[O.T.] notizie e risate
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Re: [O.T.] notizie e risate
ahahahaha...ma è successo veramente o è un tarocco?! mi devo informare...
La donna, solo il diavolo sa cos'è.
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Re: [O.T.] notizie e risate
è vero..scusa diablo se ho dubitato..ma sembra davvero fasulla la notizia e la foto...ecco il link di tgcom
http://www.tgcom.mediaset.it/fotogaller ... 7939.shtml
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Re: [O.T.] notizie e risate
sanji_san ha scritto:è vero..scusa diablo se ho dubitato..ma sembra davvero fasulla la notizia e la foto...ecco il link di tgcom
http://www.tgcom.mediaset.it/fotogaller ... 7939.shtml
semplicemente la macchina è caduta di culo, ma la parte anteriore dlela macchina contiene il 70 % del peso. probabilmente la macchina è rimasta appoggiata sulle tegole per qualche secondo per poi sprofondare dal muso, dove è più pesante....certo un filmato dlel'accaduto sarebbe stato da mandare a paperissima...
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
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Re: [O.T.] notizie e risate
Non è scritto da nessuna parte e in ogni caso, non chiarisce la dinamica e nemmeno il fatto che sia più pesante all'anteriore, illumina molto.cimmeno ha scritto: semplicemente la macchina è caduta di culo,
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Re: [O.T.] notizie e risate
era senza freno a mano ed e' caduta all'indietro (si vede il parapetto in pietra sulla destra)criptico ha scritto:Voglio vedere a toglierla da lì, che si devono inventà.El Diablo ha scritto:Alassio, auto senza freno finisce su una casa
Curioso incidente sulle alture di Alassio. Un'auto, una Fiat Panda, senza il freno a mano, si è messa in movimento e dopo aver sfondato il parapetto della carreggiata ha proseguito la sua corsa sul tetto di una casa. Quindi è finita nel bagno dell'abitazione. Per fortuna non vi sono stati feriti. Molta comunque l'apprensione per i residenti.
E poi: ma come ha fatto a "girarsi" la pandina? Dovrebbe avere le ruote verso chi guarda la foto, non verso il mare! Non è che è una info "tarocca"?
ha toccato prima col sedere (che non ha sfondato il tetto) e poi e' caduta col muso che essendo piu peante e' finito dentro
il sedere della panda e' finito sulla cuspoide del tetto che e' una parte piou resitente avendo una architrave..il muso sulla parte spiovente che ha delle travi solo ad intervalli regolari, ma altrimenti ha solo dei travettini a reggere le tegole..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] notizie e risate
Bevono per sbaglio lavanda vaginale, boom di intossicate. Sotto accusa lo spot
Lo spot tv avrebbe tratto in inganno le consumatrici.
MILANO - Bevono lavanda vaginale per errore, a volte finendo al pronto soccorso. I Centri antiveleni italiani, tra cui quelli di Milano-Niguarda e Pavia, hanno avuto 50 segnalazioni in un mese, tra dicembre e gennaio. E le due strutture hanno deciso di sollevare la questione all'Agenzia italiana del farmaco, che si è messa subito al lavoro. A destare l'allarme il Tantum rosa, diventato farmaco da banco dopo un passato da Sop, medicinale senza obbligo di ricetta per cui non si può fare pubblicità. Sdoganato il bando, il Tantum rosa diventa protagonista di uno spot «che sembra aver tratto in inganno le consumatrici. Se prima di dicembre - fanno notare dal centro pavese - rilevavamo 0,5 casi al mese per uso errato accidentale, dopo l'arrivo dello spot sul piccolo schermo e la classificazione del medicinale come farmaco da banco l'incidenza è salita a ben 16 casi in un mese solo nel nostro centro». L'azienda produttrice corre ai ripari e modifica lo spot, sottolineando a più riprese «l'uso esterno» del medicinale. I casi a questo punto diminuiscono, stando ai dati forniti dal centro di Pavia, ma mantenendo comunque una media più alta rispetto al passato: 9 in 20 giorni, tra il 9 gennaio e il 29 gennaio 2010, contro i 16 casi registrati in precedenza dal Cav pavese. Comunque ben al di sopra dell'incidenza pre-spot di 0,5 al mese.
