[O.T.] Paure ataviche
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
- vertigoblu
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- Iscritto il: 20/12/2006, 20:18
nonono wardog a me ispira più terrore di tutti i forumisti messi assieme.
il mio sogno/incubo ricorrente è un'ipotetica cena del forum dove io siedo accanto al gigante wardog e ciancio con voce querula di cazzate varie con enfasi da sprovveduto...
ad un certo punto la gaffe...
mi rendo conto che qualcosa ha urtato la sensibilità di wardog da come mi guarda ,freddo ma risolutivo...non faccio in tempo a chieder perdono nè nulla ..
l'ultima cosa che sento è il rumore del collo che si spezza
il mio....
il mio sogno/incubo ricorrente è un'ipotetica cena del forum dove io siedo accanto al gigante wardog e ciancio con voce querula di cazzate varie con enfasi da sprovveduto...
ad un certo punto la gaffe...
mi rendo conto che qualcosa ha urtato la sensibilità di wardog da come mi guarda ,freddo ma risolutivo...non faccio in tempo a chieder perdono nè nulla ..
l'ultima cosa che sento è il rumore del collo che si spezza
il mio....
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky
Erwin Panofsky
mi fanno paura le grandi masse incontrollate.
un timore non atavico, ma indotto.
a 14 anni con un amico, chiamiamolo Gaetano, lanciamo giù dal 4° piano dell'abitazione di un compagno di classe, Insolera, sputi e boli di saliva, che si spiaccicano tranquilli sull'asfalto caldissimo.
il tardo pomeriggio è noioso ed è un passatempo idiota, ma chi non è idiota a 14 anni?
poi -per variare- lasciamo cadere dritto dritto dal balcone un uovo.
colpisce sul seno una mamma, che spunta inopportuna da sotto un balcone e che tiene per mano un bambino
la sentiamo urlare che è esplosa la testa del figlio.
ovviamente non è vero è l'uovo che è esploso sulle tette della madre, ed è schizzato dappertutto.
è impressionabile, come tutte le mamme sicule sotto al sole.
con la nonchalance allarmata tipica di chi sente puzza di tragedia, facciamo per andare via quando sale dalla tromba delle scale un rombo impressionante.
almeno 30 persone salgono su rumoreggiando, si è diffusa la notizia -falsa- che qualcuno abbia lanciato dal balcone uno sgabello che ha spappolato la testa al ragazzino.
ci chiudiamo, io e il mio amico, a chieve in camera dell'infido Insolera, che nel frattempo, per salvarsi il culo, urla che l'abbiamo sequestrato in casa sua costringendolo a prender parte al lancio degli oggetti.
il corridoio è invaso da una fiumana di persone isteriche, che battono alla porta ed urlano "assassini".
io, che di solito sono piuttosto convincente, prendo a trattare col portavoce della folla, da una parte all'altra della porta.
intanto lo sgabello che avrebbe colpito il bambino facendogli esplodere la testa non so come si è trasformato in un televisore portatile.
le trattative vanno a buon fine, ci promettono di non farci la pelle e di lasciarci uscire dalla stanza.
appena la porta si apre, il perdfido Insolera, forse per rafforzare la sua incolumità , ci indica a dito urlando: "sono loro! sono loro!".
il mio amico fa qualcosa che non scorderó mai: stacca dalla parete una racchetta da tennis e la rotea in aria, terrorizzato, facendosi strada tra la folla che alla vista dell'arma si inselvaggisce come una muta di cani da caccia, decidendo evidentemente che la tregua è terminata e che è tempo di farci a pezzi.
io spingo la testa sotto il giubboto del pazzo che sta frullando la sciabola improvvisata in aria e come un treno folle percorriamo il corridoio sotto una gragnuola scatenata di pugni e calci.
scendere le scale è come sottoporsi allo schiaffo del soldato a guantanamo, tra guardiani tarantolati: gli occhi fuori dalla testa delle mamme indignate, le braccia tese e i pugni chiusi degli uomini, un'orchestra stonata e allucinata di grida e bestemmie al nostro indirizzo.
"assassini!"
appena fuori dal portone del palazzo, sull'asfalto del cortile quel bastardissimo frantumatissimo spappolatoissimo fragile uovo del cazzo.
dico, avró motivo di temere le masse incontrollate e incazzate?
p.s.
squali e scarafaggi, ma in second'ordine.
come diavolo fa un uovo a trasformarsi prima in uno sgabello e poi in un televisore portatile?
un timore non atavico, ma indotto.
a 14 anni con un amico, chiamiamolo Gaetano, lanciamo giù dal 4° piano dell'abitazione di un compagno di classe, Insolera, sputi e boli di saliva, che si spiaccicano tranquilli sull'asfalto caldissimo.
il tardo pomeriggio è noioso ed è un passatempo idiota, ma chi non è idiota a 14 anni?
poi -per variare- lasciamo cadere dritto dritto dal balcone un uovo.
colpisce sul seno una mamma, che spunta inopportuna da sotto un balcone e che tiene per mano un bambino
la sentiamo urlare che è esplosa la testa del figlio.
ovviamente non è vero è l'uovo che è esploso sulle tette della madre, ed è schizzato dappertutto.
