[O.T.] DELITTI
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Re: [O.T.] DELITTI
Che poi parla lui che, con tutto il rispetto del morto, è la copia sputata di Franco Citti
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Re: [O.T.] DELITTI
Non c’è da fare ragionamenti politicamente corretti e’ scienza si chiama Steatopigia.GeishaBalls ha scritto: ↑23/08/2025, 0:32Forse il buon Oscar si riferisce alla tribù Khoi, e alle squallide vicende di cento anni fa quando le donne venivano portate in Europa per essere guardate come fossero animali allo zoo. All’epoca quelle popolazioni le chiamavano Ottentotti
Gli svedesi non c’entrano niente e quei culi sono comunque brutti.
Anche se come ho detto c’è’ uno strano fenomeno imitativo
Barabino libero!
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Re: [O.T.] DELITTI
Ma avrai capito che ALCUNE “negre del Sudafrica” (cit) hanno questa caratteristica, non c’è l’hanno TUTTE. Peraltro sarà una parte minima della popolazione, o comunque non ne ha vista nemmeno unaOSCAR VENEZIA ha scritto: ↑23/08/2025, 20:57Non c’è da fare ragionamenti politicamente corretti e’ scienza si chiama Steatopigia.GeishaBalls ha scritto: ↑23/08/2025, 0:32Forse il buon Oscar si riferisce alla tribù Khoi, e alle squallide vicende di cento anni fa quando le donne venivano portate in Europa per essere guardate come fossero animali allo zoo. All’epoca quelle popolazioni le chiamavano Ottentotti
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Fa bene viaggiare, anche prima di fare affermazioni
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Re: [O.T.] DELITTI
Viaggiare, sì. Quando si dice "la fuga di cervelli"...
Il cervello di Oscar è andato da anni sul satellite lunare, assieme al senno di Orlando
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Re: [O.T.] DELITTI
CONAN IL BARBARO
ll’angolo! All’angolo! L’orologio!". Ore 22.30 del 5 luglio, siamo in via Zebedia, a due passi da piazza Missori. Due uomini, appena scesi da una macchina lasciata accesa in via Mauri, si avventano su un venticinquenne di professione analista finanziario, che sta passeggiando con un amico. Tutto dura pochi secondi. Un raid violentissimo: uno degli aggressori impugna un martello. Il primo colpo ferisce Simone (nome di fantasia) al sopracciglio sinistro; lui abbozza una reazione, ma viene sopraffatto dalle altre botte a torace e capo. Il "freddo sulla testa" spaventa il giovane, che a quel punto resta immobile a terra e si lascia sfilare dal polso sinistro un Tudor modello Black Bay 54 da 4mila euro. Sei passanti si accorgono di quello che sta accadendo e si avvicinano urlando; a quel punto, i rapinatori scappano verso la Kia e si allontanano a tutta velocità. Non prima, però, che un testimone riesca a immortalare l’auto, ripresa anche da una telecamera. Ed è stata proprio la targa del veicolo a dare linfa ai primi accertamenti dei carabinieri della quinta sezione del Nucleo investigativo, che, a valle di un’indagine-lampo coordinata dal pm Carlo Scalas, sono riusciti a dare un nome ai predoni di cronografi: all’alba di martedì, i militari di via Moscova, guidati dal colonnello Antonio Coppola e dal tenente colonnello Fabio Rufino, hanno arrestato i cugini Conan e Claudio Selimovic, rom bosniaci di 26 e 27 anni. A sferrare i colpi potenzialmente letali sarebbe stato Conan, per gli amici "Maradona" (in casa aveva una foto dell’ex fuoriclasse argentino), pregiudicato per furto e lesioni.
