Intervista a Rossana Doll

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Alec Empire
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Intervista a Rossana Doll

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Rossana, eccoci qua a ricordare i tuoi esordi nel mondo dello spettacolo…
Ho cominciato da ragazzina facendo i concorsi di Miss, i vari ‘Ragazza In’, ‘Miss Puglia’, quando frequentavo l’Istituto d’Arte, dopodiché, frequentando l’Università, avevo visto una pubblicità in cui cercavano ragazze per dei film…uno di questi era proprio Tinto Brass, per cui sono andata subito a Cinecittà. Eravamo centinaia di ragazze, lì ho avuto modo di incontrare Brass che mi ha subito scelta: ero vestita molto carina stile Rocco Barocco, quei vestiti che si usavano prima…mi son trovata quindi a fare la parte della nipotina in ‘Così fan tutte’, a cui è seguito poi il contratto con Riccardo Schicchi, che come sai era ‘il re’ del settore erotico con la sua Diva Futura, lavorando anche nei film della FM Video dei fratelli Matera.
Parliamo di 30 anni di una carriera che è stata un po’ ‘colorata’, ma comunque va bene (ride)

Entri dunque nel settore dell’hard e trovi un mondo ‘a tua misura’?
Nell’ambiente mi son trovata benissimo subito – essendo del segno dei Gemelli io mi trovo bene ovunque, nel senso che son molto socievole e non ho problemi relazionali. A questo aggiungi che io sono un po’ esibizionista e narcisista, di conseguenza direi che la degna conclusione era arrivare a fare questo lavoro, anche se, lo ammetto, ogni tanto c’è stata qualche ‘caduta di monelleria’ da parte mia.

Ricordiamo qualche titolo di tuoi primi film…
Beh, il primo è stato ‘Casa d’appuntamento…p…(qui Rossana si autocensura, simpaticamente) dalla testa ai piedi’ con Rocco Siffredi, poi ho fatto – posso dire i titoli, si? – ‘Anal party molto particolare’ sempre con Rocco, poi gli altri con Yves Baillat e tutti gli attori francesi…

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…attori e attrici con cui ti sei trovata in sintonia, giusto?
Per trovarmi bene mi trovai bene davvero con tutti: Rocco, Yves Baillat, Richard Voisin (ovvero Richard Langin, nda). Ho lavorato con jessica Rizzo, Milly D’Abbraccio, Luana Borgia,,,tutte noi appartenevamo alla ‘vera pornografia’, con i produttori più importanti. Non come adesso, dove questa ragazze fanno due privè e si definiscono ‘pornostar’…è una grandissima offesa, secondo me, a chi ha costruito una vera carriera come tu ben sai.

All’epoca la carriera consisteva appunto nella realizzazione di film ‘cinematografici’ a tutti gli effetti…
I film erano girati ‘ad arte’, in pellicola. Poi sai, avendo io passato le varie epoche lavorative, mi sono adeguata ai tempi con produzioni naturalmente diverse. All’epoca andavamo tutti a Budapest a girare, era un procedimento lavorativo serio con i trucchi di scena, i parrucchieri, le varie location…oggi è chiaro che la soddisfazione è minore. Ma se rimaniamo sulla cresta dell’onda ci si adegua a tutti i tempi! Detto questo, io son molto più portata per gli spettacoli, il mio mondo è quello.

Allora parliamo degli spettacoli, che cominci a fare parallelamente all’attività di attrice…
Contemporaneamente ho cominciato con gli spettacoli: all’inizio ero senza dubbio un po’ più bloccata, ‘vergognosa’…poi dopo mi son sciolta senza il benché minimo problema, anche per ciò che riguarda le varie fiere. Rispetto ad altre artiste ho avuto qualche problema essendo molto più…’colorata’, ne ho combinate di tutti i colori!
Per un fatto di carattere a me piaceva andare a finire sui giornali, fare un po’ scandalo, ed essendo poi con Schicchi…abbiamo fatto…mica poco, eh! (ride)

Questi scandali erano un po’ ‘organizzati’ dallo stesso Schicchi, direi…

Schicchi è stato un manager e produttore ‘vero’, grossissimo, magari partiva con le provocazioni, poi stava a te seguirlo, non era un obbligo. Adesso ovviamente sono cambiata, ma allora non ci pensavo, per cui lo scandalo era all’ordine del giorno.

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E la tua famiglia come reagì a questo tuo boom di notorietà?
Capirai, una famiglia dell’alta borghesia…mia madre ex avvocato, mio padre procuratore capo di finanza, si sono arrabbiati. Che vuoi, avevo creato uno scandalo non indifferente. La Puglia poi era un ambiente chiuso: vedersi i manifesti murali dei film assieme a Rocco Siffredi, con quei titoli un po’ così…diciamo che all’epoca non era certo una moda far la pornostar, noi per fortuna abbiamo rotto gli schemi.

A proposito di ‘rottura’ degli schemi, ricordo un tuo video al festival di Cannes girato dal ‘guastatore’ Oliver Buzz in cui ti si vede nuda nella scalinata…
…e poi vengo portata via dai gendarmi, si!

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E’ poi la volta di ‘Membri di partito’, questo libro ‘di denuncia’ che fece sì parlare di te, facendo molto rumore…
Avevo conosciuto questi politici che erano della DC e del PSI…ero uscita con loro, che avevano fatto i furbi facendomi promesse su un posto di hostess, le solite bugie…pensammo con un giornalista di realizzare questo libro citando questi signori. Ricevemmo delle querele per diffamazione e vincemmo il processo pur venendo condannati ad un risarcimento.

…da questa situazione ne esci, ma…
Da questa situazione ne esco ma, non contenta, me ne capita un’altra: sai la storia degli incontri con alcuni giocatori all’epoca della Sampdoria (1997)…una al minuto, succedevano da sole!

