Ovviamente ognuno ha le sue politiche di marketing.
Per prima cosa bisogna mettersi nei panni di chi e' effettivamente legittimo proprietario delle foto in questione.
Ad esempio, Videoimpulse spende 10.000.000 per fare un servizio di 100 foto di Aria Giovanni. Le foto vengono pubblicate nella sezione a pagamento di Videoimpulse.
Un utente che si abbona le scarica poi essendo generoso ed altruista

le pubblica nei newsgroup dicendo: "eccovi 100 foto di Aria Giovanni"
A questo punto chiunque vedendo quelle foto puo' scaricarsele, salvarle, e se nelle foto non c'e' un marchio che le identifica (come per esempio quelle di Suze Randall o di AlScan o altre ancora) nessuno che non conosce Videoimpulse puo' capire che le foto sono di loro proprieta', e quindi eventualmente chiedere a priori il permesso per poterle pubblicare in una pagina web gratuita, dove magari oltre a quelle 100 foto ce ne sono altre 500 (delle quali magari si ha anche l'autorizzazione).
Magari quel qualcuno le pubblica in un sito web gratuito e li qualcuno dello staff di Videoimpulse trova magicamente le proprie foto.
A questo punto ci sono due possibilita':
1) incazzarsi come una iena, minacciando la denuncia al webmaster del sito free, al suo internet provider ed al webmaster del server dove sono poggiate le foto
2) mandare un'e-mail chiedendo al webmaster di togliere le foto, pena punto 1.
La maggior parte va direttamente al punto 1. E l'utente che aveva creato il sito free con le 100 foto di Aria Giovanni non vede piu' il suo sito, spesso senza nessun avviso.
Infatti l'ordine gerarchico di solito e':
1) webmaster del server
2) webmaster del sito free
3) webmaster del provider
Se da subito il webmaster del server cancella il sito il webmaster del sito se ne accorge solo dopo.
Quindi viene vanificato tutto il suo lavoro.
Ossia viene cancellato tutto il sito, sia le 100 foto galeotte, che le altre che galeotte non erano!
Il punto e': lasciare che chiunque pubblichi le foto su dei siti free facendo si che si inneschi un meccanismo di pubblicita' maggiore (sia per l'attrice che per la societa', nel caso in cui le foto siano "marchiate") oppure far chiudere tutto a tutti, facendo si che chi vuole vedere le foto di quella pornostar debba per forza pagare al sito che ne e' proprietario?
Qua si puo' discutere.
Ed e' un discorso che non riguarda solo le foto, ma anche i software per i pc.
Molti pensano che la Microsoft ufficalmente stia dando la caccia ai cosiddeti "pirati informatici" che distribuiscono delle copie dei loro prodotti gratis su internet, mentre poi ufficiosamente non fa niente o quasi per impedirlo, lasciando che chiunque installi i propri prodotti, rendendoli cosi' uno standard di fatto.
Spero di non essere uscito fuori tema
ciao