Recensioni di Club Privè

[bekaert]

Mi intrometto poi sparisco, non voglio inquinare il topic... Volevo solo agganciarmi per chiedere se veramente per una coppia diventano così importanti ad un certo punto tutti i dettagli di una serata... L ambiente, il personale ecc ecc diventano veramente l ago della bilancia che fa prendere la decisione di frequentare oppure no ? Quando magari non ci sono nemmeno alternative ?

Secondo noi si tratta di masturbazioni cerebrali. Quando andiamo in un locale sappiamo bene cosa ci aspettiamo e difficilmente sbagliamo. le corse le fanno i corridori o i piloti o fantini, non il percorso o il circuito. Detto ciò, per noi è difficile trovare qualcosa di meglio della Maison di Gessate in Europa.

[Trendyandstyle]

Non voglio offenderti ma il tuo è un ragionamento da single mosso da soli istinti primitivi. Noi come coppia non andiamo per trombare ma per divertirci e se capitano le persone e le condizioni giuste si tromba. Un ambiente carino, con della bella musica , con un pò d’alcol possono essere il mix perfetto per lasciarsi andare… ma se tu riduci il tutto a basta che si scopi indipendentemente che il buttafuori puzzi e sia maleducato, che l’ambiente sia sporco e frequentato da single con la lingua fuori…. mi sa che stai prima ad andare a mignotte.
Mi fermo qui perché il tuo commento e’ veramente offensivo per le coppie che frequentano i club prive

[Bonbaffo]

Non mi pare che gli interventi precedenti avessero un tono maleducato. In ogni caso si parla di aria sepolcrale, visto che il Fashion ha chiuso definitivamente

[monelloTrento]

Io mi scuso se qualcuno si è sentito offeso... Non capisco per cosa ma va bene... Credo solo che non per tutti l ambiente sia così determinante, altrimenti non avrebbero senso le feste private, gli incontri via web (che per quel che ho visto io in merito a pulizia, "presentazione" ecc sono sempre inferiori rispetto ai migliori club).
P.s. è vero che il fashion ormai è passato, ma in fin dei conti credo che cose da dire su questo forum ce ne siano ancora... Mancano "solo" gli interlocutori e la voglia di confronto

[Super-Cannes]

Ancora una serata al Krystal, ancora una recensione? Well, mi auguro allora diventi uno stimolo per altre e altri a scrivere qui le loro impressioni, i ricordi e le emozioni anche di altri locali.

Nel frattempo, recensisco io la serata “flowers” di Pasqua. Partiamo da quel che interessa a chi legge, le coppie. Com’erano? Mi spiace per altri locali ma la qualità generale delle coppie di sabato non si ravvisa altrove, da questo punto di vista le donne e gli uomini al Krystal sono tra le più eleganti, sexy e belle che troverete nel lifestyle. Aspettando il ritorno delle coppie straniere che potrebbero innalzare ancor di più l’asticella, come si dice.
Come già ho scritto in precedenza mi trovo a ricominciare da capo un percorso nel lifestyle quindi pur avendo uno sguardo già smaliziato penso di poter dare contemporaneamente anche il punto di vista di due rookies.
E veniamo a quel che di speciale hanno costruito Ale e Sandra, nel piccolo, nonostante le difficoltà post covid, una comunità di persone che per alcune ore si raccolgono a ballare, chiacchierar e …scopare. Vedere V ballare con il seno in bella mostra “incitata” da alcune amiche è stato incredibile, lei che è alle prime armi si sta inserendo nel nostro mondo con una naturalezza e disinvoltura che, seppure sue caratteristiche, non potrebbero manifestarsi senza il calore di alcune coppie di amici. E qui sta l’aura speciale che IO ho visto sabato sera, non c’era spazio per piccole claque, gruppi chiusi e, grazie pure al fatto che davvero ovunque ci si girava si vedevano belle coppie, pure io mi sono trovato a ballare sotto lo sguardo sbigottito di V. ( Ale sa che se io ballo beh hanno fatto un piccolo miracolo LOL )

La musica era cool, non le solite canzoni da club privé messe su tanto per riempire il tempo prima delle playrooms; e la situazione più raccolta della stanza dance a lato playrooms potrebbe in futuro diventare un momento foriero di situazioni molto hot. Di nuovo, a parte i club dance classici, io nei privé non avevo mai visto ciò. Inutile aggiungere che “quel" momento ha visto poi V coinvolta in un gioco molto hot con una coppia. Sembra scontato in un club ma non lo è, mai.

