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Lasse Braun: 'Porno Is Beautiful'

Inviato: 20/07/2025, 18:25
da Alec Empire
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Rivoluzionario, anarchico nonché padre della pornografia moderna, uno e trino. Questo è stato Alberto Ferro in arte Lasse Braun, il Maestro che nel documentario ’The Pornbreakers’ afferma fieramente che ‘Porno is Beautiful!’. Colui che teneva a precisare di credere in un suo punto di vista personale sul sesso, e di essere determinato a fornire al pubblico i suoi film in tutto la loro autenticità.
Sul finire degli anni ’60 e agli albori dei ’70 Lasse Braun divenne noto al mondo per la produzione di sex movies sontuosi e del tutto privi di censura girati in 16 mm. Ha personalmente prodotto, diretto, montato e messo in commercio i suoi cortometraggi con un’idea altamente originale: le Serie da 3 titoli ciascuna.
Tra il 1970 e il 1973, ha girato circa 20 serie di film. Ogni serie consisteva in 3 cortometraggi, in genere 10 minuti ciascuno. Ciascuna serie aveva un tema diverso, in modo che si rivolgesse a diversi tipi di persone (Ad esempio, c'era una serie Perversion in cui abbiamo filmato il sesso in posti strani come una porcilaia in una fattoria - spiega Lasse nella sua ultima intervista al Rialto Report datata Dicembre 2014 - c'era una serie Top Secret che era tutta incentrata su sesso, spionaggio e voyeurismo, e c'era una serie Violence che esplorava il sesso non consensuale).
Oltre alla concezione estetica dell’universo dell’erotismo di Lasse, fu l’innovazione del confezionare i suoi film in scatole in quadricromia a rendere distintive le Serie della LB Productions dalla pornografia di massa. Il successo di queste idee e dello stile registico di Lasse Braun fu travolgente.

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Nella tarda primavera del 1969 la pornografia fu legalizzata in Danimarca e girare hard divenne più agevole. Improvvisamente c'erano fiere del sesso e convenzioni, e tutti volevano essere coinvolti. Il mercato si aprì rapidamente e c'era una sana concorrenza. E’ in questo contesto che il Nostro ebbe l’opportunità di fare porno con ragazze meravigliose dotate di una certa classe, volti puliti, tette naturali e folti peli pubici. Questo divenne il trademark delle produzioni di Lasse, unito al fatto che i film in questione andavano a mostrare più del sesso ordinario (‘Non potevo solo filmare due persone che facevano sesso, è noioso. Volevo che i miei film fossero impegnativi e scioccanti. Volevo mostrare alla gente il vero potere del sesso. Tutte le sue infinite possibilità’).

I ‘loops’ di Lasse Braun furono venduti a milioni di persone dalle società del regista, e garantiti per la duplicazione e distribuzione in 8 mm in numerosi Paesi, inclusi gli Stati Uniti,
La prima Serie a tre titoli realizzata da Lasse si intitola Tropical, e fu girata con ragazze del posto e spogliarelliste nell’autunno del 1969 durante la settimana trascorsa dal regista a Trinidad e Tobago ai Caraibi. Nessuno aveva mai visto il sesso in luoghi suggestivi come questi. I film vennero etichettati come “Lasse Braun Productions” per la prima volta.

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Lo stile di Lasse è diretto, come ricorda lui stesso: ‘Volevo sfidare lo spettatore scioccandolo, quindi volevo spingere le immagini in faccia alle persone. Ciò significava colori vivaci, editing rapido, sempre una fotocamera in movimento. Anche la trama è ridotta; volevo entrare nell'azione il più rapidamente possibile’.
E’ con ‘Nymphomania’, la terza serie, che il nome di Lasse Braun passa alla Storia dell’erotismo filmato. Parliamo di due loops assolutamente innovativi nei contenuti, ovvero ‘Ky Sen The Vietnamese’ e ‘Delphia The Greek’. Nel primo caso, abbiamo la prima scena di pissing del cinema hard. Ecco come la ricorda Lasse nella sua autobiografia: Ky Sen The Vietnamese con una indocinese fatta venire da Parigi con il suo ragazzo francese Claude, anch’egli forte nell’hard. Vi mostravo per la prima volta al mondo una deliziosa scena di pissing erotico sgorgante dalla fichetta dell’indocinese, mentre il partner si scopava sul prato una bionda ragazza danese’.

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In ‘Delphia The Greek’ assistiamo invece alla prima doppia penetrazione su film. ‘In Danimarca, mi capitò di conoscere una giovane turista greca amante del coito anale. Le proposi di farselo fare in un mio film e lei accettò - racconta Lasse - Con un solo assistente, girai nella mia villa il film poi intitolato Delphia The Greek. In meno di cinque ore, a un costo irrisorio, filmai con la bella greca la prima doppia penetrazione contemporanea anale-genitale che si fosse mai vista su film o in foto pubblicate su riviste’. Questo film ha venduto più di 45000 copie, rivelandosi uno dei best sellers tra i corti di Braun.

