Picciotti della 'ndrangheta doppiolavoristiDrogato_ di_porno ha scritto:
70 falsi infermieri

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Il mio era solo un dubbio ora è una certezza... in certe zone d'Italia si danno le lauree un pó troppo facilmente e molte sono immeritate...Drogato_ di_porno ha scritto:Cosenza, arrestati 70 falsi infermieri
in strutture pubbliche e private
Spesso erano coinvolti in sala operatoria e in delicate mansioni
Altri ancora avevano fatto carriera diventando caposala
Un "dirigente di struttura complessa", cioè un primario, guadagna sui 90000 lordi annui. Dignitoso, ma nulla di che.wolf.55 ha scritto:Proprio in questi giorni un mio famigliare è ricoverato in un ospedale romano perché affetto da una malattia molto grave. Entra dal Pronto Soccorso dove rimane qualche ora per aspettare che si liberi un posto nel Reparto. Il posto arriva, camera a due letti con televisore a colori, basta suonare il campanello per far precipitare due infermieri, risonanze e TAC in quantità industriale e senza neppure un' ora di attesa.
In ospedale vado a trovare un mio ex compagno di liceo (lo frequento regolarmente e vado a cena con lui quasi mensilmente), dopo un breve periodo alle "Molinette" è a Roma da decenni, ora è primario di un reparto di punta, e guadagna relativamente poco e a tempo pieno. Il discorso cade su altri due compagni di scuola medici. Il primo si è laureato ad oltre trenta anni, si specializza e per meriti famigliari lavora in una clinica "in" di Roma, abita dalle parti di via Condotti ed è pieno di soldini (ma da amici, parenti ed ex compagni di scuola non si fà pagare), un altro si è laureato in cinque anni ed una sessione, dentista in un ospedale romano mentre il fratello avvocato è proprietario di varie cliniche a Roma e in Puglia. Risultato della chiacchierata c'è chi considera il lavoro del medico una missione e c'è chi lo considera un metodo come un altro per arricchirsi, tocca al "paziente" aprire gli occhi e saper scegliere...
Uno strutturato di base prende 50000 lordi e uno specializzando......lasciamo perdereCanellaBruneri ha scritto:Un "dirigente di struttura complessa", cioè un primario, guadagna sui 90000 lordi annui. Dignitoso, ma nulla di che.wolf.55 ha scritto:Proprio in questi giorni un mio famigliare è ricoverato in un ospedale romano perché affetto da una malattia molto grave. Entra dal Pronto Soccorso dove rimane qualche ora per aspettare che si liberi un posto nel Reparto. Il posto arriva, camera a due letti con televisore a colori, basta suonare il campanello per far precipitare due infermieri, risonanze e TAC in quantità industriale e senza neppure un' ora di attesa.
In ospedale vado a trovare un mio ex compagno di liceo (lo frequento regolarmente e vado a cena con lui quasi mensilmente), dopo un breve periodo alle "Molinette" è a Roma da decenni, ora è primario di un reparto di punta, e guadagna relativamente poco e a tempo pieno. Il discorso cade su altri due compagni di scuola medici. Il primo si è laureato ad oltre trenta anni, si specializza e per meriti famigliari lavora in una clinica "in" di Roma, abita dalle parti di via Condotti ed è pieno di soldini (ma da amici, parenti ed ex compagni di scuola non si fà pagare), un altro si è laureato in cinque anni ed una sessione, dentista in un ospedale romano mentre il fratello avvocato è proprietario di varie cliniche a Roma e in Puglia. Risultato della chiacchierata c'è chi considera il lavoro del medico una missione e c'è chi lo considera un metodo come un altro per arricchirsi, tocca al "paziente" aprire gli occhi e saper scegliere...
Certo, fino a pochi anni fa, lavorare in un Ospedale Pubblico era lavorare in serie A con parecchio "snobismo" verso gli altri privati. Ora ci stan togliendo pure il blasone
Io provo molto affetto per i più giovani e mi sento pure un po' in colpa.xx86 ha scritto:Uno strutturato di base prende 50000 lordi e uno specializzando......lasciamo perdereCanellaBruneri ha scritto:Un "dirigente di struttura complessa", cioè un primario, guadagna sui 90000 lordi annui. Dignitoso, ma nulla di che.wolf.55 ha scritto:Proprio in questi giorni un mio famigliare è ricoverato in un ospedale romano perché affetto da una malattia molto grave. Entra dal Pronto Soccorso dove rimane qualche ora per aspettare che si liberi un posto nel Reparto. Il posto arriva, camera a due letti con televisore a colori, basta suonare il campanello per far precipitare due infermieri, risonanze e TAC in quantità industriale e senza neppure un' ora di attesa.
