[O.T.] Global Warm(n)ing

Scatta il fluido erotico...

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2161 Messaggio da Drogato_ di_porno »

compliment all'UE e alle sue norme, produrre macchine elettriche senza un mercato in grado di assorbirle è stata una genialata.

In Italia ci sono 40 mln di macchine circolanti, auguri per gli incentivi

vabbè tanto Volkswagen produrrà i tank, il problema non si pone.
Stellantis, Imparato: «La crisi dell’auto è un dramma industriale, chiuderemo le fabbriche se le cose non cambiano»
Jean-Philippe Imparato non usa mezze misure: c'è il rischio che Stellantis chiuda alcuni stabilimenti

Cosa deve cambiare? Il riferimento è ovviamente alle rigide normative europee sulle emissioni. Inoltre, un secondo problema riguarda l’alto costo dell’energia, soprattutto in alcuni Paesi. Jean-Philippe Imparato parla addirittura di “dramma industriale" in arrivo tra pochi mesi e che nessuno vede. "Siamo a pochi mesi da un dramma industriale che pochi vedono. Dobbiamo ancora costruire il 20% di auto elettriche in Ue separando vetture e veicoli commerciali. Oggi con il 10% delle vendite del settore commerciale faccio 1/3 della quota europea richiesta. Ogni punto percentuale non raggiunto costa, c’è il rischio di over pagare 2,5 miliardi di euro di multe tra due, tre anni. Dobbiamo fare qualcosa senza ammazzare l’industria. Nel 2019 c’erano 49 auto sul mercato europeo che costavano meno di 15.000 euro, oggi ne rimane una." Insomma, Stellantis potrebbe dover chiudere gli stabilimenti a causa del rischio di incorrere in pesanti multe da parte dell’Unione Europea per il mancato rispetto degli obiettivi sulle emissioni di CO2. C’è poi il problema dei costi dell’energia per la produzione industriale, troppo diversi da Paese a Paese. Secondo Jean-Philippe Imparato servirebbe un intervento come Unione Europea per arrivare a ridurli, dando fiato all’industria automotive. Inoltre, per affrontare nel migliore dei modi la transizione energetica serve un approccio neutrale, puntando su molteplici tecnologie e non solamente sull’elettrico. Se quindi le cose non cambieranno a breve, Stellantis potrebbe essere costretta a prendere decisioni molto “toste". "Cosa vogliamo fare per evitare di uccidere l’industria? Se alla fine dell’anno le cose non cambiano, dovremo prendere delle decisione toste, come la chiusura delle fabbriche."
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Paperinik
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2162 Messaggio da Paperinik »

