tao ha scritto:ma couscous non l'ha visto proprio nessuno??????
Eccomi qua... sono arrivato all'autoquote, hai capito te...
radek66 ha scritto:
"Couscous"... opera terza del regista maghrebino Abdellatif Kechiche, già diventato autore di culto presso certo tipo di pubblico... vale la pena ricordare i suoi precedenti titoli, visti e non visti causa una distribuzione cinematografica "ballerina": "Tutta colpa di Voltaire" (2000), "La schivata" (2003). L'ambientazione è quella degli hinterland delle grandi città francesi, in questo caso Sete, sobborgo di Marsiglia; il film racconta i travagli di una numerosissima famiglia di origine presumo tunisina, alle prese con i problemi del lavoro (il protagonista, Slimane, è stato appena licenziato alla non più verde età di 61 anni e cerca di aprire un ristorante su una vecchia barca...), le responsabilità familiari, i rapporti di coppia, la conciliazione delle tradizioni con il nuovo che avanza... Ne vien fuori un buon film corale, alcune sequenze sono eccellenti (i pranzi interminabili a base di cous cous, i lunghi silenzi "autoriflessivi" del protagonista...); in qualche caso cal di tono, forse una ventina di minuti in meno avrebbero giovato, ma questa è la cadenza tipica di certa cinematografia.
Bravi quasi tutti gli interpreti, pressochè sconosciuti, favolosa la ragazzina che fa la danza del ventre...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
tao ha scritto:ma couscous non l'ha visto proprio nessuno??????
Eccomi qua... sono arrivato all'autoquote, hai capito te...
radek66 ha scritto:
"Couscous"... opera terza del regista maghrebino Abdellatif Kechiche, già diventato autore di culto presso certo tipo di pubblico... vale la pena ricordare i suoi precedenti titoli, visti e non visti causa una distribuzione cinematografica "ballerina": "Tutta colpa di Voltaire" (2000), "La schivata" (2003). L'ambientazione è quella degli hinterland delle grandi città francesi, in questo caso Sete, sobborgo di Marsiglia; il film racconta i travagli di una numerosissima famiglia di origine presumo tunisina, alle prese con i problemi del lavoro (il protagonista, Slimane, è stato appena licenziato alla non più verde età di 61 anni e cerca di aprire un ristorante su una vecchia barca...), le responsabilità familiari, i rapporti di coppia, la conciliazione delle tradizioni con il nuovo che avanza... Ne vien fuori un buon film corale, alcune sequenze sono eccellenti (i pranzi interminabili a base di cous cous, i lunghi silenzi "autoriflessivi" del protagonista...); in qualche caso cal di tono, forse una ventina di minuti in meno avrebbero giovato, ma questa è la cadenza tipica di certa cinematografia.
Bravi quasi tutti gli interpreti, pressochè sconosciuti, favolosa la ragazzina che fa la danza del ventre...
ho letto ci sia uno spezzone in cui qualcuno corre a perdifiato e come questa scena metaforizzi brillantemente un amplesso erotico?....
"Dietro ogni italiano si nasconde un cretino"
Ennio Flaiano.
Life ain't nothin but bitches and money. (N.W.A.)
E se ancora non mi ammazzo è grazie al cazzo. (Fabri Fibra)
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono. (Tyler Durden)
Life ain't nothin but bitches and money. (N.W.A.)
E se ancora non mi ammazzo è grazie al cazzo. (Fabri Fibra)
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono. (Tyler Durden)
tao ha scritto:ma couscous non l'ha visto proprio nessuno??????
Eccomi qua... sono arrivato all'autoquote, hai capito te...
radek66 ha scritto:
"Couscous"... opera terza del regista maghrebino Abdellatif Kechiche, già diventato autore di culto presso certo tipo di pubblico... vale la pena ricordare i suoi precedenti titoli, visti e non visti causa una distribuzione cinematografica "ballerina": "Tutta colpa di Voltaire" (2000), "La schivata" (2003). L'ambientazione è quella degli hinterland delle grandi città francesi, in questo caso Sete, sobborgo di Marsiglia; il film racconta i travagli di una numerosissima famiglia di origine presumo tunisina, alle prese con i problemi del lavoro (il protagonista, Slimane, è stato appena licenziato alla non più verde età di 61 anni e cerca di aprire un ristorante su una vecchia barca...), le responsabilità familiari, i rapporti di coppia, la conciliazione delle tradizioni con il nuovo che avanza... Ne vien fuori un buon film corale, alcune sequenze sono eccellenti (i pranzi interminabili a base di cous cous, i lunghi silenzi "autoriflessivi" del protagonista...); in qualche caso cal di tono, forse una ventina di minuti in meno avrebbero giovato, ma questa è la cadenza tipica di certa cinematografia.
Bravi quasi tutti gli interpreti, pressochè sconosciuti, favolosa la ragazzina che fa la danza del ventre...
ho letto ci sia uno spezzone in cui qualcuno corre a perdifiato e come questa scena metaforizzi brillantemente un amplesso erotico?....
