
[O.T.] Guida al Cinema
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- bigtitslover
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diciamo che ti sei perso molto.
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Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
Abbasso le fiche depilate, viva i cespuglioni anni '80 - scritta sul muro -
Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
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- radek66
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AlexSmith ha scritto:A proposito di Spike Lee e della venticinquesima ora...com'è? Ancora non l'ho scar....ehm visto...




Vergognati!!! Doppiamente, poi corri in videoteca...




Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
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- Jack de Quadri
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Ragazzi aiutatemi vi devo chiedere una info...
cerco disperatamente il titolo di un film con protagonista un cane...
purtroppo i miei ricordi sono vaghi e non ho dettagli fondamentali
sto cercando ovunque ma non riesco a trovarlo
è un film credo che risale agli anni 80/90 che vidi molto tempo fà in tv
narra la storia di un cane di grossa taglia forse un alano che viene regalato da parte del padre al prorpio figlio,la famiglia purtroppo è costretta a lasciare la città dove vive per trasferirsi dall'altra parte dell'america e abbandona il cane....
il cane attraversa tutta l'america per tornare dal suo padrone ritrovandolo e durante questo viaggio ha diverse disavventure come quella di essere cattutrato da un grasso prorpietario di un ristorante che uccide e cucina i cani per darli da mangiare ai clienti...
sempre durante il viaggio si rifuggia in un vecchio garage dove incontra un vecchio uomo con un altro cane...lui diffidente rimasto scottato dall'incontro con l'altro uomoche catturava e cucinava i cani non si avvicina ma poi si lascia toccare ed il vecchio lo fà mangiare e gli cura le zampe ormai rovinate da tutti i km percorsi....
il film è tratto da una storia vera
se vi viene in mente qualcosa ditemelo ve ne saró molto grado
cerco disperatamente il titolo di un film con protagonista un cane...
purtroppo i miei ricordi sono vaghi e non ho dettagli fondamentali
sto cercando ovunque ma non riesco a trovarlo
è un film credo che risale agli anni 80/90 che vidi molto tempo fà in tv
narra la storia di un cane di grossa taglia forse un alano che viene regalato da parte del padre al prorpio figlio,la famiglia purtroppo è costretta a lasciare la città dove vive per trasferirsi dall'altra parte dell'america e abbandona il cane....
il cane attraversa tutta l'america per tornare dal suo padrone ritrovandolo e durante questo viaggio ha diverse disavventure come quella di essere cattutrato da un grasso prorpietario di un ristorante che uccide e cucina i cani per darli da mangiare ai clienti...
sempre durante il viaggio si rifuggia in un vecchio garage dove incontra un vecchio uomo con un altro cane...lui diffidente rimasto scottato dall'incontro con l'altro uomoche catturava e cucinava i cani non si avvicina ma poi si lascia toccare ed il vecchio lo fà mangiare e gli cura le zampe ormai rovinate da tutti i km percorsi....
il film è tratto da una storia vera
se vi viene in mente qualcosa ditemelo ve ne saró molto grado
Signorsì, signore!! Agli sergente Radek66!!!radek66 ha scritto:AlexSmith ha scritto:A proposito di Spike Lee e della venticinquesima ora...com'è? Ancora non l'ho scar....ehm visto...![]()
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Vergognati!!! Doppiamente, poi corri in videoteca...
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A parte gli scehrzi stasera ci faccio un salto appena esco dal lavoro.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
Tutti i film recitati da:Jack de Quadri ha scritto:cerco disperatamente il titolo di un film con protagonista un cane...
Massimo Ghini, Fabrizio Bentivoglio, Ennio Fantastichini, Enzo Catania, Giuseppe Cederna, Claudio Bisio, Sabrina Ferilli, Silvio Orlando, Nicoletta Braschi, Valeria Golino, Laura Morante, Ugo Conti, Bebo Storti, Claudio Bigagli...
...e tanti altri dei quali al momento mi sfugge il nome...






