THE SEX FILES: a Dark XXX Parody (2009,Digital Sin)

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alexis machine
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THE SEX FILES: a Dark XXX Parody (2009,Digital Sin)

#1 Messaggio da alexis machine »

THE SEX FILES: A Dark XXX Parody
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(2009,Digital Sin) (USA)
Uscita: 29 ottobre 2009
Regia: Sam Hain
Fotografia: Eddie Powell
Cast: Kimberly Kane, Ashlynn Brooke, Audrey Bitoni, Aurora Snow, Gracie Glam, Jackie Daniels, Tory Lane, Taylor Vixen, Angelica Raven, Charley Chase, Anthony Rosano, Rod Fontana, Evan Stone, Tyler Knight (non sex), Pike Nelson, Ralph Long (non sex)
Durata: 132 minuti
Genere: film con trama, porno parodia
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=RMaalxypQ18

Screenshots:
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La nobile e antica arte della porno-parodia è ritornata di gran moda alla fine di questo primo decennio del terzo millennio. Una fioritura esponenziale e rigogliosa dopo anni di contingente stagnazione in cui girare film con trama ispirati al cinema mainstream sembrava ormai diventato obsoleto (privilegio di Vivid, Wicked e pochissimi altri) in un mercato dominato da produzioni gonzo e all-sex. Un filone che, a parte alcune eccezioni degne di nota (lo spettacoloso “Pirates” di Joone), ultimamente si sta concentrando più su modelli televisivi che su quelli cinematografici.
La ragione è abbastanza semplice: meno costi (una produzione tv è molto più economica di un film per il grande schermo e dunque più facilmente replicabile/parodiabile) e più pubblico (dal momento che gli show televisivi, con il boom delle reti private e dei palinsesti di 24ore, scandiscono regolarmente le nostre giornate risultando, in breve, più influenti e familiari dei grandi eventi cinematografici). Ecco allora tutto un proliferare di remake a tripla X che attingono a serial televisivi che hanno segnato l’immaginario catodico degli ultimi trent’anni: da “Star Trek” a “Happy Days”, dai “Jefferson” ai “Robinson”, passando per la “Famiglia Brady” e “Tre Cuori In Affitto”.

Dopo aver attinto a piene mani dallo sterminato giacimento di sit-com e telefilm degli anni 70 e 80, stavolta tocca ai 90, e non ad un serial qualunque ma ad uno dei più longevi e rappresentativi in assoluto: quell’ “X-Files” creato da Chris Carter che ha rivoluzionato tutti i parametri della science fiction incrociandoli con la moderna detection poliziesca, lo spionaggio a sfondo politico e la teoria dei complotti. Ambiziosa produzione Digital Sin affidata all’esordiente regista Sam Hain e interpretata da Anthony Rosano e Kimberly Kane nei panni degli agenti Fox Mulder e Dana Scully, “The Sex Files – A Dark XXX Parody” mantiene le promesse contenute nel titolo eccetto che per una cosa: non si tratta - tecnicamente - di una “parodia” ovvero di un ribaltamento comico e ridanciano dell’originale, ma è, al contrario, un rifacimento sorprendentemente fedele allo spirito e ai personaggi della serie.

A cominciare dalla notevole prova attoriale dei due protagonisti: Kimberly Kane, sorprendente non solo per la somiglianza fisica con la Gillian Anderson giovane quanto per la finezza mimetica con cui rende le sfumature salienti del personaggio (e strameritatamente premiata con l’AVN come miglior attrice dell’anno appena trascorso), il pacato e sardonico scetticismo dell’agente Scully e la sua malcelata fragilità; meno somigliante a David Duchovny ma decisamente all’altezza del ruolo anche Rosano, un tormentato e anti-eroico Fox Mulder. L’imitazione, piuttosto ben riuscita anche dal punto di vista della scrittura (i dialoghi), della regia (la bella fotografia digitale ricorda, in verità, più quella tersa e dai colori caldi dell’ultimo lungometraggio “X-Files – I Want To Believe” che gli episodi della serie di appartenenza) e della colonna sonora (sui titoli di coda c’è persino un’elaborazione, ai limiti del plagio, del celebre motivetto-sigla), risulta addirittura più “vera” e catarticamente esplicita dell’originale nel descrivere la frustrazione sessuale e l’attrazione reciproca che cova in seno alla mitica coppia, suggerita e posposta fino al gran finale. A voler proprio cercare il pelo nell’uovo un piccolo difetto c’è in quest’opera prima di Sam Hain: l’aver concentrato le perfomance pornografica in un numero limitato di scene (cinque in tutto), la cui durata è talvolta eccessiva e non sempre sostenuta da un’adeguata inventiva, che non permettono di sfruttare appieno le potenzialità della sceneggiatura sia in senso sessuale che narrativo.

