Anne Marie Ballowe contro le major del porno!!
Inviato: 03/11/2003, 11:15
Ho letto un articolo firmato da Giorgia Camandona su libero.it che tratta il problema AIDS sul mondo del porno made in USA.
Riporto qui sotto l'articolo!
L'altra Hollywood
L'industria californiana del porno non conosce regole e sempre più attrici muoiono di Aids
L'altro volto della California del cinema. Di fianco alle luci, al lusso, al carrozzone di Hollywood, esiste l'industria del porno, un mondo nel quale al profitto si sacrificano i più elementari diritti delle persone. Anche quello alla vita e alla salute.
Ore e ore di lavoro, ripetuti rapporti sessuali con diversi partner nello stesso giorno e neppure un bagno, neppure un po' di acqua corrente o di carta igienica. Chi si vuole lavare si porta da casa le salviettine umidificate per neonati e s'accontenta. Ma soprattutto sui set dei film a luci rosse i preservativi sono banditi: alla gente piace guardare, molto da vicino, il profilattico smonta le fantasie sessuali e il cliente, si sa, ha sempre ragione. L'unica rassicurazione sulla salute dei compagni attori sono gli esami del sangue, che peró quasi nessun produttore controlla e a volte sono vecchi o addirittura falsificati. Così, sempre più attrici porno (e anche attori) diventano vittime di malattie a trasmissione sessuale, dalla gonorrea all'Hiv.
Anne Marie Ballowe, 29 anni, ex attrice a luci rosse, protagonista di una lunga serie di film e ragazza copertina per molti anni, ha contratto l'Aids e ora vive in un centro accoglienza per malati indigenti alle Hawaii. Ha intentato causa ai produttori che le avevano garantito che tutti i suoi partner sarebbero stati sani, ma pare che abbia già in tasca la sconfitta. Mentre nella Hollywood tutta star e lustrini, prima di accendere la telecamera chiunque compaia in un film è tutelato da innumerevoli assicurazioni, compresi cani, gatti e persino gli scarafaggi del film "Mimic" con Sandra Bullock, nelle aziende cinematografiche della San Fernando Valley, le attrici hard devono firmare un contratto in cui dichiarano di sollevare da qualsiasi responsabilità le società produttrici, anche nel caso in cui sul posto di lavoro si contraggano malattie mortali.
La California è insorta. Innanzitutto perchè girare un film porno è diventato una roulette russa, poi perchè a nessun lavoratore, impiegato o attore hard che sia, puó essere chiesto di firmare una rinuncia ai propri diritti di base. La salute di chi lavora è garantita per legge. àˆ nato così un piccolo comitato di protesta, che sta facendo proseliti, non tanto perchè i cittadini siano preoccupati per la salute delle attrici (che, secondo un sondaggio, vengono considerate esseri umani di serie B), quanto piuttosto per la propria. Le dive hard, infatti, hanno raccontato della loro vita sessuale fuori dal set e di come avessero flirt con ragazzi della porta accanto, che poi tornavano a casa e avevano rapporti non protetti con mogli o fidanzate, che a loro volta... Insomma, la California teme di diventare l'Africa degli States. Ma le major del porno sono potenti, molto potenti, e finora a nulla sono servite le cause legali e le battaglie sostenute da qualche raro e secondario politico. Nonostante quei contratti siano da considerarsi fuori legge, le "ciccioline" di oggi continuano a lavorare senza protezioni e su set le cui condizioni igienico-sanitarie lasciano molto a desiderare.
3 novembre 2003 Giorgia Camandona
A voi il giudizio!!!!
Riporto qui sotto l'articolo!
L'altra Hollywood
L'industria californiana del porno non conosce regole e sempre più attrici muoiono di Aids
L'altro volto della California del cinema. Di fianco alle luci, al lusso, al carrozzone di Hollywood, esiste l'industria del porno, un mondo nel quale al profitto si sacrificano i più elementari diritti delle persone. Anche quello alla vita e alla salute.
Ore e ore di lavoro, ripetuti rapporti sessuali con diversi partner nello stesso giorno e neppure un bagno, neppure un po' di acqua corrente o di carta igienica. Chi si vuole lavare si porta da casa le salviettine umidificate per neonati e s'accontenta. Ma soprattutto sui set dei film a luci rosse i preservativi sono banditi: alla gente piace guardare, molto da vicino, il profilattico smonta le fantasie sessuali e il cliente, si sa, ha sempre ragione. L'unica rassicurazione sulla salute dei compagni attori sono gli esami del sangue, che peró quasi nessun produttore controlla e a volte sono vecchi o addirittura falsificati. Così, sempre più attrici porno (e anche attori) diventano vittime di malattie a trasmissione sessuale, dalla gonorrea all'Hiv.
Anne Marie Ballowe, 29 anni, ex attrice a luci rosse, protagonista di una lunga serie di film e ragazza copertina per molti anni, ha contratto l'Aids e ora vive in un centro accoglienza per malati indigenti alle Hawaii. Ha intentato causa ai produttori che le avevano garantito che tutti i suoi partner sarebbero stati sani, ma pare che abbia già in tasca la sconfitta. Mentre nella Hollywood tutta star e lustrini, prima di accendere la telecamera chiunque compaia in un film è tutelato da innumerevoli assicurazioni, compresi cani, gatti e persino gli scarafaggi del film "Mimic" con Sandra Bullock, nelle aziende cinematografiche della San Fernando Valley, le attrici hard devono firmare un contratto in cui dichiarano di sollevare da qualsiasi responsabilità le società produttrici, anche nel caso in cui sul posto di lavoro si contraggano malattie mortali.
La California è insorta. Innanzitutto perchè girare un film porno è diventato una roulette russa, poi perchè a nessun lavoratore, impiegato o attore hard che sia, puó essere chiesto di firmare una rinuncia ai propri diritti di base. La salute di chi lavora è garantita per legge. àˆ nato così un piccolo comitato di protesta, che sta facendo proseliti, non tanto perchè i cittadini siano preoccupati per la salute delle attrici (che, secondo un sondaggio, vengono considerate esseri umani di serie B), quanto piuttosto per la propria. Le dive hard, infatti, hanno raccontato della loro vita sessuale fuori dal set e di come avessero flirt con ragazzi della porta accanto, che poi tornavano a casa e avevano rapporti non protetti con mogli o fidanzate, che a loro volta... Insomma, la California teme di diventare l'Africa degli States. Ma le major del porno sono potenti, molto potenti, e finora a nulla sono servite le cause legali e le battaglie sostenute da qualche raro e secondario politico. Nonostante quei contratti siano da considerarsi fuori legge, le "ciccioline" di oggi continuano a lavorare senza protezioni e su set le cui condizioni igienico-sanitarie lasciano molto a desiderare.
3 novembre 2003 Giorgia Camandona
A voi il giudizio!!!!