Le martellate sono costate a Simone la frattura della teca cranica, ridotta con un delicato intervento chirurgico d’urgenza al Policlinico, e una prognosi di 30 giorni. "Un altro colpo in testa – ha messo a verbale il medico che lo ha curato – avrebbe certamente potuto entrare più in profondità e quindi raggiungere il cervello e/o lesionare strutture parenchimali o vascolari, presenti in prossimità di quel punto, con conseguenze fatali". Dichiarazioni che hanno contribuito a contestare ai Selimovic il reato di tentato omicidio, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Patrizia Nobile: "L’azione violenta integra una condotta idonea e diretta a cagionare in modo non equivoco la morte. Ciò si desume dalla pluralità di colpi, dallo strumento utilizzato e dalla zona attinta". L’inchiesta parte dalla Kia Ceed, filmata alle 22.49 e 38 secondi del 5 luglio in via Luraghi (vicino a casa di Claudio Selimovic) e assicurata a nome di un tossicodipendente intestatario anche di due Fiat Grande Punto.
Su una di queste, il più grande dei cugini è stato controllato tre volte nel 2025 tra Settimo Milanese, Corsico e Trezzano sul Naviglio. Le intercettazioni fugano i dubbi su chi sia l’utilizzatore dell’auto: è proprio il ventisettenne, il 30 luglio, a chiamare il titolare di un negozio di ricambi per ordinare un nuovo paraurti per la Kia; ed è sempre lui a recarsi nell’officina di via Fabio Massimo dove l’auto è in riparazione. Senza contare che le foto postate su Facebook mostrano una persona identica a uno dei rapinatori di via Zebedia, a partire dal tatuaggio sull’avambraccio destro. E il complice? È Conan Maradona, con la sua folta barba nera a punta e un cappello tipo pescatore immortalato in un video social del 3 agosto. La "collaborazione delittuosa" tra i due è "tutt’altro che occasionale", annota il giudice: "Oggi ho fatto tanti soldi con Maradona, ho fatto più di 20mila euro, per questo lui era troppo gasato", dirà Claudio alla moglie il 26 luglio. Le verifiche dei carabinieri hanno consentito di attribuire alla coppia pure due furti: il primo all’autogrill Assago Ovest il 21 luglio e il secondo otto giorni dopo nel parcheggio del Bicocca Village.

ll’angolo! All’angolo! L’orologio!". Ore 22.30 del 5 luglio, siamo in via Zebedia, a due passi da piazza Missori. Due uomini, appena scesi da una macchina lasciata accesa in via Mauri, si avventano su un venticinquenne di professione analista finanziario, che sta passeggiando con un amico. Tutto dura pochi secondi. Un raid violentissimo: uno degli aggressori impugna un martello. Il primo colpo ferisce Simone (nome di fantasia) al sopracciglio sinistro; lui abbozza una reazione, ma viene sopraffatto dalle altre botte a torace e capo. Il "freddo sulla testa" spaventa il giovane, che a quel punto resta immobile a terra e si lascia sfilare dal polso sinistro un Tudor modello Black Bay 54 da 4mila euro. Sei passanti si accorgono di quello che sta accadendo e si avvicinano urlando; a quel punto, i rapinatori scappano verso la Kia e si allontanano a tutta velocità. Non prima, però, che un testimone riesca a immortalare l’auto, ripresa anche da una telecamera. Ed è stata proprio la targa del veicolo a dare linfa ai primi accertamenti dei carabinieri della quinta sezione del Nucleo investigativo, che, a valle di un’indagine-lampo coordinata dal pm Carlo Scalas, sono riusciti a dare un nome ai predoni di cronografi: all’alba di martedì, i militari di via Moscova, guidati dal colonnello Antonio Coppola e dal tenente colonnello Fabio Rufino, hanno arrestato i cugini Conan e Claudio Selimovic, rom bosniaci di 26 e 27 anni. A sferrare i colpi potenzialmente letali sarebbe stato Conan, per gli amici "Maradona" (in casa aveva una foto dell’ex fuoriclasse argentino), pregiudicato per furto e lesioni.
