Appena visto "L'ultimo Samurai", con Tom Cruise e Ken Watanabe, per la decima volta che, se potessi avere più tempo, me lo riguarderei per altre 10.
Film di rara bellezza e intensità emotiva, dal primo all'ultimo dei suoi 135 min., che tiene incollati allla TV con partecipazione e senza un attimo di respiro.
Quello che a me colpisce sono 2 aspetti, che potrebbero rappresentare le due facce della stessa medaglia.
1 - questi ostinati Samurai, attaccati e (anche) inchiodati alla tradizione millenaria del loro essere, con orgoglio rifiutano l'influenza straniera nella propia civiltà e l'inesorabile avanzare del suo progresso, in ispecie in campo militare.
Veri e propri antenati dei Kamikaze, la cui figura esplose, letteralmente, nella 2° Guerra Mondiale.
2 - il Capitano Algren, interpretato magistralmente da Tom Cruise (attore che non ha mai avuto i riconoscimenti che avrebbe meritato..), che prima viene chiamato a combattere i jappo spadaioli, e poi, una volta catturato, si cala alla perfezione nel loro mondo, assorbendone usi e costumi.
Come si suol dire, anche i più insospettabili possono cambiare sponda. Insegnamento da tenere sempre a mente.
Altra menzione "speciale" per Taka, la giapponesina che avrebbe voluto fare
tiki taka col bel Capitano. Veramente bella e affascinante, da toglierti il fiato in particolare per quel suo sguardo malinconico.
Eccola...si chiama Koyuki Katō...
Penso che NIP approverebbe.
#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.