è impressionabile, come tutte le mamme sicule sotto al sole.
con la nonchalance allarmata tipica di chi sente puzza di tragedia, facciamo per andare via quando sale dalla tromba delle scale un rombo impressionante.
almeno 30 persone salgono su rumoreggiando, si è diffusa la notizia -falsa- che qualcuno abbia lanciato dal balcone uno sgabello che ha spappolato la testa al ragazzino.
ci chiudiamo, io e il mio amico, a chieve in camera dell'infido Insolera, che nel frattempo, per salvarsi il culo, urla che l'abbiamo sequestrato in casa sua costringendolo a prender parte al lancio degli oggetti.
il corridoio è invaso da una fiumana di persone isteriche, che battono alla porta ed urlano "assassini".
io, che di solito sono piuttosto convincente, prendo a trattare col portavoce della folla, da una parte all'altra della porta.
intanto lo sgabello che avrebbe colpito il bambino facendogli esplodere la testa non so come si è trasformato in un televisore portatile.
le trattative vanno a buon fine, ci promettono di non farci la pelle e di lasciarci uscire dalla stanza.
appena la porta si apre, il perdfido Insolera, forse per rafforzare la sua incolumità , ci indica a dito urlando: "sono loro! sono loro!".
il mio amico fa qualcosa che non scorderó mai: stacca dalla parete una racchetta da tennis e la rotea in aria, terrorizzato, facendosi strada tra la folla che alla vista dell'arma si inselvaggisce come una muta di cani da caccia, decidendo evidentemente che la tregua è terminata e che è tempo di farci a pezzi.
io spingo la testa sotto il giubboto del pazzo che sta frullando la sciabola improvvisata in aria e come un treno folle percorriamo il corridoio sotto una gragnuola scatenata di pugni e calci.
scendere le scale è come sottoporsi allo schiaffo del soldato a guantanamo, tra guardiani tarantolati: gli occhi fuori dalla testa delle mamme indignate, le braccia tese e i pugni chiusi degli uomini, un'orchestra stonata e allucinata di grida e bestemmie al nostro indirizzo.
"assassini!"
appena fuori dal portone del palazzo, sull'asfalto del cortile quel bastardissimo frantumatissimo spappolatoissimo fragile uovo del cazzo.
dico, avró motivo di temere le masse incontrollate e incazzate?
p.s.
squali e scarafaggi, ma in second'ordine.
come diavolo fa un uovo a trasformarsi prima in uno sgabello e poi in un televisore portatile?
ma nessuno si è premurato di controllare quella cazzo di testa del bambino prima di iniziare la caccia?HB ha scritto:mi fanno paura le grandi masse incontrollate.
un timore non atavico, ma indotto.
a 14 anni con un amico, chiamiamolo Gaetano, lanciamo giù dal 4° piano dell'abitazione di un compagno di classe, Insolera, sputi e boli di saliva, che si spiaccicano tranquilli sull'asfalto caldissimo.
il tardo pomeriggio è noioso ed è un passatempo idiota, ma chi non è idiota a 14 anni?
poi -per variare- lasciamo cadere dritto dritto dal balcone un uovo.
colpisce sul seno una mamma, che spunta inopportuna da sotto un balcone e che tiene per mano un bambino
la sentiamo urlare che è esplosa la testa del figlio.
ovviamente non è vero è l'uovo che è esploso sulle tette della madre, ed è schizzato dappertutto.
è impressionabile, come tutte le mamme sicule sotto al sole.
con la nonchalance allarmata tipica di chi sente puzza di tragedia, facciamo per andare via quando sale dalla tromba delle scale un rombo impressionante.
almeno 30 persone salgono su rumoreggiando, si è diffusa la notizia -falsa- che qualcuno abbia lanciato dal balcone uno sgabello che ha spappolato la testa al ragazzino.
ci chiudiamo, io e il mio amico, a chieve in camera dell'infido Insolera, che nel frattempo, per salvarsi il culo, urla che l'abbiamo sequestrato in casa sua costringendolo a prender parte al lancio degli oggetti.
il corridoio è invaso da una fiumana di persone isteriche, che battono alla porta ed urlano "assassini".
io, che di solito sono piuttosto convincente, prendo a trattare col portavoce della folla, da una parte all'altra della porta.
intanto lo sgabello che avrebbe colpito il bambino facendogli esplodere la testa non so come si è trasformato in un televisore portatile.
le trattative vanno a buon fine, ci promettono di non farci la pelle e di lasciarci uscire dalla stanza.
appena la porta si apre, il perdfido Insolera, forse per rafforzare la sua incolumità , ci indica a dito urlando: "sono loro! sono loro!".
il mio amico fa qualcosa che non scorderó mai: stacca dalla parete una racchetta da tennis e la rotea in aria, terrorizzato, facendosi strada tra la folla che alla vista dell'arma si inselvaggisce come una muta di cani da caccia, decidendo evidentemente che la tregua è terminata e che è tempo di farci a pezzi.
io spingo la testa sotto il giubboto del pazzo che sta frullando la sciabola improvvisata in aria e come un treno folle percorriamo il corridoio sotto una gragnuola scatenata di pugni e calci.
scendere le scale è come sottoporsi allo schiaffo del soldato a guantanamo, tra guardiani tarantolati: gli occhi fuori dalla testa delle mamme indignate, le braccia tese e i pugni chiusi degli uomini, un'orchestra stonata e allucinata di grida e bestemmie al nostro indirizzo.