COLORE DELLA CONFEZIONE - Sulla questione la commissione di farmacovigilanza dell'Aifa ha presentato una relazione al Comitato tecnico-scientifico, che ha approvato il documento. La strada indicata consisterebbe nella modifica del colore della confezione del medicinale, che passerebbe da rosa a nera o blu, evitando così di confondere e indurre in errore le donne. Il timore è che alcune di loro acquistino e assumano il Tantum rosa confondendolo con altri farmaci da banco che hanno la confezione del medesimo colore e che vanno assunti oralmente. A quelle che hanno finito per berlo, come fosse uno sciroppo, la lavanda vaginale ha causato «qualche problema, ma conseguenze certo non drammatiche», precisa Marcello Ferruzzi, del Cav del Niguarda: sintomi gastroenterici e stordimento, ma anche vertigini, parestesie agli arti e allucinazioni. Il sospetto di alcuni addetti ai lavori è che il Tantum rosa venga usato in alcuni casi per "sballarsi", magari associato all'alcol. La benzidamina avrebbe infatti anche un effetto euforizzante.
Lo spot tv avrebbe tratto in inganno le consumatrici.
MILANO - Bevono lavanda vaginale per errore, a volte finendo al pronto soccorso. I Centri antiveleni italiani, tra cui quelli di Milano-Niguarda e Pavia, hanno avuto 50 segnalazioni in un mese, tra dicembre e gennaio. E le due strutture hanno deciso di sollevare la questione all'Agenzia italiana del farmaco, che si è messa subito al lavoro. A destare l'allarme il Tantum rosa, diventato farmaco da banco dopo un passato da Sop, medicinale senza obbligo di ricetta per cui non si può fare pubblicità. Sdoganato il bando, il Tantum rosa diventa protagonista di uno spot «che sembra aver tratto in inganno le consumatrici. Se prima di dicembre - fanno notare dal centro pavese - rilevavamo 0,5 casi al mese per uso errato accidentale, dopo l'arrivo dello spot sul piccolo schermo e la classificazione del medicinale come farmaco da banco l'incidenza è salita a ben 16 casi in un mese solo nel nostro centro». L'azienda produttrice corre ai ripari e modifica lo spot, sottolineando a più riprese «l'uso esterno» del medicinale. I casi a questo punto diminuiscono, stando ai dati forniti dal centro di Pavia, ma mantenendo comunque una media più alta rispetto al passato: 9 in 20 giorni, tra il 9 gennaio e il 29 gennaio 2010, contro i 16 casi registrati in precedenza dal Cav pavese. Comunque ben al di sopra dell'incidenza pre-spot di 0,5 al mese.
COLORE DELLA CONFEZIONE - Sulla questione la commissione di farmacovigilanza dell'Aifa ha presentato una relazione al Comitato tecnico-scientifico, che ha approvato il documento. La strada indicata consisterebbe nella modifica del colore della confezione del medicinale, che passerebbe da rosa a nera o blu, evitando così di confondere e indurre in errore le donne. Il timore è che alcune di loro acquistino e assumano il Tantum rosa confondendolo con altri farmaci da banco che hanno la confezione del medesimo colore e che vanno assunti oralmente. A quelle che hanno finito per berlo, come fosse uno sciroppo, la lavanda vaginale ha causato «qualche problema, ma conseguenze certo non drammatiche», precisa Marcello Ferruzzi, del Cav del Niguarda: sintomi gastroenterici e stordimento, ma anche vertigini, parestesie agli arti e allucinazioni. Il sospetto di alcuni addetti ai lavori è che il Tantum rosa venga usato in alcuni casi per "sballarsi", magari associato all'alcol. La benzidamina avrebbe infatti anche un effetto euforizzante.
