James (S)Hunt ha scritto:repeat ha scritto:Drogato_ di_porno ha scritto:Eccellente post di repeat che sicuramente ha un cultura storica superiore alla mia. Mi limito ad una chiosa su Schumacher: è verissimo che lottare contro Senna, Mansell, Prost ecc. è molto più difficile che con Barrichello, Montoya ecc.; però al suo debutto con la Jordan si era subito capito che era uno "super". Lo Schmuy del '92-'93, quello con la bella Benetton gialla dal muso a "squalo" (motore Ford 8 cilindri, Ross Brawn al muretto e Rory Byrne al progetto) si stava inserendo bene nei duelli dell'epoca. Insomma, a mio avviso uno Schumy più maturo avrebbe potuto competere alla grande coi mostri sacri. Notate che nel 1992
"Cominciò a delinearsi la rivalità tra il fuoriclasse brasiliano e l'emergente pilota tedesco: in Brasile Schumacher accusò pubblicamente Senna di averlo ostacolato in gara con comportamenti poco corretti, mentre in realtà era stata l'elettronica della McLaren la causa degli improvvisi rallentamenti del brasiliano. In Francia, il tedesco tamponò Senna al primo giro: dopo l'interruzione della gara per la pioggia, il brasiliano, dismessa già la tuta da gara, discusse animatamente con Schumacher, rimproverandolo, tenendo a distanza le telecamere, per il suo comportamento in Brasile, quando il tedesco lo aveva accusato di rallentarlo volutamente e chiedendogli spiegazioni sull'accaduto. La rivalità proseguì ad Hockenheim, in Germania, durante una sessione di test in cui i due si sfiorarono più volte con le ruote ed ai box arrivarono quasi alle mani." (wikipedia)
Insomma, se quello stramaledetto giorno di maggio del 1994 Senna non fosse morto (segnando una svolta nella storia della F1, tutto sarebbe cambiato) io dico che ci saremmo divertiti ancora per qualche anno come ai bei tempi. Per l'amarcord, questa era la Benetton col muso a Squalo (la posto perchè mi piaceva un casino):

Perfettamente d'accordo con te.
Io, infatti, non intendevo sminuire il talento (mostruoso!) di Schumacher. Il tedesco è stato un pilota del livello di Senna e Prost. Su questo non ci piove. Nella mia personale "Top Five" dell'ultimo mezzo secolo di Formula 1, il nome di Schumy compare accanto a quelli di Clark, Stewart, Senna e Prost.
E' ovvio, però, che 7 titoli mondiali e 91 vittorie si possono ottenere se, invece di lottare contro piloti del livello di Piquet, Mansell, Lauda, Senna e Prost, il destino ti assegna la sfida (oggettivamente più facile) contro i vari Damon Hill, David Coulthard, Jean Alesi, Jacques Villeneuve, Montoya, Ralf Schumacher, Barrichello etc...
piloti, tutti questi, di un livello decisamente inferiore, e rispetto al tedesco e rispetto ai campioni del passato citati prima. La differenza (di classe, di manico, di piede e di talento) era troppa... e i risultati non potevano non registrarla.
A ben vedere, gli unici due avversari di livello che Schumy ha dovuto affrontare, dopo il 1993, nella sua lunga carriera sono stati Mika Hakkinen e Fernando Alonso; ai quali si può aggiungere, con qualche riserva, anche Kimi Raikkonen. Siamo, come vedi, ben lontani dai Lauda, Rosberg, Prost, Piquet, Mansell e Schumacher (nel biennio 1992-1993) con i quali si è dovuto misurare Ayrton Senna. Per non parlare dei vari Arnoux, Patrese, De Angelis, Alboreto, Berger etc... piloti di un valore inferiore ma che, nell'era dei Coulthard e dei Barrichello, avrebbero fatto una figura decisamente migliore.
Per questi motivi, quindi, uno come Prost ha vinto
"solo" 51 GP e 4 mondiali... mentre Schumacher ha potuto mettere in bacheca 7 mondiali e 91 Gp.
Tutto qui. Non credo di aver detto una cosa fuori dalla realtà.
Non credo che schumi abbia vinto tanto perchè avesse dei rivali + scarsi rispetto ai vari prost/senna, semplicemete era il pilota migliore sulla macchina migliore senza un degno compagno di squadra: la mclaren anni 1984/1991 era una vettura fantastica e solo la rivalità tra i compagni di squadra (lauda/prost prima, prost/senna poi) non ha permesso a prost (ad esempio) di raggiungere i numeri di schumacher, oltre al fatto che in quegli anni le stagione era di 15/16 gare e non 18/20 come negli anni 2000.
Ovvio, anche la longevità ha il suo peso in questa questione.