Andrà tutto bene
UN MEDITERRANEO ECCEZIONALMENTE CALDO, OLTRE OGNI IMMAGINAZIONE.
Il Mar Mediterraneo si trova in uno stato termico eccezionale. La sua temperatura sta definendo infatti una condizione che non si è mai presentata da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1982 e che, come abbiamo già descritto in un recente articolo pubblicato lo scorso 12 giugno, alimenta di continuo una lunga e intensa onda di calore marina che ormai dura quasi senza sosta almeno dall’inizio dell’anno in rapporto, ovviamente, alla climatologia di riferimento. È il settore centro-occidentale del bacino, di cui fanno parte i mari italiani, a sperimentare da molti giorni le temperature superficiali dell’acqua più elevate, con i primi picchi a 28 °C che sono stati raggiunti recentemente in ampi tratti del Mar Ligure, del Mare delle Baleari, dell’Adriatico Settentrionale e del Mar Tirreno centro-meridionale (fig. 1): si tratta di temperature che sono generalmente più elevate della media climatica tra i 3 e i 4 °C, ad eccezione del settore compreso tra il Golfo del Leone, il Mar di Corsica e il Mar Ligure dove lo scarto positivo arriva addirittura a 5-6 °C (fig. 2). È questo un dato aberrante o, per meglio usare un termine un po' più tecnico utilizzato in statistica, si tratta di un «outlier nella distribuzione del campione di dati» perché, non essendo mai stato registrato in quarantaquattro anni, è un dato unico.
Il problema è che ci troviamo appena all’inizio di luglio e, per via dello sfasamento temporale dovuto all’inerzia termica dell’acqua che impiega più tempo a riscaldarsi rispetto all’aria, la superficie marina si troverà nelle condizioni di assorbire calore ancora per un mese e mezzo circa: statisticamente, infatti, cade intorno a metà agosto il picco di massimo riscaldamento stagionale. Quest’anno, quindi, ci troviamo in netto vantaggio e segniamo già un primato senza precedenti (fig. 3), complice un mese di giugno che è stato dominato dalla figura anticiclonica di matrice nord africana che ha contribuito a esacerbare l’accumulo di calore con avvezioni di aria calda e stabilità atmosferica.
Senza esagerazione alcuna possiamo quindi affermare che, proprio in virtù del fatto che il riscaldamento ha già raggiunto intensità eccezionali e abbiamo ancora di fronte almeno cinque settimane di potenziale accumulo energetico, stiamo percorrendo un terreno mai esplorato prima. Il Mar Mediterraneo sta, in pratica, sperimentando una novità climatica. Se non interverranno fattori meteorologici a rallentare questo processo – come fasi prolungate più instabili e più movimentate in grado di smuovere la superficie marina – saremo spettatori di una fase di accumulo energetico che proseguirà partendo da uno stato termico che è già marcatamente anomalo per il periodo e che sarebbe anomalo anche se fossimo già a metà agosto, con il massimo riscaldamento stagionale già raggiunto.
Le conseguenze immediate di questo stato del mare è una inibizione delle brezze marine e quindi il venir meno, lungo le coste, del refrigerio pomeridiano che impedisce alla temperatura dell’aria di non aumentare troppo. In secondo luogo, dobbiamo tenere conto della maggiore evaporazione che umidifica l’aria e che quindi contribuisce ad accentuare il disagio fisiologico per caldo afoso. Infine, questa situazione determina uno stress per la fauna e la flora marina: non sono però io un biologo e quindi mi limito a questa semplice affermazione. Ragionando poi in ottica futura, la nostra attenzione non può che proiettarsi alla prossima stagione perché, come più volte abbiamo ribadito, una superficie del mare più calda contribuisce ad alimentare i fenomeni atmosferici e determina, proprio per il carico energetico che è in grado di fornire, un aumento della probabilità che si possano verificare eventi particolarmente intensi. In un sistema altamente non lineare mare-atmosfera, quali possono essere le reazioni del sistema stesso se ha a disposizione un carico energetico mai sperimentato prima? La domanda è più che lecita, ma non possiamo rispondere con certezza proprio per la complessità del sistema con cui abbiamo a che fare. Anche in questo caso, sperimenteremo.
Concludendo, spero che sia comprensibile il motivo per cui l’andamento termico dello stato delle nostre acque superficiali desta non poca preoccupazione: si sta verificando una situazione eccezionale, che può potenzialmente solo peggiorare e arrivare alla fine dell’estate in uno stato mai visto prima, dalle conseguenze per certi versi ignote.
https://www.facebook.com/share/p/1gFiBg5Vci/
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.

06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2163 Messaggio da Paperinik »

