El Diablo ha scritto:Come ben sapete, io sono ignorante in materia, ma voglio dire: al nano chi glielo fa fare di rimanere in politica?
Più soldi? Più donnine?
Al posto suo mi ritirerei e fanculo tutto.
Quando leggo che Travaglio è di destra mi cadono le palle, di destra dove?
Ci sono due teorie:
1) E' un filantropo che vuole fare il bene del proprio paese.
2) E' entrato in politica per salvarsi dalla galera, e ha paura di finirci sul serio se dovesse ritirarsi
Io sono per la terza: è entrato in politica per paura dalla galera, ed ora il suo ego incommensurabile gli impedisce di rinunciare ai veri e propri orgasmi che gli provoca l'adorazione dei suoi fan. Forse ha anche veramente paura dei comunisti, ma non lo ritengo così coglione da credere alle idiozie che racconta...
dostum ha scritto:Scusa ma IMHO cè equivoco linguistico si parla di Forza Italia di Dotti
che è questo azzeccagarbugli qua:
diciamo anche che Dotti fu l'Avvocato civilista di Silvio (suo, se non erro, il contratto miliardiario per la Standa etc.), abilmente (e manco tanto) fatto fuori dai "legali" di nuova generazione di Silvio, intrallazzatori senza scrupoli e corruttori di Giudici venduti (vedi Previti, Squillante, Metta etc.etc. già condannati).
vado a memoria, mi pare che il vecchio Dotti, capita l'antifona, prese il largo volentieri e la sua ex compagna nonchè amica di famiglia Previti sin dall'infanzia, tale Stefania Ariosto, ebbe l'ardire di raccontare in molte aule di Tribunale, lo schifo immondo a cui assisteva durante pranzi, cene e feste comandate (esempio, corruzione a cielo aperto e scambio di buste con cospicua moneta contante tra Previti ("avvocato" di Fininvest) e Squillante (capo dei GIP romani).
Se qualcuno avesse la fantasia di andarsi leggere qualche Sentenza per intero, vi troverebbe dentro tali e tanti FATTI allucinanti che avrebbe la seria tentazione di suicidarsi dandosi in fronte la miniatura di San Pietro.
P.s. Diablo, oltre a ciò che ritiene Bellavista, credo che il Nano non molli l'osso anche perchè la confisca dei suoi beni prezzo/profitto/prodotto dei reati che ha commesso, non gli farebbe granchè piacere.
Dotti era considerato l'avvocato degli affari puliti di berlusconi, Previti di quelli sporchi.
Da Dove cazzo vieni comunque soldato? Signore Texas Signore!
Strano io ho sempre saputo che nel Texas ci nascono solo tori e checche soldato cow-boy. Tu l'aria del toro non ce l'hai neanche un po' quindi il cerchio si restringe.
PS: ma quanto è bello SuperZeta con i server nuovi di zecca.
Un giovane torinese di 26 anni, che sembra avere problemi psicologici, è stato bloccato la scorsa notte, intorno alle due mentre cercava di entrare al settimo piano del reparto solventi dell'ospedale San Raffaele dove è ricoverato Silvio Berlusconi.
Il giovane bloccato la scorsa notte nel reparto dell'ospedale San Raffaele dove è ricoverato il premier, voleva parlare con Berlusconi.
Sarebbe entrato normalmente dal parcheggio sotterraneo: nella sua vettura sono state trovare delle mazze da hockey. Immediatamente dopo essere stato fermato e identificato è stato sottoposto a perquisizione personale con esito negativo ed accompagnato all'esterno del nosocomio. In base ai primi accertamenti, sembra appunto che sia entrato nella struttura attraverso il parcheggio a pagamento: un garage multipiano e di grandi dimensioni utilizzato regolarmente sia dai dipendenti che dai visitatori. Dopo avere parcheggiato la propria auto, una Golf, dai tunnel sotterranei avrebbe utilizzato gli ascensori per giungere al piano dove è tuttora degente il Presidente del Consiglio. Il ragazzo è stato portato negli uffici della Digos dove è stata portata anche la vettura per la perquisizione e dove sono state rinvenute le mazze da hockey.
