CHECKPOINT CHARLY 1 (2005,SubWay)
Inviato: 21/11/2005, 0:15
CHECKPOINT CHARLY 1
(2005,SubWay/Innovative) (Germania)
Prod: Simon Thaur:
Cast: Renata Sliwowitz, Lenka
Durata: 100 min
Contenuti: stupro (ovviamente finto), anal, pissing, fisting.
Voto: 6,5
[I seguenti screenshots aggiunti da Len, il 29 gennaio 2010]:
“Checkpoint Charlie” era uno dei più noti valichi di frontiera in funzione dal 1945 al 1990 nella Berlino divisa. Collegava il settore americano con quello sovietico e vi hanno avuto luogo alcune fughe molto spettacolari dalla DDR. Si trovava sulla Friedrichstrasse a Berlin-Mitte e poteva essere utilizzato solo da personale militare o diplomatico. La definizione di “Checkpoint Charlie” deriva dall'alfabeto fonetico NATO. “Checkpoint Alpha” era il valico autostradale di Helmstedt, “Checkpoint Bravo” il valico di Dreilinden. La famosa cabina del “Checkpoint Charlie” fu rimossa nel mese di giugno 1990, e piu’ tardi fu archiviata nel museo Alliierten Museum a Berlin-Dahlem.
http://it.wikipedia.org/wiki/Checkpoint_Charlie
http://en.wikipedia.org/wiki/Checkpoint_Charlie
Nel film la frontiera è ovviamente presidiata da gli uomini del Kit Kat Klub, i quali trovano delle scuse per bloccare e farsi le ragazze.
Nella prima scena fermano un auto proveniente dalla Repubblica Ceca con un uomo al volante e una passeggera: Renata Sliwowitz. Trovando delle irregolarità nel passaporto li fanno scendere dalla macchina. Renata è una bella mora con un giubbotto nero ed una minigonna rosa. Mentre è in piedi a fianco della macchina i due poliziotti cominciano a girale attorno guardandole il culo nel solito modo irriverente del KKK. I pneumatici della loro Skoda sono lisci e quindi li conducono nell’ufficio della caserma.
Notare che l’ufficiale della Caserma ha due baffetti da fuhrer.
La situazione si aggrava: il passaporto della ragazza è scaduto da 5 mesi e quindi devono trattenerla.
Le cose vanno di male in peggio: mentre uno dei poliziotti si reca alla macchina per prendere la borsa della ragazza, trova sul fondo della vettura alcuni spinelli. L’uomo scarica le colpe sulla ragazza e così i militari li ammanettano e li conducono presso l’ispettore (Brutalo). L’ispettore ha il sospetto la ragazza che possa nascondere addosso altra droga, così la fanno spogliare e le ispezionano le cavità con le dita; la ragazza è ben fatta, tette piccole e passera completamente depilata (sigh!). Uno dei poliziotti che nel frattempo si è fumato uno degli spinelli sequestrati la conduce in cella e di nascosto dai colleghi la costringe a fargli un pompino. L’ispettore sentendo i lamenti della ragazza richiama il poliziotto e invece di difendere la ragazza dà il via alle operazioni alle quali partecipano quattro poliziotti: pioggia dorata e gola profonda.
Nel frattempo una ragazza cerca di passare illegalmente il confine e scatta l’allarme. I poliziotti corrono fuori dalla caserma a vedere; nel frattempo Brutalo rimane nella cella della ragazza, chiama l’amico a fargli compagnia e riprende così a chiavarsela sulla brandina. Brutalo è interrotto dall’arrivo del medico della caserma che è venuto per condurre la ragazza nell’infermeria per ispezionarla, dove si trova Simon Thaur che sta dormendo sul un lettino ginecologico (non si capisce che cosa ci sta a fare!).
Il dottore la fa accomodare sul lettino e comincia a controllare se nei suoi orifizi nasconde qualcosa.
