tottoru ha scritto:Riassumo per essere sicuro di aver capito bene. Correggetemi se sbaglio.
Un giornalista (Farina) collabora con i servizi segreti (deviati, neanche regolari), sia passando notizie, sia scrivendo su imbeccata. Questo mi pare già abbastanza grave per la libertà di stampa.
Infatti Farina viene beccato e sospeso dall'Ordine dei giornalisti. Essendo in Italia, viene immediatamente messo su un listino bloccato ed eletto parlamentare.
Il direttore Sallusti decide di fregarsene della punizione disciplinare e di far scrivere Farina sotto pseudonimo.
Farina scrive un articolo al vetriolo su un oscuro giudice del Tribunale dei minori di Torino, accusandolo di aver obbligato una minorenne ad uccidere una creatura innocente (cioè ad abortire).
La notizia è completamente falsa, nel senso che non c'è una riga di verità. Gli altri giornali che l'hanno pubblicata rettificano con scuse, e non vengono querelati. Il Giornale tira fuori un mare di palle per evitare la rettifica, compreso che non hanno i soldi per l'abbonamento all'ANSA (il che si può credere, visto il livello di affidabilità delle loro notizie).
Il giudice diffamato continua a dire che lui chiuderebbe la storia anche subito con una remissione di querela, basta un risarcimento ad una ONLUS che si occupa di bambini abusati tanto per far vedere un minimo di ravvedimento.
Sallusti non dice il nome di Farina (altrimenti va ne guai lui con l'Ordine dei giornalisti) e si becca le varie condanne. Rifiuta anche qualsiasi rettifica o risarcimento perchè non vuole la remissione della querela.
La sentenza di condanna passa in giudicato. Sallusti decide che il modo corretto di chiedergli scusa è far passare una legge che depenalizzi la diffamazione a mezzo stampa. Cosí può passare alla storia come il famoso giornalista liberale la cui chiara fama ha posto fine ad un regime fascista ed illibertario.
Gli amici di Sallusti in Parlamento - (ompreso Farina, che, a bocce ferme e sapendo che non si può riaprire il processo, si assume eroicamente la responsabilità dell'accaduto - sarebbero più propensi a inasprire le pene per i giornalisti che parlano male dei politici. (Pena quasi inutile, dal momento che giornalisti che non siano cani da compagnia del potere ce ne sono pochissimi.) Non se ne fa nulla.
Sallusti decide di aspettare la pena come Socrate, figura che ritiene moralmente adeguata alle sue vicende. Bruti Liberati applica i domiciliari senza che Sallusti li richieda, cosí introducendo un precedente pericolosissimo e spaccando il suo ufficio giudiziario. (Direi che questo è l'unico risultato concreto di Sallusti finora.)
Sallusti non contento evade dai domiciliari. L'evasione non è ancora considerata un reato di opinione. (Magari lo sarebbe l'apologia di reato, che pure mi pare ci possa stare.) La Polizia di Stato lo porta in galera, diciamo così.
Anche a prescindere dalla simpatia dei novelli "Olindo e Rosa", direi che Sallusti ha ampiamente rotto i coglioni, che della libertà di stampa ha dimostrato quanto gliene frega facendo scrivere Farina, e che sarebbe ora che vedesse un po' quanto è figo veramente stare al gabbio.
La domanda che rimane è: perchè lo fa? Mi vengono in mente tre risposte, magari ne potete suggerire di migliori:
1) E' affetto da megalomania masochista. Ritiene davvero di essere il figlio di Dio Silvio B. che deve sacrificarsi per togliere i peccati dal mondo;
2) E' alla canna del gas con le bollette della signora e farebbe qualsiasi cosa per prendere un posto sicuro da parlamentare dei pochi rimasti alla banda Silvio B.;
3) Dopo aver provato le delizie del fem-dom, è pronto al grande passo ed a cambiare lo strap on di plastica con quello di carne di qualche ben dotato fratello d'Africa alla ricerca di qualche momento di sollazzo e distrazione dalle pene carcerarie.
A pensarci, potrebbero anche valere tutte e tre contemporaneamente.
mi associo ai complimenti per l'intervento di tottoru.
seguo questa vicenda da molto tempo.
farina è un personaggio allucinante, un'ipotesi plausibile è che possa essere un extraterrestre.
sallusti invece mi fa pena, non ricordo casi di persone con un livello di dignità umana e professionale inferiore a quello che sta dimostrando in questa vicenda. qui l'ipotesi più fondata mi sembra quella dei soldi/favori dal silvionazionale.
altro che toghe rosse o nere, questi (compreso bruti liberati) stanno prendendo per il culo tutti coloro che, a torto o ragione, hanno dovuto scontrarsi con la legge penale.