Con il san raffaele ci lavoro tutti i gironi, ieri nel parcheggio antistante il PS c er auno stuolo di camioncini di tutte le reti televisivi, con telecamere puntate al mitico settimo piano, poliziotti e carabinieri in quantità lì davanti ad ostruire il passaggio dell auto in strada e questo entra dal multipiano ahahahah
Pimpipessa ha scritto:Il ragazzo è stato portato negli uffici della Digos dove è stata portata anche la vettura per la perquisizione e dove sono state rinvenute le mazze da hockey
Il tipo è della Val Pellice, una zona delle alpi torinesi dove tutti (ma proprio tutti) giocano a hockey... se hanno rinvenuto solo quello nell'auto, non è che si debba subito pensare al peggio...
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
Pimpipessa ha scritto:Un giovane torinese di 26 anni, che sembra avere problemi psicologici, è stato bloccato la scorsa notte, intorno alle due mentre cercava di entrare al settimo piano del reparto solventi dell'ospedale San Raffaele dove è ricoverato Silvio Berlusconi. ...
Con il san raffaele ci lavoro tutti i gironi, ieri nel parcheggio antistante il PS c er auno stuolo di camioncini di tutte le reti televisivi, con telecamere puntate al mitico settimo piano, poliziotti e carabinieri in quantità lì davanti ad ostruire il passaggio dell auto in strada e questo entra dal multipiano ahahahah
a meno che non fosse ricoverato pure lui in psichiatria
Pimpipessa ha scritto:Il ragazzo è stato portato negli uffici della Digos dove è stata portata anche la vettura per la perquisizione e dove sono state rinvenute le mazze da hockey
Il tipo è della Val Pellice, una zona delle alpi torinesi dove tutti (ma proprio tutti) giocano a hockey... se hanno rinvenuto solo quello nell'auto, non è che si debba subito pensare al peggio...
Il vero problema è che questo tuo post sarà pluriquotato dal Boccino ed dal Saunista disperato (che, ricordo, si è mantenuto ambiguo sullo stupro dei CC a Franca Rame)
E questo fatto, donegal, ti annoierà a morte
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
la normalizzazione di internet e' cominciata. se cercate in google immagini la foto di silvio ferito, inserendo la chiave Massimo Tartaglia Berlusconi, non esce nessuna delle immagini famigerate. bella storia eh?
digestivo: la vita e le opere di Fabrizio Cicchitto.
Luca Telese per "Il Fatto Quotidiano".
Per noi che (a sentir lui) saremmo "un mattinale delle procure" affiliato al "network dell'odio" (di al Qaeda stranamente non ha parlato) è doveroso premettere che Fabrizio Cicchitto (oggi la più frenetica testa d'ariete della falange di attacco berlusconiana) è una persona amabile: il suo inconfondibile sorriso mascellato da Joker è in realtà segnato da una storia politica complessa e dolorosa.
In questi giorni lo si vede sempre in tv: speciale Tg1, al Tg2, Tg5, impegnato a spiegare che Tartaglia non è un ragazzo psicolabile, ma un giovane pasdaran prodotto da "una campagna d'odio" (la nostra, pare). Chissà come mai Cicchitto non dice che la famiglia Tartaglia non era girotondina ma, lo dice il padre, craxiana come lui.
Il primo a notarlo, questo focoso ragazzo uscito dal turbine del 1968 ("Quando con i fasci ci facevo a botte - sorrideva Cicchi - ma prendendole") fu il mitico Fortebraccio. Alla penna più affilata del'Unità, il furore ideologico di questo giovane - antiamericano e massimalista - che usciva dal movimento per diventare socialista lombardiano ispirò una definizione divina, che battezzava una nuova corrente ideologica: "Il marxismo-cicchittismo".
TESSERA 2232. "Cicchi" era già come oggi: ardimentoso, intellettualmente spericolato, amante delle parole grosse, un debole per le polemiche. La sua prima vita politica si interruppe drammaticamente ai tempi in cui la corrente lombardiana frequentava il convento delle convertite e lui era uno dei discepoli del vecchio maestro socialista. Erano già uscite le voci sulla sua affiliazione alla P2 e Cicchitto risultava essere intestatario della tessera 2232 (data di iniziazione 12 dicembre 1980). In una riunione drammatica il vecchio Lombardi gli chiese: "E' vero che sei affiliato?".
