
Ve la consiglio perchè è stata fatta come si deve (sarà anche che le ultime facevano cagare).
Tra l'altro è ambientata tutta in ospedale psichiatrico. La trovate in streaming con anche i sottotitoli

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Alec Empire, Pim, Moderatore1
breglia ha scritto:concordo con ortheus (ossequi muflone).Ortheus ha scritto:bellavista ha scritto:Videocracy è assolutamente un capolavoro.
Non sono d'accordo.
definirlo mediocre è già molto.
Non è che tutto quello che coinvolge il nano di arcore deve sempre definirsi capolavoro.....
Ottime le intenzioni ma deludenti i risultati.
mi è piaciuto molto 'Basta che funzioni' di Woody Allen.
Nella sua amata Manhattan il vecchio Woody funziona bene, e costruisce uan storia molto dialogata con un personaggio principale a tratti odioso ma molto incisivo e parecchi colpi di scena. Svacca un pó nel finale.
nik978 ha scritto:la poliza incrimina ecc ha i 10 minuti iniziali piu belli della storia del cinema italianodanny_the_dog ha scritto:Ci sono un sacco retroscena sulle riprese del film di Castellari ''Quel maledetto treno blindato'', comunque io vi consiglio ''La polizia incrimina la legge assolve'', un filmone considerando mezzi e budget di allora:colpo ha scritto:1978 Enzo Castellarinik978 ha scritto:che nasce come una marea di film di tarantino, da un B movie (nel senso positivo del termine....finirino i soldi prima della fine del film) italiano....
''Quel maledetto treno blindato''
http://www.youtube.com/watch?v=bVmEPHghmbk
http://www.youtube.com/watch?v=eea4RVfHFFM
E comunque Castellari rimane mitico, un artigiano del cinema:
http://www.youtube.com/watch?v=m7hDHQKlBzo
Sabato vado a vedere il film di Tarantino, dove Castellari fa anche un cammeo.
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ok son genovese e sara'per quello..
ma sono spettacolari..da groove sonoro dei fratelli de angelis a tutto il resto...
più che altro non condividi lo stile da quello che capiscoLemmy ha scritto:Bah, Inglosrius Basterds manco lo considero un film.
E' l'ennesimo giocattolone a uso e consumo del Taranta, che se lo puó permettere visto che la gente si beve tutto quello che fa uscire dal cilindro.
Un "prodotto" che arrivati alla fine non ha saputo presentare nessuno dei protagonisti, senza approfondire nulla e senza l'attenuante di partire in media res (anzi, la prima parte seppur breve rispetto alle altre è praticamente un lungo preambolo per tutti i protagonisti).
Poca cura anche per i personaggi secondari, tolto Landa che è quello alla fine che esce meglio di tutti, pensati anche bene ma non sviluppati (il critico inglese, l'eroe di guerra tedesco, il soldato neopapà , Marcel...).
Solte digressioni per chi condivide gli hobbies del Taranta -siano telefilm, gruppi afro, cinema tedesco...- solo che stavolta più lunghe e meno legate alla trama (in questo senso la summa è la scena dell'infiltrato inglese: piuttosto lunga se si considera che non offre niente alla storia se non la non-presentazione di un personaggio che poteva essere interessante ma che esce di scena nella sequenza successiva e qualche nozione sui registi del reich).
Citazionismo stilistico che nella scena iniziale in cui omaggia Leone ha il suo inutile e tedioso apice (guardi l'orologio, poi guardi la camionetta nazista, poi riguardi l'orologio e cazzo, so' passati due minuti e sti stronzi ancora là stanno?).
Quando un film mi lascia tanti dubbi non posso giustificare tutto con un "è Tarantino (o Pincopalla)".
Di solito il giudizio me lo faccio in primis sul contenuto, ma qui non mi convince nemmeno la confezione.
Taranta bocciatissimo: hai 50 anni, smetti di fare ragazzino che puó tutto e rimettiti a fare film, che dopo Jackie Brown hai solo cazzeggiato!
E poi, vaccaboia mi sento Mugatu che non si capacita di come nessuno si sia mai accorto che le smorfie di Zoolander sono tutte uguali, vi sembra esagerato stancarsi di ascoltare sempre gli stessi discorsi, con lo stesso ritmo, lo stesso stile, le stesse pause, lo stesso tono che siano pronunciati da la pupa di un gangster, da un killer della mala, da un pezzo grosso della mala, da un serial killer, da un samurai, da una serial killer adolescente, da una puttana francese, da un boss cinese della mala giapponese, dal capo di un'organizzazione internazionale di killer, dal fratello del capo dell'organizzazione internazionale di killer, dalla tizia che uccide il fratello del capo dell'organizzazione internazionale di killer, da un'hostess di 50 anni, da un trafficante d'armi, da una troietta sballata, dalla moglie punk di uno spacciatore, da un' ebrea in incognito durante la IIGM, da un sergente sadico, da una spia inglese, da diversi ufficiali\soldati nazisti?
Piz già da un'altra parte ho letto che concordi pure sulla mia scena preferita(intro di ''once upon a time..''), ora questa dichiarazione(oltre ad amare tutti i suoi films ritengo kill bill sottovalutato).Mavco Pizellonio ha scritto:Kill Bill l'ho amato.
