Ma torniamo alle recensioni.
Oggi vi racconto la mia prima esperienza al Fashion di Milano di sabato scorso. Ma debbo fare una premessa.
Questo è quello che ho scritto in un altro post, peraltro ignorato da tutti, in cui esprimevo le mie considerazioni sulla soluzione dell'annoso problema "singoli vs coppie":
"Penso che chiunque partecipi ad una serata del VENERDI' al Krystal si renderebbe conto di come tanti discorsi fatti qui siano superflui.
Tutti si affannano a suggerire soluzioni, più o meno complicate, per disciplinare numero e posizionamento dei singoli, quando APPARENTEMENTE la vera quadratura del cerchio è sotto gli occhi di tutti.
Dico apparentemente poiché solo ad un occhio superficiale potrebbe apparire ovvio che la "formula" del K sia quella giusta ed applicabile ad ogni locale; infatti a mio modesto parere, e sono quasi vent'anni che giro, il tutto funziona non per la giusta "formula" ( perdonatemi ma la trasmissione di ieri sera su Stamina condiziona le mie metafore), altrimenti qualsiasi club potrebbe metterla in pratica, quanto piuttosto per le giuste "dosi", che nello specifico consistono in un numero molto elevato di coppie ad elevato tasso di "reazione". Quello è l'ingrediente segreto, nemmeno tanto, che fa scattare l'alchimia (ci spostiamo dal campo medico a quello alchimistico poiché quando la serata parte quello che succede ha più del magico che dello scientifico). Insomma non basta azzeccare i rapporti numerici ma bisogna disporre di tanta materia prima, che ci si procura offrendo servizi impeccabili, ambiente curato, sensazione di sicurezza per tutti, un'affabilità naturale e non sforzata, ed in ultimo, non vuole essere questa una notazione da "discriminazione regionale" (in senso positivo), il porsi in un'area ideale per tipologia dell'utenza, l'avere un nocciolo duro di veri lifestyler che di conseguenza attraggono simili da ogni parte d'I talia ed Europa. E i singoli? Bè quelli a questo punto sono quattro gatti in mezzo a tutta quella gente e finisicono per divertirsi senza dare fastidio a nessuno, senza sentirsi dei vibratori umani ne dei bancomat con le gambe. E state sicuri che anche il più incivile ci mette poco a capire come si deve comportare

Ma purtroppo perché la metodologia sia da considerarsi scientifica bisogna che sia ripetibile in altri contesti...e mi sembra che ad oggi nessuno ci sia riuscito..."
dopo la mia visita al Fashion posso modificare quella conclusione cui ero giunto ed affermare che si può arrivare a risultati molto simili ed altrettanto soddisfacenti mediante una politica molto diversa: il prezzo di ingresso.
Ma veniamo al racconto.
Trovandomi a Nord nel fine settimana mi accingevo tutto eccitato a passare la serata del venerdì al Krystal...ma il meteo non era d'accordo con i miei programmi e sono rimasto bloccato da una nevicata epica che mi ha costretto a rinunciare...
Il sabato mi trovavo a Milano e così ho deciso di andare a vedere con i miei occhi la serata del Fashion, incuriosito dalle recensioni contrastanti e con una malcelata speranza di ripetere l'esperienza del Krystal.
Provo a scrivere, a chiamare...niente. Insomma non trovo il modo di prenotare, mi dico: di sabato sera a MIlano ci saranno decine di singoli pronti ad andare e rischio di rimanere fuori. Ma i telefoni squillano a vuoto e così decido di tentare lo stesso.
Dall'esterno si capisce che il locale vuole darsi un certo tono e tutto sembra meno che un club trasgressivo, piuttosto un tipico discobar alla moda. L'accoglienza è cordiale anche se distaccata, nessuno mi chiede se ho prenotato, nessuna richiesta di tessere o altro, solo la tipa alla cassa mi si rivolge con un certo imbarazzo e mi dice quasi sottovoce guardando in basso "per i singoli lo sa che è 200?" Azz...non lo sapevo ma lo sospettavo...ma mentre sono lì arrivano cinque coppie davvero notevoli e buttando un occhio dentro noto, oltre alla piacevolezza degli ambienti, anche un discreto numero di coppie, tutte estremamente curate ed attraenti, molto giovani tra l'altro. Entro.