Re: [O.T.] notizie e risate
Cazzo, farsi di tantum rosa è la nuova frontiera!|
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Re: [O.T.] notizie e risate

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Re: [O.T.] notizie e risate
Tutti in posa: nella foto c'è anche il ladro
Un photobombing fatale per il ladro americano che ha rubato la borsa del signor Myers a Madison, Stati Uniti. Mentre la famiglia Myers, padre, madre e due bambini, posa davanti al comune della cittadina, un ladro alle loro spalle preleva la borsa, lasciata incustodita durante l'autoscatto, e rimane immortalato nella fotografia. L'immagine, mostrata alla polizia locale, ha permesso di diramare un identikit del ladro che è stato fermato a pochi metri dalla zona del furto
Foto: http://www.repubblica.it/persone/2010/0 ... 6473443/1/
Un photobombing fatale per il ladro americano che ha rubato la borsa del signor Myers a Madison, Stati Uniti. Mentre la famiglia Myers, padre, madre e due bambini, posa davanti al comune della cittadina, un ladro alle loro spalle preleva la borsa, lasciata incustodita durante l'autoscatto, e rimane immortalato nella fotografia. L'immagine, mostrata alla polizia locale, ha permesso di diramare un identikit del ladro che è stato fermato a pochi metri dalla zona del furto
Foto: http://www.repubblica.it/persone/2010/0 ... 6473443/1/
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Re: [O.T.] notizie e risate
Michael Myers non avrebbe chiamato la polizia 

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Re: [O.T.] notizie e risate
Questa un po' mi fa sorridere, c'è ancora chi casca in queste truffe, mah.
Risponde ad una e-mail, perde 100mila euro
Un libero professionista rodigino rimane vittima di una pesante truffa informatica
Sempre più utenti cadono nella rete dei pirati telematici
ROVIGO - Risponde a una mail seguendo le istruzioni che vi sono contenute, e perde 100mila euro. E’ quanto è accaduto a un libero professionista rodigino di 47 anni, rimasto vittima in maniera molto pesante di una truffa informatica. L’episodio risale a qualche mese fa. Il polesano si è visto recapitare un messaggio di posta elettronica da quella che pensava essere la sua banca. Nella mail veniva richiesto di cliccare su un link per riuscire a verificare gli estremi del proprio conto corrente. Il professionista l’ha fatto, e gli si è aperta una pagina web del tutto simile a quella da lui utilizzata per le transazioni bancarie on line. Lì ha immesso il suo codice di cliente e la password, ma non i numeri seriali come previsto da altri istituti di credito attraverso un oggetto necessario per autenticarsi. Infatti la sua banca non prevedeva questa forma di ulteriore tutela per le operazioni in Internet. Ha verificato che il conto, sul quale erano depositate diverse centinaia di migliaia di euro, era in ordine e non ci ha più pensato. Qualche tempo dopo, però, ha visto un inspiegabile ammanco di 100.000 euro.
Il 47enne si è subito rivolto alla polizia postale, che ha avviato le indagini. Seguendo le tracce informatiche, gli inquirenti hanno verificato come i soldi carpiti al rodigino fossero transitati in un conto corrente in Italia. Poi, erano stati trasferiti su un altro conto, per essere quindi individuati in Grecia. Una movimentazione di denaro tipica di questi casi, attuata per tentare di non far rintracciare la destinazione finale. Le indagini della polizia postale hanno portato alla scoperta che dietro la truffa informatica c’era un pugliese di 28 anni residente a Pavia. Si tratta di un ex impresario edile che si è reinventato truffatore on line. L’uomo è stato denunciato per truffa, riciclaggio, accesso abusivo a sistema telematico o informatico e detenzione di codici di accesso. Per quanto riguarda il professionista rodigino, non c’è nessuna normativa che preveda un risarcimento per le truffe informatiche. Sta al singolo istituto di credito, tramite i contratti sottoposti alla clientela, prevedere o meno i rimborsi. L’associazione bancaria italiana (Abi) nel 2008 ha raccolto in un vademecum tutte le strategie per difendersi dal phishing: oltre al perentorio invito a non rispondere mai alle mail, tra i consigli più tecnici ci sono quelli di mantenere aggiornati i software di protezione come antivirus e antispyware, oppure effettuare scansioni periodiche del proprio pc e aggiornare costantemente il sistema operativo, soffermanodosi soprattutto sulle procedure di verifica dell’autenticità della connessione con la propria banca.