Andrà tutto bene (again)
- Seduti tranquillamente su una bomba ad orologeria già innescata -
Buongiorno,
Non usiamo mezzi termini per descrivere la situazione attuale del Mediterraneo e i prossimi sviluppi ormai pressoché certi.
Ieri a largo di Siviglia è stata registrata la temperatura record superficiale di 30,5°gradi.
Il ligure si trova già a 29°gradi
Tutto il mare davanti alla costa della nostra regione viaggia intorno ai 28°gradi.
Temperature che nei prossimi giorni non potranno che aumentare ancora di qualche decimo di gradi, vista l'intensa ondata di caldo che ancora ci accompagna con i 40°gradi superati negli ultimi giorni e le minime record di queste ultime ore.
Ma cosa significa tutto questo? Ci sono esempi di situazioni simili avvenute negli ultimi anni ?
Tralasciando tutto lo sconvolgimento della fauna e della flora che temperature simili apporteranno al mediterraneo (un impatto a dir poco devastante con il rischio di minor ossigenazione, proliferazione di batteri e alghe nelle prossime settimane ecc ecc) a livello meteorologico un anomalia simile che attualmente supera già i 5°gradi può avere solo un risultato:
-Fenomeni violenti, potenzialmente devastanti❗
Chi ci segue da tempo sa che non siamo mai esagerati nelle nostre analisi. Se scriviamo questo è perché in meteorologia certe cose avvengono quando ci sono le condizioni perché possono accadere.
Cosi oggi possiamo dire quasi con certezza assoluta che mentre passiamo le giornate seduti al mare o in piscina, mentre ci preoccupiamo della temperatura in casa o in auto, il Mediterraneo è pronto per farci vedere il lato oscuro della natura.
Abbiamo alcuni esempi abbastanza recenti per capire quali potranno essere gli sviluppi futuri.
Il primo è relativo al Derecho del 18 agosto 2022 che interessò anche la toscana.
Quel giorno il Mediterraneo viaggiava su anomalie positive di 5°gradi ovvero proprio come adesso.
L'ingresso di aria più fresca in quota innescò lo sviluppo di un imponente fronte temporalesco con venti fino a 200km/h, grandine e nubifragi.
12 le vittime durante il suo passaggio. Oltre 150 i feriti.
La traiettoria del fronte la vedete in fig 2 nel riassunto degli oltre 70.000 fulmini che attraversarono il mediterraneo dalle baleari alla regioni balcaniche. Un record mai più avvicinato.
La foto in fig 3 ci mostra l'ingresso del fronte in quella mattinata sulla costa della Corsica.
Un secondo esempio per un peggioramento diverso ma sempre dettato da un Mediterraneo estremamente caldo è quello relativo all'alluvione di Valencia del 29 ottobre 2024.
In quel caso,le anomalie del mare davanti alla costa spagnola erano di circa 4°gradi. Inferiori ad adesso. Le vittime furono 235 a causa di temporali autorigeneranti.
Un fenomeno simile all'alluvione di Livorno del settembre 2017 quando le vittime furono 8 e le anomalie del mare sfioravano i 4°gradi.
Di conseguenza quello a cui stiamo assistendo è un evoluzione verso fenomeni scontati che colpiranno le zone affacciate sul Mediterraneo non appena si creeranno le condizioni giuste.
Impossibile sapere oggi quali zone saranno colpite. Quel che è certo è che amomalie simili impiegheranno mesi e mesi per essrre riassorbite e quindi la situazione di rischio potrebbe durare per molto tempo.. sicuramente tutta l'estate e buona parte dell'autunno se non oltre.
E con la speranza che nuove ondate di caldo non peggiorino ulteriormente una situazione già compromessa.
La domanda da farsi è:
Siamo pronti rispetto al passato ad affrontare fenomeni simili ? Siamo consapevoli di questo ?
A voi la risposta....
Staff Cmt
Buona sera,
tre giorni fa' è uscito sulla rivista scientifica "Science" un interessante studio che cerca di spiegare perché il nostro pianeta si sta' scaldando sempre di più.
L'obbiettivo della ricerca era quello di tracciare quanto calore entra nell'atmosfera terrestre e quanto calore esce.
La ricerca ha evidenziato che negli ultimi decenni sta aumentando il surplus di calore immagazzinato nel pianeta.