Lui, mesto, rispose: "Sì". Allora Lombardi gettò il suo bastone per terra e lo schiaffeggiò platealmente: "Ammetti tutto. E basta". Chicchitto ammise (e fu uno dei pochi): "La politica italiana è una guerra per bande - disse - mi sentii isolato, mi iscrissi per cercare protezione". Raccontò tutto dopo una celebre lettera aperta di Giampiero Mughini ("A un fratello smarrito"). Nell'Italia in cui tutti negavano, questa confessione gli costò 7 lunghi anni di purgatorio.
A riabilitarlo fu Bettino Craxi, che nell'ottobre del 1987, da Milano, lo evocò in una assemblea socialista, pur senza nominarlo: "Abbiamo affrontato il problema di un compagno che ammise di essersi iscritto alla P2 e di aver commesso un errore... E' stato 7 anni ai margini del partito, ci siamo chiesti se era giusto che continuasse così". Craxi fece una delle sue storiche pause e concluse: "Abbiamo concluso che non era giusto".
"PROGRESSISTA BERLUSCONIANO". Tornò con una responsabilità minore, nel settore economico, e quello stesso gusto per la polemica. Si cosparse il capo di cenere e (intervistato da Giuliano Ferrara) giurò: "Non mi associo più nemmeno a una bocciofila". Poi, amarissimo: "Quando sei in disgrazia quelli a cui hai dato una mano non te lo perdonano". Raccontò cosa gli aveva detto Craxi: "Devi ricominciare da zero". Ma una volta tornato in pista ci prese gusto. Amava sparare sul Pci ("Non c'è niente di peggio che il sovversivismo moderato") e le tv di Berlusconi ("Tv privata? Gli squali attendono").
Riesce a diventare capogruppo del Psi nel 1994, ma di nuovo il mondo gli cade sulla testa (con Tangentopoli il garofano si estingue).
Una volta incrocia le lame con Giuliano Ferrara: "Giulianoferraratogliatticraxiberlusconi", lo battezza. L'Elefantino risponde coniando un feroce acronimo parallelo: "Fabriziocicchittosignorileortolanigelli" (la peggio l'ha avuta lui). Nerio Nesi, ex compagno, testimone del drammatico colloquio con Lombardi: "Quando parla della sinistra, lo fa con astio. Sembra un prete spretato". Lui avvalora: "La sinistra è finita nel ‘92, la casa dei socialisti è nel Pdl".
Pochi ricordano però, che nel 1994, ai tempi della discesa in campo, "Cicchi" si candidò in Puglia. Con il Cavaliere? Macché: contro di lui, con i Progressisti. Ne uscì con amarezza dopo la mancata elezione (aveva davanti Occhetto). Inizia una fase (come racconta il suo compagno di allora, Bobo Craxi) "di carboneria socialista". Tempi grami e difficili, scampoli di eleggibilitè
IL CONVERTITO DI ARCORE. Così nel 1999, con Margherita Boniver, approda alla corte del Cavaliere, a cui viene presentato da Gianni De Michelis. Scrive articoli, saggi, libri: da quelle parti serve come il pane. Il polemismo è sempre il suo tallone d'Achille. Querela l'Unità per aver citato la via dove abita, dà del "traditore di Craxi" a Claudio Martelli.
A Barbara Romano su Libero dice: "Ho fatto due grandi errori, nella vita. Il primo iscrivermi alla P2". E l'altro? "Corteggiare le ragazze citando Weber, col risultato che quelle scappavano dai palestrati". Dopo le lezioni del 2008 diventa capogruppo del Pdl a Montecitorio. Purgatorio finito? Berlusconi grida a Italo Bocchino: "Gli serve un sarto! Portalo da Mazzuoccolo!".
Arriva persino la consacrazione letteraria degli indimenticabili versi che il ministro Bondi gli dedica: "La mia fede/ è la tenerezza dei tuoi sguardi./ La tua fede è nelle parole che cerco". Malgrado l'idillio è lui il protagonista della rottura con An che precede il Predellino.
