[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
GRUPPO B Torino, Bruges (Bel), Copenaghen (Dan), HJK (Fin)
GRUPPO F Inter, Dnipro (Ucr), Saint Etienne (Fra), Qarabag (Aze)
GRUPPO I Napoli, Sparta Praga (Cec), Young Boys (Svi), Slovan Bratislava (Svk)
GRUPPO K Fiorentina, Paok (Gre), Guingamp (Fra), Dinamo Minsk (Bie)
l'Inter poteva prendere di meglio anche se deve essere superiore. le insidie sono sopratutto a livello di trasferte, ucraina ed azerbaijan non sono viaggi facili
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"Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo."
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
A occhio e croce il miglior sorteggio lo ha avuto il Torino che era l'unica in terza fascia .... a meno che nel frattempo il Copenaghen sia diventato uno squadrone (l'anno scorso per essersi fatta sfuggire due punti la Juventus venne demolita). Il girone della Fiorentina è da prendere con le molle, senza squadroni ma con 3 squadre di buon livello. Il Napoli, semprechè non giochi come mercoledi, non dovrebbe avere problemi. Inter favorita ma dovrà sudarsi la qualificazione.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Gironi non semplici, sulla carta. Se le italiane faranno troppo turn over in coppa, rischiano parecchio.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
dell ha scritto:
GRUPPO F Inter, Dnipro (Ucr), Saint Etienne (Fra), Qarabag (Aze)
girone interessante ma niente di trascendentale,bisogna affrontare chiunque con la stessa mentalità ed evitare di sottovalutare gli avversari...
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Bella la sfida tra Inter e Saint-Etienne. Sono contento di vedere i ragazzi di Galtier contro un'italiana, cosi qualche buzzurro scimmione italico potra' rendersi conto che anche oltr'alpe si gioca buon calcio. l ritorno in Europa dei verdi mi emoziona. ALLEZ LES VERTS!
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Fatemi capirecinico ha scritto:Gironi non semplici, sulla carta. Se le italiane faranno troppo turn over in coppa, rischiano parecchio.
Il girone di Champion's della Juve è stato definito facile e poi state a discutere su questi gironi??
Le italiane devono vincerne 6/6.....ok dai un pareggio o sconfitta per episodi o giornata negativa ci sta per tutti indipendentemente dal livello. Facciamo 5 su 6
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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girone piu' difficile quello del Napoli, capitan sempre male da qualche anno a sta parte
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Si parla di 2 livelli differenti di valori, chiaro che il peggiore girone della Champions quì sarebbe di gran lunga il migliore!theinvoker ha scritto:Fatemi capirecinico ha scritto:Gironi non semplici, sulla carta. Se le italiane faranno troppo turn over in coppa, rischiano parecchio.
Il girone di Champion's della Juve è stato definito facile e poi state a discutere su questi gironi??
Le italiane devono vincerne 6/6.....ok dai un pareggio o sconfitta per episodi o giornata negativa ci sta per tutti indipendentemente dal livello. Facciamo 5 su 6
Comunque vincerne 6 su 6 (o anche 5) è un'impresa a qualsiasi livello, a meno che tu non sia Real, Bayern e poche altre.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Io della Juve non ho parlato, e mi aspetto che schieri la formazione migliore in Champions. In Europa league le italiane invece d'abitudine fanno turn over, ma con questi avversari non so se possono permetterselo. Tutto quitheinvoker ha scritto:Fatemi capirecinico ha scritto:Gironi non semplici, sulla carta. Se le italiane faranno troppo turn over in coppa, rischiano parecchio.
Il girone di Champion's della Juve è stato definito facile e poi state a discutere su questi gironi??
Le italiane devono vincerne 6/6.....ok dai un pareggio o sconfitta per episodi o giornata negativa ci sta per tutti indipendentemente dal livello. Facciamo 5 su 6
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
non è vero, il ****** è una squadra azera, ma molto ostica sopratutto da pronunciaretheinvoker ha scritto:Le italiane devono vincerne 6/6.....ok dai un pareggio o sconfitta per episodi o giornata negativa ci sta per tutti indipendentemente dal livello. Facciamo 5 su 6
Ti ho detto la mia opinione, che onestamente vale quanto la tua se non di più, ma non ti voglio convincere, fai come cazzo vuoi. (cit.)
