[O.T.] Guida al Cinema
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
Holy Motors è gia salvato sul disco rigido, The Master, compagnia permettendo, si andrà a vederlo probabilmente stasera.
Curiosamente affrontano entrambi tematiche che mi rimbalzano in testa dal qualche mese, Hype a Mille.
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sfascio cose, meno gente.
- Loris Batacchi
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
oh cazzo, metto in spoiler tutto, eventuali anticipazioni sul film sorry. come si fa a modificare un post scritto? non mi da il tasto modifica 

- Mavco Pizellonio
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
Io ci ho visto questoLoris Batacchi ha scritto:ahah the tree of life era uno di quei "mattoni" che citavo prima. seconda serata di venerdì. 10 persone in sala, tranne noi tutti ultra cinquantenni. una coppia ha lasciato la sala a mezz'ora dalla fine. anche questo rivisto più volte su sky ha assunto più significato.
a me è piaciuto proprio il rapporto tra i due, quasi un legame di "sangue", una sorta di storia di amore a livello mentale. l'uno bisognoso dell'altro, il maestro e la cavia. insomma sostanzialmente la storia è povera di avvenimenti, si gioca tutto sul rapporto mentale tra i due (stellare per me il primo "esperimento", meno potente il dialogo con canzoncina di hoffman alla fine). mi è piaciuta molto amy adams, sempre in disparte ma sempre presente, ostile all'inverosimile al ritorno di freddie. ho apprezzato il lato prettamente tecnico, regia, fotografia e musica (del chitarrista dei radiohead). inoltre il finale "aperto"? ok, lui ha lasciato la "causa", però è guarito? non sembra. sta meglio? forse. ha trovato una donna che lo fa stare bene, prendendo anche per i fondelli il maestro mimando una seduta. non possiamo dirlo però. ma come l'ha rimorchiata? in un bar probabilmente di nuovo sbronzo. e l'ultima inquadratura accanto alla donna di sabbia non è certo un fattore che decreta la salute mentale di freddie. boh, io l'ho visto così.
[Scopri]Spoiler
Un film sulla natura dei rapporti umani, sulla dipendenza (o sulle interdipendenze), sui modelli, sui bisogni.
Di Freddie sappiamo ovviamente ciò che il film ci dice: non sappiamo niente di suo padre, sua madreè in manicomio, ha avuto rapporti sessuali con la zia. E' un reduce di guerra, e nelle prime scene del film lo vediamo scacciato ovunque vada (eppure era pronto e desideroso di condividere il suo con gli altri: "mi ricordi mio padre", dice al vecchio cui continua a offrire il suo prezioso liquore, e la cui intossicazione sarà causa scatenante dell'ennesimo rifiuto, dell'ennesima fuga).
Le parole che Dodd gli rivolge sono, per quel che ne sappiamo, le prime parole d'amore che Freddie ha modo di udire. Le prime dopo quelle della troppo più giovane di lui Doris, e i flashback con lei ci restituiscono l'immagine di un amore quasi infantile, e come quelli dei bambini da lui mitizzato (attraverso le sedute col genero Dodd cerca forse di corroderne il mito, con cui è in competizione? Forse. E d'altro canto è per andare da lei che Freddie scapperà per la prima volta).
Dodd, dal canto suo, non è un moloch impassibile pronto a giocare il ruolo del cattivone di turno. E' umanissimo, i suoi bisogni e le sue fragilità vengono messe sapientemente in luce, e altrettanto chiaro è il suo bisogno di Freddie.
Ognuno ama a modo suo, e col suo linguaggio. Il modo di amare di Dodd è questo: essere un maestro. Un maestro e una mamma, che fino alla fine cercherà di non lasciare scappare il suo bambino (bellissimo nell'ultimo incontro il modo in cui Dodd fragilmente cerca di usare la sua poca influenza du Freddie per tenerlo a sé, in maniera quasi maldestra, e con quella specie di filastrocca/ninna nanna - proprio come una mamma).
Il finale è rivelatore. Freddie compie il passo che segna la maturità di ogni individuo, separandosi dalla mamma/maestro, e finalmente lo vediamo amare a sua volta. Come? Nell'unico modo che ha conosciuto, e con l'unico linguaggio dell'amore che ha imparato: quello di Dodd.
Un rapporto che a noi può apparire malato, ma che per Freddie è stato l'unico, ed è già qualcosa. E' stato un modello, un modello che gli ha fornito un linguaggio.
D'altronde anche nei rapporti "secondari" si descrivono forme diverse di (inter)dipendenza o di controllo. Basti pensare alla scena della masturbazione che vede protagonisti Dodd e la moglie. Qui è lei a parlargli come una mamma, a dirgli quelo che può e non può fare, ed è lui, nell'ascoltarla, ad ansimare come un bambino.
Di Freddie sappiamo ovviamente ciò che il film ci dice: non sappiamo niente di suo padre, sua madreè in manicomio, ha avuto rapporti sessuali con la zia. E' un reduce di guerra, e nelle prime scene del film lo vediamo scacciato ovunque vada (eppure era pronto e desideroso di condividere il suo con gli altri: "mi ricordi mio padre", dice al vecchio cui continua a offrire il suo prezioso liquore, e la cui intossicazione sarà causa scatenante dell'ennesimo rifiuto, dell'ennesima fuga).