Lo fischiano al Lirico di Assisi: "Questi stronzi - lo sente gridare al telefonino Francesco Specchia di Libero - mi hanno messo davanti al plotone d'esecuzione". Di nuovo grida all'imbarbarimento, di nuovo esibisce quel sorriso da Joker triste in tv. E a noi "del network dell'odio", quel malinconico zelo fa simpatia. Sarà, come dice Bondi, la tenerezza dei suoi sguardi?
“Silvio Berlusconi dalla faccia massacrata è Gesù Cristo flagellato e coronato di spine dopo essere stato picchiato (proprio in volto) durante l’interrogatorio del Sinedrio. Due maschere di sangue perfettamente sovrapponibili. […] Tutta la vicenda sembra un libro di René Girard, il sommo antropologo che ha svelato come Cristo, agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, sia il capro espiatorio che fondando il cristianesimo abolisce il capro espiatorio, e la lapidazione”
Camillo Langone, Il Foglio, 16.12.2009
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
sigile ha scritto:digestivo: la vita e le opere di Fabrizio Cicchitto.
Luca Telese per "Il Fatto Quotidiano".
Per noi che (a sentir lui) saremmo "un mattinale delle procure" affiliato al "network dell'odio" (di al Qaeda stranamente non ha parlato) è doveroso premettere che Fabrizio Cicchitto (oggi la più frenetica testa d'ariete della falange di attacco berlusconiana) è una persona amabile: il suo inconfondibile sorriso mascellato da Joker è in realtà segnato da una storia politica complessa e dolorosa.
In questi giorni lo si vede sempre in tv: speciale Tg1, al Tg2, Tg5, impegnato a spiegare che Tartaglia non è un ragazzo psicolabile, ma un giovane pasdaran prodotto da "una campagna d'odio" (la nostra, pare). Chissà come mai Cicchitto non dice che la famiglia Tartaglia non era girotondina ma, lo dice il padre, craxiana come lui.
Il primo a notarlo, questo focoso ragazzo uscito dal turbine del 1968 ("Quando con i fasci ci facevo a botte - sorrideva Cicchi - ma prendendole") fu il mitico Fortebraccio. Alla penna più affilata del'Unità, il furore ideologico di questo giovane - antiamericano e massimalista - che usciva dal movimento per diventare socialista lombardiano ispirò una definizione divina, che battezzava una nuova corrente ideologica: "Il marxismo-cicchittismo".
TESSERA 2232. "Cicchi" era già come oggi: ardimentoso, intellettualmente spericolato, amante delle parole grosse, un debole per le polemiche. La sua prima vita politica si interruppe drammaticamente ai tempi in cui la corrente lombardiana frequentava il convento delle convertite e lui era uno dei discepoli del vecchio maestro socialista. Erano già uscite le voci sulla sua affiliazione alla P2 e Cicchitto risultava essere intestatario della tessera 2232 (data di iniziazione 12 dicembre 1980). In una riunione drammatica il vecchio Lombardi gli chiese: "E' vero che sei affiliato?".
Lui, mesto, rispose: "Sì". Allora Lombardi gettò il suo bastone per terra e lo schiaffeggiò platealmente: "Ammetti tutto. E basta". Chicchitto ammise (e fu uno dei pochi): "La politica italiana è una guerra per bande - disse - mi sentii isolato, mi iscrissi per cercare protezione". Raccontò tutto dopo una celebre lettera aperta di Giampiero Mughini ("A un fratello smarrito"). Nell'Italia in cui tutti negavano, questa confessione gli costò 7 lunghi anni di purgatorio.
A riabilitarlo fu Bettino Craxi, che nell'ottobre del 1987, da Milano, lo evocò in una assemblea socialista, pur senza nominarlo: "Abbiamo affrontato il problema di un compagno che ammise di essersi iscritto alla P2 e di aver commesso un errore... E' stato 7 anni ai margini del partito, ci siamo chiesti se era giusto che continuasse così". Craxi fece una delle sue storiche pause e concluse: "Abbiamo concluso che non era giusto".
