Salieri D'Amato ha scritto: Sicuramente dopo le applicazioni militari, come sempre avviene, i droni si sposteranno in campo civile e a quel punto avremo tantissimi utilità nell'utilizzo, ma anche la perdita completa della privacy ... e quanto teorizzato da Orwell in 1984 sarà meno fantascienza di quanto ci appaia ora..
Non occorre attendere i droni in campo civile, la privacy è già finita diciamo da più o meno 7-8 anni a questa parte. E' una parola che viene usata sempre più spesso e sempre alla cazzo (e il fatto che venga scomodata in continuazione dà appunto la misura di un concetto che la gente vorrebbe ma che di fatto non c'è più).Le nuove generazioni vivono senza il valore della riservatezza, le vecchie si stanno assuefacendo (in verità anche piuttosto rapidamente) senza rendersene troppo conto. Le telecamere piazzate ovunque sono addirittura obsolete quando parliamo di "controllo" (servono a escludere, individuano le persone che devono stare ai margini della società, come i rapinatori o tutti coloro che commettono infrazioni di qualsiasi tipo, diversamente non servono a un cazzo ma il mondo ne è pieno, unicamente per questo), per il resto della popolazione considerato "civile" (cioè che vive rispettando le regole) la forma di controllo è basata sulla collaborazione: tutti gli individui forniscono continuamente dati in maniera spontanea (Bancomat, Smartphone, acquisti elettronici, spostamenti registratii elettronicamente come ad esempio all'aeroporto ecc.) senza alcun bisogno di forzature. Bauman afferma che nel concetto di "sorveglianza" è fondamentale che sia il cittadino a collaborare, senza bisogno di minacce. Qualsiasi padrone preferirebbe uno schiavo che fa tutto spontaneamente senza lamentarsi a uno che deve essere continuamente minacciato e spronato a lavorare: per il padrone è meno faticoso e più produttivo!
Secondo me è utile far caso al tipo di notizie che spopolano in rete per capire che la privacy è stata completamente abbattuta. Basta leggere i quotidiani locali e saltano fuori continuamente persone che vengono trovate a fare sesso in luoghi pubblici (solo nell'ultimo mese è successo a Gallipoli, a Firenze, a Venezia e in altri posti che non ricordo), ma queste cose son sempre successe: a chi non è capitato di scopare in una spiaggia o in una viuzza di qualche centro storico? Adesso quando ci si apparta fuori, magari in una spiaggia semideserta, c'è il rischio (alto) di venire fotografati (da qualche stronzo e fra poco da un drone di passaggio), ma davvero c'è qualcuno così ingenuo che può pensare che tutta questa mole di atti osceni in luogo pubblico sia un fenomeno nuovo? In ogni caso, quasi tutte le notizie che passano sono basate su "video".
Salieri, secondo me Orwell è stato anche troppo ottimista

Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).