Le martellate sono costate a Simone la frattura della teca cranica, ridotta con un delicato intervento chirurgico d’urgenza al Policlinico, e una prognosi di 30 giorni. "Un altro colpo in testa – ha messo a verbale il medico che lo ha curato – avrebbe certamente potuto entrare più in profondità e quindi raggiungere il cervello e/o lesionare strutture parenchimali o vascolari, presenti in prossimità di quel punto, con conseguenze fatali". Dichiarazioni che hanno contribuito a contestare ai Selimovic il reato di tentato omicidio, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Patrizia Nobile: "L’azione violenta integra una condotta idonea e diretta a cagionare in modo non equivoco la morte. Ciò si desume dalla pluralità di colpi, dallo strumento utilizzato e dalla zona attinta". L’inchiesta parte dalla Kia Ceed, filmata alle 22.49 e 38 secondi del 5 luglio in via Luraghi (vicino a casa di Claudio Selimovic) e assicurata a nome di un tossicodipendente intestatario anche di due Fiat Grande Punto.
Su una di queste, il più grande dei cugini è stato controllato tre volte nel 2025 tra Settimo Milanese, Corsico e Trezzano sul Naviglio. Le intercettazioni fugano i dubbi su chi sia l’utilizzatore dell’auto: è proprio il ventisettenne, il 30 luglio, a chiamare il titolare di un negozio di ricambi per ordinare un nuovo paraurti per la Kia; ed è sempre lui a recarsi nell’officina di via Fabio Massimo dove l’auto è in riparazione. Senza contare che le foto postate su Facebook mostrano una persona identica a uno dei rapinatori di via Zebedia, a partire dal tatuaggio sull’avambraccio destro. E il complice? È Conan Maradona, con la sua folta barba nera a punta e un cappello tipo pescatore immortalato in un video social del 3 agosto. La "collaborazione delittuosa" tra i due è "tutt’altro che occasionale", annota il giudice: "Oggi ho fatto tanti soldi con Maradona, ho fatto più di 20mila euro, per questo lui era troppo gasato", dirà Claudio alla moglie il 26 luglio. Le verifiche dei carabinieri hanno consentito di attribuire alla coppia pure due furti: il primo all’autogrill Assago Ovest il 21 luglio e il secondo otto giorni dopo nel parcheggio del Bicocca Village.

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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
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(OT) Topic Ufficiale Delitti e Reati
Non ho capito cosa sono gli Epstein files.
Se ci fossero dei reati all'interno, non sarebbero già stati perseguiti ?
Se ci fossero dei reati all'interno, non sarebbero già stati perseguiti ?
- hermafroditos
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Re: (OT) Delitti, stupri, rapine, criminalità, reati
Bisogna vedere cosa contengono e com'è la legislazione US in proposito (e dei singoli stati in cui Epstein viveva).Billy Drago ha scritto: ↑04/09/2025, 5:58Non ho capito cosa sono gli Epstein files.
Se ci fossero dei reati all'interno, non sarebbero già stati perseguiti ?
Considera che anche negli US - come ovunque - i potenti sono tutelati tantissimo.
- hermafroditos
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Re: (OT) Delitti, stupri, rapine, criminalità, reati
Btw, una storia degno di Zola:
Immaginate il trauma della figlia nel vedere una scena simile, svegliandosi nel cuore della notte.
https://www.dagospia.com/cronache/mio-m ... oli-446147“MIO MARITO MI HA ACCOLTELLATO E L’HO UCCISO” - OMICIDIO NELLA NOTTE NEL CUORE DI NAPOLI, A FORCELLA - UNA 58ENNE, FERITA ALL’ADDOME E RICOVERATA IN PROGNOSI RISERVATA, HA CHIAMATO LA POLIZIA NELLA NOTTE DICENDO DI ESSERE STATA COLPITA E DI ESSERSI DIFESA CON UN COLTELLO DA CUCINA. LA POSIZIONE DELLA DONNA E’ AL VAGLIO DEGLI INVESTIGATORI (MA IL SUO RACCONTO HA TROVATO RISCONTRI…)
Immaginate il trauma della figlia nel vedere una scena simile, svegliandosi nel cuore della notte.
