Pimpipessa ha scritto:
Devo dire che non mi è dispiaciuto affatto, film direi piacevole. Non è certo un film dalla trama originale ( crisi del padre di famiglia in pensione, crisi depressiva di una madre con rivelazione choc annessa, il primogenito non all'altezza, il ragazzo cresciuto e che non combin nulla...) ; ma scorre e risulta divertente a tratti molto divertente: i corsi di autostima della madre sono spassosissim!!
Ecco, ad esempio, la rivelazione choc della madre è una di quelle cose che ci potevano essere risparmiate... il film funzionava ugualmente, anzi, a mio modesto avviso sarebbe stato pure meglio...
non è la rivelazione choc che mi ha fatto diveritre ma il suo corso di autostima...
sarà che mia madre è un periodo in cui fa di tutto fal tai- chi all'iridologia
Vado controcorrente...
"Onora il padre e la madre" non mi ha fatto impazzire...
E' realizzato bene, senza dubbio, e intepretato magistralmente (Ethan Hawke forse più bravo di Seymour Hoffman), peró una ventina di minuti di meno non avrebbero guastato e la commistione di generi e sottogeneri (thriller? noir? dramma familiare?) dà talora un senso di incompiutezza.
Anche la virata del protagonista verso la violenza (auto)distruttiva e cieca è sì giustamente sgradevole, ma rischia di sfociare nel parossismo.
Comunque interessante, e su una cosa siamo d'accordo: la Tomei nuda è da urlo...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
Torno ora dal cine e dal film "Juno".
Sono rimasto inaspettatamente colpito da un film di cui sapevo a grandi linee la trama. Il film è spassosissimo per tutta la sua durata. Sempilce ed istrionico nel raccontare una vicenda cosi' surrealmente complicata e delicata. L'unica critica che posso permettermi di fare è sulla reazione dei genitori alla notizia della figlia sedicenne gravida(a mio parere troppo composta e pacata).Ma in fin dei conti è una piccolezza trascurabile per un film che ammetto avermi colpito non poco (ed io sono un criticone nel cinema).Probabilmente per via di quel tipo di tenerezza esile,mai banale o mielosa, che raramente ho visto in qualche pellicola. I dialoghi,gli "slang" adolescenziali ed i piccoli riferimenti ai personaggi della tv o della musica calzano a pennello con lo stile dei personaggi.
In definitiva un film che puó realmente "lasciare" qualcosa perchè maledettamente semplice,umano e senza pretese di stupore hollywoodiano. Una nota particolare per la colonna sonora,anch' essa incastonata spelndidamente nel contesto del film.
Sono curioso di sentire la vostra campana..
Voto 8 e 1/2
gnostico ha scritto:
Anche io non ho mai mangiato i cavoletti di Bruxelles e non mi piacciono!
Falli bollire ca. 1/4 d'ora, poi saltali in padella con aglio e olio d'oliva...un po' di pangrattato, una macinata di pepe bianco e...una delizia...!!!
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
radek66 ha scritto: Il petroliere, affresco immaginifico del talentuoso Paul Thomas Anderson (Magnolia), uscito sconfitto alla notte degli Oscar, soprattutto a causa del film di cui sopra...
Non è assolutamente un film di intrattenimento, anche perchè l'eccessiva durata (158 minuti) francamente lo impedisce, quanto piuttosto la descrizione molto personale di una discesa nel baratro susseguemnte ad una ascesa senza freni... freni di nessun tipo; vediamo infatti dall'inizio come Daniel Plainview, il protagonista, non mostri alcuno scrupolo nell'irretire il prossimo per raggiungere i propri scopi.
La prima parte è bellissima: dialoghi ridotti all'osso, il tutto affidato all'immagine, in una totale immersione ed ideale commistione tra l'ostile paesaggio degli Usa e l'attività massacrante di estrazione dell'oro nero. Mi stavo chiedendo quali giurati iper-prezzolati potessero aver preferito il film dei Coen a questo, quando il tutto è iniziato a calare di tono, complici probabilmente gli eccessi di alcuni personaggi.
Bravissimo comunque Daniel Day Lewis, il film non è per tutti...
Per cortesia, qualcuno puó spiegarmi il finale?
Ho visto il film (finalmente) qualche giorno fa, nell'ultimo cinema di Roma dove era ancora in programmazione...
Semplicemente fenomenali i primi dieci minuti, una incredibile lezione di cinema...
Qualche momento poco convincente (la vicenda del finto fratello, ad esempio), ma nel complesso un grandissimo film.