Ad esempio, Schumacher ha fatto 68 pole positions; Senna "solo" 65. Ma Schumacher ha disputato 270 GP, mentre il brasiliano solo 161. In termini relativi, quindi, 65 poles in 161 GP sono un risultato decisamente migliore rispetto a 68 poles in 270 GP. E lo stesso discorso si può estendere alle vittorie. Clark vinse "solo" 25 GP, mentre Schumy se ne è aggiudicato ben 91. Ma lo scozzese corse solo 72 GP, mentre il tedesco, come detto prima, ne ha disputati 270. In termini relativi, anche qui, il risultato di Clark è un risultato migliore rispetto a quello del tedesco (anche se di qualche decimo di percentuale).
I cinque titoli mondiali di Juan Manuel Fangio, ottenuti in sole 8 stagioni, sono un risultato decisamente migliore, sempre in termini relativi, rispetto ai 7 titoli iridiati conquistati da Schumy in 16 stagioni e mezzo.
Insomma, i numeri possono essere comunque interpretati, a prescindere dal livello della competizione e della sfida.
Ma il livello della competizione ha il suo peso. Se tu sei Schumacher, cioè un fuoriclasse assoluto, e ti trovi a gareggiare molto spesso sulla migliore macchina e senza avversari degni del tuo talento... è ovvio che non potrai che vincere. E molto, anche.
Quando si è trovato contro una gran macchina (la Williams del biennio 1996/1997) o un gran pilota su una buona/gran macchina (Hakkinen sulla McLaren, Alonso sulla Renault) anche il grande Schumy ha perso... e, talvolta, in malo modo. Segno, come è naturale, che nessuno è imbattibile. Neppure lo Schumy dei tempi d'oro.
Ora, per come la vedo io, la vera differenza fra Senna, Prost e Schumacher non sta nel talento. I tre, più o meno, si equivalgono. Le differenze, in termini di prestazioni assolute in condizioni normali, erano minime. Talmente minime da essere sostanzialmente irrilevanti. Qualche differenza in più, a vantaggio del brasiliano e del tedesco, in condizioni estreme (bagnato, macchina non performante).
La vera differenza fra i tre l'ha fatta il valore degli avversari contro i quali hanno dovuto correre.
I primi due (Senna e Prost) si sono scontrati per quasi tutta la carriera, spartendosi titoli e gran premi; avendo anche da fronteggiare la sfida difficile e altissima che proveniva dai vari Piquet, Mansell, Lauda, Rosberg e via dicendo.
Schumy ha avuto la fortuna di correre, a partire dal 1994, e cioè per la gran parte della sua carriera (iniziata a fine 91), senza un avversario all'altezza sua o dei due di cui sopra.
Nel biennio in cui il tedesco ha gareggiato contro Prost e Senna, infatti, i risultati sono molto diversi da quelli del periodo successivo. Nel 1993, ad esempio, Senna - che in McLaren aveva a disposizione i motori "clienti" della Ford - vinse ben 5 gran premi e ottenne anche una pole position, lottando per il titolo iridato almeno fino a metà stagione contro l'imprendibile Williams-Renault di Prost. Schumacher, che aveva una fornitura di motori Ford ufficiali e che guidava una Benetton concettualmente e progettualmente già molto vicina a quella degli anni successivi, vinse solo 1 gara e non ottenne nessuna pole. Probabilmente, senza Senna in pista, Schumy avrebbe vinto altre due o tre gare e avrebbe magari fatto registrare anche una pole.
D'altra parte, quanto pesi la presenza o l'assenza di un avversario è chiarissimo, analizzando la stagione 1994. Con Senna in pista, nelle prime tre gare, era impossibile (o difficilissimo) riuscire a spuntarla sul giro cronometrato. Fra il brasiliano e il suo compagno di squadra (l'inglese Damon Hill) c'era una differenza superiore al secondo in qualifica. Schumy riusciva a battere Hill, ma non andava oltre il secondo tempo in prova, battuto dal brasiliano. Morto Senna, Damon Hill non era in grado di contrastare il tedesco della Benetton sul giro cronometrato, e pur avendo la stessa macchina con la quale Ayrton aveva fatto registrare le prime tre poles della stagione, la pole, da Montecarlo in poi, andò al tedesco!
Cos'era cambiato?
Non c'era più in pista Ayrton. Ecco cos'era cambiato. Senza Ayrton, Schumy poteva conquistare "agevolmente" quella pole che, con il brasiliano in pista, fino ad allora, non aveva mai raggiunto.
Ora, e chiudo, questo Hill, che era oltre un secondo meno veloce di Ayrton sul giro cronometrato, è stato il principale avversario di Schumacher nel triennio 1994/1996. E' chiaro che con un avversario così "debole" il tedesco ha avuto gioco facile. O più facile.
Conta. Conta eccome il livello degli avversari.

La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.