Re: (OT) Delitti, stupri, rapine, criminalità, reati
Due turchi sono stati arrestati in un B&B nel centro di Viterbo, perché sospettati di voler preparare un'azione terroristica durante la tradizionale festa di Santa Rosa. Sono stati trovati in possesso di una mitraglietta, di una pistola e di decine di munizioni. Per i due spunta anche la pista del traffico d'armi. L'allarme era scattato dopo che nel pomeriggio due turchi trovati in possesso di armi automatiche, mentre alloggiavano in un b&b a pochi metri dal sagrato del monastero di Santa Rosa, erano stati fermati. Verifiche su ipotesi di un presunto attentato terroristico sono in corso ma non ci sono ancora riscontri. I due cittadini turchi arrestati ieri sera hanno 31 e 21 anni. Sono stati fermati attorno alle 18 dunque poche ore prima del trasporto della macchina.
I due cittadini turchi fermati non hanno risposto alle domande del pm Massimiliano Siddi della Procura Viterbo. Durante l'interrogatorio, che si è svolto ieri dopo il fermo avvenuto alle 18.00, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I due si trovano ora nel carcere di Viterbo con l'accusa di traffico di armi.
Sono in corso accertamenti per verificare se i due preparassero una azione nel corso della tradizionale manifestazione di Viterbo: sono stati effettuati controlli incrociati con le autorità turche, passati al setaccio cellulari, attrezzature ed esaminati vestiti e oggetti in possesso dei due fermati.
Non si può escludere che i due preparassero un attentato, ma al momento non sono emerse indicazioni chiare in questo senso e nel B&B non sarebbero stati trovati esplosivi. In questo senso in ambienti investigativi la cautela è massima, i due potrebbero essere elementi legati alla criminalità turca.
I due cittadini turchi fermati ieri potrebbero essere collegati a un boss turco, ricercato nel suo paese, e arrestato il 26 agosto scorso a Viterbo perché sospettato di essere al vertice di una banda dedita al riciclaggio e ad altri reati di matrice violenta. L'uomo, su cui pendeva un mandato di cattura internazionale, si nascondeva in un esercizio di affittacamere del capoluogo. La polizia in quell'occasione bloccò altri tre cittadini turchi che alloggiavano nello stesso affittacamere.
Congratulazioni alle Forze dell'Ordine e al Ministro dell'Interno Piantedosi per il pronto intervento che ha portato all'arresto di due cittadini turchi armati a Viterbo, poche ore prima della festa della Macchina di Santa Rosa". Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni. "Un'operazione decisiva - aggiunge - che ha permesso di celebrare in sicurezza un evento unico al mondo, che è stato riconosciuto dall'Unesco patrimonio immateriale dell'Umanità e rappresenta una tradizione secolare profondamente sentita dai viterbesi e da tantissimi italiani".
https://youtu.be/OOWAe5IB0dI?si=7TPDrFbFDUmfo0KU
I due cittadini turchi fermati non hanno risposto alle domande del pm Massimiliano Siddi della Procura Viterbo. Durante l'interrogatorio, che si è svolto ieri dopo il fermo avvenuto alle 18.00, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I due si trovano ora nel carcere di Viterbo con l'accusa di traffico di armi.
Sono in corso accertamenti per verificare se i due preparassero una azione nel corso della tradizionale manifestazione di Viterbo: sono stati effettuati controlli incrociati con le autorità turche, passati al setaccio cellulari, attrezzature ed esaminati vestiti e oggetti in possesso dei due fermati.
Non si può escludere che i due preparassero un attentato, ma al momento non sono emerse indicazioni chiare in questo senso e nel B&B non sarebbero stati trovati esplosivi. In questo senso in ambienti investigativi la cautela è massima, i due potrebbero essere elementi legati alla criminalità turca.
I due cittadini turchi fermati ieri potrebbero essere collegati a un boss turco, ricercato nel suo paese, e arrestato il 26 agosto scorso a Viterbo perché sospettato di essere al vertice di una banda dedita al riciclaggio e ad altri reati di matrice violenta. L'uomo, su cui pendeva un mandato di cattura internazionale, si nascondeva in un esercizio di affittacamere del capoluogo. La polizia in quell'occasione bloccò altri tre cittadini turchi che alloggiavano nello stesso affittacamere.