Sceneggiatura che sceglie di mettere da parte ufo ed extraterresti per imboccare la pista dell’esoterismo e degli omicidi rituali. Questa a grandi linee la trama:

Skinner affida a Mulder e Scully uno strano caso di omicidio a sfondo sessuale. Un uomo ritrovato nudo, a letto, col corpo straziato e una strana scritta incisa sul petto a mani nude e con una forza sovrumana. Ben presto l’ FBI scoprirà che non si tratta di un episodio isolato. Le indagini si spostano fino a L.A. e si concentrano su una setta di ricchi viziosi dediti alla Thelema e al culto della magia sessuale secondo gl’insegnamenti del celebre occultista Aleisteir Crowley. Ma non è che un primo livello: dietro l’inspiegabile massacro c’è nientemeno che il demone Lilith o quantomeno la sua reincarnazione…

Ma quello che più conta, in fondo, è che tutti, tranne i nostri due eroi (ma alla fine si rifaranno anche loro, e con gl’interessi), scopano come ricci: ecco una doverosa panoramica sulle scene di sesso.

Scena 1: Aurora Snow, Rod Fontana
Dopo aver congedato Mulder e Scully, assegnati al caso di cui sopra, il capo dell’ FBI, Skinner (Rod Fontana) convoca la sua segretaria personale (Aurora Snow) nell’elegante ufficio. Lui ha due ore libere e lei sa bene come impiegarle. Classica scena da scopata in ufficio, un po’ troppo lunga e stereotipata ma abbastanza godibile. Aurora fa quello che deve (un po’ di tutto: deepthroat, vaginale e naturalmente anal), con grande mestiere ma senza sbattersi più di tanto; Skinner/Fontana ha un cazzo stravagante, corto e tozzo, e si rivela un performer piuttosto anonimo e compassato (come la musica elettronica che punteggia le immagini, in sottofondo) che lascia briglie sciolte alla propria cavalcatura ma è incapace di spingerla al massimo delle sue possibilità. Nell’insieme: più che sufficiente.

Scena 2: Tory Lane, Taylor Vixen
Mentre l’indagine muove i primi passi, Mulder e Scully decidono di pernottare in un motel. Stanze separate, naturalmente. Entrato per errore in quella della collega Mulder se la ritrova davanti completamente nuda, appena uscita dalla doccia. Lei non sembra affatto turbata, ma lui, impacciato, farfuglia delle scuse e si barrica in camera sua. Per calmarsi si guarda un bel pornazzo sulla tv via cavo. È una scena lesbo con Tory Lane. Ma Mulder ha visibilmente la testa altrove (ai suoi mirabolanti disegni cospiratori o a Scully nuda dall’altra parte del muro?) e, disteso sul letto, s’addormenta quasi subito. Mentre lui sogna, la scena proiettata sullo schermo prende vita e diviene un film nel film. L’espediente narrativo è banale ma la scena no. Tory è la solita forza della natura, mentre Taylor Vixen, faccino da bambina perversa e splendide tette d’alabastro, promette davvero molto bene (peccato sia un’ esordiente di 26 anni). La scena, corta e potente (solo 15 minuti) è un lesbo rockeggiante e movimentato, senza un attimo di pausa, con ottimi fingerfucking, 69 e facesitting assortiti. Tory che cavalca come un’amazzone le quattro dita che l’amica le ha sprofondato in fica è forse l’highlight più memorabile.

