Recensione Fashion Milano:
Sempre per rifarmi del periodo di astinenza forzato dai privè, che ha caratterizzato i mesi di novembre e dicembre scorsi, dopo l’ultimo weekend del 2012 trascorso tra Krystal e Le Chic, decido di chiudere l’anno col botto e trascorrere per la prima volta la notte dell’ultimo giorno dell’anno in un privè.
Visto che i programmi di trascorrere qualche giorno all’estero (Germania, terme di Erding , Paradiso naturista vicino Monaco di Baviera) sono saltati causa lavoro, decido di rimanere in “zona” e opto per Milano.
Mi aggrego ad un cenone organizzato da vecchi amici, prenoto un hotel , mi organizzo per far sembrare come al solito tutto occasionale , parto da Bologna alle 19.00, alle 21.00 mi aggrego alla tavolata e alle 00.15, dopo i vari brindisi, sono già sparito dal ristorante!
Premetto che nel pomeriggio avevo chiamato il Fashion per informazioni sui prezzi e le prenotazioni e le risposte sono state le seguenti: singoli 250 euro sia che l’ingresso fosse stato alle 21.00 con cenone che dopo la mezzanotte. Per le coppie invece i prezzi erano differenti, non li ricordo ma ovviamente inferiori , comunque se prenotavano il cenone pagavano una cifra, che sarebbe stata minore in caso di ingresso dopo la mezzanotte.
Alle 00.30 circa sono al Fashion, agevolato dal fatto che a quell’ora in strada il traffico era un tabù (incredibile per Milano).
Il parcheggio di fronte al locale era pieno e parcheggio nella via adiacente. Alla reception c’erano due coppie in fila che stavano espletando le pratiche di ingresso.
Prima differenza col Krystal: il volto delle ragazze alla reception era “raffigurato” in maniera completamente diversa, o meglio opposta, a quello delle ragazze che mi avevano accolto al Krystal…al Fashion sono stato accolto da volti cupi e quasi scocciati, sembrava fossero loro a pagare me.
Arriva il mio turno e il volto delle ragazze è sempre tirato e rispondono a stento alle mie due (2) cortesi domande. Avendo vissuto a Milano alcuni anni conosco i locali e quell’accoglienza un po’ me la aspettavo ma li eravamo ben oltre tutto. Non si trattava di mantenere una compostezza o darsi una parvenza di immagine ma di volersi far detestare. E secondo me gli riesce anche bene.
Sorvolo tranquillamente.
Varco la soglia che divide la reception dal resto del locale e mi si para davanti la zona disco, suddivisa in due zone comunicanti divise da una vetrata.
Premessa: la recensione risentirà un po’ del fattore emotivo…ho chiuso l’anno col botto.
Frequentazione: il locale era pieno ma non all’eccesso, ben frequentato ma né più né meno (forse meno) di quanto lo sia il Bolero durante le feste organizzate o gli eventi nei quali a livello di partecipazione coppie siamo al top (come presumo lo sia il Krystal).
I singoli erano in numero proporzionato alle coppie, credo più per casualità piuttosto che per politica del locale (forse anche per il salasso del prezzo di ingresso).
Faccio un giro in zona disco,mi fermo al bancone , sorseggio un cocktail e posso notare che molte coppie verso le 01.00 circa erano nell’area disco a ballare e divertirsi. Essendo per me era la prima volta al Fashion, ero curioso di vedere la zona privè, alla quale per accedervi si deve salire le scale che portano al piano superiore. Mi faccio coraggio
e salgo. Varco la tenda ed inizia un corridoio che è un vero e proprio percorso, inframezzato da varie scalinate, durante il quale vi sono varie stanze che hanno al posto delle porte delle tende come divisorio. Altra differenza con gli altri privè: non vi sono stanze che si possono chiudere a chiave, massimo si tira la tenda ma volendo la si può scostare e sbirciare.
Durante il percorso privè si può trovare la dark room, molto poco dark! Adoro la dark room ma in quella del Fashion c’era un po’ troppa luce e si vedeva benissimo tutto senza bisogno di dover abituare gli occhi al buio, che non c’era.
Poco più avanti c’è una cabina di vetro, molto originale, simile ad una sorta di consolle posizionata sopra una delle due piste della disco, dalla quale si può godere dello spettacolo sottostante e a sua volta offrirlo a modo proprio! L’unica coppia che ho visto giocare in questa cabina –consolle era una coppia molto giovane che ha richiamato molti singoli che erano tutti ammassati all’interno a godere dello spettacolo in maniera molto ravvicinata.
In questo corridoio-percorso molte coppie sostavano, ad osservare o a colloquiare, nei vari divanetti presenti. Ad un certo punto si arriva ad un altro bar al quale segue un’altra scalinata che porta al terzo piano, dove vi è la sala coppie. La zona coppie è una sorta di open space che consente comunque una visione di quello che succede all’interno ma solo da una prospettiva, ovvero dal lato in cui vi sono le sbarre. Da li si può godere di una visuale completa anche se un po’ lontana rispetto ai letti .
Proseguendo ci sono altre stanze , sempre con tende o sbarre e al terzo piano si deve fare attenzione a non perdere il “cunicolo” che porta alle scale dalle quali si scende per ritrovarsi alla stanza del cinema! Prosegue…