Congratulazioni alle Forze dell'Ordine e al Ministro dell'Interno Piantedosi per il pronto intervento che ha portato all'arresto di due cittadini turchi armati a Viterbo, poche ore prima della festa della Macchina di Santa Rosa". Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni. "Un'operazione decisiva - aggiunge - che ha permesso di celebrare in sicurezza un evento unico al mondo, che è stato riconosciuto dall'Unesco patrimonio immateriale dell'Umanità e rappresenta una tradizione secolare profondamente sentita dai viterbesi e da tantissimi italiani".
https://youtu.be/OOWAe5IB0dI?si=7TPDrFbFDUmfo0KU
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Re: (OT) Delitti, stupri, rapine, criminalità, reati
Sceneggiata
Il marito la aggredisce, lei lo uccide davanti alla figlia e alla nipote
Lei era ferita, lui invece non ha avuto scampo. Questa notte a Napoli una donna ha ucciso il marito a coltellate. È accaduto in via Sant’Arcangelo a Baiano, nel quartiere Pendino e a pochi passi da Forcella. Ad avvisare la polizia è stata la donna, Lucia Salemme di 58 anni, che ha immediatamente ammesso di avere colpito il coniuge: Ciro Rapuano, di 59 anni, è stato trovato senza vita in camera da letto, presentava diverse ferite inferte con un coltello.
Uccide il marito a coltellate: arrestata una 46 enne a Martinengo. Il giorno prima era stata sottoposta a visita psichiatrica
A CURA DELLA REDAZIONE E DI MONICA SERRA
Agli uomini della Squadra Mobile di Napoli Salemme ha spiegato di essersi scagliata contro il marito in un disperato tentativo di difesa: «Mi ha aggredita», ha detto Salemme, precisando di avere a sua volta afferrato un coltello e di essersi scagliata contro il consorte, avendo poi la meglio. La donna presentava ferite da arma bianca che sono state medicate all’ospedale Vecchio Pellegrini.
Sul posto sono stati rinvenuti, e sequestrati, due coltelli di grosse dimensioni: si cercheranno le impronti digitali, per stabilire chi abbia impugnato quelle armi. Dopo l’interrogatorio, svoltosi in presenza di un pubblico ministero della IV sezione (fasce deboli) della Procura di Napoli, la 58enne è stata arrestata ed è stata trasferita nel carcere di Secondigliano: la procura le ha contestato l’omicidio volontario. Salemme attende adesso di comparire dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli per l’udienza di convalida del fermo.
Napoli, donna accoltellata dal marito lo uccide: "Lucia? Una bravissima ragazza"
Sono, invece, in corso indagini per verificare le dichiarazioni della donna, che ha riferito di un clima di maltrattamenti familiari risalenti nel tempo. Lucia Salemme ha, infatti, spiegato di essere stata già in passato vittima di minacce e aggressioni da parte del marito ma di non aver mai denunciato. Né risultato interventi precedenti da parte delle forze dell’ordine o segnalazioni di lite. Anche su questo aspetto, gli agenti stanno ascoltando la figlia della coppia, che al momento dell’omicidio era presente in casa insieme alla sua bambina. Ciro Rapuano lavorava in un garage nei pressi di via Toledo. Nel quartiere, intanto, serpeggia l’incredulità: «Lucia è una bravissima ragazza, non capisco come possa essere accaduto - ha commentato Lina, un'amica dell’indagata -. Lucia si è sempre dedicata alla famiglia. Ora non so cosa sia successo stanotte. Non abbiamo sentito nulla».
Il marito la aggredisce, lei lo uccide davanti alla figlia e alla nipote
Lei era ferita, lui invece non ha avuto scampo. Questa notte a Napoli una donna ha ucciso il marito a coltellate. È accaduto in via Sant’Arcangelo a Baiano, nel quartiere Pendino e a pochi passi da Forcella. Ad avvisare la polizia è stata la donna, Lucia Salemme di 58 anni, che ha immediatamente ammesso di avere colpito il coniuge: Ciro Rapuano, di 59 anni, è stato trovato senza vita in camera da letto, presentava diverse ferite inferte con un coltello.
