[BDSM] Intervista a Lady Scarlet

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[BDSM] Intervista a Lady Scarlet

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Lady Scarlet, approfondire la tua figura può essere paragonato ad una narrazione a scatole cinesi: da una trama portante, quella legata al BDSM e all’identità di Mistress, mi si sono presentate numerose altre ‘storie’, tutte legate tra loro dal fatto di presentare il medesimo soggetto – tu appunto – inserita in altri contesti: letterario, agonistico, fashion. Una personalità multiforme la tua, camaleontica ma sempre e comunque coerente, legata ad un agire logico e ‘prezioso’ per così dire. Ti chiedo anzitutto: quant’è importante per te essere eclettica, versatile, ‘polivalente’?
Non è importante, è fondamentale! Ritengo che l’eclettismo, l’essere poliedrici, sia, come l’ironia, una forma particolare della capacità di adattamento. Per dirla come Darwin, quelli che si adattano meglio vanno avanti … Diciamo che non apprezzo molto le persone che per una vita intera fanno le stesse cose, allo stesso modo. Ci sono persone che da vent’anni occupano la stessa scrivania, che vedono passare la vita dalla loro sedia, e non accumulano né esperienza nè nuove prospettive…

Argomento BDSM dunque. Mistress si nasce o si diventa? E riguardo al tuo caso: è il BDSM ad aver ‘cercato’ te o sei tu che l’hai, per così dire, ‘voluto’?

Picasso affermò che “l’arte arriva all’improvviso, ma ti deve cogliere preparato!”. Nel mio caso il BDSM mi è venuto incontro, con una richiesta di interpretare un ruolo di Mistress in video, ma evidentemente mi ha trovata preparata, perché avevo maturato esperienze rilevanti che hanno favorito il mio ingresso in questo mondo.

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Il mondo BDSM è un universo vasto e reso affascinante soprattutto se analizzato come ‘fenomeno della mente’, procedimento anzitutto psicologico. Questo secondo il mio modesto parere…cosa puoi dirmi in proposito, qual’è il ruolo dei concetti di ψυχή (psiche) e σώμα (corpo) in questo contesto?

Il mondo del BDSM consente di imparare a governare la paura, dimostrare (e avere) coraggio, superare i propri limiti e sapere sopportare dolore e sofferenza per l’Amore Ideale, o anche solo per il proprio Onore. Nel BDSM la psiche è fondamentale: se il concetto è quello di imparare a superare i propri limiti, e di riconoscerli in quanto tali, certamente il gioco è più mentale che fisico, anche se l’aspetto fisico è essenziale, visto che in buona parte noi siamo il nostro Corpo.

L’esercizio di ‘dominazione’ è – correggimi se sbaglio – una modalità espressiva per te o per una prodomme in generale: in altre parole non la si potrebbe ridurre a mera ‘professione’, quanto piuttosto ad un’indole, un aspetto intimo del proprio modo di essere che non si esaurisce all’interno di un dungeon ma continua fuori, nella quotidianità, evidentemente in altri modi…come valuti questa osservazione, la trovi ‘azzeccata’?
E’ difficile non connaturarsi tra ruolo e persona… Nel mio caso riesco a mantenerli ben distinti e separati, grazie anche al mio segno zodiacale doppio che fa si io abbia due personalità contrapposte e complementari allo stesso tempo.

Sempre in questo contesto, una sessione potrebbe essere definita una ‘zona franca della mente e del corpo’ in cui tu e lo slave create un’intesa possibile solo ‘hic et nunc’, ‘qui e ora’, fino al termine della pratica. La ricerca di una ‘verità’ (psicologica, comportamentale, quello che vuoi) che lo schiavo persegue venendo da te rende l’attività della sessione un procedimento maieutico, ovvero una sollecitazione a tirare fuori da se stessi una verità impossibile da manifestare nel vissuto quotidiano: tutto questo tramite il tuo ruolo e l’impegno del cliente ad ‘affidarsi’ a te. Ti chiedo: ritieni questa una possibile chiave di lettura o ne esistono piuttosto altre, diverse e più appropriate per descrivere ciò che fai?
Direi che più che una ricerca della Verità, che nessuno sa bene cosa sia, la sessione è un periodo di “flow”, di astrazione dal mondo, di immersione nella profondità delle emozioni e delle sensazioni. Ha più a che fare con una seduta psicoanalitica, ai limiti dell’ipnosi se vuoi, che con la ricerca della Verità.