Unica pecca : la stanza coppie sembra poco vissuta ultimamente, pare che le coppie preferiscano altre situazioni più specifiche, mettiamola così. Ma probabilmente è solo un rammarico personale visto che da sempre preferisco quella dimensione ad altre. I giochi comunque hanno infuriato e i suoni inequivocabili possono testimoniarlo...

Ora aspettiamo Cap e la prima volta di V nel celebre villaggio per una ulteriore rece.

[CananaZeta]

Ciao,
dalle chiusure del covid ho "perso di vista" il certe notti e il bolero, se qualcuno ci ha fatto una visita di recente e potesse raccontare qualcosa sarebbe veramente bello.

[giovanni100]

Purtroppo il Covid ha mortificato la vita! Io pure ho perso di vista i supporti della qualità del nostro essere. Sono comunque ansioso di conoscere lo sviluppo e il decorso dell'insieme. Sono comunque interessato di sapere cosa ne pensano i frequentatori abituali.

[Kull]

Purtroppo il Covid ha mortificato la vita!

Piccolo OT: hai perfettamente ragione. Ma abbiamo anche lasciato che accadesse!

Io pure ho perso di vista i supporti della qualità del nostro essere.

Come molti, ma non tutti. Quel supporto è uno solo, si chiama Libertà.

Poi, a vedere su come andranno le cose, non solo nei club, siamo interessati anche noi. L'anno scorso, in piscina, c'era gente mascherata per tutto giugno, poi pian piano... Vediamo quest'anno, se dobbiamo stare ancora tra fantasmi che hanno paura della loro ombra - anche ora che è chiaro cosa sia stato - passa la voglia.

[Gambo192]

Ciao, vado in vacanza in val Gardena, che club ci sono nella zona di Bolzano/Trento...?

[monelloTrento]

Nessuno che sappia... Da Innsbruck fino a Verona nulla

[loryemar]

Nessuno che sappia... Da Innsbruck fino a Verona nulla

Sul Garda si lato Brescia gli anni passati ci andava lo staff Krystal

[Super-Cannes]