I poliziotti intanto catturano la clandestina: Lenka, una bella ragazza dai capelli rossi e la conducono in caserma al cospetto di Brutalo, qui la spogliano e le mettono in evidenza due tette rifatte (non bene per la verità ) ed una passera anche questa depilata. I poliziotti scoprono una bustina con una strana polvere bianca nella sua borsa, la sniffano e comincia ad abusare di lei nel modo classico: tre idranti diretti in bocca e gola profonda.
Nel frattempo il dottore abusa di Renata, ispezionandola fronte e retro con il suo randello.
Brutalo ordina che Lenka venga ispezionata dal dottore che così prende il posto di Renata, che torna in cella dove trova i poliziotti che riprendono a chiavarla.
Il dottore scopre degli ovuli di droga nella vulva di Lenka, ma deve interrompere l’ispezione perchè nel frattempo un poliziotto è caduto dalle scale e si è fatto male(!). Ci pensa allora Simon Thaur a proseguire l’ispezione come solo lui sa fare: fisting intenso e ben fatto con numerose inserzioni durante il quale estre altri 4-5 ovuli. Lenka sembra sopportarlo abbastanza bene. Il dottore torna nell’ambulatorio e ricatta la ragazza per la storia degli ovuli costringendola così a farsi chiavare: niente anal stavolta e breve venuta in bocca.
Lenka viene ricondotta in cella alle prese con i poliziotti si da da fare subito: ne spompina due in stereo e si fa chiavare dal compagno di viaggio di Renata; il cameraman intanto passa da Lenka a Renata e viceversa: la scena termina con facial e pissing nella bocca di entrambe le girls.
Infine Brutalo è riconoscente verso le ragazze, lasciandole andare e, come nella tradizione di Charlie, cacciandole dalla caserma completamente nude.
Conclusione: interessante il tema del posto di polizia ma le scene di sesso sono un po’ povere dei tradizionali contenuti del KKK. Anche le ragazze non sono abbastanza porche (niente anal per Lenka). Confidiamo nei prossimi episodi.
(2005,SubWay/Innovative) (Germania)
Prod: Simon Thaur:
Cast: Renata Sliwowitz, Lenka
Durata: 100 min
Contenuti: stupro (ovviamente finto), anal, pissing, fisting.
Voto: 6,5
[I seguenti screenshots aggiunti da Len, il 29 gennaio 2010]:
“Checkpoint Charlie” era uno dei più noti valichi di frontiera in funzione dal 1945 al 1990 nella Berlino divisa. Collegava il settore americano con quello sovietico e vi hanno avuto luogo alcune fughe molto spettacolari dalla DDR. Si trovava sulla Friedrichstrasse a Berlin-Mitte e poteva essere utilizzato solo da personale militare o diplomatico. La definizione di “Checkpoint Charlie” deriva dall'alfabeto fonetico NATO. “Checkpoint Alpha” era il valico autostradale di Helmstedt, “Checkpoint Bravo” il valico di Dreilinden. La famosa cabina del “Checkpoint Charlie” fu rimossa nel mese di giugno 1990, e piu’ tardi fu archiviata nel museo Alliierten Museum a Berlin-Dahlem.
http://it.wikipedia.org/wiki/Checkpoint_Charlie
http://en.wikipedia.org/wiki/Checkpoint_Charlie
Nel film la frontiera è ovviamente presidiata da gli uomini del Kit Kat Klub, i quali trovano delle scuse per bloccare e farsi le ragazze.
Nella prima scena fermano un auto proveniente dalla Repubblica Ceca con un uomo al volante e una passeggera: Renata Sliwowitz. Trovando delle irregolarità nel passaporto li fanno scendere dalla macchina. Renata è una bella mora con un giubbotto nero ed una minigonna rosa. Mentre è in piedi a fianco della macchina i due poliziotti cominciano a girale attorno guardandole il culo nel solito modo irriverente del KKK. I pneumatici della loro Skoda sono lisci e quindi li conducono nell’ufficio della caserma.