Scena 3: Ashlynn Brooke, Audrey Bitoni, Evan Stone
Mentre Mulder e Scully marcano stretto un sedicente sacerdote della setta di Crowley, Lilith colpisce ancora indisturbata. Incarnata da una tenebrosa Ashlynn Brooke (qui in versione mora: il nero le dona), il demone s’infiltra in un club per scambisti e adesca una coppia (Evan Stone e Audrey Bitoni) in cerca di emozioni forti. E le emozioni indubbiamente non mancano in questo threesome adrenalinico con il grande Stone che mette tutta la sua prestanza e le sue enormi qualità di performer al servizio del duo femminile. La coppia Bitoni/Brooke, una prosperosa e l’altra slanciata, funziona a dovere, dividendosi equamente il centro della scena e concedendosi un discreto interplay saffico. Bello il pompino a due lingue di cui si fregia il fortunato Evan e spettacolare la sborrata finale sulle quattro tettone protese verso di lui. E, ah si, quasi dimenticavo, il divertimento per la libertina coppia Stone/Bitoni finisce qui: l’indomani saranno rinvenuti cadaveri, trucidati con la solita incisione esoterica sul petto.

Scena 4: Charley Chase, Angelica Raven, Jackie Daniels, Gracie Glam, Pike Nelson
Il capo della setta (Ralph Long) dopo aver tentato di uccidere Mulder, salvato solo dall’intervento in extremis di Scully, viene ammanettato e interrogato dai due agenti. Ammette il suo coinvolgimento negli omicidi ma rivela che a commetterli materialmente è Lilith (Ashlynn Brooke), demone ancestrale evocato nei loro cerimoniali a base di sesso e magia nera ed ormai completamente fuori controllo. Il flashback ci mostra proprio una di questi “congressi” occulti. È una finta orgia con protagonisti Charley Chase e Pike Nelson. Finta perché le altre tre ragazze coinvolte, di fatto, non partecipano ma si limitano a fare circolo intorno ai due, masturbandosi e godendosi passivamente la scena. Charley e Pike, invece, ci danno dentro di brutto. Lei è affamata, procace e latina, lui ha un cazzo lungo, coriaceo e venoso e sa come usarlo. La scena è bella tosta, completa di anal. I momenti migliori, però, sono quelli orali: sia il provetto licking di lui che manda inizialmente in visibilio l’adepta, sia il super-pompino schiumante di saliva di lei. La venuta in bocca culmina degnamente una discreta esibizione.

Sscena 5: [Kimberly Kane, Antohny Rosano
Dopo aver chiuso in qualche modo il caso (Long viene dato in pasto all’infernale Lilith placandone, almeno per il momento, la furia sanguinaria), Mulder e Scully ritornano mestamente alle loro solitarie vite private. Così sembrerebbe: ma è qui che il porno-remake si gioca la sua carta vincente, il colpo di scena più azzeccato e sospirato. A tarda notte Mulder bussa alla porta di Scully e finalmente le confessa quello che prova per lei. Ovviamente ricambiato. E la lunga estenuante attesa (dello spettatore) viene così premiata: la scena, girata e fotografata a regola d’arte, è lunga, intensa,romantica, passionale ma non concede nulla al fast forward. Scully scopa nel modo più arrapante che i fan della serie potessero sperare e la Kane, dopo la lodevole prova d’attrice, si riconferma una delle più grandi perfomer del momento, dando il meglio di se non solo nello splendido blow-job e nello strepitoso reverse cow-girl, ma anche nell’espressività erotica e nell’intesa con il proprio partner. A Rosano/Mulder, con la sua aria perennemente stralunata, spetta il ruolo del comprimario. E lo svolge alla perfezione. Una performance che è un motivo in più, forse in assoluto il più importante, per non perdersi il film.

Voto: 7

tiffany rayne
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Re: THE SEX FILES - A DARK XXX PARODY (Digital Sin, 2009)

#2 Messaggio da tiffany rayne »

Solita ottima recensione di Alexis Machine, ho trovato in rete gli screen del film.
(Nota del mod Len801: links dei screens non funziano piu' e sono stati rimossi, ma i screens sono stato inclusi nella scheda)

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Re: THE SEX FILES - A DARK XXX PARODY (Digital Sin, 2009)

#3 Messaggio da Len801 »

tiffany rayne ha scritto:Solita ottima recensione di Alexis Machine, ho trovato in rete gli screen del film.
OK, screenshots aggiunte nella recensione.
Fascetta del film scaricata nel server e inclusa nella recensione.
Leggera modifica del testo per includere piccoli dettagli (cast completo, data di uscita, ecc) e omogenizzare il formato delle schede.

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