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Nel tuo sito leggo ‘Con lo stile e il tono giusto si può dire tutto, si può fare tutto. Altrimenti si cade nel banale, nel volgare’. E’ per far capire in cosa consiste questo stile che esiste la tua ‘BDSM Academy’? Qual’è la ‘mission’ di questo corso?
Ammetto di avere preso in prestito da Flaubert l’inizio della frase: col tono giusto si può dire qualsiasi cosa. Ma lo Stile è quello che caratterizza una persona, il suo Carisma, la sua Personalità, la capacità di comunicazione, di persuasione, di gestione della relazione con un’altra Persona (perchè tutti sono in primo luogo Persone, poi hanno un ruolo e non viceversa). La mia Academy punta a offrire alle aspiranti Mistress spunti di riflessione pratica e psicologica: non mi piacciono le ragazzine convinte di essere Divinità solo perchè munite di piedi, né tanto meno quelle che puntano a sfruttare, sfrontatamente, il prossimo. Da me si impara, in primo luogo, a trattare con le Persone, a capirne motivazioni ed esigenze.

Sappiamo bene che intorno al BDSM, a chi/come lo si esercita c’è – almeno in Italia, per quello che ne so – una certa confusione. Ti è capitato di ricevere contatti via social, ad esempio, in modo completamente errato e fuorviante da parte di persone che non hanno ben capito chi sei e cosa fai? Esiste a tuo avviso un modo…efficace per combattere e magari vincere questa ignoranza?
Grande è la confusione sotto il cielo! Altroché. Ci sono strati e segmenti molto differenziati. Alcuni immaginano la Mistress come una Escort con il frustino, e questo forse è colpa di certi filmetti trasmessi dopo le 23. Altri vedono solo l’aspetto fisico, facilmente storditi da 50 sfumature del colore che vuoi. Non credo esista un modo per sconfiggere l’ignoranza. Anzi nel mondo subculturale dei Social questo elemento sembra essere sempre più prevalente.

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Parlando invece di attività dal vivo, ti chiedo: proponi in Italia o all’estero spettacoli di taglio BDSM? Come si articolano, volendoli descrivere per sommi capi, e qual’è la risposta del pubblico ad uno show che rifugge inevitabilmente alcune delle consuetudini a cui è abituato lo spettatore medio di locali et similia?
Ho fatto qualche spettacolo, poi mi sono arresa, o meglio stufata. Il pubblico “vuole sangue”, ma poi si sciocca quando lo vede. E poi gli orari del mondo della notte non coincidono affatto con i miei…Al mattino mi alleno, e mi alleno forte…

Come detto all’inizio, Lady Scarlet è anche letteratura, sviluppata in 4 – o forse 5? – romanzi ad oggi da te pubblicati…informandomi qua e là, noto che nei tuoi scritti emerge prepotente un’anima thrilling, un gusto per la spy story o comunque il ‘crime investigation’, un mood dark e…cos’altro? Qual’è il tuo tratto stilistico distintivo di autrice e quale il tuo libro che meglio ti rappresenta?
Credo che il “giallo” sia una forma valida per comunicare diverse cose. Hai una struttura sorretta da una trama con colpi di scena, e questo consente al lettore di andare avanti con la lettura. Hai personaggi a cui puoi far dire cose anche importanti, persino piccoli segreti di stato. Probabilmente il libro che mi ha dato più piacere scrivere è stato il “Diario di un collezionista di tatuaggi”, proprio perché ho mescolato la fiction con elementi di storia vera raccontatimi direttamente da chi ha vissuto le esperienze della guerra e delle porcherie del mondo dei servizi di intelligenze cosiddetti “alleati”.