"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
- vertigoblu
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-The mist-( regia di frank darabont)
sabato sera sono andato a vedere il film tratto da uno dei racconti brevi più belli di S.king(la nebbia).
breve trama del film:
Dopo essere stata colpita da una violenta tempesta, una cittadina del Maine viene avvolta da una coltre di fitta e misteriosa foschia. Presto gli abitanti del luogo capiscono che nella nebbia si nascondono creature mostruose e assetate di sangue. Un gruppo di persone, tra cui David Drayton ed il suo bambino di 5 anni, trovano rifugio dentro in piccolo supermarket, e da lì dovranno cercare un modo per sopravvivere e fuggire.
ecco la mia recensione.
parto già prevenuto poichè mi dico sarà difficile riportare su pellicola un racconto di 120 pagine ,ed anche perchè le trasposizioni cinematografiche tratte dai romanzi di S king mi han sempre deluso tranne rarissime eccezioni.
in più la sala non aiuta poichè il pubblico del venerdì sera è composto da ragazzette petulanti che disdcutono di ricariche di cellulari,ed un paio di palestratoni de noiantri che giustamente devon far risaltare il loro spessore intellettivo parlando continuamente sul film e facendo battute da quinta elementare.
a parte questo il film non è proprio malaccio e darabont non è l'ultimo dei cazzoni dietro la macchina da presa,cerca di rimaner fedele ai personaggi del racconto anche se ovviamente è impossibile non rimanere un pó dubbiosi sulle scelte degli attori.
onestamente david il protagonista sembrava tutto fuori che un illustratore e la signora carmody me la immaginavo più vecchia ,insomma i character sono lontani dalle profondità del libro e sono più che altro un'accozzaglia di stereotipi.
il film comunque ad un certo punto prende abbastanza bene e segue ligio ligio il racconto del vecchio Stephan .l'orrore lovecraftiano è reso ottimamente in alcune sequenze nella nebbia in cui si odono i versi delle creature senza scorgerle.
solo che:
si arriva alla fine è c'è un finale completamente diverso.
che mi lascia alquanto perplesso...tra l'altro assolutamente gratuito nel suo cinismo.
ovviamente non svelo nulla per chi vuole andarlo a vedere,cmq a mio avviso il finale incide in negativo sul giudizio finale,che altrimenti poteva esser più che sufficiente.
sabato sera sono andato a vedere il film tratto da uno dei racconti brevi più belli di S.king(la nebbia).
breve trama del film:
Dopo essere stata colpita da una violenta tempesta, una cittadina del Maine viene avvolta da una coltre di fitta e misteriosa foschia. Presto gli abitanti del luogo capiscono che nella nebbia si nascondono creature mostruose e assetate di sangue. Un gruppo di persone, tra cui David Drayton ed il suo bambino di 5 anni, trovano rifugio dentro in piccolo supermarket, e da lì dovranno cercare un modo per sopravvivere e fuggire.
ecco la mia recensione.
parto già prevenuto poichè mi dico sarà difficile riportare su pellicola un racconto di 120 pagine ,ed anche perchè le trasposizioni cinematografiche tratte dai romanzi di S king mi han sempre deluso tranne rarissime eccezioni.
in più la sala non aiuta poichè il pubblico del venerdì sera è composto da ragazzette petulanti che disdcutono di ricariche di cellulari,ed un paio di palestratoni de noiantri che giustamente devon far risaltare il loro spessore intellettivo parlando continuamente sul film e facendo battute da quinta elementare.
a parte questo il film non è proprio malaccio e darabont non è l'ultimo dei cazzoni dietro la macchina da presa,cerca di rimaner fedele ai personaggi del racconto anche se ovviamente è impossibile non rimanere un pó dubbiosi sulle scelte degli attori.
onestamente david il protagonista sembrava tutto fuori che un illustratore e la signora carmody me la immaginavo più vecchia ,insomma i character sono lontani dalle profondità del libro e sono più che altro un'accozzaglia di stereotipi.
il film comunque ad un certo punto prende abbastanza bene e segue ligio ligio il racconto del vecchio Stephan .l'orrore lovecraftiano è reso ottimamente in alcune sequenze nella nebbia in cui si odono i versi delle creature senza scorgerle.
solo che:
si arriva alla fine è c'è un finale completamente diverso.