La ricerca[1] ha rilevato che questo squilibrio è più che raddoppiato negli ultimi 20 anni.
Altri ricercatori sono giunti alle stesse conclusioni[2].
Questo squilibrio è sostanzialmente superiore a quanto suggerito dai modelli climatici dei decenni precedenti.
A metà degli anni 2000, lo squilibrio energetico era in media di circa 0,6 watt per metro quadrato (W/m2).
Negli ultimi anni, la media è stata di circa 1,3 W/m2. Ciò significa che la velocità con cui l'energia si accumula vicino alla superficie del pianeta è raddoppiata.
Questi risultati suggeriscono che il cambiamento climatico potrebbe ancora accelerare nei prossimi anni.
𝙀𝙣𝙚𝙧𝙜𝙞𝙖 𝙞𝙣 𝙚𝙣𝙩𝙧𝙖𝙩𝙖, 𝙚𝙣𝙚𝙧𝙜𝙞𝙖 𝙞𝙣 𝙪𝙨𝙘𝙞𝙩𝙖
Il bilancio energetico della Terra funziona un po' come un conto in banca, dove i soldi entrano ed escono. Diminuendo le spese, accumuleremo denaro sul conto.
Qui, l'energia è la moneta.
La vita sulla Terra dipende da un equilibrio tra il calore che arriva dal Sole e il calore che se ne va. Questo equilibrio purtroppo sembra incrementarsi di anno in anno.
L'energia solare colpisce la Terra e la riscalda.
I gas serra dell'atmosfera, che intrappolano il calore, trattengono parte di questa energia.
Ma 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗯𝘂𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗿𝗯𝗼𝗻𝗲, 𝗽𝗲𝘁𝗿𝗼𝗹𝗶𝗼 𝗲 𝗴𝗮𝘀 𝗵𝗮 𝗼𝗿𝗮 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗱𝗶 𝗱𝘂𝗲 𝘁𝗿𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝗼𝗻𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗻𝗶𝗱𝗿𝗶𝗱𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗯𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗴𝗮𝘀 𝘀𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗮𝗹𝗹'𝗮𝘁𝗺𝗼𝘀𝗳𝗲𝗿𝗮. Questi intrappolano sempre più calore, impedendogli di andarsene.
Parte di questo calore extra sta riscaldando la terra emersa e fondendo il ghiaccio marino, i ghiacciai e le calotte glaciali.
Ma questa è una piccola frazione.
Il 90% è andato negli oceani a causa della loro enorme capacità termica.
La Terra emette naturalmente calore in diversi modi.
Un modo è quello di riflettere il calore in arrivo su nuvole, neve e ghiaccio e tornare nello spazio (albedo ndr).
Anche la radiazione infrarossa viene emessa nello spazio.
Dall'inizio della civiltà umana fino ad appena un secolo fa, la temperatura media della superficie era di circa 14 °C.
Lo squilibrio energetico accumulato ha ora spinto le temperature medie più in alto di circa 1,5 °C.
𝙏𝙧𝙖𝙘𝙘𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙫𝙚𝙡𝙤𝙘𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙢𝙤𝙙𝙚𝙡𝙡𝙞
Gli scienziati tengono traccia del bilancio energetico in due modi.
In primo luogo, possiamo misurare direttamente il calore proveniente dal Sole e che torna nello spazio, utilizzando i radiometri sensibili sui satelliti di monitoraggio.
Questo set di dati e i suoi predecessori risalgono alla fine degli anni '80.
In secondo luogo, possiamo tracciare con precisione l'accumulo di calore negli oceani e nell'atmosfera effettuando letture della temperatura.
Migliaia di boe robotiche hanno monitorato le temperature negli oceani del mondo dagli anni '90.
Entrambi i metodi mostrano che lo squilibrio energetico sta crescendo rapidamente.
𝗜𝗹 𝗿𝗮𝗱𝗱𝗼𝗽𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗾𝘂𝗶𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶𝗼 𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗲𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝗵𝗼𝗰𝗸, 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗶 𝘀𝗼𝗳𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗰𝗹𝗶𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗲 𝗿𝗮𝗽𝗶𝗱𝗼 (tutto questo esisteva solo nelle osservazioni da circa 30 anni).
In genere, 𝗶 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗲𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘃𝗲𝗱𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲.
𝙋𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚́ 𝙚̀ 𝙘𝙖𝙢𝙗𝙞𝙖𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙨𝙞̀ 𝙫𝙚𝙡𝙤𝙘𝙚𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚?
