The Tale of Tiffany Lust (1981)

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Capitanvideo
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The Tale of Tiffany Lust (1981)

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The Tale of Tiffany Lust

Immagine

(AKA: Body Lust)

Anno: 1981

Produzione: Radley Metzger

Regia: Gérard Kikoïne, Radley Metzger

Soggetto: Jake Barnes

Genere: Film con trama

Durata: 96 minuti (Usa), 83 minuti (Italia)

Uscita nelle sale: Settembre 1981 (Washington, D.C.)

Attori: Dominique Saint Claire, Veronica Hart, Desiree Cousteau, Vanessa del Rio, Samantha Fox, Ron Jeremy, David Christopher, George Payne, Dave Ruby

Trama:

La ricca casalinga Tiffany (Dominique Saint Claire) si annoia. Una mattina scrive una lettera rivolta
al consorte (George Payne) dove mette tutto nero su bianco: e' stanca e annoiata dalla routine, ha voglia di lasciarsi andare, di dare sfogo alle sue pulsioni e per questo ha preso appuntamento con una donna di nome Betty (Veronica Heart).
Avrà con lei il suo primo rapporto lesbo, e Betty le consiglia di rivolgersi alla conduttrice radio Florence Nightingale (Vanessa del Rio), che potrà darle ulteriori consigli per continuare la sua (tarda) scoperta della sessualità e del proibito.
Florence ha uno strano approccio alla radio: riempie infatti lo studio di spettatori ai quali soddisfa (a turno) ogni desiderio sessuale.
Troveremo un Ron Jeremy non ancora sfatto che la sodomizzerà in diretta, o un Dave Ruby che si farà fare un pompino.
La piu' divertente e' una spettatrice a dieta che per arrivare all'ora di pranzo non proprio affamata vorrebbe succhiare il primo cazzo che trova.
Quando tocca a Tiffany, Florence le consiglia di scopare col primo uomo che incontrerà.
Lo farà in una doccia di un centro benessere con uno sconosciuto (non per noi), dopo aver assistito ad un threesome in un bar (con la bella Desiree Cousteau e due uomini) e ad una lesbicata tra Samantha Fox e Morgane.
Insieme all'uomo torna nell'appartamento di Betty. I due (che in realtà sono amanti), cercano di coinvolgerla in un triangolo, ma la donna fugge in preda ai rimorsi.
Giunge a casa proprio mentre il marito stava per leggere la lettera, e si scopre ancora innamorata di lui, dicendogli che nella busta c'era solo la lista della spesa. (segue ovvia chiavata).


"The Tale of Tiffany Lust" e' un discreto film senza infamia e poche lodi.
La regia e' stata affidata al francese Gérard Kikoïne, aiutato dal produttore Radley Metzger che presumo abbia diretto le scene di sesso.
Il francese e' bravo e ha classe, coadiuvato dall'ottima fotografia di Gérard Loubeau e dalle orecchiabili musiche originali di Olivia Rivas.
Ottime performance (come sempre) della Del Rio e della Cousteau. La prima specialmente e' causa di questa recensione: senza la bella e sfrontata messa in retto dell'uccellone del vecchio Jeremy (che anche qui, malgrado abbia solo 28 anni, si aiuta strizzando il pene alla base, ma come si fa ad avere problemi di erezione CON TANTA MAGNIFICENZA DAVANTI!!) non avrei avuto quasi nessuno altro motivo che mi spingesse a farla.
Perche'? Perche' la protagonista non mi e' piaciuta per nulla. Evidentemente la Saint Claire si e'
così immedesimata nella parte della ricca e annoiata che ha depresso anche me. Per tutta la durata del film si porta dietro questa espressione:

Immagine

Una faccia da pesce lesso anche quando fa sesso proibito nella doccia. Ma qui il regista furbescamente l'ha messa sotto un getto continuo di acqua bollente, in modo che la nostra triste ragazza apra la bocca per respirare e noi lo si possa scambiare per godimento.

L'attrice ha avuto una lunghissima carriera, nata nel 1955 comincio' a far film a soli 18 anni e si ritiro' nel 1990.
Pero' non mi sembra abbia mai raggiunto grande popolarità. Comincio a capire perche'.

Buona invece la scena della Cousteau. Lei partecipa, e' credibile e fa sangue. Da notare qualche inestetismo di cellulite.
Fa il suo dovere (come sempre) anche Veronica Hart, che a pompe e' quasi a livello della fuoriclasse Vanessa Del Rio.

Concludo questa non molto sentita recensione con un:

VOTO: 6.5

Ottenuto grazie alla capacità del regista, alle riprese in una New York d'epoca, e alla presenza (anche se marginale) della deliziosa Vanessa Del Rio.
N.B. Il film e' doppiato (piuttosto bene) in italiano, anche se la traccia e' malridotta rendendo i dialoghi confusi e a tratti incomprensibili.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”

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