Dopo essere tornati dalla serata organizzata dal Bolero alla discoteca Baia Imperiale, usiamo le forze residue per fare una instant-rece che catturi le sensazioni del momento.
La location, come già detto, NON era un club ma una nota discoteca del litorale di Gabicce. Un tuffo negli anni ’90, nonostante chi scrive preferisse i club e i concerti in quegli anni la sensazione di quei pochi ricordi, legati alle discoteche, è ritornata immediatamente: le luci, le scenografie, nulla da dire… il primo impatto è stato piacevolmente notevole. All’entrata c’erano vari ingressi per distinguere swinger, bdsm e pubblico “normale”, alle coppie veniva dato un braccialetto, come detto sopra, che permetteva l’accesso alla zona swinger.
Arriviamo abbastanza presto, con orario più da club privé che non da disco, e le coppie all’interno sono poche ancora. E anche gli avventori che erano lì per la serata bdsm e la discoteca. Il posto è enorme, suddiviso su più piani che, in teoria, dovevano racchiudere le varie anime della serata.
Salutate alcune coppie di amici andiamo subito a vedere la “nostra” zona; questa era, è, una terrazza con bar, divani e una vista notevole. Anche qui primo impatto positivo. Come scoperto però pochi giorni prima non c’erano playrooms vere e proprie, i giochi sarebbero dovuti avvenire solo in quell’area che, per l’occasione, era stata implementata con alcuni materassi posti al centro delle isole per sedersi.
Nessuna consumazione inclusa, dieci euro a cocktail come in discoteca faranno storcere il naso a molte coppie nell’arco della serata. La qualità dei suddetti era senza infamia e senza lode, ma ce lo aspettavamo considerata la location (chi ha mai bevuto bene in una discoteca?).
Verso mezzanotte le coppie iniziano ad arrivare ma non raggiungeranno mai i numeri annunciati in guest list, alcune coppie ci diranno il giorno dopo che hanno rinunciato quando hanno saputo che le playrooms non ci sarebbero state. Non erano poche, le coppie, più di un centinaio sicure, ma considerato lo spazio enorme la percezione era più da “mezzo vuoto” che “mezzo pieno”.
La musica era poco favorevole all’ambiente, Nick Cave personalmente lo amo ma “red right hand” in una serata swingin ci azzecca poco come mood. Molto meglio la musica al Krystal, per dire. Quindi, non c’era la pista dove scatenarsi o iniziare i primi approcci. Le coppie giravano vagamente stranite per questa terrazza. Verso mezzanotte alcune coppie hanno iniziato i giochi nei divani e alcune scene sono state notevoli, lo diciamo per onestà e per non sembrare troppo severi con quanto andiamo a scrivere. Finiti questi giochi la serata è proseguita abbastanza timida. Mancando una pista da ballo in zona coppie sono venuti a mancare anche gli approcci che di solito iniziano lì per finire nelle playrooms. Le coppie erano carine, alcune molto belle, ma in generale si respirava poca voglia di giocare.
Lungo la notte abbiamo assistito a una infinità di giochi a due ma ben pochi giochi a quattro.
Ho premesso in alcuni post che ho ricominciato da un anno a vivere il lifestyle con una nuova compagna; quindi, ho la fortuna oggi di avere un punto di vista non viziato dalla mia esperienza. Per dire che non c’è pregiudizio in quanto scrivo.
Abbiamo giocato tra di noi in tre distinte occasioni, a fianco ad altre coppie, e nessuno della coppia a noi vicino ha mai tentato interazione. Ovviamente a quel punto neppure noi, per dire. Quando lo abbiamo poi fatto, la lei dell’altra coppia è rimasta totalmente passiva con entrambi, salvo ogni tanto invitare la mia compagna a praticare un pompino al suo lui…cosa che ha fatto girare i tacchi ad entrambi per lo scoramento.
Temo sia quindi un circolo vizioso, pochi giocatori non bastano a creare l’atmosfera necessaria. Ora, non ci riteniamo due adoni ma non crediamo neppure di essere da buttare, lei in particolare era in stato di grazia, eppure nemmeno i classici, un tempo, approcci tra donne sono avvenuti. Non solo per noi, ma per molti altri.
Insomma, per chi è stato a Cap: scordiamoci quelle scene.
Musica fuori contesto, spazi sbagliati…la serata a nostro avviso non ha funzionato. Nulla a che vedere con il party, sempre del Bolero, a Carnevale o con i mitici party di Halloween e carnevale al Krystal.
Era un esperimento che poteva essere interessante, mescolare bdsm, club culture e swingers ma forse come Paese non siamo ancora pronti.
Nota: c’era uno spazio, non curato, che era più che altro un terrazzo con un paio di poltrone. Buio. A una certa ora era pieno di coppie, al punto che neppure si passava. Giochi a 4 veri e propri non ne abbiamo visti (e d’altronde in piedi diventa un poco scomodo anche volendo ). Però, come già per le dark room, ci ha dato da pensare: hai un’area intera per scopare e vai alla ricerca dell’anfratto più angusto e meno adatto? Caro Kull, attendiamo un tuo commento in merito…
Alle 3 eravamo già sulla strada del ritorno. Tra di noi abbiamo chiacchierato a lungo poi, lei mi ha chiesto: ma i giocatori più esperti perché non sono più presenti nei club?
Già, che cosa è accaduto in questi anni? Non ho saputo cosa rispondere.
Le avevo raccontato di donne protagoniste mentre oggi l’impressione è differente. Se fino a qualche anno fa i giochi iniziavano tra le lei oggi lo vediamo molto più raramente. Si dirà: però questa è la VOSTRA esperienza. Sicuramente! Ma raccontiamo un aneddoto, avvenuto al Krystal pochi mesi fa: la nostra prima serata insieme in un club, per lei la prima in assoluto in un contesto libertino. Qui abbiamo incontrato una coppia, straniera (guarda caso), che in pochi minuti ci ha portato in una stanza e lì abbiamo fatto il primo gioco a 4 completo della mia lei. Rispetto a quanto vissuto sabato confermo quindi cosa già abbiamo detto: passa un oceano nell’approccio tra noi italiani e gli stranieri. Probabilmente lo stesso format a Cap sarebbe degenerato in una vera orgia, ma in Italia …
Questa la nostra esperienza. Perdonate le lungaggini e speriamo possa essere utile per chi la leggerà.