Non abbiamo ancora una spiegazione completa. Ma una nuova ricerca[3] suggerisce che i cambiamenti nelle nuvole sono un fattore importante.
Le nuvole hanno un effetto di raffreddamento nel complesso.
Ma l'area coperta da nuvole bianche altamente riflettenti si è ridotta, mentre l'area delle nuvole meno riflettenti è cresciuta.
Non è chiaro perché le nuvole stiano cambiando. Un possibile fattore potrebbero essere le conseguenze del successo degli sforzi per ridurre lo zolfo nel carburante per i trasporti a partire dal 2020, poiché bruciare il carburante più sporco potrebbe aver avuto un effetto schiarente sulle nuvole.
Tuttavia, l'accelerazione dello squilibrio del bilancio energetico è iniziata prima di questo cambiamento.
Anche le fluttuazioni naturali del sistema climatico, come l'oscillazione decennale del Pacifico, potrebbero avere un ruolo.
Infine, e la cosa più preoccupante, i cambiamenti delle nuvole potrebbero far parte di una tendenza causata dal riscaldamento globale stesso, ovvero un feedback positivo sul cambiamento climatico (cosa su cui punto personalmente ndr).
𝘾𝙤𝙨𝙖 𝙨𝙞𝙜𝙣𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖?
𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗴𝗴𝗲𝗿𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲𝘀𝘁𝗿𝗲𝗺𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗮𝗹𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝘁𝗮𝗻𝘁𝘂𝗺, 𝗺𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗿𝗮𝗳𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗮𝗹𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗲𝗰𝗲𝗻𝗻𝗶𝗼 𝗼 𝗽𝗶𝘂̀.
Ciò significherà una maggiore possibilità di impatti climatici più intensi da ondate di calore torride, siccità e piogge estreme sulla terraferma e ondate di calore marine più intense e durature.
Questo squilibrio può portare a conseguenze peggiori a lungo termine.
La ricerca pubblicata su Science mostra che gli unici modelli climatici che si avvicinano a simulare le misurazioni del mondo reale sono quelli con una maggiore "sensibilità climatica". Ciò significa che questi modelli prevedono un riscaldamento più grave oltre i prossimi decenni in scenari in cui le emissioni non vengono ridotte rapidamente (e con l'aria che tira nei vari paesi industrializzati...c'e poco in cui sperare...).
Tuttavia, non sappiamo ancora con certezza se siano in gioco altri fattori.
È ancora troppo presto per dire definitivamente che siamo su una traiettoria ad alta sensibilità.
𝙄 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙞 𝙤𝙘𝙘𝙝𝙞 𝙣𝙚𝙡 𝙘𝙞𝙚𝙡𝙤
Conosciamo la soluzione da molto tempo: fermare la combustione di combustibili fossili ed eliminare gradualmente le attività umane che causano emissioni come la deforestazione.
Tenere registri accurati per lunghi periodi di tempo è essenziale se vogliamo individuare cambiamenti imprevisti.
I satelliti, in particolare, sono il nostro sistema di allerta anticipata, che ci informa sui cambiamenti dell'accumulo di calore circa un decennio prima di altri metodi.
Ma i tagli ai finanziamenti e i drastici cambiamenti di priorità negli Stati Uniti e nei paesi più industrializzati, potrebbero minacciare il monitoraggio satellitare del clima.
Alleghiamo sotto tutti gli studi pubblicati sulla rivista e i vari studiosi che l'hanno redatta.
Staff Cmt
27 giugno 2025
Steven Sherwood, Professore di Scienze dell'Atmosfera, Centro di Ricerca sui Cambiamenti Climatici, UNSW Sydney; Benoit Meyssignac, Ricercatore Associato in Scienze del Clima, Université de Toulouse; Thorsten Mauritsen, Professore di Scienze del Clima, Stockholm University per The The Conversation Australia + NZ (link all'articolo originale nel primo commento).
https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com ... 24AV001636
https://www.science.org/doi/10.1126/science.adt0647
https://theconversation.com/global-warm ... ing-259376
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.