Cosa non ti è chiaro del finale, Radek?
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
gnostico ha scritto:
Anche io non ho mai mangiato i cavoletti di Bruxelles e non mi piacciono!
Falli bollire ca. 1/4 d'ora, poi saltali in padella con aglio e olio d'oliva...un po' di pangrattato, una macinata di pepe bianco e...una delizia...!!!
Ripeto. Mi fan cagare e non ho bisogno di lezioni di cucina per cucinare ció che mi fa cagare. Altro?
Per tornare in topic,consiglio la visione del film per non sparare a zero.
Giudicare un film senza averlo visto non è proprio come evitare di mangiare i caxxo di cavoletti lussemburghesi...
gnostico ha scritto:
Ripeto. Mi fan cagare e non ho bisogno di lezioni di cucina per cucinare ció che mi fa cagare. Altro?
Per tornare in topic,consiglio la visione del film per non sparare a zero.
Giudicare un film senza averlo visto non è proprio come evitare di mangiare i caxxo di cavoletti lussemburghesi...
Ripeto anch'io.
Il mio post era sarcastico. Non era riferito a Juno, ma ai film di Salvatores. E' probabile che tu non mi conosca ancora in questo forum e sono noto qui per il disprezzo per i registi "ideologici" italiani, dei quali ho visto tutti i film e tutti mi fanno cagare, quindi, quando ne esce uno, uso la sovrascritta espressione.
Chiedo scusa per il sarcasmo.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
gnostico ha scritto:
Ripeto. Mi fan cagare e non ho bisogno di lezioni di cucina per cucinare ció che mi fa cagare. Altro?
Per tornare in topic,consiglio la visione del film per non sparare a zero.
Giudicare un film senza averlo visto non è proprio come evitare di mangiare i caxxo di cavoletti lussemburghesi...
Ripeto anch'io.
Il mio post era sarcastico. Non era riferito a Juno, ma ai film di Salvatores. E' probabile che tu non mi conosca ancora in questo forum e sono noto qui per il disprezzo per i registi "ideologici" italiani, dei quali ho visto tutti i film e tutti mi fanno cagare, quindi, quando ne esce uno, uso la sovrascritta espressione.
Chiedo scusa per il sarcasmo.
Non c'è bisogno di scuse,daltronde....
Come cacchio facevo a capire che ....dicevi di tutt'altro film se io postavo su Juno.....
Steiner74 ha scritto:Il petroliere
Ho visto il film (finalmente) qualche giorno fa, nell'ultimo cinema di Roma dove era ancora in programmazione...
Semplicemente fenomenali i primi dieci minuti, una incredibile lezione di cinema...
Qualche momento poco convincente (la vicenda del finto fratello, ad esempio), ma nel complesso un grandissimo film.
Cosa non ti è chiaro del finale, Radek?
Ti quoto sui primi dieci minuti, sul resto no...
Il finale è volutamente criptico? Volutamente eccessivo? Mah...
Francamente la discesa (anche mentale) di Plainview nel baratro la si era capita anche dalle sequenze precedenti...
C'era proprio bisogno della resa dei conti sanguinolenta col "predicatore"? Secondo me no...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
Steiner74 ha scritto:Il petroliere
Ho visto il film (finalmente) qualche giorno fa, nell'ultimo cinema di Roma dove era ancora in programmazione...
Semplicemente fenomenali i primi dieci minuti, una incredibile lezione di cinema...
Qualche momento poco convincente (la vicenda del finto fratello, ad esempio), ma nel complesso un grandissimo film.
Cosa non ti è chiaro del finale, Radek?
Ti quoto sui primi dieci minuti, sul resto no...
Il finale è volutamente criptico? Volutamente eccessivo? Mah...
Francamente la discesa (anche mentale) di Plainview nel baratro la si era capita anche dalle sequenze precedenti...
C'era proprio bisogno della resa dei conti sanguinolenta col "predicatore"? Secondo me no...
Il finale è volutamente (ma anche obbligatoriamente) eccessivo. Del resto, si tratta di una narrazione dai toni fortemente epici e tragici, e la tragedia, si sa, deve necessariamente finire nel sangue.
"Il petroliere", probabilmente, pur non essendo un capolavoro, è comunque un gran film che ha il merito di riconciliare con una certa idea di cinema (un'idea meno classica di quanto si possa apparentemente pensare).
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
gnostico ha scritto:Torno ora dal cine e dal film "Juno".