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Niente, certi subumani non leggerebbero un bilancio manco se glielo infili a forza nel culo.Lonewolf ha scritto:Sottoscrivo ogni concetto, parola e virgola. Impeccabile dall'inizio alla fine.[Scopri]SpoilerQuesta estate milanista va concludendosi come una celebre commedia di Eduardo De Filippo, “Natale in casa Cupiello”, capolavoro che suscita riso, ironia, rabbia e tenerezza allo stesso tempo. Qui però non c’è nessun capolavoro: sappiamo tutti bene che quello costruito in 25 anni di trionfi, dal 2012 viene preso a picconate con la promessa non mantenuta di ridargli una sistematina in seguito. Il numero di bugie somministrate agli e dagli araldi su pergamene più gialle di talune sgargianti cravatte di gala, ha superato il numero e la qualità della fantasia di qualsiasi autore. La verità nuda e cruda è che questa società senza più alcuna prospettiva credibile, senza più strategie né idee, consegna nelle mani di Pippo Inzaghi una squadra indebolita, ancora peggiore di quello scempio manipolato da Allegri e Seedorf nell’ultima stagione. Se è vero che finalmente si è liberato di zavorre insopportabili, il Milan ha perso comunque anche la qualità minima sindacale di Taarabt, Kakà e Balotelli senza sostituirli se non con il solito parametro 0, l’oggetto misterioso Menez unica scommessa possibile dell’anno insieme con El Shaarawy. Che Montolivo sia convalescente, che il centrocampo sia un’accozzaglia senz’anima con l’insofferente De Jong che darebbe di suo per andarsene, che la difesa a parte Alex abbia consumato tutte le barzellette con l’ultima raccontata su Rami, frega a nessuno e nessuno infatti è intervenuto.
Ecco dove arrivava dunque tutto il ritrovato entusiasmo del presidente ormai ad honorem: sta recuperando valuta dagli scarichi e dagli ingaggi. Punto. Nell’assordante silenzio di Barbara (e che dovrebbe dire?), non sono serviti summit, non sono serviti pranzi, né cene, né ballate in nave, né secchiate d’acqua gelida a far svegliare la società Milan o quel che resta di essa: l’entusiasmante ritorno di Berlusconi appare l’affresco postmoderno di un pittore ubriaco, la farsa-Torres non procura nessun imbarazzo a Galliani. E del resto se non glielo procura questo mercato allucinante nel suo insieme, figurarsi se lo tange la farsa-Torres appunto. Non è servito farsi un giretto sul web per cogliere l’umore dei tifosi: il web del resto è uno dei tanti abbagli da sbandierare nel mucchio tra ranking, brand, trend se fanno comodo, altrimenti da rinfacciare ai tastieristi se e quando danno fastidio perché disamorati, disillusi, amareggiati. Tristi. Inferociti.
Al caro Pippo Inzaghi non resta che raccattare gli stracci e provare a pulire la polvere. Lui sì che di testardaggine, passione, entusiasmo, voglia ne ha da vendere, Da regalare. Gli stolti che lo definiscono lacchè non hanno capito: Seedorf ha pagato l’intuizione, nemmeno geniale, di voler cambiare 3 quarti della rosa. E soprattutto di aver reso pubblica questa palese verità. Inzaghi era la soluzione interna più semplice, davvero non riusciamo a trovare un solo motivo per cui avrebbe dovuto rinunciare. Gli allenatori sono tutti indistintamente presuntuosi, guai se non lo fossero: covano la convinzione intima di poter arrivare a vincere il Mondiale per Club anche se allenano l’Ibiza Calcio. Pippo ha fatto bene, benissimo ad accettare, ha uno staff di prim’ordine e merita, oltre che rispetto, stima, affetto e sostegno. Incondizionati. Sulle sue spalle Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno costruito quest’ultimo castello di carte stracce, sulla sua pelle da domenica si giocano i risultati. Sarà come sempre, in ogni caso: se vince il Milan è merito di Silvio, se perde è colpa dell’allenatore. Meno male che chi ha ancora un minimo di materia cerebrale saprà giudicare molto bene e lucidamente. Così come ha saputo giudicare molto bene e lucidamente che nemmeno la vergogna fa parte del bilancio di quest’ultimo miserabile mercato.