06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2164 Messaggio da Paperinik »

Intanto dopo una canicola di 2 settimane, temporali in zona e allagamenti
https://www.lanazione.it/meteo/maltempo ... e-a4avqz0a

Dovrei trovare il coraggio di vendere tutto e andarmene...ma dove?
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
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06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2165 Messaggio da marziano »

senza l'effetto serra crepiamo tutti in un mese.
studiate invece di dire stronzate.

ammettiamo sia vero che il surriscaldamento del pianeta sia dovuto all’aumento della concentrazione di gas climalteranti – a cominciare dalla Co2 – nell’atmosfera, con conseguente amplificazione dell’effetto serra.

beh, le emissioni continuano ad aumentare senza sosta.
Dal 1990 a oggi ne abbiamo accumulate tante quanto quelle immesse in tutti i secoli precedenti dalle attività umane.
Anche se si raggiungesse il famoso “picco” – cioè il momento in cui le emissioni smettono di crescere – si tratterebbe comunque di nuovi volumi giganteschi di gas serra, che si sommerebbero a quelli già presenti in atmosfera.
E anche se, ipoteticamente, smettessimo di immettere anche solo un grammo in più, il tempo necessario per lo smaltimento naturale sarebbe comunque di almeno un secolo.
Nel frattempo, il fabbisogno energetico di molte aree del mondo – India, Africa e altri Paesi emergenti – continua a salire, facendo aumentare le emissioni complessive. Di conseguenza, la possibilità di ridurre in modo sensibile la componente negativa dell’effetto serra è oggi praticamente nulla. Il che non significa che non si debba tentare ogni strada per intervenire.

Ma questi sono i fatti.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.

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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2166 Messaggio da GeishaBalls »

marziano ha scritto:
02/07/2025, 18:09
senza l'effetto serra crepiamo tutti in un mese.
studiate invece di dire stronzate.

ammettiamo sia vero che il surriscaldamento del pianeta sia dovuto all’aumento della concentrazione di gas climalteranti – a cominciare dalla Co2 – nell’atmosfera, con conseguente amplificazione dell’effetto serra.

beh, le emissioni continuano ad aumentare senza sosta.
Dal 1990 a oggi ne abbiamo accumulate tante quanto quelle immesse in tutti i secoli precedenti dalle attività umane.
Anche se si raggiungesse il famoso “picco” – cioè il momento in cui le emissioni smettono di crescere – si tratterebbe comunque di nuovi volumi giganteschi di gas serra, che si sommerebbero a quelli già presenti in atmosfera.
E anche se, ipoteticamente, smettessimo di immettere anche solo un grammo in più, il tempo necessario per lo smaltimento naturale sarebbe comunque di almeno un secolo.
Nel frattempo, il fabbisogno energetico di molte aree del mondo – India, Africa e altri Paesi emergenti – continua a salire, facendo aumentare le emissioni complessive. Di conseguenza, la possibilità di ridurre in modo sensibile la componente negativa dell’effetto serra è oggi praticamente nulla. Il che non significa che non si debba tentare ogni strada per intervenire.

Ma questi sono i fatti.
Non so ch propone di togliere l’effetto serra, ma a questo punto toglierei la forza di gravità per render più facile volare o l’attrito per far andar più veloci i treni. Chi è che vuol togliere l’effetto serra?

Vedo le polemiche contro “quelli che dicono che…” e si aggiunge una stronzata.

@GG ancora sostieni che la diminuzione delle emissioni climalteranti è una invenzione dell’UE? Ancora. Quest’anno è il decennale dell’accordo di Parigi dove 190 paesi (spoiler, non sono tutti in EU) hanno concordato di ridurre le emissione di una percentuale per il 2030 e di diventare Carbon neutral per il 2050. Lo hai studiato quell’accordo? Se vuoi mettilo su una qualche AI e fattelo sintetizzare

La Cina ha poi dichiarato che ci arriverà nel 2060? Trump ha firmato che si ritira dall’accordo mentre la California mantiene l’impegno? Ok, mi è chiaro che stanno vincendo i petrolieri ma basta questa propaganda sulla invenzione EU

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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2167 Messaggio da SoTTO di nove »

Mai fatto il bagno nel mediterraneo.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2168 Messaggio da SoTTO di nove »

Geisha, una curiosità.
Ma te credi veramente a quegli obiettivi a 30/40 anni?
Siccome uno li ha sottoscritti sei convinto che li mantenga?

