[O.T.] I cazzi dei forumisti
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
-
Ornitorinco
- Primi impulsi

- Messaggi: 4
- Iscritto il: 06/11/2025, 17:35
Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
Non bisogna mai disperare c'è sempre qualcuno che può comprare quello che metti in vendita
- pan
- Storico dell'impulso

- Messaggi: 19523
- Iscritto il: 22/01/2005, 3:12
- Località: Terronia settentrionale
Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
Ma va'! Ogni volta che Oscar ci racconta una sua prodezza non fai che stupirti e seminare campagne di diffidenza.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
- Gargarozzo
- Storico dell'impulso

- Messaggi: 20489
- Iscritto il: 21/11/2016, 6:09
- Località: piemonte
Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
Pan e tu invece sparisci spesso, spero per buoni motivi, cioè intendo dire che tu puoi fare quello che vuoi (ovviamente
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
sed magis amica veritas.
- pan
- Storico dell'impulso

- Messaggi: 19523
- Iscritto il: 22/01/2005, 3:12
- Località: Terronia settentrionale
Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
"Vaccone" credo sia un reato. Ieri notte ero in un bar affollatissimo e a un tratto mi ritrovo schiacciato sulla parete con davanti e di lato tre ragazze. Alzo immediatamente le mani e mi metto a gridare:-Non ho fatto nulla, avete visto tutti !!!-Gargarozzo ha scritto: ↑15/11/2025, 9:19Pan e tu invece sparisci spesso, spero per buoni motivi, cioè intendo dire che tu puoi fare quello che vuoi (ovviamente), ma io spero di cuore ed anzi t'immagino a pucciare il biscottone in qualche bel vaccone (consenziente eh, lo dico per il mossad
)
Sparisco per diversi motivi, il primo dei quali è la prevedibilità di ciò che leggerò (e scriverò).
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
- Gargarozzo
- Storico dell'impulso

- Messaggi: 20489
- Iscritto il: 21/11/2016, 6:09
- Località: piemonte
Re: [O.T.] I cazzi dei forumisti
a volte mi scopro a camminare in mezzo alla natura, o nella città, nei posti belli e in quelli meno belli, come se tutto quello che vedo fosse già finito.
Come se stessi camminando nei ricordi di un mondo del passato, nelle memorie di un posto imperfetto e con mille difetti di cui tutti ci lamentiamo, ma che rimpiangeremmo se fossimo in un luogo post atomico. In un mondo devastato dalle guerre vivremmo con rimpianto anche le cose più banali, quelle per cui sbuffiamo come dei ragazzini viziati da un'epoca di banalità e di inefficienze ma, sostanzialmente, con molte comodità. Mi scopro quindi a camminare con un rimpianto istintivo, come se tutta questa dimensione non fosse altro che un'illusione. Non posso dirlo spesso come vorrei, perché passerei per matto, ma è una sensazione ricorrente e pressocché continua. Tutto ciò, in un certo senso, è già finito, e c'è come un rimpianto per tutte queste cose che sono già morte. Sento la responsabilità di gustare ogni caffè, ogni cafone che ti taglia la strada, ogni porta sbattuta in faccia dal prepotente di turno. C'è da riderne, perché ci prendiamo tutti troppo sul serio, e perché viviamo in cose (quelle sì, fittizie) come "la reputazione", "quello che gli altri pensano di noi". E ci perdiamo un fiore che cresce in mezzo all'asfalto, o in mezzo alla monnezza di noi umani, razza cancerogena per il pianeta e in continua competizione sull'autodistruzione generale, ipnotizzata da falsi valori come la tecnologia distruttiva e i mezzi di ipnosi collettiva. Possiamo ricordarci di noi stessi, che siamo in fondo cellule e piante e anfibi usciti dalla notte dei tempi per sfidare la natura e dimenticarsi lo spirito che ci pervade. Pigio i tasti sulla tastiera, i polpastrelli sono come accarezzati dalla plastica, sono sensazioni uniche che mi riportano a questo momento, nonostante la mia coscienza gridi che tutto ciò è un'illusione noi non siamo davvero qui, ma questo è un sogno di ciò che era o sarebbe potuto essere.
Come spesso accade, post per cui non mi aspetto risposte che vadano oltre il sarcasmo da 15enni, ma che scrivo per rileggermi tra qualche mese.
Come se stessi camminando nei ricordi di un mondo del passato, nelle memorie di un posto imperfetto e con mille difetti di cui tutti ci lamentiamo, ma che rimpiangeremmo se fossimo in un luogo post atomico. In un mondo devastato dalle guerre vivremmo con rimpianto anche le cose più banali, quelle per cui sbuffiamo come dei ragazzini viziati da un'epoca di banalità e di inefficienze ma, sostanzialmente, con molte comodità. Mi scopro quindi a camminare con un rimpianto istintivo, come se tutta questa dimensione non fosse altro che un'illusione. Non posso dirlo spesso come vorrei, perché passerei per matto, ma è una sensazione ricorrente e pressocché continua. Tutto ciò, in un certo senso, è già finito, e c'è come un rimpianto per tutte queste cose che sono già morte. Sento la responsabilità di gustare ogni caffè, ogni cafone che ti taglia la strada, ogni porta sbattuta in faccia dal prepotente di turno. C'è da riderne, perché ci prendiamo tutti troppo sul serio, e perché viviamo in cose (quelle sì, fittizie) come "la reputazione", "quello che gli altri pensano di noi". E ci perdiamo un fiore che cresce in mezzo all'asfalto, o in mezzo alla monnezza di noi umani, razza cancerogena per il pianeta e in continua competizione sull'autodistruzione generale, ipnotizzata da falsi valori come la tecnologia distruttiva e i mezzi di ipnosi collettiva. Possiamo ricordarci di noi stessi, che siamo in fondo cellule e piante e anfibi usciti dalla notte dei tempi per sfidare la natura e dimenticarsi lo spirito che ci pervade. Pigio i tasti sulla tastiera, i polpastrelli sono come accarezzati dalla plastica, sono sensazioni uniche che mi riportano a questo momento, nonostante la mia coscienza gridi che tutto ciò è un'illusione noi non siamo davvero qui, ma questo è un sogno di ciò che era o sarebbe potuto essere.
Come spesso accade, post per cui non mi aspetto risposte che vadano oltre il sarcasmo da 15enni, ma che scrivo per rileggermi tra qualche mese.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
sed magis amica veritas.