Del resto uno dei tuoi film si intitola ‘Rossana la ragazza dello scandalo’…
Secondo me un’artista o comincia questo lavoro come si deve – sai che è ‘trasgressivo’, quindi ti prendi i tuoi rischi e i vari articoli giornalistici che ne derivano, magari diventando poi famosa – oppure resti nell’anonimato. Se devi annegare, anneghi nel mare profondo: questo mi ha insegnato il mio produttore.

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Ed è seguendo questa filosofia che si crea ‘il personaggio’ Rossana Doll, che forse finisce per prendere un po’ il sopravvento sulla persona?
Il personaggio alla fine si è creato anche da solo ed io mi sono immedesimata: c’è un po’ di confusione di identità tra il personaggio e la persona. Dicono che bisogna lasciare un segno su questa terra, io mi sa che ho lasciato un solco! Quando poi ho avuto i figli mi sono responsabilizzata e sono molto cresciuta. E ti dirò che mi ritengo fortunata, con tutte le cose che ho combinato: ad oggi mio figlio Daniel è diventato campione mondiale di nuoto, sono stata madrina di tanti locali di Torino, mi sto mantenendo in forma facendo sport dopo più di 30 anni di carriera…posso dire di aver vissuto tutte le epoche vedendo le varie tipologie di persone presenti nel nostro settore: prima il personaggio era pubblico, oggi lo sviluppo dell’artista rimane ‘settoriale’.

Dovessi riavvolgere il nastro eviteresti qualcosa?
Sarei un po’ più furba evitando di incorrere in ‘cose di legge’ per quanto riguarda i figli. Potrei dirti che rifarei molte cose, però quando si diventa mamme bisogna stare attente ed evitare certi rischi. A tutti piace la ‘pornodiva’, ma la mentalità è ancora antica in Italia…con la forza della volontà ho poi recuperato tutto ciò che dovevo.

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Il panorama di oggi vede, a tuo avviso, un peggioramento qualitativo riguardo alle ‘nuove’ pornostar?
Guarda, io problemi con le colleghe cresciute con me, le ‘vere artiste’, non ne ho mai avuti. Purtroppo ho avuto noie con quelle sciacquette con cui, essendo loro gelose per non essere arrivate dove siamo arrivate noi, c’è stato sempre un po’ di astio. Si tratta di persone che non possono paragonarsi all’artista hard come carriera, come evoluzione sul palco, sul piano del professionismo insomma. E’ come se tu mescolassi la serie A con la serie C, ecco…

Nemmeno la B, insomma…
Ecco, bravo! (ride) Oggi tutte si etichettano artiste e questo ha portato ad un degrado dell’ambiente. Bisogna saperci fare sul palco, avere dei film come si deve…adesso non è che con due video fatti puoi dire di essere pornodiva.

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Non ti ho ancora chiesto dei tuoi spettacoli, che, immagino, li hai sempre ideati con la tua creatività…

I miei spettacoli li ho sempre pensati io: a volte faccio la principessa, a volte la Supergirl, a volte la poliziotta…io sono artista, pornostar e ballerina, sono portata all’animazione e all’intrattenimento, non sono tanto una da stare seduta lì e fare il privè, ecco…il pubblico vedo che si scalda sempre perché ci so fare, sembro una gattina…io tra l’altro sono partita come ballerina, e noi artiste dell’epoca siamo incompatibili con questo tipo di ragazze che si vedono oggi nei locali.

Dov’è stato il tuo spettacolo più memorabile?
A Bari mi hanno trascinata giù dal palco, mamma mia! All’Erotica Tour mi hanno portato sempre in caserma, perché lo show era troppo spinto…

Torniamo alla modernità, che vede un largo uso di body art sul corpo delle ragazze. Come ti rapporti, ad esempio, con la realtà dei tatuaggi?
Tatuaggi ne ho 3: rosa, bracciale e farfallina. Non mi piace averne molti, a livello di pelle sono un po’ delicata, mi danno un po’ l’idea di ‘galeotta’, secondo me almeno. Poi il sex appeal è una cosa innata, a prescindere da queste cose…si può fare tutto, come ho fatto io, senza essere per forza volgari. Per dirti, anche il nome, ‘Doll’, me lo mise la FM Video ai tempi del mio esordio…è carino, per nulla volgare. Non è facile tenere botta dopo 30 anni…io sono Miss Erotismo 2016, scrivilo: sono un po’ streghetta, che ti devo dire!

Terminiamo con qualche domandina personale. Il tuo più grande pregio caratteriale?
Essere determinata, decisa, questo direi…pur andando controcorrente. Ho un carattere un po’ ‘sprintoso’ ecco, se mi annoio non riesco a lavorare: mi devo muovere, ballare, divertirmi e far divertire.

…e invece il difetto?
(ride) un pochettino superficiale, ma non tanto nel lavoro quanto più nel privato…aver dato eccessive confidenze e aver fatto cose ‘esagerate’. Cattivi consiglieri comunque non ce ne sono stati: se ho fatto qualche cosa di un po’ più forte nel privato non c’entra l’hard, sinceramente. Si etichetta tanto il settore hard perché è ‘trasgressivo’ in apparenza, ma guardiamoci un po’ attorno…con tutte le cose che succedono non mi pare il caso di andare a colpevolizzare questo settore. Sono semmai altri ambienti ad essere basati sull’idea di falsità, di repressione, in cui puoi incontrare maggiori problemi.

Intervista del Maggio 2019

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Non parlo con le pedine (Kyrie Irving)
Io mi limito a giocare a basket e lascio che Dio faccia il resto (Michael Beasley)
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