Django ha scritto: ↑29/11/2025, 10:16
cicciuzzo ha scritto: ↑29/11/2025, 9:33
Io pensavo di averle viste tutte, ma qui andiamo oltre l'immaginazione. Ribadisco, quel "nel dubbio l'uomo si astenga" è un manifesto programmatico sanzionatorio che fa accaponare la pelle. Neanche ai tempi dell'aids si è seminato così tanto terrore.
Stavo pensando esattamente la stessa cosa. Quella dichiarazione è aberrante.
Consiglierei di leggere tutta l'intervista, perché ha dei momenti abbastanza inquietanti.
https://www.repubblica.it/politica/2025 ... 424991874/
Naturalmente sarà necessario verificare le condizioni in cui si è consumato l’atto sessuale. Ovviamente non è che si arriva al punto di chiedere un consenso scritto, ma diciamo che d’ora in poi questo è un problema che riguarda gli uomini
L'ultimo periodo è gravissimo: nonostante tutto e in virtù dell'art. 3 della Costituzione, la legge che andrà ad approvarsi si applica - sulla carta, almeno - sia a uomini che donne. Che significa "questo è un problema che riguarda gli uomini"? E se si tratta di coppie omosex? E in tutti i casi in cui è la donna che manipola o intende danneggiare l'uomo?
Se io fossi un pm, davanti ad una donna che mi dice di aver subìto violenza, la prova c’è già
Semmai c'è la fonte di prova:
la prova si costruisce nel processo, durante il dibattimento tra le parti. Da notare che stiamo parlando di un giudice che è stato PM, e l'attitudine grezzamente forcaiola sembra ancora presente. Un altro motivo fra l'altro per guardare con favore alla riforma di Nordio.
Diciamo che se l’uomo non è sicuro del consenso della donna, farà meglio ad astenersi. È un principio di enorme civiltà. Pensiamo solo alle donne in condizioni di evidente fragilità o di inferiorità psichica. Cosa vogliamo che prevalga, il testosterone o il rispetto?
Le "condizione di evidente fragilità o di inferiorità psichica" erano già previste nella vecchia dicitura, non mi stancherò di ripeterlo. Sul resto è meglio sorvolare.
È un bellissimo segnale, una legge firmata da maggioranza e opposizione è l’affermazione che si tratta di un tema di civiltà patrimonio dell’umanità e non della destra o della sinistra. Mi sembra di respirare il clima del 1996 quando tutte le donne parlamentari insieme spinsero per l’approvazione della legge sulla violenza sessuale. È un bel momento della politica
Un magistrato che parla di "bel momento della politica" fa accapponare la pelle, visti anche i legami perversi tra appunto magistratura e politica.