L'impressione iniziale viene confermata una volta entrato: per essere solamente le 22,45 ci sono dentro almeno venti coppie e ...sono l'unico singolo! faccio un giro turistico e noto innanzitutto la cura e attenzione nella realizzazione degli ambienti e l'abbondanza di servizi ma mi sorge qualche dubbio sulla funzionalità di alcune soluzioni, dubbio che verrà fugato nel prosieguo della serata. Al primo piano è disponibile un buffet adeguato e molte coppie di fatto stanno cenando. Rimango colpito dall'avvenenza di molte donne e dai look in alcuni caso mozzafiato; subito mi vengono alla mente i racconti letti sul fatto che lì si fa soprattutto passerella e pochissima azione, mi dispiaccio perché sarebbe davvero interessante vedere all'opera certe bellezze ma non ho grandi aspettative. Intanto il locale si riempie davvero tanto, a spanne conto una ottantina di coppie e un totale di otto singoli, si ho detto OTTO singoli in un sabato sera. Ipotizzo che i singoli non vengono, oltre che per il prezzo importante, anche perché probabilmente non combinano niente, infatti molti sembrano conoscersi e si fa molto "salotto". Passa il tempo ma non succede niente. Comincia la musica e qualcuno balla, qualche donna fa la sexy ma niente di più spinto di quanto si vede in qualsiasi discoteca normale...
Ma intanto qualcosa comincia a muoversi nel privè...
Prima la dark room si anima, poi qualcuno si agita nel cinema...piano piano la gente comincia a riversarsi su...la sala coppie fino alle due viene quasi ignorata e anche quando si riempie, nessuno ci fa caso più di tanto poiché c'è gente che si da da fare dappertutto! I singoli ovviamente essendo così pochi quasi non si notano e le coppie non paiono davvero farci molto caso, anzi, i rifiuti alle loro avances sono davvero pochi e molto cortesi, anche nei confronti di un paio di personaggi non proprio padroni della situazione: uno appena terminato di giocare con una coppia ha cominciato a incitarmi ad alta voce "buttati, vai, che questa ci sta coi singoli!" e ai miei tentativi di ignorarlo e passare oltre insisteva "hei! che c'è che non va? perché non vai???" ed io vergognandomi "veramente queste sono proprio le situazioni che evito..." e lui "certo che sei strano!" sempre quasi urlando....fortunatamente poi ha capito che mi doveva stare lontano
In ogni caso se anche ci fosse stato qualcuno venuto lì solo per fare passerella non me ne sono accorto poiché nel corso della lunga serata prima o poi sono entrati quasi tutti in azione, tranne forse qualcuno rimasto giù al bar o in disco, tra l'altro parliamo di numeri davvero trascurabili.
Insomma la serata è stata davvero piacevole ed "istruttiva". Ho potuto osservare e, in molte occasioni, partecipare a una serie davvero eterogenea di situazioni, direi quasi un'enciclopedia delle situazioni da privè, trovando un appagamento non essenzialmente fisico, quanto piuttosto "multisensoriale".
Notazione tecnica: non mi è parso di notare coppie sospette; inoltre grande efficienza e discrezione del personale di servizio.
Una serata diversa da quella passata a Vicenza ma ugualmente piacevole. Un approccio diverso da parte della gestione che all'inizio può apparire un po' freddo rispetto alla cordialità del Krystal, ma che alla fine non pregiudica le possibilità di divertimento.
La cosa che mi ha fatto più piacere però è stata che ho saputo che in Italia ancora esiste , almeno in due posti, la possibilità di vivere il privè come piace a me!