Hai presente l'Ucraina che esce dall'accordo sulle mine antiuomo. è lo stesso meccanismo. Ok ci stiamo, ma appena ci rendiamo conto che non ci conviene stracciamo con una riga di inchiostro. Stessa cosa succederà con il Carbon Neutral. e fanculo il mediterraneo.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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#2169 Messaggio da giorgiograndi »

GeishaBalls ha scritto:
02/07/2025, 19:16
marziano ha scritto:
02/07/2025, 18:09
senza l'effetto serra crepiamo tutti in un mese.
studiate invece di dire stronzate.

ammettiamo sia vero che il surriscaldamento del pianeta sia dovuto all’aumento della concentrazione di gas climalteranti – a cominciare dalla Co2 – nell’atmosfera, con conseguente amplificazione dell’effetto serra.

beh, le emissioni continuano ad aumentare senza sosta.
Dal 1990 a oggi ne abbiamo accumulate tante quanto quelle immesse in tutti i secoli precedenti dalle attività umane.
Anche se si raggiungesse il famoso “picco” – cioè il momento in cui le emissioni smettono di crescere – si tratterebbe comunque di nuovi volumi giganteschi di gas serra, che si sommerebbero a quelli già presenti in atmosfera.
E anche se, ipoteticamente, smettessimo di immettere anche solo un grammo in più, il tempo necessario per lo smaltimento naturale sarebbe comunque di almeno un secolo.
Nel frattempo, il fabbisogno energetico di molte aree del mondo – India, Africa e altri Paesi emergenti – continua a salire, facendo aumentare le emissioni complessive. Di conseguenza, la possibilità di ridurre in modo sensibile la componente negativa dell’effetto serra è oggi praticamente nulla. Il che non significa che non si debba tentare ogni strada per intervenire.

Ma questi sono i fatti.
Non so ch propone di togliere l’effetto serra, ma a questo punto toglierei la forza di gravità per render più facile volare o l’attrito per far andar più veloci i treni. Chi è che vuol togliere l’effetto serra?

Vedo le polemiche contro “quelli che dicono che…” e si aggiunge una stronzata.

@GG ancora sostieni che la diminuzione delle emissioni climalteranti è una invenzione dell’UE? Ancora. Quest’anno è il decennale dell’accordo di Parigi dove 190 paesi (spoiler, non sono tutti in EU) hanno concordato di ridurre le emissione di una percentuale per il 2030 e di diventare Carbon neutral per il 2050. Lo hai studiato quell’accordo? Se vuoi mettilo su una qualche AI e fattelo sintetizzare

La Cina ha poi dichiarato che ci arriverà nel 2060? Trump ha firmato che si ritira dall’accordo mentre la California mantiene l’impegno? Ok, mi è chiaro che stanno vincendo i petrolieri ma basta questa propaganda sulla invenzione EU
Gli accordi non contano nulla se sono inutili e contano ancora di meno quando ci si dà obbiettivi a lunga scadenza. Tutti dicono “si” per prendere dei quattrini (e dei voti), ma poi devono fare il conto con il mondo reale e l’elettorato che li manda a casa. L’eu ha tirato i remi in barca non per i lobbisti del petrolio, ma perché alle ultime elezioni sono rimasti in piedi per il rotto delle cuffia (e al prossimo giro andranno ancora peggio)
Poi prendi la Cina, che ha fatto norme meno stringenti che l’eu, non hanno mica dato una data di scadenza al motore a scoppio come abbiamo fatto noi.