Non si tratta di competere con gli sceicchi, questo è uno spauracchio qualunquista per mistificare l’assoluta mancanza di pianificazione e voglia di cavare un euro. Si trattava semplicemente di competere con Verona, Torino e Parma che hanno disputato un campionato nettamente migliore. Si trattava di provare a evitare umiliazioni come a Sassuolo. Si trattava di non mandare Inzaghi allo sbaraglio con un’armata Brancaleone più patetica che comica. Niente. Niente di niente. A parte un mucchio inverecondo di cognomi che sono apparsi e scomparsi come nelle esibizioni dei prestigiatori dei circhi di periferia. A parte l’elemosina di prestiti e parametri 0.
Almeno per quello che Inzaghi significa per la storia di questo club e perché pronto ad immolarsi per esso, stiamo con lui. E con il Milan. Del quale siamo parte e che rappresenta una parte della nostra vita. Chi si accontenta e si ferma alla sterile riconoscenza per un capolavoro di 25 anni fingendo di non accorgersi che ora viene preso a sputi e martellate, non ne fa più parte da tempo, non senza avercelo lasciato in mano – il Milan – così pesto e malconcio. Irriconoscibile. I tifosi veri lo riconosceranno comunque, come sanno riconoscere e distinguere tra bugie e verità, tra meriti e demeriti, tra pudore e vergogna. E’ l’unico patrimonio di cui oggi continua a disporre la società rossonera.
Adesso voglio proprio vedere se esce un coglione a dire che è un servo a libro paga di Berlusconi...
Che poi, anche se subumani masturbatori compulsivi di Milan channel, basterebbe ricordare che fine hanno fatto le 7 sorelle del calcio italiano, in particolare i loro presidenti (Tanzi, Cecchi Gori, Sensi, Cragnotti, Moratti, Agnelli/triade) per capire.
Il discorso è economico/politico e stò fesso riesce ancora (dopo i pianti di rito e le rituali cattivissime reprimende a Galliani e addirittura, no dai non ci credo, Berlusconi lol) ad esaltarsi per Inzaghi, non si sa su quali presupposti, dimenticandosi che Inzaghi non è diventato allenatore del Milan per intercessione divina.
Comunque sto Serafini è una fucina di ilarità, una scoperta fantastica, le prime perle che mi sono capitate:
"Berlusconi considera ormai il Milan un fastidio, una palla al piede che tiene in vita solo perchè ci lavora sua figlia ma se fosse per lui avrebbe già venduto da tempo"
e solo una settimana fa
"La situazione finanziaria del Milan è difficile da analizzare per testate specializzate ed economisti di fama"
Non si capisce dove finisce la testa di Serafini e dove inizia il culo di Berlusconi.
Lamento di coniglio:
ho avuto un solo figlio.
(Gino Patroni)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Una volta tanto sto dalla parte di Invoker.
Il voler per forza sminuire (un po' scaramanticamente e un po' per scassare la minchia) i gironi di champions ha un pelino rotto i coglioni.
Anche perché poi arriva un sorteggio con un codice fiscale e uno snack al cioccolato e si cagano addosso...
Come ho già scritto ieri, il girone della Juve è molto meno semplice di quanto gli interisti vorrebbero far credere. Se la Juve batte il Malmö all'esordio, potrebbe mettersi bene, altrimenti saranno casini. È ovvio che la Juve sulla carta è superiore a due squadre su tre, ma è altrettanto evidente come questa squadra (e ogni italiana in genere) abbia grossi problemi in Europa.