Sono rimasto inaspettatamente colpito da un film di cui sapevo a grandi linee la trama. Il film è spassosissimo per tutta la sua durata. Sempilce ed istrionico nel raccontare una vicenda cosi' surrealmente complicata e delicata. L'unica critica che posso permettermi di fare è sulla reazione dei genitori alla notizia della figlia sedicenne gravida(a mio parere troppo composta e pacata).Ma in fin dei conti è una piccolezza trascurabile per un film che ammetto avermi colpito non poco (ed io sono un criticone nel cinema).Probabilmente per via di quel tipo di tenerezza esile,mai banale o mielosa, che raramente ho visto in qualche pellicola. I dialoghi,gli "slang" adolescenziali ed i piccoli riferimenti ai personaggi della tv o della musica calzano a pennello con lo stile dei personaggi.
In definitiva un film che puó realmente "lasciare" qualcosa perchè maledettamente semplice,umano e senza pretese di stupore hollywoodiano. Una nota particolare per la colonna sonora,anch' essa incastonata spelndidamente nel contesto del film.
Sono curioso di sentire la vostra campana..
Voto 8 e 1/2
spesso vengo influenzato da ció che leggo e sento di un film. Forse mi creo troppe aspettative e la conseguenza è che lo trovo meno bello di ció che pensavo.
La protagonista è simpatica ma il ragazzino/ fidanzato e la coppia adottante (soprattutto lei) non mi piacevano.
Anche il finale io l'avrei cambiato.
Sono sicuro peró che se l'avessi visto "in piena ignoranza" l'avrei apprezzato di più
Cannes, 20 film in competizione
Ci sono anche Garrone e Sorrentino
In concorso «Gomorra» e «Il Divo». La giuria presieduta da Sean Penn. Con lui anche Sergio Castellitto
Paolo Sorrentino (Ap)
PARIGI - Venti film in gara per un'edizione "meno americana" di quella del 2007. Al Festival di Cannes numero 61, in programma dal 14 al 25 maggio, ci saranno solo due pellicole a stelle e strisce, quella di Clint Eastwood The Changeling, un thriller con Angelina Jolie che interpreta la madre di un bambino rapito, e Che, film sul Ernesto Che Guevara, con Benicio Del Toro, di Steven Soderbergh. Due gli italiani in corsa per la Palma d'Oro: Matteo Garrone (ascolta l'intervista) con Gomorra, tratto dall'omonimo best seller di Roberto Saviano e Paolo Sorrentino con Il Divo, pellicola su Giulio Andreotti.
ANCHE WENDERS E I FRATELLI DARDENNE - In gara tra gli altri anche Win Wenders (Palermo shooting), i fratelli belgi Dardenne (Le silence de Lorna), i francesi Arnaud Desplechin (Un conte de Noel) e Philippe Garrel (La frontiere de l'aube), gli argentini Lucrecia Martel (La femme sans tete) e Pablo Trapero (Leonera), l' israeliano Ari Folman (Waltz with Bashir), il canadese Atom Egoyan (Adoration). Il programma è stato illustrato dal presidente del festival Gilles Jacob e dal delegato generale Thierry Fremaux.
GIORDANA - Fuori competizione, nella sezione "Seance speciale" del 61esimo Festival di Cannes, ci sarà il film di Marco Tullio Giordana Sangue pazzo. Lo hanno reso noto gli organizzatori nella conferenza stampa svoltasi mercoledì a Parigi.
LA GIURIA - La giuria che assegnerà la Palma d'Oro sarà presieduta dall'attore-regista Sean Penn. Tra i giurati, secondo quanto riporta riporta Filmdeculte.Com, ci sarà anche Sergio Castellitto. Gli altri componenti saranno: Alfonso Cuaron, Natalie Portman, Rachid Bouchareb e il thailandese Apichatpong Weerasethakul.
SERVILLO DA RECORD - La selezione italiana premia Toni Servillo: l'artista di Afragola da qualche anno anche prestato brillantemente al cinema, è il protagonista di entrambi i film italiani in concorso al Festival di Cannes: è Giulio Andreotti ne Il Divo di Paolo Sorrentino e Franco, personaggio coinvolto nel giro dei rifiuti tossici in Gomorra di Matteo Garrone. «Intanto sono in concorso i due film e non io. E questa - dichiara a caldo Servillo - mi sembra la cosa più importante. àˆ una cosa bella che per rappresentare l'Italia a Cannes siano stati scelti due autori come Sorrentino e Garrone, non ancora quarantenni ma già noti sulla ribalta internazionale».