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Leggo ancora dalla tua homepage che ‘l’esercizio fisico è anche, se non soprattutto, un impegno mentale’. Parlami allora del tuo rapporto con la fisicità, intesa come ‘training’ e come ‘forma mentis’ che ti ha portato a risultati quali il titolo di Campionessa Italiana ed Europea di Body Building nella categoria Bikini Fitness…
Ho sempre praticato sport, fin da piccola. E cambiavo spesso un po’ perché mi stancavo, o qualcosa iniziava a non piacermi, un po’ per la voglia di sperimentare altro. Ho iniziato “tranquilla”, poi crescendo mi sono data agli sport cosiddetti estremi. Mi piace provare emozioni forti, mi piace l’adrenalina che ti fa sentire viva, mi piace conoscere e cercare di superare i miei limiti perché è un modo per avere una maggiore consapevolezza del proprio io e delle sfide che puoi ingaggiare con te stessa. Mens Sana in Corpore Sano non l’ho inventato io, ti pare? Lo sport è fonte di nutrimento non solo per il mio corpo quanto per la mia mente, allo stesso livello: rappresenta determinazione, impegno, volontà e disciplina. Poi, nel mio caso, c’è stata la possibilità di gareggiare e di competere, e io se mi metto a giocare non lo faccio solo per partecipare…

Come si inserisce in questo discorso il wrestling e l’attività degli incontri di lotta: da quanto li eserciti, si tratta di una passione cresciuta di pari passo come pratica BDSM o nutri interesse per queste discipline anche al di fuori del contesto dei servizi che offri?
II mondo della lotta è molto ampio, vasto e praticato. In genere non faccio incontri di lotta per puro piacere, anzi è qualcosa che pratico solo come Mistress, ma sicuramente guardo con ammirazione alcune categorie di wrestling. E poi anche nel settore della lotta, in particolare la lotta femminile, ci sono posizioni aspre, piccoli feudi, terreni minati su cui non mi va proprio di saltellare. Ci sono ottime professioniste della lotta, fantasy o altro. Io la pratico con chi me lo domanda, ma non è il mio punto di forza, o almeno la scelta principale.

Abbiamo poi, sempre se non vado errato, un tuo brand di gioielli: come nasce questa iniziativa, sei disegnatrice/ideatrice di queste creazioni?
No, non disegno, ma suggerisco i disegni. Nel settore del BDSM non mi sembrava ci fosse una linea in argento di monili e accessori. C’è molto acciaio, anche ben fatto, ma l’Argento è un’altra cosa. Insomma, se vuoi fare un omaggio a una Dea cosa le regali, un pezzo d’acciaio o un accessorio in argento fatto a mano da un artigiano lombardo? Sempre tornando al discorso dello Stile da cui siamo partiti…

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Mi soffermerei infine sul sito ladyscarletvideo.com che propone una vetrina di video e lungometraggi in cui possiamo vederti alle prese con le diverse pratiche durante varie sessioni, se ho ben capito. Quali sono i più apprezzati e richiesti? Direi che particolarmente stuzzicanti sono quelli relativi ai giochi di ruolo: è un’attività che ti diverte e gratifica particolarmente?
Si va a periodi: c’è il mese del boom dei feticisti, c’è il mese delle pratiche dannunziane. Come in ogni grande magazzino devo avere sugli scaffali prodotti per tutte le esigenze e richieste. Posso dirti cosa va meno di quanto mi aspettassi: i video di frusta e di trampling che evidentemente sono pratiche apprezzate dal vivo molto più che in video. Per gli amanti dei piedi femminili, invece, un video fetish ha lo stesso valore di un filmino porno per i tradizionalisti. Basta che sortisca l’effetto desiderato col minimo della spesa…

Chiudiamo con un pronostico: cosa ti riserva questa seconda parte di 2019 in termini professionali? Altre iniziative in programma?
Due o tre idee le ho, ma sono molto scaramantica. Posso solo risponderti col titolo di un un famoso libro: Io speriamo che me la cavo!

Intervista del Giugno 2019
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