[Kull]

... come già per le dark room, ci ha dato da pensare: hai un’area intera per scopare e vai alla ricerca dell’anfratto più angusto e meno adatto? Caro Kull, attendiamo un tuo commento in merito…

Mah! Non ci riferiamo alla serata alla quale fate riferimento, perché non c'eravamo. Ma, in generale, continuiamo a non capire gli italiani o chi continua a ragionare come loro...

... Krystal pochi mesi fa ... abbiamo incontrato una coppia straniera ... abbiamo fatto il primo gioco a 4 completo della mia lei... passa un oceano nell’approccio tra noi italiani e gli stranieri

Qui avete affondato il coltello nella piaga... A noi non piace lo "stile Cap d'Agde" inteso come "fabbrica del sesso" e "catena di montaggio idraulica", non lo frequentiamo più, preferiamo altri posti ove si possano avere rapporti umani prima e dopo il gioco. Ma condividiamo in toto la vostra affermazione: gli stranieri, che siano francesi o tedeschi o olandesi, sono su di un altro pianeta. Poi non sono tutti migliori degli italiani, che se la menano troppo... Abbiamo comunque l'impressione che gli italiani, quando non ci sono connazionali, siano molto più attivi che in patria o con connazionali presenti...

[Supercannes]

Caro Kull, innanzitutto grazie per lo scambio di opinioni: è sempre squisito discutere, o tornare a farlo, tra “simili”.
Allora, sulla seconda affermazione…ora che sono in una seconda vita dentro al LS e in procinto di partire per Cap posso capire, finalmente, cosa affermi. In passato, a Cap sopratutto, ho vissuto appieno la sindrome da binge sex che descrivi e ora posso dire che non so come reagirò questa volta, oggi mi pare importante anche e soprattutto il contatto umano di cui tu parli, prima e dopo. Lo trovo, ora, più sexy dello scambio a ogni costo. Sarà l’età …
Scherzi a parte arrivo al punto: hai visto giusto, gli italiani quando sanno di “non esser visti” sono molto più propensi a giocare di quando giocano in casa. I motivi? Azzardo una ipotesi, parer mio avviene anche nel LS quel meccanismo tipico di ogni gruppo, cercare approvazione negli altri. Se il trend delle coppie è selezionare e selezionare fino allo sfinimento, pena il terrore di scendere di “livello” allora si potrebbe spiegare come mai le stesse coppie, che in un club italiano finirebbero per snobbare pressoché chiunque, all’estero si godano giochi più licenziosi e kinky. Finalmente liberi dallo stigma altrui.

[Super-Cannes]