Notare che l’ufficiale della Caserma ha due baffetti da fuhrer.
La situazione si aggrava: il passaporto della ragazza è scaduto da 5 mesi e quindi devono trattenerla.
Le cose vanno di male in peggio: mentre uno dei poliziotti si reca alla macchina per prendere la borsa della ragazza, trova sul fondo della vettura alcuni spinelli. L’uomo scarica le colpe sulla ragazza e così i militari li ammanettano e li conducono presso l’ispettore (Brutalo). L’ispettore ha il sospetto la ragazza che possa nascondere addosso altra droga, così la fanno spogliare e le ispezionano le cavità con le dita; la ragazza è ben fatta, tette piccole e passera completamente depilata (sigh!). Uno dei poliziotti che nel frattempo si è fumato uno degli spinelli sequestrati la conduce in cella e di nascosto dai colleghi la costringe a fargli un pompino. L’ispettore sentendo i lamenti della ragazza richiama il poliziotto e invece di difendere la ragazza dà il via alle operazioni alle quali partecipano quattro poliziotti: pioggia dorata e gola profonda.
Nel frattempo una ragazza cerca di passare illegalmente il confine e scatta l’allarme. I poliziotti corrono fuori dalla caserma a vedere; nel frattempo Brutalo rimane nella cella della ragazza, chiama l’amico a fargli compagnia e riprende così a chiavarsela sulla brandina. Brutalo è interrotto dall’arrivo del medico della caserma che è venuto per condurre la ragazza nell’infermeria per ispezionarla, dove si trova Simon Thaur che sta dormendo sul un lettino ginecologico (non si capisce che cosa ci sta a fare!).
Il dottore la fa accomodare sul lettino e comincia a controllare se nei suoi orifizi nasconde qualcosa.
I poliziotti intanto catturano la clandestina: Lenka, una bella ragazza dai capelli rossi e la conducono in caserma al cospetto di Brutalo, qui la spogliano e le mettono in evidenza due tette rifatte (non bene per la verità ) ed una passera anche questa depilata. I poliziotti scoprono una bustina con una strana polvere bianca nella sua borsa, la sniffano e comincia ad abusare di lei nel modo classico: tre idranti diretti in bocca e gola profonda.
Nel frattempo il dottore abusa di Renata, ispezionandola fronte e retro con il suo randello.
Brutalo ordina che Lenka venga ispezionata dal dottore che così prende il posto di Renata, che torna in cella dove trova i poliziotti che riprendono a chiavarla.
Il dottore scopre degli ovuli di droga nella vulva di Lenka, ma deve interrompere l’ispezione perchè nel frattempo un poliziotto è caduto dalle scale e si è fatto male(!). Ci pensa allora Simon Thaur a proseguire l’ispezione come solo lui sa fare: fisting intenso e ben fatto con numerose inserzioni durante il quale estre altri 4-5 ovuli. Lenka sembra sopportarlo abbastanza bene. Il dottore torna nell’ambulatorio e ricatta la ragazza per la storia degli ovuli costringendola così a farsi chiavare: niente anal stavolta e breve venuta in bocca.
Lenka viene ricondotta in cella alle prese con i poliziotti si da da fare subito: ne spompina due in stereo e si fa chiavare dal compagno di viaggio di Renata; il cameraman intanto passa da Lenka a Renata e viceversa: la scena termina con facial e pissing nella bocca di entrambe le girls.
Infine Brutalo è riconoscente verso le ragazze, lasciandole andare e, come nella tradizione di Charlie, cacciandole dalla caserma completamente nude.
Conclusione: interessante il tema del posto di polizia ma le scene di sesso sono un po’ povere dei tradizionali contenuti del KKK. Anche le ragazze non sono abbastanza porche (niente anal per Lenka). Confidiamo nei prossimi episodi.