http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... 8361.shtml
Risponde ad una e-mail, perde 100mila euro
Un libero professionista rodigino rimane vittima di una pesante truffa informatica
Sempre più utenti cadono nella rete dei pirati telematici
ROVIGO - Risponde a una mail seguendo le istruzioni che vi sono contenute, e perde 100mila euro. E’ quanto è accaduto a un libero professionista rodigino di 47 anni, rimasto vittima in maniera molto pesante di una truffa informatica. L’episodio risale a qualche mese fa. Il polesano si è visto recapitare un messaggio di posta elettronica da quella che pensava essere la sua banca. Nella mail veniva richiesto di cliccare su un link per riuscire a verificare gli estremi del proprio conto corrente. Il professionista l’ha fatto, e gli si è aperta una pagina web del tutto simile a quella da lui utilizzata per le transazioni bancarie on line. Lì ha immesso il suo codice di cliente e la password, ma non i numeri seriali come previsto da altri istituti di credito attraverso un oggetto necessario per autenticarsi. Infatti la sua banca non prevedeva questa forma di ulteriore tutela per le operazioni in Internet. Ha verificato che il conto, sul quale erano depositate diverse centinaia di migliaia di euro, era in ordine e non ci ha più pensato. Qualche tempo dopo, però, ha visto un inspiegabile ammanco di 100.000 euro.
Il 47enne si è subito rivolto alla polizia postale, che ha avviato le indagini. Seguendo le tracce informatiche, gli inquirenti hanno verificato come i soldi carpiti al rodigino fossero transitati in un conto corrente in Italia. Poi, erano stati trasferiti su un altro conto, per essere quindi individuati in Grecia. Una movimentazione di denaro tipica di questi casi, attuata per tentare di non far rintracciare la destinazione finale. Le indagini della polizia postale hanno portato alla scoperta che dietro la truffa informatica c’era un pugliese di 28 anni residente a Pavia. Si tratta di un ex impresario edile che si è reinventato truffatore on line. L’uomo è stato denunciato per truffa, riciclaggio, accesso abusivo a sistema telematico o informatico e detenzione di codici di accesso. Per quanto riguarda il professionista rodigino, non c’è nessuna normativa che preveda un risarcimento per le truffe informatiche. Sta al singolo istituto di credito, tramite i contratti sottoposti alla clientela, prevedere o meno i rimborsi. L’associazione bancaria italiana (Abi) nel 2008 ha raccolto in un vademecum tutte le strategie per difendersi dal phishing: oltre al perentorio invito a non rispondere mai alle mail, tra i consigli più tecnici ci sono quelli di mantenere aggiornati i software di protezione come antivirus e antispyware, oppure effettuare scansioni periodiche del proprio pc e aggiornare costantemente il sistema operativo, soffermanodosi soprattutto sulle procedure di verifica dell’autenticità della connessione con la propria banca.
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Re: [O.T.] notizie e risate
Promette seno da 25enne, l'esito e' scarso. Donna risarcita
MILANO - Un chirurgo plastico di una clinica privata di Milano aveva promesso a una donna di 38 anni che, grazie a una protesi mammaria, avrebbe potuto riavere un seno sodo e 'risollevato' come quando aveva 25 anni. L'intervento però non ha avuto i risultati sperati e il tribunale civile di Milano ha condannato il medico a risarcire la donna con quasi 11mila euro, somma che comprende il prezzo della 'plastica' ma anche il danno alla salute. Il giudice della quinta sezione civile, Damiano Spera, nel riconoscere il risarcimento alla donna, ha spiegato che "non possono ravvisarsi nel caso di specie profili di colpa professionali in capo al convenuto", ovvero il chirurgo ha operato senza errori. Tuttavia, ha promesso troppo e l'intervento non ha "prodotto il risultato concordato interpartes". La donna si era sottoposta ad una 'mastoplastica additiva' per risollevare il seno, nel maggio del 2003. Aveva portato con sé una fotografia del suo decolté quando aveva 25 anni e il medico le aveva promesso, come si legge nella sentenza, che "avrebbe avuto lo stesso seno che aveva prima della maternità e come raffigurato nella foto". A distanza di tre mesi dall'operazione però, scrive il giudice, la donna avrebbe addirittura "constatato un abbassamento del seno". Da qui la decisione di sottoporsi ad un secondo intervento "di sostituzione di protesi mammaria", questa volta però con un altro medico.