Quanto mi manca Tiffany...
Il voler per forza sminuire (un po' scaramanticamente e un po' per scassare la minchia) i gironi di champions ha un pelino rotto i coglioni.
Anche perché poi arriva un sorteggio con un codice fiscale e uno snack al cioccolato e si cagano addosso...
Come ho già scritto ieri, il girone della Juve è molto meno semplice di quanto gli interisti vorrebbero far credere. Se la Juve batte il Malmö all'esordio, potrebbe mettersi bene, altrimenti saranno casini. È ovvio che la Juve sulla carta è superiore a due squadre su tre, ma è altrettanto evidente come questa squadra (e ogni italiana in genere) abbia grossi problemi in Europa.
Quanto mi manca Tiffany...
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Renditi conto che il resto degli esseri senzienti non hanno il cervello nel culo come la tua autocoscienza ti porta a credere. Esiste la biodiversità, prendine atto.ariva ariva ha scritto:Niente, certi subumani non leggerebbero un bilancio manco se glielo infili a forza nel culo.Lonewolf ha scritto:Sottoscrivo ogni concetto, parola e virgola. Impeccabile dall'inizio alla fine.[Scopri]SpoilerQuesta estate milanista va concludendosi come una celebre commedia di Eduardo De Filippo, “Natale in casa Cupiello”, capolavoro che suscita riso, ironia, rabbia e tenerezza allo stesso tempo. Qui però non c’è nessun capolavoro: sappiamo tutti bene che quello costruito in 25 anni di trionfi, dal 2012 viene preso a picconate con la promessa non mantenuta di ridargli una sistematina in seguito. Il numero di bugie somministrate agli e dagli araldi su pergamene più gialle di talune sgargianti cravatte di gala, ha superato il numero e la qualità della fantasia di qualsiasi autore. La verità nuda e cruda è che questa società senza più alcuna prospettiva credibile, senza più strategie né idee, consegna nelle mani di Pippo Inzaghi una squadra indebolita, ancora peggiore di quello scempio manipolato da Allegri e Seedorf nell’ultima stagione. Se è vero che finalmente si è liberato di zavorre insopportabili, il Milan ha perso comunque anche la qualità minima sindacale di Taarabt, Kakà e Balotelli senza sostituirli se non con il solito parametro 0, l’oggetto misterioso Menez unica scommessa possibile dell’anno insieme con El Shaarawy. Che Montolivo sia convalescente, che il centrocampo sia un’accozzaglia senz’anima con l’insofferente De Jong che darebbe di suo per andarsene, che la difesa a parte Alex abbia consumato tutte le barzellette con l’ultima raccontata su Rami, frega a nessuno e nessuno infatti è intervenuto.
Ecco dove arrivava dunque tutto il ritrovato entusiasmo del presidente ormai ad honorem: sta recuperando valuta dagli scarichi e dagli ingaggi. Punto. Nell’assordante silenzio di Barbara (e che dovrebbe dire?), non sono serviti summit, non sono serviti pranzi, né cene, né ballate in nave, né secchiate d’acqua gelida a far svegliare la società Milan o quel che resta di essa: l’entusiasmante ritorno di Berlusconi appare l’affresco postmoderno di un pittore ubriaco, la farsa-Torres non procura nessun imbarazzo a Galliani. E del resto se non glielo procura questo mercato allucinante nel suo insieme, figurarsi se lo tange la farsa-Torres appunto. Non è servito farsi un giretto sul web per cogliere l’umore dei tifosi: il web del resto è uno dei tanti abbagli da sbandierare nel mucchio tra ranking, brand, trend se fanno comodo, altrimenti da rinfacciare ai tastieristi se e quando danno fastidio perché disamorati, disillusi, amareggiati. Tristi. Inferociti.