Temo di deluderti Ciamby.CianBellano ha scritto:Piz già da un'altra parte ho letto che concordi pure sulla mia scena preferita(intro di ''once upon a time..''), ora questa dichiarazione(oltre ad amare tutti i suoi films ritengo kill bill sottovalutato).Mavco Pizellonio ha scritto:Kill Bill l'ho amato.
Due domandine per capire come devo comportarmi(non ti allarmare, solo cose sessuali e niente più):
1- preferisci il vol 1 o 2?
2- INLAND EMPIRE, posto ovviamente che non l'hai capito, ti ha sconvolto ed accecato cinematograficamente parlando? (questa è una domanda bonus, nel senso che non posso trarre conclusioni chiare dall'esito della risposta. Sarebbe da pazzi. Sarebbe da lynch)
Bof, classifico in due filoni i film del Taranta: FILM (PF, Reservoir Dogs, Jackie Brown) e i giocattoloni (KB, Death Proof e IB)MiniMe ha scritto:più che altro non condividi lo stile da quello che capiscoLemmy ha scritto:Bah, Inglosrius Basterds manco lo considero un film.
E' l'ennesimo giocattolone a uso e consumo del Taranta, che se lo puó permettere visto che la gente si beve tutto quello che fa uscire dal cilindro.
Un "prodotto" che arrivati alla fine non ha saputo presentare nessuno dei protagonisti, senza approfondire nulla e senza l'attenuante di partire in media res (anzi, la prima parte seppur breve rispetto alle altre è praticamente un lungo preambolo per tutti i protagonisti).
Poca cura anche per i personaggi secondari, tolto Landa che è quello alla fine che esce meglio di tutti, pensati anche bene ma non sviluppati (il critico inglese, l'eroe di guerra tedesco, il soldato neopapà , Marcel...).
Solte digressioni per chi condivide gli hobbies del Taranta -siano telefilm, gruppi afro, cinema tedesco...- solo che stavolta più lunghe e meno legate alla trama (in questo senso la summa è la scena dell'infiltrato inglese: piuttosto lunga se si considera che non offre niente alla storia se non la non-presentazione di un personaggio che poteva essere interessante ma che esce di scena nella sequenza successiva e qualche nozione sui registi del reich).
Citazionismo stilistico che nella scena iniziale in cui omaggia Leone ha il suo inutile e tedioso apice (guardi l'orologio, poi guardi la camionetta nazista, poi riguardi l'orologio e cazzo, so' passati due minuti e sti stronzi ancora là stanno?).
Quando un film mi lascia tanti dubbi non posso giustificare tutto con un "è Tarantino (o Pincopalla)".
Di solito il giudizio me lo faccio in primis sul contenuto, ma qui non mi convince nemmeno la confezione.
Taranta bocciatissimo: hai 50 anni, smetti di fare ragazzino che puó tutto e rimettiti a fare film, che dopo Jackie Brown hai solo cazzeggiato!
E poi, vaccaboia mi sento Mugatu che non si capacita di come nessuno si sia mai accorto che le smorfie di Zoolander sono tutte uguali, vi sembra esagerato stancarsi di ascoltare sempre gli stessi discorsi, con lo stesso ritmo, lo stesso stile, le stesse pause, lo stesso tono che siano pronunciati da la pupa di un gangster, da un killer della mala, da un pezzo grosso della mala, da un serial killer, da un samurai, da una serial killer adolescente, da una puttana francese, da un boss cinese della mala giapponese, dal capo di un'organizzazione internazionale di killer, dal fratello del capo dell'organizzazione internazionale di killer, dalla tizia che uccide il fratello del capo dell'organizzazione internazionale di killer, da un'hostess di 50 anni, da un trafficante d'armi, da una troietta sballata, dalla moglie punk di uno spacciatore, da un' ebrea in incognito durante la IIGM, da un sergente sadico, da una spia inglese, da diversi ufficiali\soldati nazisti?
io adoro tarantino, ma sono in grado di dire che grindhouse è uno dei film più brutti della storia.
kill bill non mi ha mai entusiasmato.
se si vede il passato (da pulp fiction a le iene) si trova un filo diretto che scavalca tutto quello che sta in mezzo fino ad Inglourious Basterds. La descrizione sommaria del personaggio, concretizzata poi nei piccoli tic e nelle nevrosi maniacali, è quello che rende il plot differente ogni volta, a prescindere dalla presenza fissa del killer e di chicchessia.
Ogni caratterizzazione è differente, le microstorie introduttive sono fondamentali per creare il tipico intreccio finale. L'idea di rappresentare la debolezza dell'uomo è sempre affascinante, soprattutto quando si parla di quella di personaggi storici di una certa rilevanza. L'Hitler che sclera per le sconfitte in quel modo grottesco ed anche comico, il film di propaganda, la precisione meticolosa di Landa (sembra quasi un personaggio di American Psyco) contrapposta alla fanfaronaggine dell'Apache molto poco preciso e antagonista...
insomma le caratterizzazioni secondo me sono fatte bene, è il genere che puó stancare, non il film in sè.