Con un salto numerico di una quarantina di numeri, questa settimana vi propongo il #81, "Supersex annienta la divina", numero che, già l'avrete capito dal titolo, si preannuncia molto importante per la continuity della rivista.
Numero che altresì avevo lasciato per ultimo in ordine di postaggio, in quanto mancante di ben 4 pagine, strappate da un vandalo ignorante che meriterebbe di essere fustigato sulla pubblica piazza per deturpamento d'opera d'arte, simbolo anche della reciproca collaborazione di due nazioni diverse. Non chiedetemi quindi le pagine dall'87 alla 90, in quanto non le ho nemmeno io... sarà ovviamente mia premura postarle in questa sede, dovessi prima o poi recuperare una copia intonsa della rivista in questione.
I più attenti fra voi si chiederanno cosa significhi "ultimo in ordine di postaggio"... ebbene, sì, sono arrivato in fondo alla mia collezione di inediti supersexiani! Tutto sommato ho riempito al 99% il buco che c'era nei primi 40 numeri, più un'altra manciata di inediti sparsi qua e là... niente male, no? Ma non disperatevi, fra 2 settimane dovrebbero essere pronti gli scan di un altro inedito appena trovato, mentre ne sto aspettando un altro via posta (incrociamo le dita). Non è quindi detto che il mio canonico post quattordicinale si debba comunque interrompere... la caccia per altri numeri è sempre in corso, anche se non sto trovando molto in giro. Se qualcuno ha notizia di numeri in vendita, a prezzo equo e non decuplicato, me lo faccia sapere.
Ma parliamo un po' di questo #81! Senza nessuna esitazione si apre subito nel pieno dell'azione, complice una vecchia conoscenza della rivista, Uschi Carnat, non certo una bellezza da favola, ma che comunque, come spesso accade in queste pagine, con il suo savoir faire riesce a dare la biada a colleghe ben più affermate e più belle. Fra l'altro, conferma in pieno il teorema di charlesd... (Che dite, trattasi di anal vero o fake?)
Segue un breve intermezzo orale dell'omonima (e ben più piacente) Uschi Gausmann, (nessuna parentela conosciuta con il mito Vittorio), qua impegnata con il cric del ben noto Richard Allan. Segue a ruota la star di questo numero, la bella Eva Kleber, che conclude la sua performance tentando di negare il sopracitato teorema. Trattasi di confutazione attendibile da bollino CVD? Ho qualche dubbio...
I belli occhi azzurri di Martine Sabin fanno un rapido guizzo in una brevissima parentesi amichevole con la Gausmann, mentre nel colloquio successivo fra Pontello e Jean Michel (che qua interpreta Deroit) possiamo notare una certa somiglianza fra questi e un celebre italiano (quanto meno nella capigliatura).
Quella che segue, purtroppo, è la scena mancante di 4 pagine. Dico purtroppo perché è l'unica apparizione in questo numero di Emmanuelle Lecour, che si giostra magistralmente il già apparso Allan assieme a Jean Pierre Armand.
Triangolo delle Bermuda finale con Gabriel, la Sabin e la Gausmann.
La kermesse è finita, andate in pace! (E buon weekend!)