Recensiamo un club nuovo. Infinito club a Melzo, in Provincia di Milano.
Ci dicono che sia sostanzialmente il vecchio Fashion ma, non essendo mai andati al Fashion, ci baseremo esclusivamente sulle nostre impressioni. Anzi, chi scrive utilizzerà maggiormente le sensazioni della sua metà, che essendo “nuova” al lifestyle ha meno pregiudizi del sottoscritto, sperando così di essere oggettivo e di aiuto per chi legge.
Ci sobbarchiamo un discreto viaggio per arrivarci e ci troviamo nella consueta zona industriale che da sempre è sfondo per la maggior parte dei club privé italiani, almeno quelli che abbiamo visitato noi. Il locale è incassato in mezzo ad altri capannoni industriali in una via pressoché deserta, il parcheggio di fronte è troppo piccolo così siamo costretti a parcheggiare un poco distante. Ci sembra comunque un buon segno, non sono neppure le 23 e ogni angolo disponibile è occupato da auto. Ci avviamo all’ingresso, svolgiamo le solite pratiche di tesseramento ( a tal proposito, avremo accumulato non so quante tessere in questi mesi…ma va beh ), paghiamo 70 euro con una consumazione a testa e le tessere sono gratuite per quella sera. La prima impressione è buona, tutto a lucido, tre buttafuori all’ingresso forse sono esagerati ma ci torneremo più avanti.
Lasciamo le giacche in guardaroba ed entriamo nel club vero e proprio. Veniamo investiti da un aroma importante di brioche, sorridiamo tra noi per la cosa visto che sono appena le 23 e di certo non è il momento delle colazioni. Il club nella parte propriamente detta è un grande capannone con soffitti altissimi e una stanza che si allunga verso l’interno, dove si può chiacchierare e stare comodi, molto carina e curata sembra un lounge bar. Al centro un palo per la lap dance e il bar sulla destra, tutto si sviluppa nello stesso spazio. Al piano superiore le playrooms che però non visitiamo subito. Prendiamo da bere e nonostante la bella presenza dei baristi Miss SC mi fa notare come il cocktail sia un poco dozzinale. Amen, non si va in club solo per i cocktail. Le coppie sono tutte molto eleganti, molte donne davvero belle e, spesso, anche la controparte maschile è di pari livello (cosa non scontata). Ci sorridiamo vicendevolmente, la serata promette bene. Salutiamo alcuni amici e nel mentre la presenza di coppie cresce seppur, date le dimensioni, non giungerà mai a riempire completamente lo spazio. E qui veniamo al primo problema, sarà per le luci, per le dimensioni, per i colori, non sappiamo perché ma manca decisamente il calore che si respira, ad esempio, al Krystal. La musica, nota miss SC, è davvero pacchiana per essere a Milano. Questa cosa che nei club privé la musica debba per forza essere una specie di replica dei trenini di Capodanno a Cortina è desolante, ok tutto l’amore per i sixties ma sentire “california dreamin” remixata ci ha veramente lasciati perplessi. Ma va beh, non si va in club (solo) per la musica. Andiamo nelle playroom verso l’1. Sono due essenzialmente, una su un lato e l’altra sul versante opposto, la prima ha una intuizione a nostro avviso notevole: solo un enorme lettone su cui le coppie possono giocare. Nessuna stanza chiusa, e ne siamo felici visto che troppo spesso le coppie “scompaiono” nelle suddette. L’altra parte delle playrooms replica un po' ogni pr già vista, un corridoio e ai lati le stanze con possibilità di chiudere mediante una corda. Luci basse, troppo basse, al contrario delle luminarie al piano di sotto che erano esageratamente forti, e si fa difficoltà a distinguere i volti dei presenti. Prima critica: i singoli erano ammessi nella playrooms. Nonostante fossero di bella presenza e almeno uno davvero in gamba (infatti si divertirà con Miss SC) hanno creato il solito caos; mentre giochi con una coppia trovarsi il singolo tra i piedi non è il massimo, anche perché come si distingue in un sano clima orgiastico il singolo dal lui di coppia?
A parte questo miss SC ha convenuto che le coppie, non il locale come spesso abbiamo detto, fossero davvero “giuste”. Molte coppie erano affiatate e decise e i giochi che sono avvenuti e si sono protratti fino alle 4 lo hanno dimostrato, pochissime coppie giocavano da sole. Sarà stato forse un livello estetico molto buono in generale? L’età non era bassa, pochi i trentenni, pochissimi i ventenni, e forse quello ha influito? Non lo sappiamo ma conferma cosa pensiamo: siamo NOI coppie a fare i locali.
Il club è bello ma, a nostro avviso, freddo. Le coppie, viceversa, erano eccezionali. Si finiva di giocare con una coppia e volendo si ricominciava con un’altra. Il sesso si respirava ovunque.
Quindi valutazione finale: il locale, per noi, deve ancora costruirsi la sua personalità e non ci ha soddisfatti del tutto. Ma le persone presenti hanno stravolto poi il giudizio.
Nota: troppi buttafuori, troppi davvero. Era surreale contarne quattro DENTRO il club, e davano una sensazione di tensione inesistente. L’assenza di lenzuola nelle playrooms non è tollerabile per un club che aspira a livelli top, noi e altri non le abbiamo trovate.
Attendiamo le impressioni di Cagliano adesso che, se ricordo bene, conoscono bene il Fashion...

SC