Uccide il marito a coltellate: arrestata una 46 enne a Martinengo. Il giorno prima era stata sottoposta a visita psichiatrica
A CURA DELLA REDAZIONE E DI MONICA SERRA
Agli uomini della Squadra Mobile di Napoli Salemme ha spiegato di essersi scagliata contro il marito in un disperato tentativo di difesa: «Mi ha aggredita», ha detto Salemme, precisando di avere a sua volta afferrato un coltello e di essersi scagliata contro il consorte, avendo poi la meglio. La donna presentava ferite da arma bianca che sono state medicate all’ospedale Vecchio Pellegrini.
Sul posto sono stati rinvenuti, e sequestrati, due coltelli di grosse dimensioni: si cercheranno le impronti digitali, per stabilire chi abbia impugnato quelle armi. Dopo l’interrogatorio, svoltosi in presenza di un pubblico ministero della IV sezione (fasce deboli) della Procura di Napoli, la 58enne è stata arrestata ed è stata trasferita nel carcere di Secondigliano: la procura le ha contestato l’omicidio volontario. Salemme attende adesso di comparire dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli per l’udienza di convalida del fermo.
Napoli, donna accoltellata dal marito lo uccide: "Lucia? Una bravissima ragazza"
Sono, invece, in corso indagini per verificare le dichiarazioni della donna, che ha riferito di un clima di maltrattamenti familiari risalenti nel tempo. Lucia Salemme ha, infatti, spiegato di essere stata già in passato vittima di minacce e aggressioni da parte del marito ma di non aver mai denunciato. Né risultato interventi precedenti da parte delle forze dell’ordine o segnalazioni di lite. Anche su questo aspetto, gli agenti stanno ascoltando la figlia della coppia, che al momento dell’omicidio era presente in casa insieme alla sua bambina. Ciro Rapuano lavorava in un garage nei pressi di via Toledo. Nel quartiere, intanto, serpeggia l’incredulità: «Lucia è una bravissima ragazza, non capisco come possa essere accaduto - ha commentato Lina, un'amica dell’indagata -. Lucia si è sempre dedicata alla famiglia. Ora non so cosa sia successo stanotte. Non abbiamo sentito nulla».
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
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Re: (OT) Delitti, stupri, rapine, criminalità, reati
no, mi manca, ma aspetta che lo metto in agenda!
ma che domanda è?
(è una fantasia sessuale ricorrente? sì, dai tempi dell'adolescenza, complici certi giornaletti... lol)
ma che domanda è?
(è una fantasia sessuale ricorrente? sì, dai tempi dell'adolescenza, complici certi giornaletti... lol)
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
Re: (OT) Delitti, stupri, rapine, criminalità, reati
a me invece la sottomissione ha sempre eccitato.
ovviamente nella mia fantasia finiva sempre che le piaceva
mi ricordo quando vidi questa scena al cinema, mortacci... rhona mitra
ovviamente nella mia fantasia finiva sempre che le piaceva
mi ricordo quando vidi questa scena al cinema, mortacci... rhona mitra
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
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Re: (OT) Delitti, stupri, rapine, criminalità, reati
Il giovane portiere che ha subito l’aggressione da parte del padre di un suo avversario è stato squalificato dalla giustizia sportiva per un anno.
Il tredicenne è stato punito dal giudice sportivo per aver “innescato una rissa” alla fine della partita tra Volpiano Pianese e Carmagnola.
Il tredicenne è stato punito dal giudice sportivo per aver “innescato una rissa” alla fine della partita tra Volpiano Pianese e Carmagnola.
- SoTTO di nove
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Re: (OT) Delitti, stupri, rapine, criminalità, reati
Furbi quelli della nazionale che ancor prima di sapere i fatti l'avevano invitato a Coverciano. Hanno dovuto cestinare l'invito.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: (OT) Delitti, stupri, rapine, criminalità, reati
Ma infatti, è tutto meravigliosoSoTTO di nove ha scritto: ↑05/09/2025, 20:33Furbi quelli della nazionale che ancor prima di sapere i fatti l'avevano invitato a Coverciano. Hanno dovuto cestinare l'invito.
...tra l'altro, visto che a quanto pare è residente a Coverciano, potevano invitare anche l'admin di Phica
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