Al caro Pippo Inzaghi non resta che raccattare gli stracci e provare a pulire la polvere. Lui sì che di testardaggine, passione, entusiasmo, voglia ne ha da vendere, Da regalare. Gli stolti che lo definiscono lacchè non hanno capito: Seedorf ha pagato l’intuizione, nemmeno geniale, di voler cambiare 3 quarti della rosa. E soprattutto di aver reso pubblica questa palese verità. Inzaghi era la soluzione interna più semplice, davvero non riusciamo a trovare un solo motivo per cui avrebbe dovuto rinunciare. Gli allenatori sono tutti indistintamente presuntuosi, guai se non lo fossero: covano la convinzione intima di poter arrivare a vincere il Mondiale per Club anche se allenano l’Ibiza Calcio. Pippo ha fatto bene, benissimo ad accettare, ha uno staff di prim’ordine e merita, oltre che rispetto, stima, affetto e sostegno. Incondizionati. Sulle sue spalle Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno costruito quest’ultimo castello di carte stracce, sulla sua pelle da domenica si giocano i risultati. Sarà come sempre, in ogni caso: se vince il Milan è merito di Silvio, se perde è colpa dell’allenatore. Meno male che chi ha ancora un minimo di materia cerebrale saprà giudicare molto bene e lucidamente. Così come ha saputo giudicare molto bene e lucidamente che nemmeno la vergogna fa parte del bilancio di quest’ultimo miserabile mercato.
Non si tratta di competere con gli sceicchi, questo è uno spauracchio qualunquista per mistificare l’assoluta mancanza di pianificazione e voglia di cavare un euro. Si trattava semplicemente di competere con Verona, Torino e Parma che hanno disputato un campionato nettamente migliore. Si trattava di provare a evitare umiliazioni come a Sassuolo. Si trattava di non mandare Inzaghi allo sbaraglio con un’armata Brancaleone più patetica che comica. Niente. Niente di niente. A parte un mucchio inverecondo di cognomi che sono apparsi e scomparsi come nelle esibizioni dei prestigiatori dei circhi di periferia. A parte l’elemosina di prestiti e parametri 0.
Almeno per quello che Inzaghi significa per la storia di questo club e perché pronto ad immolarsi per esso, stiamo con lui. E con il Milan. Del quale siamo parte e che rappresenta una parte della nostra vita. Chi si accontenta e si ferma alla sterile riconoscenza per un capolavoro di 25 anni fingendo di non accorgersi che ora viene preso a sputi e martellate, non ne fa più parte da tempo, non senza avercelo lasciato in mano – il Milan – così pesto e malconcio. Irriconoscibile. I tifosi veri lo riconosceranno comunque, come sanno riconoscere e distinguere tra bugie e verità, tra meriti e demeriti, tra pudore e vergogna. E’ l’unico patrimonio di cui oggi continua a disporre la società rossonera.
Adesso voglio proprio vedere se esce un coglione a dire che è un servo a libro paga di Berlusconi...
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"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
il mio concetto è semplice, la Juve se vuole una dimensione europea deve battere squadre come il Malmo, se l'atteggiamento è lo stesso dell'anno scorso col copenaghen è un fallimento senza scuse sopratutto col potenziale a disposizione.Lonewolf ha scritto:Una volta tanto sto dalla parte di Invoker.
Il voler per forza sminuire (un po' scaramanticamente e un po' per scassare la minchia) i gironi di champions ha un pelino rotto i coglioni.
Anche perché poi arriva un sorteggio con un codice fiscale e uno snack al cioccolato e si cagano addosso...
Come ho già scritto ieri, il girone della Juve è molto meno semplice di quanto gli interisti vorrebbero far credere. Se la Juve batte il Malmö all'esordio, potrebbe mettersi bene, altrimenti saranno casini. È ovvio che la Juve sulla carta è superiore a due squadre su tre, ma è altrettanto evidente come questa squadra (e ogni italiana in genere) abbia grossi problemi in Europa.
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si deve aver rispetto per tutte le squadre ed una certa dose di prudenza ok ma bisogna essere realistici.
personalmente poi del girone dell'Inter la difficoltà e più Logistica che altro sulla carta
"Da putèi tuti bèi, da morti tuti santi".
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