Mah, ti diró che a tale metafora non avevo pensato... La scena c'è ed è, come gran parte delle scene del film, lunghissima, quasi interminabile...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
Midian ha scritto:Tommy Lee Jones sempre più texano, assomiglia sempre più ai cactus del deserto, sembra sempre più connaturato a quell'ambiente, sarà perchè ci è nato o perchè gli ultimi film sono ambientati nel suo stato (Le tre sepolture, Nella valle di Elah); sempre più dolente e malinconico conscio dell'aspetto predatorio della vita è pronto a fare film con l'altro grande crepuscolare del cinema, Eastwood.
in realtà uno insieme l'hanno già fatto, Space Cowboys (la storia di un gruppo di astronauti sessantenni) ma era tutt'altro che crepuscolare... speriamo in meglio nel futuro, anche secondo me sarebbero una coppia azzeccata (magari in trio con gene hackman...)
Con Gene Hackman e Morgan Freeman invece ha girato 'Gli spietati', che se non ricordo male si è portato a casa qualche oscar. Western crepuscolare, per l'appunto...
si appunto space cowboys nn l'ho messo perchè non c'azzecca (o anche si, ma solo in parte, discorso lungo..).
Hackman... ragazzi, purtroppo anche se non ufficialmente come connery si è praticamente ritirato.
John Rambo.... madonna che cazzata!
Francamente occorre che le majors mettano un freno a queste operazioni nostalgia... a 'sto punto inizio a temere il peggio anche per Indiana Jones...
Dimenticatevi quanto di buono c'era in "First Blood"... qui c'è solo il nulla più assoluto, solo una serie di scene di guerra francamente improbabili, il tutto peraltro assolutamente decontestualizzato (siamo in Birmania , che tra l'altro oggi si chiama Myanmar , ma si potrebbe essere ovunque...).
Stallone dice quattro parole in tutto il film, i personaggi di contorno sono tanto insignificanti quanto insulsi...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
visto l'ultimo di burton.
Da un classico musical gotico, un classico burton.
Ma Molto meno ironico e popolare del solito.
Meno colori, Londra è grigia, grigio-scura(come gli occhi di depp)e rossa
E per me questa è la cosa migliore del film.
Cmq lo metto tra i migliori musical.
Non vorrei andare fuori topic dando un significato a questo 3d.
lustriniesevizie
Il tempo vola come una freccia, la frutta vola come una banana (G.Marx)
bobrobertson ha scritto:
Sulla homepage del Corriere c'è un sondaggio sui film più belli dei Coen.
Domina Lebowski, seguito a molta distanza da Fargo. Crocevia della morte è agli ultimissimi posti...
Se non sapete cosa fare, il 15 Marzo, ad Asti, c'è la prima Lebowskifest Italiana
bobrobertson ha scritto:
Sulla homepage del Corriere c'è un sondaggio sui film più belli dei Coen.
Domina Lebowski, seguito a molta distanza da Fargo. Crocevia della morte è agli ultimissimi posti...
Se non sapete cosa fare, il 15 Marzo, ad Asti, c'è la prima Lebowskifest Italiana
hahahahha....ci andrei solo per potermi vestire come Quintana e dire a chiunque: "nobody fucks with the jesus"....
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
Husker_Du ha scritto:
hahahahha....ci andrei solo per potermi vestire come Quintana e dire a chiunque: "nobody fucks with the jesus"....
Mi spiace tu sia lassù... l'organizzazione procede alla grande, sarà una serata memorabile, con una colonna sonora potentissima e tante cazzate divertenti.
Tra una settimana mi faccio crescere la barba per fare il taglio alla Walter Sobchack (il gilet da cacciatore, gli occhialoni 70's, i bermudoni e la pistola li ho già recuperati)
Ma il massimo sarà un tipo folle di Milano che ha chiesto se puó venire vestito da "polmone d'acciaio"
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
radek66 ha scritto: John Rambo.... madonna che cazzata!
Francamente occorre che le majors mettano un freno a queste operazioni nostalgia... a 'sto punto inizio a temere il peggio anche per Indiana Jones...
Dimenticatevi quanto di buono c'era in "First Blood"... qui c'è solo il nulla più assoluto, solo una serie di scene di guerra francamente improbabili, il tutto peraltro assolutamente decontestualizzato (siamo in Birmania , che tra l'altro oggi si chiama Myanmar , ma si potrebbe essere ovunque...).
Stallone dice quattro parole in tutto il film, i personaggi di contorno sono tanto insignificanti quanto insulsi...
Boia Radek, poveraccio, dei film più stronzi che escono non te ne perdi uno, ma questo è un vero supplizio!! Prova ad inventarti delle scuse, adduci malesseri intestinali, fai qualcosa cribbio!
Al limite comprati degli occhiali con gli occhi dipinti sopra e prova a farti delle gran dormite (mettiti anche il cerotto al naso sennó russi e ti sgamano...)
"Beato chi, semplice, si libra sulla vita e intende il linguaggio dei fiori e delle cose mute"
"Mani, recate grappoli o veleni?"