Le parole che Dodd gli rivolge sono, per quel che ne sappiamo, le prime parole d'amore che Freddie ha modo di udire. Le prime dopo quelle della troppo più giovane di lui Doris, e i flashback con lei ci restituiscono l'immagine di un amore quasi infantile, e come quelli dei bambini da lui mitizzato (attraverso le sedute col genero Dodd cerca forse di corroderne il mito, con cui è in competizione? Forse. E d'altro canto è per andare da lei che Freddie scapperà per la prima volta).
Dodd, dal canto suo, non è un moloch impassibile pronto a giocare il ruolo del cattivone di turno. E' umanissimo, i suoi bisogni e le sue fragilità vengono messe sapientemente in luce, e altrettanto chiaro è il suo bisogno di Freddie.
Ognuno ama a modo suo, e col suo linguaggio. Il modo di amare di Dodd è questo: essere un maestro. Un maestro e una mamma, che fino alla fine cercherà di non lasciare scappare il suo bambino (bellissimo nell'ultimo incontro il modo in cui Dodd fragilmente cerca di usare la sua poca influenza du Freddie per tenerlo a sé, in maniera quasi maldestra, e con quella specie di filastrocca/ninna nanna - proprio come una mamma).
Il finale è rivelatore. Freddie compie il passo che segna la maturità di ogni individuo, separandosi dalla mamma/maestro, e finalmente lo vediamo amare a sua volta. Come? Nell'unico modo che ha conosciuto, e con l'unico linguaggio dell'amore che ha imparato: quello di Dodd.
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D'altronde anche nei rapporti "secondari" si descrivono forme diverse di (inter)dipendenza o di controllo. Basti pensare alla scena della masturbazione che vede protagonisti Dodd e la moglie. Qui è lei a parlargli come una mamma, a dirgli quelo che può e non può fare, ed è lui, nell'ascoltarla, ad ansimare come un bambino.
Il mio stile è vecchio
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
bell'analisi mavco.
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
Il petroliere ha un ottimo finale che ti cambia l'interpretazione del film. Amo queste cose. Di solito succedono solo nei romanzi e nella vitaMiss Spring ha scritto:Il Petroliere è uno dei film più belli degli ultimi dieci anni. Fidati.

Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
Wes Anderson sindaco dell'universo!
Visto a Natale "Moonrise Kingdom"
E ho recuperato pure "Le avventure acquatiche di Steve Zissou"
Giudizio entusiasta.
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Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
- Mavco Pizellonio
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
Anche solo l'intro vale il prezzo di dieci biglietti.donegal ha scritto:Wes Anderson sindaco dell'universo!
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Poi mi sono informato: trovare sensualissima una 14enne non fa di te un pedofilo.
E quando dico te intendo me.
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
Mi piacciono molto i suoi film,Tennenbaums,Steve Zissou -di cui ho comprato anche il cd della colonna sonora- Daejeling Limited...Gli ultimi due invece devo ancora vederli.donegal ha scritto:Wes Anderson sindaco dell'universo!
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"Big trouble in little vachina"
"ANNO STATI I ROMS!!"
#COLPADELSINDICO!!!!1!
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
io so solo che non vedo l'ora di vedere django unchained....
AMETEUR P.S.K.
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
È... Guarda, é proprio un film strano. Definirlo il miglior tarantino... Non lo so. Sicuramente uno dei migliori di caprio di sempre. Da vedere senza dubbio.
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
Ho guardicchiato Young Adult di Reitman.
Tempi duri per le reginette del ballo del liceo.
Tempi duri per le reginette del ballo del liceo.
Hello cowgirl in the sand. Is this place at your command? Can I stay here for a while? Can I see your sweet sweet smile?
"La Miss sembra un attimo fuggente" (Drugo, 11-06-2013).
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
Sembra interessante.... Colonna sonora Pearl Jam! WowDrogato_ di_porno ha scritto:
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Re: [O.T.] Guida al Cinema
Ieri sera ho visto La Stangata su iris.
Davvero stupefacente, consigliato per chi , come me, ama il genere Noir anni 70.... Un classico.
Davvero stupefacente, consigliato per chi , come me, ama il genere Noir anni 70.... Un classico.
Re: [O.T.] Guida al Cinema
Sul guidizio (scarso) mi ero già esperesso nel topic sull'Horror. Per quanto riguarda la location è stato girato in ex Jugoslavia ed in buona parte davvero ricostruitobellavista ha scritto:Ho visto anche Chernobyl Diaries.
Belle le location (che immagino siano veramente di una città abbandonata sovietica, perchè ricostruire tutto sarebbe costato milioni).
La trama è quella che è. Solita storiella in stile: Strega di Blair, dove ci sono un po' di persone e ad uno ad uno li ammazzano tutti![]()
Se vi piace l'ambientazione ex sovietica guardatelo, se vi interessa la storia lasciate pure perdere