Il giudice nella causa civile, intentata nel 2004 e conclusasi alcune settimane fa,ha affrontato il caso del primo intervento che non ha prodotto i risultati sperati. Il magistrato ritiene che "l'impianto di protesi mammaria in un piano sopramuscolare" eseguito dal chirurgo "risulta progettato ed eseguito a regola d'arte, secondo una tecnica condivisa dalla gran parte dei chirurghi plastici". Il problema, si legge nella sentenza, è che "nell'ambito della chirurgia estetica è altresì possibile che il sanitario assuma nei confronti del paziente una obbligazione di risultato". Per poter raggiungere il risultato promesso, si legge ancora, il chirurgo "avrebbe quindi dovuto effettuare un altro tipo di operazione e non quella che, sia pure correttamente e senza margini di colpa, è stata dallo stesso consigliata ed eseguita". Alla donna, dunque, vanno 7.698 euro, che è quanto aveva pagato per la plastica, più 3 mila euro come "pregiudizio al bene salute derivante dall'essere stata sottoposta ad un intervento chirurgico inutile, non foriero del risultato pattuito". E con tanto di "aspettativa delusa con conseguente stato d'ansia".
MILANO - Un chirurgo plastico di una clinica privata di Milano aveva promesso a una donna di 38 anni che, grazie a una protesi mammaria, avrebbe potuto riavere un seno sodo e 'risollevato' come quando aveva 25 anni. L'intervento però non ha avuto i risultati sperati e il tribunale civile di Milano ha condannato il medico a risarcire la donna con quasi 11mila euro, somma che comprende il prezzo della 'plastica' ma anche il danno alla salute. Il giudice della quinta sezione civile, Damiano Spera, nel riconoscere il risarcimento alla donna, ha spiegato che "non possono ravvisarsi nel caso di specie profili di colpa professionali in capo al convenuto", ovvero il chirurgo ha operato senza errori. Tuttavia, ha promesso troppo e l'intervento non ha "prodotto il risultato concordato interpartes". La donna si era sottoposta ad una 'mastoplastica additiva' per risollevare il seno, nel maggio del 2003. Aveva portato con sé una fotografia del suo decolté quando aveva 25 anni e il medico le aveva promesso, come si legge nella sentenza, che "avrebbe avuto lo stesso seno che aveva prima della maternità e come raffigurato nella foto". A distanza di tre mesi dall'operazione però, scrive il giudice, la donna avrebbe addirittura "constatato un abbassamento del seno". Da qui la decisione di sottoporsi ad un secondo intervento "di sostituzione di protesi mammaria", questa volta però con un altro medico.
Il giudice nella causa civile, intentata nel 2004 e conclusasi alcune settimane fa,ha affrontato il caso del primo intervento che non ha prodotto i risultati sperati. Il magistrato ritiene che "l'impianto di protesi mammaria in un piano sopramuscolare" eseguito dal chirurgo "risulta progettato ed eseguito a regola d'arte, secondo una tecnica condivisa dalla gran parte dei chirurghi plastici". Il problema, si legge nella sentenza, è che "nell'ambito della chirurgia estetica è altresì possibile che il sanitario assuma nei confronti del paziente una obbligazione di risultato". Per poter raggiungere il risultato promesso, si legge ancora, il chirurgo "avrebbe quindi dovuto effettuare un altro tipo di operazione e non quella che, sia pure correttamente e senza margini di colpa, è stata dallo stesso consigliata ed eseguita". Alla donna, dunque, vanno 7.698 euro, che è quanto aveva pagato per la plastica, più 3 mila euro come "pregiudizio al bene salute derivante dall'essere stata sottoposta ad un intervento chirurgico inutile, non foriero del risultato pattuito". E con tanto di "aspettativa delusa con conseguente stato d'ansia".
