Giulio Tremonti ha scritto:tiffany rayne ha scritto:Non sono molto d'accordo con chi critica l'atteggiamento tattico di Mourinho, diciamo che purtroppo per lui ieri Di Maria e Ozil erano in una di quelle serate in cui fanno giocare la squadra in nove. Quindi è totalmente mancata la fase offensiva in quelle occasioni (in verità rare) in cui il Real riusciva a rubare palla al Barcellona e ripartire. Però visto come andava la partita io non avrei fatto entrare l'inutile Adebajor ma Benzema che sabato avevo visto in grande forma nel match che il Real con un attacco formato dal francese piu' Higuain e Kakà aveva vinto 6-3 sul campo del Valencia, terza forza del campionato spagnolo.
Lui però ha voluto prendere per forza Adebajor (che non vale molto di piu' di Quaresma) e deve dimostrare sempre di essere lo specialone. Quindi lo fa giocare al posto di calciatori infinitamente piu' forti come Benzema o Higuain (tripletta sabato).
Guardiola comunque non è fesso, anche lui ha fatto catenaccio ma alla sua maniera. Possesso di palla fino a far esaurire sul piano nervoso e fisico gli avversari (si fatica di piu' a correre a vuoto) e poi ogni tanto qualche accelerazione iniziata dal piede sapiente di Xavi e dalla classe e la velocità di Messi e Villa.
Era una gara destinata a finire 0-0, l'espulsione di Pepe ha tolto al centrocampo del Real quello che con il suo pressing e la sua forza fisica rendeva meno facile al Barcellona manovrare palla. Quasi per inerzia sono venuti i due gol di Messi, soprattutto nel secondo si è visto un Real ormai rassegnato alla sconfitta. Diciamo anche che Mourinho facendosi espellere a sua volta ha dato un segnale negativo verso la squadra, lui cosi bravo motivatore questa volta ha sbagliato perdendo la calma e preferendo indossare i panni della vittima del sistema.
L'anno scorso con l'Inter nel match di andata aveva lasciato fare la partita al Barcellona, ma la grande serata di Maicon, Sneijder, Milito e il sacrificio tattico di Eto'o avevano reso micidiali le ripartenze interiste con un Barcellona che dopo essere passato in vantaggio aveva giocato in maniera presuntuosa lasciando ampi varchi all'Inter. Guardiola non ha ripetuto lo stesso errore e ieri i calciatori di maggior talento del Real erano in serata no.
L'anno scorso l'Inter ha aspettato il Barcellona e cercato sistematicamente Milito e Eto'o con lanci in profondità che hanno messo in difficoltà la loro difesa alta perchè c'era la consapevolezza di essere tecnicamente inferiori. Quasi tutte le palle gol dell'Inter sono nate così. Ieri sera ho avuto l'impressione che Mou se la volesse giocare alla pari e non ha superato la metà campo.
Non sono mica d'accordo, Mourinho sa bene che questo Real non è ancora pronto per giocare alla pari contro il Barcellona di Guardiola che gioca a memoria da anni e ha una personalità di squadra molto superiore a quella del Real Madrid attuale.
In campionato cercando di giocare alla pari ha rimediato un clamoroso 0-5 in casa del Barcellona, quindi ha cambiato registro nelle due successive occasioni: squadra dal baricentro piu' basso, inserimento a centrocampo di Pepe e manovra offensiva basata sulla riconquista della palla per colpire in contropiede una eventuale difesa alta del Barcellona. Qui però è stato bravo Guardiola, il suo Barcellona ha giocato in maniera intelligente senza mai scoprirsi piu' di tanto. Però nonostante ciò la sua squadra ha sofferto e il Real ha pareggiato la partita di campionato e ha vinto la finale della coppa del re.
Ieri Mourinho ha continuato sulla stessa falsariga, però ha trovato un Barcellona ancora piu' difensivo con tre centrali in difesa (Piquè, Pujol e Mascherano) e per sua sfortuna una serata negativa di Ozil, Di Maria e lo stesso Ronaldo non era quello delle altre due partite.
Quindi non mi pare proprio un Mourinho che se la volesse giocare alla pari. La sua intenzione era di lasciare il pallino del gioco al Barcellona sperando che si scoprisse per colpirlo in contropiede. Non era una idea cosi malvagia, visto che gli era riuscito con l'Inter e anche nella finale della coppa del re. Senza l'espulsione di Pepe magari sarebbe riuscito a finire 0-0 per poi giocarsi la qualificazione in casa del Barcellona e con uno striminzito 1-1 a qualificarsi per la finale.
In questo caso per molti avrebbe confermato il suo genio, ma si sa che nel calcio spesso tra genio e coglione la differenza è poca. Dipende tutto dal risultato.