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Ecco le note scritte nella scatola dei film della serie ’Nymphomania’, su accattivante sfondo rosa
Tre modi differenti per soddisfare una ninfomane!
Tre Paesi differenti, tre ragazze differenti, ognuna col suo modo speciale di vivere e amare. C’è la greca Delphia, che adora cazzi duri in ogni fessura del suo corpo, Poi c’è Ky sen la vietnamita, che si masturba e fa pipì quando viene. A Saigon ha imparato a scopare in ogni posizione con uomini di cento razze differenti! Infine c’è Ulla la svedese, a cui piace scopare nella sabbia sotto al sole caldo con ragazzi forti e pieni di salute. Tutte e tre hanno una cosa in comune: amano tutte essere scopate.


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Altro loop fondamentale nella carriera di Lasse Braun, e nell’economia del cinema porno tutto, è ‘Women’ appartenente alla serie ‘Love In Scandinavia’. Siamo in Svezia nel 1971, e Lasse filma il primo esempio di fist fucking a colori, tutto al femminile. ‘Nel film Women, con due belle ragazze lesbiche, girai il primo fist fucking (penetrazione con mano in vagina) mai visto in alcun film prima’.

Continua...

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Re: Lasse Braun: 'Porno Is Beautiful'

Inviato: 21/07/2025, 10:28
da Gargarozzo
Minchia, Bentornat :blowkiss: o!!! :-D

Re: Lasse Braun: 'Porno Is Beautiful'

Inviato: 21/07/2025, 14:37
da Salieri D'Amato
A.S.: benriletto Alec, sono veramente contento.

Di Braun mi ero sempre chiesto se fosse pornografia tout court, sexploitation o se avesse un qualche intento autoriale o perlomeno di diffusione di un messaggio.
Il tuo sempre ampio e dettagliato reportage non lo chiarisce fino in fondo, sembra che Braun volesse finalmente mostrare il sesso libero dalla censura, nelle sue varie declinazioni, ma non se vi fosse anche un intento artistico, o divulgativo oltre al mero scopo "alimentare" (come diceva D'Amato). Ma forse, agli albori della pornografia di massa, c'era un po' di tutto questo, i primi registi erano pionieri e amavano sperimentare e mettersi alla prova. Sarei comunque curioso di sapere se la pornografia fu un ripiego, una possibile scorciatoia per il successo o era effettivamente quello che voleva/amava fare.

Re: Lasse Braun: 'Porno Is Beautiful'

Inviato: 21/07/2025, 15:17
da Alec Empire
Gargarozzo ha scritto:
21/07/2025, 10:28
Minchia, Bentornat :blowkiss: o!!! :-D
Grazie, ben trovato Garga :-D :wink:
Salieri D'Amato ha scritto:
21/07/2025, 14:37
A.S.: benriletto Alec, sono veramente contento.

Di Braun mi ero sempre chiesto se fosse pornografia tout court, sexploitation o se avesse un qualche intento autoriale o perlomeno di diffusione di un messaggio.
Il tuo sempre ampio e dettagliato reportage non lo chiarisce fino in fondo, sembra che Braun volesse finalmente mostrare il sesso libero dalla censura, nelle sue varie declinazioni, ma non se vi fosse anche un intento artistico, o divulgativo oltre al mero scopo "alimentare" (come diceva D'Amato). Ma forse, agli albori della pornografia di massa, c'era un po' di tutto questo, i primi registi erano pionieri e amavano sperimentare e mettersi alla prova. Sarei comunque curioso di sapere se la pornografia fu un ripiego, una possibile scorciatoia per il successo o era effettivamente quello che voleva/amava fare.
Ciao Salieri, è un piacere :-D
In effetti quella postata sopra è solo una fase di un percorso molto lungo che vide Lasse Braun come una persona che intendeva ‘spingere la rappresentazione del sesso più in là’, sia dal punto di vista estetico che a livello di legislatura. Per questo il suo linguaggio era basato su una provocazione voluta e perseguita in tutti i suoi gesti. Potremmo dire, sposando un detto dell’epoca, che ‘ogni suo gesto era politico’. Penso ad esempio alla strategia volta a portare a Cannes il suo ‘French Blue’, primo porno a varcare la soglia del Festival con un enorme rumore mediatico, oppure la deliberata ricerca dello scontro legale tutto americano con il loop ‘Cake orgy’, di cui parlerò più avanti. Gesti nient’affatto gratuiti, dettati dalla voglia di superare le barricate imposte dalla piaga della censura - certo - mostrando altresì un prodotto artisticamente ben curato, montato, diretto e confezionato. E capillarmente distribuito tramite uno spericolato mail order, che arrivava a sfidare i divieti imposti da vari Paesi.
C’è un abisso con D’Amato, in quanto l’hard è stato fortemente scelto e voluto come una sorta di ‘causa’ da Lasse, laddove per Aristide si è trattato di un metodo per continuare a fare cinema rasentando poi la disillusione mascherata da una esasperata coazione a ripetere.

