![Immagine](http://imgsrv.gsol.it/spotlight/vanessa/titolo.jpg)
Vanessa Beecroft è sottilmente crudele. Espone modelle nude o seminude come se fossero oggetti. L'idea di base di questi quadri viventi, di questa pittura tridimensionale è quella di togliere la vita alle modelle esposte, di omologarle (l'uso della stessa parrucca, dello stesso collant), di portarle verso la depersonalizzazione e la soppressione della loro individualità . L'obbiettivo è quello di far loro indossare una divisa e la nudità è naturalmente la prima uniforme.
Mentre gli artisti classici davano un ordine alle loro composizioni pittoriche Vanessa Beecroft dà ordini alle sue modelle. Ordini semplici del tipo 1) non muovetevi 2) non parlate 3) non interagite col pubblico.
Vanessa Beecroft dispone le sue ragazze come un'armata di cui lei è il comandante supremo. L'enfasi non è sulla violenza o sulla bellicosità ma sul controllo. Il suo pseudomililatarismo è basato sull'omogeneità , sull'uniformità e sull'abilità di seguire le regole.
La sua opera rappresenta una svolta radicale nella storia della Performance Art e affronta apertamente argomenti controversi appartenenti alla cultura contemporanea, come la ricerca di stereotipi, l'ansia della molteplicità e la violenza della cultura dell'immagine. Ad oggi cinquantadue, le performance sono contrassegnate dalla sigla VB e hanno una numerazione progressiva, in quanto secondo le intenzioni dell'artista il loro insieme compone un unico lavoro, una concezione del mondo.
Protagoniste delle prime performance sono state ragazze, conoscenti o persone reclutate per strada, variamente abbigliate a comporre un forte impatto visivo e formale, talvolta dominato da un'ampia gamma cromatica, ma più spesso monocromo, incentrato soprattutto sui colori rosso, giallo, rosa, bianco oppure nero. Le modelle sono state scelte in base alla loro somiglianza a precise tipologie femminili che l'artista ha messo in luce, insistendo inizialmente su ossessioni di natura alimentare, squilibri comportamentali indagati anche attraverso il disegno. Progressivamente, le performance sono state realizzate impiegando modelle professioniste, persone appartenenti alla cerchia familiare dell'artista e con il contributo di stilisti e truccatori.
In alcuni casi, le modelle sono nude, ma i loro corpi sono truccati con cosmetici specifici che ne esaltano la pittoricità . L'artista estende la vita delle performance con polaroid e video e impiega fotografi e videomaker che l'affiancano nella realizzazione di ulteriori opere che nascono dall'evento.
La mostra al Castello di Rivoli presenta per la prima volta in un unico contesto un'ampia selezione dell'opera di Vanessa Beecroft attraverso video, fotografie e installazioni inedite, soffermandosi sui momenti salienti del suo percorso e esaminando con particolare attenzione la portata della sua indagine più recente.
Si legge su di un cartello appeso fuori ad una sala del Castello di Rivoli: 'Il pubblico degli invitati che assisterà alla performance potrà essere rappresentato nelle foto e nelle riprese. La presenza di ciascun spettatore è considerata una accettazione'.
Quindi anche lo spettatore fa parte dello spettacolo. Lo spettatore dà il consenso alla sua rappresentazione.
Le performance vengono filmate e fotografate. In questa teatro vivente, in cui le modelle sono fermate con spilli come tante farfalle, non esiste più la differenza fra il palco e gli attori e la sala con il pubblico e anche il backstage è messo in primo piano. A seconda della poca o troppa cultura il lavoro di Vanessa Beecroft puó essere visto e descritto in vario modo. I riferimenti al mondo del cinema e dell'arte, in prevalenza alla pittura, sono piuttosto ricorrenti e variegati. Tuttavia si puó tranquillamente dire tutto e il contrario di tutto sull'opera di Vanessa Beecroft, entomologa e sbagliare. Sempre.
Vanessa Beecroft
dall'8 ottobre 2003 al 25 gennaio 2004
Rivoli (TO), Castello di Rivoli – Museo d'Arte Contemporanea, piazza Mafalda di Savoia
tel + 039 011 95.65.222
orario di visita: da martedì a giovedì 10/17; da venerdì a domenica 10/22; chiuso lunedì
ingresso: intero € 6.20, ridotto € 4.13
visite guidate gratuite alla mostra temporanea ogni sabato alle h 15.30 e alle h 18.00 e ogni domenica e festivi alle h 11.00, 15.00, 18.00; visita dedicata alla storia e all'architettura del Castello ogni domenica alle h 16.30
servizio navette: sabato, domenica e festivi partenze da Torino Piazza Castello (tel. 011 95.65.280)
a cura di: Marcella Beccaria
catalogo: ed. Skira, Milano, 400 pagine
per informazioni: tel. + 039 011 95.65.220
altre foto qui: http://www.deltadivenere.com/ultimate/s ... anessa.asp