"PROGRESSISTA BERLUSCONIANO". Tornò con una responsabilità minore, nel settore economico, e quello stesso gusto per la polemica. Si cosparse il capo di cenere e (intervistato da Giuliano Ferrara) giurò: "Non mi associo più nemmeno a una bocciofila". Poi, amarissimo: "Quando sei in disgrazia quelli a cui hai dato una mano non te lo perdonano". Raccontò cosa gli aveva detto Craxi: "Devi ricominciare da zero". Ma una volta tornato in pista ci prese gusto. Amava sparare sul Pci ("Non c'è niente di peggio che il sovversivismo moderato") e le tv di Berlusconi ("Tv privata? Gli squali attendono").
Riesce a diventare capogruppo del Psi nel 1994, ma di nuovo il mondo gli cade sulla testa (con Tangentopoli il garofano si estingue).
Una volta incrocia le lame con Giuliano Ferrara: "Giulianoferraratogliatticraxiberlusconi", lo battezza. L'Elefantino risponde coniando un feroce acronimo parallelo: "Fabriziocicchittosignorileortolanigelli" (la peggio l'ha avuta lui). Nerio Nesi, ex compagno, testimone del drammatico colloquio con Lombardi: "Quando parla della sinistra, lo fa con astio. Sembra un prete spretato". Lui avvalora: "La sinistra è finita nel ‘92, la casa dei socialisti è nel Pdl".
Pochi ricordano però, che nel 1994, ai tempi della discesa in campo, "Cicchi" si candidò in Puglia. Con il Cavaliere? Macché: contro di lui, con i Progressisti. Ne uscì con amarezza dopo la mancata elezione (aveva davanti Occhetto). Inizia una fase (come racconta il suo compagno di allora, Bobo Craxi) "di carboneria socialista". Tempi grami e difficili, scampoli di eleggibilitè
IL CONVERTITO DI ARCORE. Così nel 1999, con Margherita Boniver, approda alla corte del Cavaliere, a cui viene presentato da Gianni De Michelis. Scrive articoli, saggi, libri: da quelle parti serve come il pane. Il polemismo è sempre il suo tallone d'Achille. Querela l'Unità per aver citato la via dove abita, dà del "traditore di Craxi" a Claudio Martelli.
A Barbara Romano su Libero dice: "Ho fatto due grandi errori, nella vita. Il primo iscrivermi alla P2". E l'altro? "Corteggiare le ragazze citando Weber, col risultato che quelle scappavano dai palestrati". Dopo le lezioni del 2008 diventa capogruppo del Pdl a Montecitorio. Purgatorio finito? Berlusconi grida a Italo Bocchino: "Gli serve un sarto! Portalo da Mazzuoccolo!".
Arriva persino la consacrazione letteraria degli indimenticabili versi che il ministro Bondi gli dedica: "La mia fede/ è la tenerezza dei tuoi sguardi./ La tua fede è nelle parole che cerco". Malgrado l'idillio è lui il protagonista della rottura con An che precede il Predellino.
Lo fischiano al Lirico di Assisi: "Questi stronzi - lo sente gridare al telefonino Francesco Specchia di Libero - mi hanno messo davanti al plotone d'esecuzione". Di nuovo grida all'imbarbarimento, di nuovo esibisce quel sorriso da Joker triste in tv. E a noi "del network dell'odio", quel malinconico zelo fa simpatia. Sarà, come dice Bondi, la tenerezza dei suoi sguardi?
E' il cicchi-berlusconismo, bellezza.
Colgo l'occasione per auto grogiolarmi per un episodio della mia oscura esistenza passata:
Ebbi l'onore di canzonare Cicchitto in Direzione Nazionale, ricordandogli di essere un piduista, e, soprattutto, di aver tradito Lombardi.
L'incauto Cicchitto, come suo stile, mi si avvicinò minaccioso, ma dal momento che all'epoca ero più gagliardo, lo schiaffeggiai urlando " Questo te lo manda Riccardo dalla tomba, brutto vigliacco", e lo spinsi , facendolo andare per le terre.
E poi si dice che i Partiti erano il male.....
Ci si divertiva un casino, altrochè
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
Questo fatto della P2 andrebbe collocato nel contesto in cui è maturato,storicizzato intendo e valutato ,caso per caso, le responsabilità effettive di ognuno.