Swinging in the Brain
Inviato: 11/07/2009, 17:16
Ovvero: Cosa c'è nella testa degli scambisti? Altri prima di me, in questo stesso forum, se lo sono chiesto ed hanno provato garbatamente a sollevare il velo di maya su questo mondo sconosciuto, ma non mi pare che abbiano avuto molto successo: risposte banali, non dico evasive ma forse addirittura peggio: risposte che sembrano rivelare uno sconcertante vuoto mentale: "Eh sì, io e la mia compagna/o abbiamo scoperto questo nostro lato trasgressivo... e siamo tanto complici... e ci divertiamo molto con il mio lui (o con la mia lei) ... e due settimane fa abbiamo conosciuto una coppia di Vattelapesca... molto simpatica e trasgressiva e siamo stati bene assieme ... e speriamo di rivederci... e fra un mese partiremo per Cap .. e vorremmo incontrare anche dei singoli ... e i singoli assolutamente non li vogliamo perché sono maleducati ed invadenti ... e sono passati due mesi e abbiamo già tanta voglia di ritornarci..."
E CHE CAZZO E' QUESTO ???!!! UN TEMINO DA BAMBINI DELLE ELEMENTARI?
[i:6c01de36a7]Tutte le coppie infedeli sono infedeli allo stesso modo, ogni coppia swinger è swinger a modo suo. [/i:6c01de36a7]
O per lo meno, così sembrerebbe. Il fatto è che non riesco a trovare tracce di un comune modo di sentire fra gli scambisti, di una, per così dire, cultura comune. Ad essere onesto, per la maggior parte delle volte non riesco proprio a trovare traccia di cultura e intelligenza. Tranne rare eccezioni, non sembrano esserci modelli culturali di riferimento, sembra che ognuno vada avanti in ordine sparso. I momenti di riflessione, gli spunti di approfondimento sono una rarità , per lo più è tutto un "siamo andati qua, come vi siete trovati là , la settimana prossima ritorneremo là " eccetera eccetera. Sembrano conversazioni sciatte da sedicenni. Mamma mia. Stendiamo un pietoso velo quando qualcuno cerca di descrivere le proprie emozioni ed i propri pensieri. E' la fiera dei puntini di sospensione, delle banalità più insipide. Alle volte resto stupefatto dalla totale incapacità di accendere una scintilla di erotismo (sempre con le dovute, rare eccezioni). Non parliamo poi dei siti / home page di coppie scambiste / esibizioniste: per quel che ho potuto vedere, a parte le foto, che vivaddio, dimostrano che le persone esistono veramente, non ho mai trovato due righe dignitose che spiegassero "chi siamo veramente, che pensieri abbiamo, cosa desideriamo". Non sono neanche a conoscenza di libri che trattino della psicologia delle persone del mondo scambista. O forse la verità è che non c'è molto da raccontare, al di là di quanto dice con icastica efficacia Michel Houellebecq in un passaggio di " Le Particelle Elementari" (cito a memoria, il libro l'ho prestato e me lo devono ancora restituire): "Quanto alle donne che frequentavano quelle serate, il loro obiettivo era semplice: farsi impalare in sequenza dal maggior numero possibile di grossi cazzi". E' così dunque? Mi viene il sospetto che debba essere davvero così, che al massimo della prassi corrisponda il punto di minimo della teoria, e quanto più compulsivo e disinibito è l'atto sessuale tanto meno esso abbia alle spalle una elaborazione cerebrale dell'erotismo (esattamente l'opposto, per inciso, di quanto avviene nell'altro emisfero di "trasgressione" per antonomasia, ovvero nell'SM. Lì di discorsi se ne fanno anche sin troppi). Se è così ditelo, mi può andare benissimo così, ma DITELO, articolatelo in un discorso di senso compiuto, possibilmente utilizzando almeno dieci vocaboli distinti. Bon. Io ho parlato anche troppo. A vous!
E CHE CAZZO E' QUESTO ???!!! UN TEMINO DA BAMBINI DELLE ELEMENTARI?
[i:6c01de36a7]Tutte le coppie infedeli sono infedeli allo stesso modo, ogni coppia swinger è swinger a modo suo. [/i:6c01de36a7]
O per lo meno, così sembrerebbe. Il fatto è che non riesco a trovare tracce di un comune modo di sentire fra gli scambisti, di una, per così dire, cultura comune. Ad essere onesto, per la maggior parte delle volte non riesco proprio a trovare traccia di cultura e intelligenza. Tranne rare eccezioni, non sembrano esserci modelli culturali di riferimento, sembra che ognuno vada avanti in ordine sparso. I momenti di riflessione, gli spunti di approfondimento sono una rarità , per lo più è tutto un "siamo andati qua, come vi siete trovati là , la settimana prossima ritorneremo là " eccetera eccetera. Sembrano conversazioni sciatte da sedicenni. Mamma mia. Stendiamo un pietoso velo quando qualcuno cerca di descrivere le proprie emozioni ed i propri pensieri. E' la fiera dei puntini di sospensione, delle banalità più insipide. Alle volte resto stupefatto dalla totale incapacità di accendere una scintilla di erotismo (sempre con le dovute, rare eccezioni). Non parliamo poi dei siti / home page di coppie scambiste / esibizioniste: per quel che ho potuto vedere, a parte le foto, che vivaddio, dimostrano che le persone esistono veramente, non ho mai trovato due righe dignitose che spiegassero "chi siamo veramente, che pensieri abbiamo, cosa desideriamo". Non sono neanche a conoscenza di libri che trattino della psicologia delle persone del mondo scambista. O forse la verità è che non c'è molto da raccontare, al di là di quanto dice con icastica efficacia Michel Houellebecq in un passaggio di " Le Particelle Elementari" (cito a memoria, il libro l'ho prestato e me lo devono ancora restituire): "Quanto alle donne che frequentavano quelle serate, il loro obiettivo era semplice: farsi impalare in sequenza dal maggior numero possibile di grossi cazzi". E' così dunque? Mi viene il sospetto che debba essere davvero così, che al massimo della prassi corrisponda il punto di minimo della teoria, e quanto più compulsivo e disinibito è l'atto sessuale tanto meno esso abbia alle spalle una elaborazione cerebrale dell'erotismo (esattamente l'opposto, per inciso, di quanto avviene nell'altro emisfero di "trasgressione" per antonomasia, ovvero nell'SM. Lì di discorsi se ne fanno anche sin troppi). Se è così ditelo, mi può andare benissimo così, ma DITELO, articolatelo in un discorso di senso compiuto, possibilmente utilizzando almeno dieci vocaboli distinti. Bon. Io ho parlato anche troppo. A vous!