Re: Lasse Braun: 'Porno Is Beautiful'

Inviato: 21/07/2025, 15:40
da Alec Empire
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Nella continua ricerca di varietà stilistica e di contenuti per i suoi loops, Lasse Braun non si limitava alla vivida rappresentazione di tematiche tabù e situazioni controverse, ma accoglieva anche ambiziosi ‘concept’ in costume da trattare in più capitoli secondo una logica narrativa in cui, ovviamente. Il sesso rivestiva l’apice supremo. Ecco spiegate serie quali ‘The Vikings’ e ‘Casanova’, con location autentiche e storie ben congegnate per il muto con possibilità di sonoro.
In particolare ‘The Vikings’, girata in Danimarca nel 1971, viene introdotta da queste note di catalogo:

The Vikings, 3 film che raccontano la storia della vita sessuale dei Vichinghi!
Penso che ognuno di voi ricorderà le storie dei Vichinghi contenute nei vostri libri di storia. Sicuramente avrete studiato solo le loro avventure piratesche di predoni, ma nessun insegnante vi ha mai parlato dell’altro aspetto della vita dei Vichinghi, come sacrificare le loro più belle ragazze al Dio Odino dopo averle scopate su di un altare, oppure partecipare ad un’orgia tra un gruppo di guerrieri e varie fanciulle. Questo è un film con violente scene di scopate vichinghe.


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E ancora, riguardo al cortometraggio ‘In The Name Of Odin’:
Un gruppo di guerrieri vichinghi porta un paio di voluttuose ragazze all’altare sacrificale. I vichinghi fanno a turno a prenderne una con violenza presso la statua monumentale eretta in onore di Odino, prima di darla alla morte. L’altra ragazza si organizza per scappare e nascondersi, ma viene trovata da uno dei guerrieri…ammaliandolo con la sua bellezza, le offre il suo corpo sodo. Avrà salva la vita?

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La saga dei Vichinghi si svolge attraverso 3 loops intitolati rispettivamente ‘The Way To Valhalla’ e ‘Victory For The Queen’, che vanno ad aggiungersi al già citato ‘In The Name Of Odin’.
In ‘The Way To Valhalla’ I Vichinghi mangiano e bevono, festeggiando nella foresta. Ad una certa distanza, le loro incantevoli donne si divertono procurandosi piacere l’un l’altra, masturbandosi e giocando coi propri corpi. Gli uomini le vedono e ne scaturisce una sorta di rissa, tutto finisce poi in una tipica orgia vichinga.
In ‘Victory For The Queen’ abbiamo Freja, regina dei predoni, che li conduce in una spiaggia normanna. Là scoprono due suore cristiane che si baciano e si toccano. La regina ordina l’attacco e i guerrieri provvedono a soddisfate i propri appetiti sessuali con violenza.

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Il tocco sofisticato dell’autore si può apprezzare anche in un volume di 80 pagine con foto di scena dei tre cortometraggi, immagini molto suggestive che palesano tutto il gusto di Lasse per l’arte della fotografia erotica. Le donne vichinghe sono ritratte in tutta la loro fierezza a seno nudo e con le immancabili trecce bionde, in un delirio edenico esaltato da location naturali rigogliose in cui si abbandonano a robusti amplessi oppure giocano tra di loro, allietandosi in incanti saffici. Le varie sequenze di foto sono accompagnate da delle didascalie che contribuiscono a creare una sorta di leggenda pre-cristiana che rende il tutto ancor più immaginifico e avventuroso.

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A questo riguardo, va detto che, benché Lasse Braun sia universalmente noto come regista, ha altresì dato testimonianza del suo lavoro fotografico pubblicando negli anni ’70 alcune riviste sue (‘My Porno Girls’ e ‘Erotique’) e vendendo i suoi set ad altri magazine (la rivista olandese Chick, Cash, Stuk, Erika, Porno Privat, Silwa Mags, Porno Bild, Snoepie, Sexus, Candy) che hanno ospitato sia scatti inediti, più o meno glamour, che foto di scena dei loops girati dal regista.

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Re: Lasse Braun: 'Porno Is Beautiful'

Inviato: 21/07/2025, 16:50
da Gargarozzo
Alec Empire, grazie a te e grazie a Salieri, è splendido anche solo essere testimoni di un confronto di questa qualità.

Ne approfitto per chiederti: tu hai mai pensato (intendo a livello puramente teorico ed ipotetico) a come sarebbe dirigere un porno? Intendo, con tutte le qualità e le caratteristiche di tuo gradimento, senza tenere conto della fattibilità.
Tempo fa mi proposero un progetto, ma non ne faccio una questione di utopia, bensì di situazioni minime di rispetto e di ascolto per le parti coinvolte. Tutto ha dei costi, non solo economici ma anche personali.
Quel che mostri è pionierismo ma affiora una leggerezza che negli anni è stato stravolto da troppe frustrazioni e visioni, e marketing, senza lasciare spazio a prodotti di questo genere.