Vabbè Geisha mi arrendo. Stava confermando le tue tesi.
Sei di nuovo quello contro mano che si incazza con tutti gli altri. Fortuna che ci sono sempre più auto che ti aiuteranno a capirlo o al limite prendere il controllo del volante al posto tuo.
[O.T.] Global Warm(n)ing
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing
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Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: [O.T.] Global Warm(n)ing
non mi aspettavo che geisha facesse fare una figura così magra a un utente preparato come fuentello.
pan che abbaia non morde!
Re: [O.T.] Global Warm(n)ing
GeishaBalls ha scritto: ↑29/12/2025, 17:24Rimandavo Giorgio a te perché avevi appena detto che le gare con auto elettriche sarebbero più noiose di quelle a motore tradizionale mi sembrava un indizio per capire che qualche fascinazione per i motori ci sia. Il rumore del motore Ducati è protetto da licenza, anche quello della Harley, tanto per dire.
Ma che centra il diletto per le gare sportive con la quotidianità?GeishaBalls ha scritto: ↑29/12/2025, 19:00Certo, stava dicendo che quando è il momento di decidere lui lascia da parte le emozioni e sceglie in base alla fredda logica. Confermava che c’è un trasporto emotivo per le auto tradizionali ma lui non sarà sfiorato da influenze, quando si tratta di decidere tu e lui siete dei freddi calcolatori.
La prima è mero intrattenimento.
Io seguivo pure la MotoGp e la moto non l'ho mai avuto, giusto lo scooter.
Mi è capitato di seguire l'America's cup / Luis Vitton cup, e il mare e a maggior ragione le barche mi interessano poco.
Seguo il ciclismo, ma non è perché goda a vedere Pogacar e MVDP alla RVV che poi... la bici da corsa ce l'avevo pure ma, tra il rischio sulle strade (partendo da dove ero residente io) ed il fatto di non avere un garage, ma giusto una cantina con una scalinata cui tirarla fuori e rimetterla, l'ho venduta 15 anni fa.
E sai quanti sport... ?
Guardare la F1 in tv è un conto, andare a lavoro o all'Ikea è un altro.
Il trasporto emotivo lo stai sopravvalutando tu.
A me sembrava una tenera affermazione, che conferma l’idea di una identificazione con l’auto e poi dice una ingenuità totale sulle modalità di decisione e di formazione delle opinioni. A meno che togliere qualche premio Nobel per l’economia e vado con AI
I nomi più noti includono Daniel Kahneman (2002, per la Teoria del Prospetto), Richard Thaler (2017, per l'Economia Comportamentale e i Nudge) e Robert Shiller (2013, per la Finanza Comportamentale), oltre a Herbert Simon (1978) e Gary Becker (1992) per lavori pionieristici, con figure come Kahneman e Thaler che hanno rivoluzionato la comprensione dei comportamenti di acquisto e investimento
Ok, io rispondo con Bruce Harper, Benjiam Price, Julian Ross e Mark Lenders.Terzo: La visione che conti solo l spostarsi da A a B, cioè la scelta razionale e non emotiva delle persone, è talmente superata che non sto a smentirla io, ci sono studi, letteratura, Nobel per l’economia assegnati negli ultimi 20 anni praticamente solo su questi temi. Io farei solo una parodia, vai alle fonti e abbeverati.
Buahaha, ma ti pare il caso di citare nomi di premi Nobel, hahaha?!?
Tra l'altro, dai, sì, insegnami di Shiller.
Che complessivamente nell' acquisto dell'auto non entri in gioco solo lo spostarsi da A a B, ma pure altro come lo Status signaling, lo sappiamo un po' tutti da sempre senza che ci sia bisogno di dover scomodare chissà quali intellettuali.
Ma quando le EV siano al 5% in Italia, e sia un 5% già drogatissimo da incentivi e disincentivi, certi discorsi sono prematuri.
Tutti quelli che comprino la Panda e Grande Panda, la Dacia, la punto o la polo usate di 8 anni, non è che non prendano l'elettrica per identificazione coi pistoni o per status.
Come avevo più volte scritto, certe dinamiche possono valere per i benestanti e qualche altro "infoiatissimo".
Ad oggi sono marginali.
Il giorno in cui si arrivasse, non troppo artificialmente magari, al 65-70% e ci si interrogasse sul perché un 20% non volesse fare lo switch pur in teoria potendolo fare, sarà un'altra storia.
Oggi come oggi certi discorsi sono assurdi.