Certo che sarebbe meglio produrre meno CO2, la realtà è che oggi come oggi non c’è alternativa.
Leggiti l’articolo su stellantis, a quegli operai che rimarranno a casa, facciamo che la cassa integrazione è la disoccupazione gliela paghi tu, che dando più welfare si peggiore solo la situazione

Il clima è cambiato, anche diventando neutrali domani, non si torna indietro. Ficcatela bene in testa questa cosa, perché se si continua su questa strada (climaticamente) sarebbe il caso di fare argini sui fiumi, pulire gli alveoli, ecc, perché prima o poi ti trovi l’acqua in casa pure tu.
Altro che carbon neutral, qui servono condizionatori e gli stivali alti.
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cicciuzzo
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2170 Messaggio da cicciuzzo »

Pulire i fiumi GeishaBalls ha detto che non serve a un cazzo

Contano gli accordi a 40 anni, io sarò morto da mo'.... non so se questa notizia sconvolgerà le esistenze dei cassamortari del cc
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hermafroditos
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2171 Messaggio da hermafroditos »

Prima ho fatto una scureggia che da sola ha contribuito ad aumentare il surriscaldamento globale.

Bevete molta acqua nei prossimi giorni.

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markome
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2172 Messaggio da markome »

cicciuzzo ha scritto:
02/07/2025, 20:55
Pulire i fiumi GeishaBalls ha detto che non serve a un cazzo

Contano gli accordi a 40 anni, io sarò morto da mo'.... non so se questa notizia sconvolgerà le esistenze dei cassamortari del cc

I cassamortari per definizione pensano solo a quello, altro che non gli interessa.

estdipendente
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2173 Messaggio da estdipendente »

impariamo su SZ che gli accordi di lungo periodo non servono perche’ gg non li capisce e cicciuzzo sara’ morto. I premi Nobel 1995 Molina e Rowland sostenitori dell’accordo di Montreal del 1987 sono degli stupidotti. Il fatto che in 40 anni la presenza di clorofluorocarburi sia stata praticamente eliminata dall’atmosfera non e’ rilevante. si vede che la pensa cosi’ lionel. che pena che siete gente.

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cicciuzzo
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2174 Messaggio da cicciuzzo »

estdipendente ha scritto:
02/07/2025, 23:59
impariamo su SZ che gli accordi di lungo periodo non servono perche’ gg non li capisce e cicciuzzo sara’ morto. I premi Nobel 1995 Molina e Rowland sostenitori dell’accordo di Montreal del 1987 sono degli stupidotti. Il fatto che in 40 anni la presenza di clorofluorocarburi sia stata praticamente eliminata dall’atmosfera non e’ rilevante. si vede che la pensa cosi’ lionel. che pena che siete gente.
Come sempre - ma essere dei nati ricchi stupidi può incidere - capisci poco. Un accordo lungo può essere stracciato tante volte quanto i capelli che ho in testa. E capelli ne ho ancora
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing

#2175 Messaggio da giorgiograndi »

estdipendente ha scritto:
02/07/2025, 23:59
impariamo su SZ che gli accordi di lungo periodo non servono perche’ gg non li capisce e cicciuzzo sara’ morto. I premi Nobel 1995 Molina e Rowland sostenitori dell’accordo di Montreal del 1987 sono degli stupidotti. Il fatto che in 40 anni la presenza di clorofluorocarburi sia stata praticamente eliminata dall’atmosfera non e’ rilevante. si vede che la pensa cosi’ lionel. che pena che siete gente.
Post fuori tema, fuori contesto e come al solito puntato a colpire chi scrive e non il concetto.

C’è un motivo per cui ho evitato di scrivere per un bel periodo. Questo forum è pieno di gente di merda: lionel ə convinto che non bisognerebbe ragionarci troppo senza prima aver provveduto a qualche frattura facciale.

I leoni da tastiera spopolano, lionel ha ragione quando dice che i 50 enni nati nella bambagia, con la panza dietro a un monitor, andrebbero presi a sberle ciclicamente, per prevenire ragionamenti da ritardati
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