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Re: [O.T.] notizie e risate

Urla nome di un altro durante sesso, uccisa dal compagno
Accoltellata e strangolata a Manchester, si erano conosciuti su Facebook
LONDRA - Accoltellata e strangolata con il filo elettrico della sveglia per avere urlato il nome di un altro mentre faceva sesso con il suo compagno: così è morta Joanne Kitchen, 41 anni e madre di due figli. Il Daily Telegraph, che riporta oggi il caso, scrive che il compagno di Kitchen, Gary Higgs, 44 anni, l'ha uccisa in preda ad un raptus di rabbia dopo averla udita urlare 'Chris' durante l'atto sessuale. I due si erano conosciuta l'anno scorso tramite Facebook, e da dicembre conviveva in un appartamento a Radcliffe, vicino a Manchester. Amici e parenti hanno raccontato che erano sempre sembrati una coppia "molto serena" e secondo quanto è stato appurato dalle indagini della polizia, Higgs non aveva motivo di sospettare che la compagna avesse un'amante. L'omicida è stato condannato all'ergastolo dal tribunale di Manchester e potrà chiedere uno sconto della pena soltanto tra una quindicina d'anni. Il giudice che si è occupato del caso ha infatti sancito che "non ci sono scuse" per il suo comportamento. In tribunale Higgs si è dichiarato "molto pentito" delle sue azioni: "Non le volevo fare del male, ma mi sono infuriato nel sentirla gridare il nome di un altro, non ci ho visto più. Ora mi rendo conto di ciò che ho fatto e sono pentitissimo".
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 01256.html
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Re: [O.T.] notizie e risate
Dice di essere rimasta incinta dopo aver visto un film porno in 3D. La protagonista dell’incredibile vicenda è Jennifer Stewart, moglie di un soldato dell’esercito americano.
A supporto della sua tesi, la donna ha fatto notare che ha partorito un bambino con la pelle nera, mentre lei e il marito sono “bianchi”. La Stewart ha candidamente spiegato che il bambino somiglia ad uno dei protagonisti di colore della pellicola hard.
“Un mese dopo aver visto il film, ho cominciato ad avere le vertigini e dopo vari controlli ho saputo di essere incinta”, ha detto la donna di 38 anni. Jennifer ammette anche il suo matrimonio con l’uomo, un militare degli Stati Uniti che era in servizio all’estero potrebbe essere nei guai: “Anche se mio marito ha creduto in me, il mio matrimonio potrebbe essere a rischio, ma lui sa che io sono fedele”.
Il marito Eric Johnson sembra dar ragione alla donna: “La vicenda mi fa sorgere qualche dubbio, ma io credo alla fedeltà di mia moglie e so che con la tecnologia di oggi tutto è possibile”.
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-e ... 3d-374024/
A supporto della sua tesi, la donna ha fatto notare che ha partorito un bambino con la pelle nera, mentre lei e il marito sono “bianchi”. La Stewart ha candidamente spiegato che il bambino somiglia ad uno dei protagonisti di colore della pellicola hard.
“Un mese dopo aver visto il film, ho cominciato ad avere le vertigini e dopo vari controlli ho saputo di essere incinta”, ha detto la donna di 38 anni. Jennifer ammette anche il suo matrimonio con l’uomo, un militare degli Stati Uniti che era in servizio all’estero potrebbe essere nei guai: “Anche se mio marito ha creduto in me, il mio matrimonio potrebbe essere a rischio, ma lui sa che io sono fedele”.
Il marito Eric Johnson sembra dar ragione alla donna: “La vicenda mi fa sorgere qualche dubbio, ma io credo alla fedeltà di mia moglie e so che con la tecnologia di oggi tutto è possibile”.
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Re: [O.T.] notizie e risate
Filmava le gambe delle donne al supermercato: denunciato il vicesindaco di Suzzara
http://www.gazzettadiparma.it/primapagi ... zzara.html
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