non saprei, ma per me "teste di cazzo" potrebbe essere appropriato.OSCAR VENEZIA ha scritto: ↑25/11/2025, 14:18A me in che categoria mi avranno messo co sto pisello che mi ritrovo.?Indubbiamente sono una minoranza, con onori ed oneri
Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Suvvia, il fatto che uno abbia preferenze sessuali per moda mi sembra improbabile, molto meno probabile del fatto che uno confuso cerchi di conformarsi.Django ha scritto: ↑25/11/2025, 13:47Io trovo ridicola qualsiasi etichetta. Purtroppo non è e non sarà il termine LGBTQ+ a sistemare le menti dei beoti ignoranti, quello è solo un marchio di propaganda social usato per atteggiarsi a progressisti e fare followers/like. Io me ne strasbatto la minchia se uno è gay, trans, mezzo e mezzo o chissà cos'altro, l'importante è che non lo faccia per moda, perchè in quel caso avrebbe solo il mio disprezzo. La gente purtroppo non capisce che tutti sono uguali a tutti e quando finalmente ce ne sbatteremo le palle di catalogare ed etichettare e passeremo ad accettare la normalità (che è fatta anche di gay, trans, lesbiche, ecc.), il mondo avrà fatto un enorme passo avanti verso la civiltà.
Poi essendo maschio bianco etero (e cinquantenne panzone) non so realmente cosa voglia dire essere di una categoria che in tante situazioni è meglio tenere riservata se non attentamente segreta. A noi essere riconosciuti non dice nulla, a chi si è sentito isolato e strano magari da un senso di comunità che a me sembrerebbe inutile. Poi hai ragione a dire che non ci vorrebbe la definizione ma mi sembra improbabile
Manterrei un tono rispettoso per descrivere questo mondo, non direi che è ridicolo identificarsi in una delle sigle dell’LGBQT+, proprio perché non lo sappiamo. Facile fare gli eterosessuali senza il culo degli altri… no, non era così, ma forse ci siamo capiti