"assassini!"
appena fuori dal portone del palazzo, sull'asfalto del cortile quel bastardissimo frantumatissimo spappolatoissimo fragile uovo del cazzo.
dico, avró motivo di temere le masse incontrollate e incazzate?
p.s.
squali e scarafaggi, ma in second'ordine.
come diavolo fa un uovo a trasformarsi prima in uno sgabello e poi in un televisore portatile?
INSOLERA FIGLIO DI PUTTANA...
Sono un forumista-immagine.
georgino w. bush si sente ripetere da tempo una domanda simile.danny ha scritto:ma nessuno si è premurato di controllare quella cazzo di testa del bambino prima di iniziare la caccia?
"ma nessuno si è premurato di controllare quelle cazzo di armi di distruzione di massa prima di inizare la caccia?"
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- Iscritto il: 28/04/2007, 18:31
bel pezzo HB, divertente!
S."Ma ci sarà un concetto, insieme alla parola"
M."Va bene! Ma che questo non ci tormenti troppo! Dove i concetti mancano ecco al punto giusto compare una parola. Con le parole puoi discutere benissimo, con le parole edifichi un sistema, alle parole puoi credere benissimo...
M."Va bene! Ma che questo non ci tormenti troppo! Dove i concetti mancano ecco al punto giusto compare una parola. Con le parole puoi discutere benissimo, con le parole edifichi un sistema, alle parole puoi credere benissimo...
Questo ti aiuto a superare la paura dei serpenti?vertigoblu ha scritto:dei serpenti
dei ragni
insetto volanti che pungono
dei cani molto grossi
delle persone stupide con l'inclinazione alla violenza
del soprannaturale(peró ne sono anche irresistibilmente attratto)
della morte in tutte le sue forme
dell'aereo
dell'acqua profonda
A me invece le malattie spaventano più della morte perchè portano sofferenza sia a chi ne è affetto sia a chi vi sta intorno.vbman ha scritto:La mia unica paura è quella della morte! Seconde me è la vera unica paura che esiste dentro di noi. In fondo la paura per certi animali è direttamente collegata alla morte, perchè si tratta di specie che possono uccidere l'uomo. A me spaventano certe malattie perchè sono mortali.
Ezechiele 25,17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall'iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farà calare la mia vendetta sopra di te."
- Midian
- Impulsi superiori
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- Iscritto il: 04/07/2006, 20:03
- Località: piccolapatriadelfriuli
ANGOSCIA-PANICO-TERRORE TOTALE nel trovarmi in un futuro apocalittico come questo
http://www.foxinternational.com/28weekslater/
http://www.foxinternational.com/28weekslater/
Solo PUFFIN ti darà , forza e grinta a volontà !
....la paura di esser impotenti di fronte certi eventi....Xisco ha scritto:A me invece le malattie spaventano più della morte perchè portano sofferenza sia a chi ne è affetto sia a chi vi sta intorno.vbman ha scritto:La mia unica paura è quella della morte! Seconde me è la vera unica paura che esiste dentro di noi. In fondo la paura per certi animali è direttamente collegata alla morte, perchè si tratta di specie che possono uccidere l'uomo. A me spaventano certe malattie perchè sono mortali.
Anche.Fengari ha scritto:....la paura di esser impotenti di fronte certi eventi....Xisco ha scritto:A me invece le malattie spaventano più della morte perchè portano sofferenza sia a chi ne è affetto sia a chi vi sta intorno.vbman ha scritto:La mia unica paura è quella della morte! Seconde me è la vera unica paura che esiste dentro di noi. In fondo la paura per certi animali è direttamente collegata alla morte, perchè si tratta di specie che possono uccidere l'uomo. A me spaventano certe malattie perchè sono mortali.
Ezechiele 25,17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall'iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farà calare la mia vendetta sopra di te."
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una paura che avevo sopito per lungo tempo ma che stamane è tornata prepotente a farsi sentire, la paura di rispondere in malo modo a mio figlio, quando fà i capricci o solamente giocando fà danni, o la mattina non vuole svegliarsi e prepararsi per andare a scuola, ma forse piu' che paura sono INCAZZATO con me stesso perchè non capisco che è ancora un bambino e a volte non lo tratto da bambino lasciandogli i suoi tempi ed i suoi spazi, spronandolo verso un mondo che non ha la pazienza di aspettare e che vuole tutto e subito, un tempo che non è più quello della vita tranquilla di campagna ma di una vita di città congestionata soffocata dallo stress di dover arrivare e non tardare MAI.......
che schifo.
che schifo.