che mi lascia alquanto perplesso...tra l'altro assolutamente gratuito nel suo cinismo.
ovviamente non svelo nulla per chi vuole andarlo a vedere,cmq a mio avviso il finale incide in negativo sul giudizio finale,che altrimenti poteva esser più che sufficiente.
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky
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- Padoa_Schioppa
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questo molto peggio.........Pimpipessa ha scritto:ahh
come ti capisco anche a me quando muoiono o non si sposano mi stan tutti sulle balle!!
![]()

ci son rimasto di sasso,anche perchè l'ho trovato una forzatura.
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Erwin Panofsky
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- vertigoblu
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- Padoa_Schioppa
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- Località: In un angolo
Solita storia dell'occasione mancata... Ma che vuol dire? Nel film ci sono le componenti tipiche dell'orror: paranoia, isolamento, mostri vedo/non vedo, finale cinico...vertigoblu ha scritto:mmmh secondo me invece occasione mancata e film riuscito a metà .Padoa_Schioppa ha scritto:The Mist, grande film!
Quanto ve piace dire: "Un'occasione mancata..."
Le tasse sono bellissime!
"Avete capito? Qui non serve un perito..." Bugo, Il Sintetizzatore
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- vertigoblu
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- Iscritto il: 20/12/2006, 20:18
hai letto il libro?non credo...Padoa_Schioppa ha scritto:Solita storia dell'occasione mancata... Ma che vuol dire? Nel film ci sono le componenti tipiche dell'orror: paranoia, isolamento, mostri vedo/non vedo, finale cinico...vertigoblu ha scritto:mmmh secondo me invece occasione mancata e film riuscito a metà .Padoa_Schioppa ha scritto:The Mist, grande film!
Quanto ve piace dire: "Un'occasione mancata..."
altrimenti non parleresti così.
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Erwin Panofsky
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The Mist
Premetto che non ho letto il racconto, ma il film l'ho trovato più che dignitoso ed altamente simbolico; stilisticamente è una via di mezzo tra "La guerra dei mondi" e "E venne il giorno", peró è decisamente più tosto di entrambi (vedi la scena della farmacia). Credo che Darabont, e di rimando King col quale il regista ha un ferreo sodalizio, abbia voluto dar corpo alle paure recondite (neanche troppo) della società statunitense contemporanea, il terrore dell'ignoto, la diffidenza verso tutto ció che è diverso, il catastrofismo che spesso sfocia nell'integralismo apocalittico, il tutto incarnato dalla figura della santona, magistralmente interpretata da Marcia Gay Harden (sig.ra Eastwood), la quale non a caso fa proseliti vieppiù significativi. Ottima l'ambientazione claustrofobica nel supermarket (altro elemento evocativo...). Il finale spiazza, anche se un po' me l'aspettavo...




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L'ho letto, il RACCONTO...vertigoblu ha scritto:hai letto il libro?non credo...Padoa_Schioppa ha scritto:Solita storia dell'occasione mancata... Ma che vuol dire? Nel film ci sono le componenti tipiche dell'orror: paranoia, isolamento, mostri vedo/non vedo, finale cinico...vertigoblu ha scritto:mmmh secondo me invece occasione mancata e film riuscito a metà .Padoa_Schioppa ha scritto:The Mist, grande film!
Quanto ve piace dire: "Un'occasione mancata..."
altrimenti non parleresti così.
Comunque è uno di quei casi in cui ho trovato migliore il film del testo. E io AMO King.

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