Lolita dal mio fianco, ma l'assenza della sua voce da quel concerto di suoni"[/i:521712cef5]
(Vladimir Nabokov, "Lolita")

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#2 Messaggio da Piantadinoci »

Immagino che anche questo sia farina del tuo sacco, complimenti.
Se fossi un'editore e volessi rimettere in piedi "Videoimpulse" ti prenderei subito in redazione.
"Se pensi che a nessuno al mondo importi che sei vivo prova a non pagare per 2 mesi la rata della macchina"

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smeriglio
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#3 Messaggio da smeriglio »

gran bel topic!!!
Servi della gleba a testa alta , verso il triangolino che ci esalta

dvdfan
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#4 Messaggio da dvdfan »

scusate lo spam ma se qualcuno fosse interessato ho 8 vhs originali dei film di sandy balestra post rocco e prechirurgia estetica.
sono estremamente rari seppur di qualita decisamente bassa e me ne libero a 2 euro al pezzo (ovviamente in blocco).

ciao

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#5 Messaggio da tettonemaniaco »

Ma una foto post-chirurgia non c'è?
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Re: Chi ha ucciso Bambi - La storia di Sandy Balestra

#6 Messaggio da Lord Zork »

gretamilos ha scritto:Da anni circola su Internet, nei gruppi di discussione specializzati,
ah, si?...

Dove?...

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K-Line
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#7 Messaggio da K-Line »

Lord Zork ha scritto:
gretamilos ha scritto:Da anni circola su Internet, nei gruppi di discussione specializzati,
ah, si?...

Dove?...
:DDD :DDD
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#8 Messaggio da radek66 »

:-D :-D :-D :-D
Veramente complimentoni a Gretamilos, forumista che scrive poco, ma quel poco che scrive è altamente significativo...
:wink: :wink: :wink: :wink:
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#9 Messaggio da sandocan19 »

STANDING OVATION... :wink: :wink:

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#10 Messaggio da WARDOG »

Violazione della legge sulle armi?

Sandy mi piace sempre di piu...
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Soniaaquino
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#11 Messaggio da Soniaaquino »

bel topic :lol: :lol: :lol:

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#12 Messaggio da Loà¯c »

Veramente ben fatto! Complimenti! E finalmente scopro che fine ha fatto quella ragazzina di cui avevo visto alcuni pezzi nelle cassette che giravano tra amici taaaanti anni fa (i primi film con Rocco).
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Re: Complimenti

#13 Messaggio da majestic »

Loà¯c ha scritto:Veramente ben fatto! Complimenti! E finalmente scopro che fine ha fatto quella ragazzina di cui avevo visto alcuni pezzi nelle cassette che giravano tra amici taaaanti anni fa (i primi film con Rocco).

Che film hai visto Il Silenzio Degli Innocenti? :DDD
"BEATA LA MIA PRIMA DONNA CHE M'HA PRESO ANCORA VERGINE"
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Re: Complimenti

#14 Messaggio da radek66 »

majestic ha scritto:
Loà¯c ha scritto:Veramente ben fatto! Complimenti! E finalmente scopro che fine ha fatto quella ragazzina di cui avevo visto alcuni pezzi nelle cassette che giravano tra amici taaaanti anni fa (i primi film con Rocco).

Che film hai visto Il Silenzio Degli Innocenti? :DDD
:roll: :roll: :roll: :roll:
Potrebbe essere anche "Henry pioggia di sangue"...
:DDD :DDD :DDD :blankstare:
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#15 Messaggio da Black Ice »

tettonemaniaco ha scritto:Ma una foto post-chirurgia non c'è?
Le trovi qui:

viewtopic.php?t=15903&start=0&postdays= ... highlight=ùù

:wink:

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