In ospedale vado a trovare un mio ex compagno di liceo (lo frequento regolarmente e vado a cena con lui quasi mensilmente), dopo un breve periodo alle "Molinette" è a Roma da decenni, ora è primario di un reparto di punta, e guadagna relativamente poco e a tempo pieno. Il discorso cade su altri due compagni di scuola medici. Il primo si è laureato ad oltre trenta anni, si specializza e per meriti famigliari lavora in una clinica "in" di Roma, abita dalle parti di via Condotti ed è pieno di soldini (ma da amici, parenti ed ex compagni di scuola non si fà pagare), un altro si è laureato in cinque anni ed una sessione, dentista in un ospedale romano mentre il fratello avvocato è proprietario di varie cliniche a Roma e in Puglia. Risultato della chiacchierata c'è chi considera il lavoro del medico una missione e c'è chi lo considera un metodo come un altro per arricchirsi, tocca al "paziente" aprire gli occhi e saper scegliere...
Certo, fino a pochi anni fa, lavorare in un Ospedale Pubblico era lavorare in serie A con parecchio "snobismo" verso gli altri privati. Ora ci stan togliendo pure il blasone
Beato te.....a volte vien voglia di prendere e andare a fare il medico in qualche posto sperduto.CanellaBruneri ha scritto:Io provo molto affetto per i più giovani e mi sento pure un po' in colpa.xx86 ha scritto:Uno strutturato di base prende 50000 lordi e uno specializzando......lasciamo perdereCanellaBruneri ha scritto:Un "dirigente di struttura complessa", cioè un primario, guadagna sui 90000 lordi annui. Dignitoso, ma nulla di che.wolf.55 ha scritto:Proprio in questi giorni un mio famigliare è ricoverato in un ospedale romano perché affetto da una malattia molto grave. Entra dal Pronto Soccorso dove rimane qualche ora per aspettare che si liberi un posto nel Reparto. Il posto arriva, camera a due letti con televisore a colori, basta suonare il campanello per far precipitare due infermieri, risonanze e TAC in quantità industriale e senza neppure un' ora di attesa.
In ospedale vado a trovare un mio ex compagno di liceo (lo frequento regolarmente e vado a cena con lui quasi mensilmente), dopo un breve periodo alle "Molinette" è a Roma da decenni, ora è primario di un reparto di punta, e guadagna relativamente poco e a tempo pieno. Il discorso cade su altri due compagni di scuola medici. Il primo si è laureato ad oltre trenta anni, si specializza e per meriti famigliari lavora in una clinica "in" di Roma, abita dalle parti di via Condotti ed è pieno di soldini (ma da amici, parenti ed ex compagni di scuola non si fà pagare), un altro si è laureato in cinque anni ed una sessione, dentista in un ospedale romano mentre il fratello avvocato è proprietario di varie cliniche a Roma e in Puglia. Risultato della chiacchierata c'è chi considera il lavoro del medico una missione e c'è chi lo considera un metodo come un altro per arricchirsi, tocca al "paziente" aprire gli occhi e saper scegliere...
Certo, fino a pochi anni fa, lavorare in un Ospedale Pubblico era lavorare in serie A con parecchio "snobismo" verso gli altri privati. Ora ci stan togliendo pure il blasone
Credo di appartenere all'ultima generazione che si è "goduta" il mestiere,in maniera anche selvaggia
Non è una cattiva idea. Se ci fossero ancora le condotte, mi riciclerei lìxx86 ha scritto:
Beato te.....a volte vien voglia di prendere e andare a fare il medico in qualche posto sperduto.
Meno stress più soddisfazione.
Dopo la specialità ci potrei seriamente pensare....CanellaBruneri ha scritto:Non è una cattiva idea. Se ci fossero ancora le condotte, mi riciclerei lìxx86 ha scritto:
Beato te.....a volte vien voglia di prendere e andare a fare il medico in qualche posto sperduto.
Meno stress più soddisfazione.
Prenditi comunque un'annetto di riflessione profonda, e poi scegli quel che ti da maggiore felicità, è l'unico criterio di scelta. fare il mestiere con gioia è il 40% della terapia per i pazientixx86 ha scritto:Dopo la specialità ci potrei seriamente pensare....CanellaBruneri ha scritto:Non è una cattiva idea. Se ci fossero ancora le condotte, mi riciclerei lìxx86 ha scritto:
Beato te.....a volte vien voglia di prendere e andare a fare il medico in qualche posto sperduto.
Meno stress più soddisfazione.
forse anche di più.....le persone se ne accorgono quando uno è scazzato, eccome....CanellaBruneri ha scritto:Prenditi comunque un'annetto di riflessione profonda, e poi scegli quel che ti da maggiore felicità, è l'unico criterio di scelta. fare il mestiere con gioia è il 40% della terapia per i pazientixx86 ha scritto:Dopo la specialità ci potrei seriamente pensare....CanellaBruneri ha scritto:Non è una cattiva idea. Se ci fossero ancora le condotte, mi riciclerei lìxx86 ha scritto:
Beato te.....a volte vien voglia di prendere e andare a fare il medico in qualche posto sperduto.
Meno stress più soddisfazione.
Giustissimo. Ti auguro belle cose per il futuroxx86 ha scritto:
forse anche di più.....le persone se ne accorgono quando uno è scazzato, eccome....